Riportiamo da subito il link all’ennesimo articolo a firma di Gianfranco Amato, l’avvocato specializzato in etica (ma poco pratico di medicina, fisica, chimica, biologia ed altre amenità simili).
http://www.pontifex.roma.it/index.php/editoriale/esteri/5954-dagli-usa-i-figli-sosia-capaci-di-rendere-inutili-i-genitori
Questo articolo è un bellissimo esempio di come si possa costruire un intero articolo sul nulla più completo, sul vuoto subspaziale, sulla totale ignoranza dei concetti fondamentali della procreazione. Siamo divisi perchè troviamo davvero imbarazzante che un avvocato tanto attento all’etica spenda parole (e così tante, poi) per descrivere qualcosa che non esiste nella realtà. E ci domandiamo se non ci sia, come in passato quando paragonava Eluana alla sindrome Locked-in, un pizzico di malafede nelle sue parole.
L’articolo parla dei servizi offerti da una banca del seme. Una normalissima banca del seme, come ne esistono in molte parti del mondo. Cosa ha di speciale questa banca del seme? Nulla. Come ogni banca del seme, anche questa consente ai suoi clienti di selezionare lo sperma con cui fecondare gli ovuli basandosi su semplici caratteristiche estetiche (ma non solo) del donatore. E che c’è di così riprovevole nel selezionare lo sperma in base alle caratteristiche del donatore (altezza, colore dei capelli, della pelle, religione, lavoro)? Nulla.
Nulla perchè tutti sappiamo (quindi siamo sicuri che anche il buon avvocato etico ne sia al corrente) che questa selezione viene fatta abitualmente dalla natura quando una femmina sceglie il maschio per l’accoppiamento. Ogni specie animale ha i suoi specifici canoni di bellezza che guidano questa selezione.
Per i cattolici questa selezione coincide con il matrimonio. La donna seleziona un donatore che poi sposa. Ed all’interno del matrimonio si riproduce e genera figli. Per una società laica viene rimosso (o comunque ridotto) il vincolo della monogamia e del matrimonio ma rimane il fatto che quando una donna sceglie di procreare, utilizza una materia prima (lo sperma) la cui provenienza è stata (nella maggior parte dei casi) accuratamente selezionata.
Dunque abbiamo chiarito che la selezione del donatore non è una cosa così riprovevole come invece sembra trasparire dalla descrizione dell’avvocato etico. Allora di cosa si parla in questa trattazione dell’aria fritta? Non lo sappiamo. Sappiamo soltanto che leggendo le parole di Amato si ha l’impressione che parli di un piccolo laboratorio degli orrori, di manipolazioni genetiche, di bambini “programmati” scientificamente.
L’avvocato saprà sicuramente (essendo padre) che da genitori con capelli castani può sempre nascere un figlio biondo. Saprà che da genitori con occhi bruni può sempre nascere un figlio con occhi verdi oppure azzurri. Quindi a cosa serve la selezione del donatore? A nulla. E lo sanno tutti, sicuramente tutte le coppie che hanno figli. E’ un concetto banale e semplice, che appartiene alla vita di tutti noi. E che Amato trascura abilmente pur di costruire un pippone galattico con il solo scopo di dipingere l’inseminazione artificiale come uno strumento di manipolazione genetica, di selezione della razza. Davvero un comportamento poco etico da parte di un avvocato che fa dello studio dell’etica il suo fiore all’occhiello!
Certo, alla fine Amato (sperando di aver stroncato i suoi lettori, in modo che non leggano le conclusioni) ammette candidamente che tutto quanto scritto fino a quel momento non corrisponde alla realtà dato che:
Fortunatamente, per ora, la scienza non è ancora giunta al livello delle aberrazioni genetiche huxleyane, e la clonazione ai fini riproduttivi è ancora vietata in tutto il mondo, per cui la CCB Donor Look-a-Likes™ si riduce, in realtà, a poco più che un’esagerazione pubblicitaria.
