Vorrei rispondere personalmente a Don Stanzione, che sembra proprio non aver compreso la natura ed i motivi delle nostre perplessità riguardo alla sua partecipazione ad una conferenza pseudo new age.
Noi NON ci stracciamo le vesti per la sua “disponibilità al dialogo”…
[cambio colore del testo per aprire una digressione e riflessione a parte, indipendente dal resto di questa lettera:
personalmente, e non per essere pignoli, io trovo che la disponibilità al “dialogo” sia andare in un posto per poter ascoltare apertamente ANCHE le altrui opinioni…ma siccome lei andrà lì soltanto per fare la sua propria conferenza, ergo solo per esporre ed essere d’accordo solo e soltanto con le sue proprie tesi, io riserverei la terminologia “dialogo” ad altre sue possibili future occasioni di natura diversa… essere disposti al dialogo significa essere disposti a mettere in discussione l’infallibilità delle proprie credenze e opinioni. E noi siamo certi che non è genere di disponibilità che concede mai nessun membro di Pontifex, convinto di possedere la verità e l’unico vero “magistero” assoluto e indefesso. Un Testimone di Geova che cerca di evangelizzare non è aperto a nessun tipo di dialogo, parla e comunica con la gente solo perchè il suo lavoro consiste nel carcare di vendere un determinato “prodotto”. L’evangelizzazione non è dialogo, ma la vendita di un prodotto. La cortesia e il dialogo di chi “evangelizza” è la stessa cortesia di un commesso di negozio che cerca di vendere un prodotto: tale “cortesia” e disponibilità a “dialogare” sono soltanto finalizzati alla vendita di quel “prodotto”. Lei stesso ha condannato più volte l’ecumenismo del Concilio Vaticano II sostenendo che il dialogo con le altre fedi deve essere solo un dialogo finalizzato alla conversione del prossimo. Senza la prospettiva della vendita del “prodotto” – la vostra religione – quelli come lei sono contrari a qualsiasi forma di sincero (sincero nel senso di “privo di secondi fini” ) dialogo, socializzazione e rispetto reciproco con gli “eretici” delle altre fedi e religioni, ispirate tutte dal demonio secondo lei… come dimostra la vostra ostilità verso il concetto “wojtyliano” di ecumenismo e di apertura al dialogo paritario e di rispetto reciproco con le altre fedi. Quindi non abusiamo dell’espressione “essere disponibili al dialogo”, perchè è qualcosa di ancora molto distante da quello che compie lei]
Noi NON ci stracciamo le vesti per la sua “disponibilità al dialogo”…
Semplicemente esprimiamo la nostra perplessità. Personalmente a me va benissimo che lei vada a questo genere di conferenze.
Quello che però mi lascia perplesso… è che mi verrebbe da pensare che questo sia proprio il genere di conferenze che lei sarebbe incline e solito definire “spazzatura new age”.
Meditazioni, campane tibetane, “messaggi messianici” nei cerchi nel grano, musicoterapia, messaggi dalle stelle, noosfera, profezie del 2012, tesserino con la propria “identità galattica”….
Solitamente questo è quello che lei definirebbe “demoniaco” ciarpame new age, no?
Ogni tanto partecipa anche qualche prete o frate cattolico a simili iniziative, ma stiamo parlando di preti o frati di mentalità aperta al dialogo, di larghe vedute, magari uno di quei frati che balla il waka-waka.
Certo stupisce che vi partecipi un prete che si altera e rimane fortemente contrariato persino per una chitarra a messa o per uno “scomposto” applauso in chiesa per il bacio degli sposi. Rimaniamo perplessi se la persona in questione è la stessa che al funerale di Sarah Scazzi trova opportuno concetrarsi su un dettaglio FONDAMENTALE e imperdonabile come l’uso di colori scorretti e inapropriati per la cerimonia (sic).
Normalmente gente come lei ce la immaginiamo impegnata a brandire un crocifisso e una Bibbia come spada e scudo per anatemizzare i “vessati da demonio” che seguono “dottrine infernali” (ma forse mi sto confondendo con Volpe o con Carlo Di Pietro, anche se credo abbiate idee abbastanza simili). Noi la immaginavamo molto più a suo agio a gridare che dai cerchi nel grano escono i diavoli, che i messaggi dalle stelle sono vessazioni demoniache, e