Curioso, soltanto alla fine il buon avvocato ipotizza che forse si possa trattare solo di una esagerazione pubblicitaria. Secondo noi non è neppure una esagerazione. Infatti visitando il sito della Cryobank non abbiamo avuto l’impressione che offrano le manipolazioni ipotizzate da Amato: http://www.cryobank.com/
Per una volta tanto possiamo essere d’accordo con il laicissimo, e quindi insospettabile, Los Angeles Times, che, dopo aver bollato l’iniziativa della California Cryobank come «incredibilmente stupida», ha aggiunto: «Se qualcuno desidera un figlio che assomigli a una celebrità, forse non è ancora davvero pronto per essere un genitore». Non si può dargli torto.
L’ultima frase di Amato poi ci trova tutto sommato d’accordo: l’idea della Cryobank è una semplice trovata pubblicitaria. Ma al tempo stesso non possiamo condannare l’impulso animale che guida chi sceglie (magari per problemi biologici o fisiologici) la complessa e faticosa strada dell’inseminazione artificiale pur di poter procreare. Come indicato prima, ogni specie (ed ogni individuo) ha canoni di “bellezza” (che guidano nella selezione del partner) differenti e mutevoli, quindi non troviamo proprio nulla di strano nel fatto che una coppia possa scegliere l’aspetto del donatore del seme.
Facciamo nostro il suggerimento di Francesco che con i suoi 22 anni sembra avere molto da insegnare a questo Amato. Francesco infatti osserva che per l’avvocato etico il desiderio di un genitore di avere un figlio bello è esecrabile e non è pronto per fare il genitore. Invece chi considera malato un figlio gay e sostiene che un figlio gay è una disgrazia, arrivando ad augurarsi che i figli gay muoiano ancora nell’utero, come dobbiamo considerarlo? Questo è un desiderio che dimostra maturità e predisposizione per la genitorialità?
In sintesi quindi possiamo bollare questo articolo come un pessimo esempio di giornalismo ed un basso tentativo di insinuare dubbi e timori basandosi su una presentazione fallace delle informazioni. Insomma, sembra il classico articolo degno di Pontifex!
e invece chi desidera un figlio assolutamente etero, è invece pronto a esser genitore?
tanto per far riflettere, un VERo genitore è quello che spera che il figlio nasca e cresca sano, con un educazione, e con un futuro.
Saggia riflessione che indirizziamo volentieri a Carletto. Tanto lui non ci legge…
Temo che la risposta sia la solita litania basata sul nulla: i gay (al pari di preti e suore) non fanno riprodurre la specie, quindi un figlio gay (al pari di preti e suore) non è ben accetto dai genitori. Questo almeno secondo le teorie di Meluzzi e Bruno, che curiosamente hanno idee molto “in sintonia” con Brunello e Carletto.
Curioso notare che Meluzzi e Bruno sono gli unici due psichiatri che meritano spazio su Pontifex. Almeno questo è quello che ci dicono gli amici Pontifessi. Alcuni psichiatri (probabilmente più seri di Meluzzi e Bruno), si sono rifiutati di rilasciare opinioni a CdP. E lui ci ha anche ricamato sopra con un intero articolo, promettendo fuoco e fiamme. Dovremo aggiungere tra i soprannomi del Maldestro anche un nuovo termine: Marinaio. Per via delle promesse da marinaio che è solito fare 😉
Noi temiamo che Francesco e Bruno siano semplicemente gli unici che accettano di parlare con i rappresentanti di un sito che è semplicemete disgustoso per i contenuti ed i toni.
questo perchè Francesco e Bruno sono gli unici due psichiatri non coinvolti nella lobby massodemocomuislamebreogayista!!!
“Questo articolo è un bellissimo esempio di come si possa costruire un intero articolo sul nulla più completo”
In parte avrei voluto essere come loro a scuola. Mi ricordo un sacco di gente che nelle interrogazioni a scuola riuscivano a parlare per ore inventando sul nulla di sana pianta. E’ un’arte comunque da ammirare, perchè non è da poco riuscire a dare aria alla bocca dando l’illusione di un qualche reale contenuto. Io invece a scuola ero del tutto incapace di fare altrettanto… sono logorroico, ma soltanto quando so qualcosa. incredibile come invece ci sia chi riesce a parlare per ore parlando del nulla metafisico 😀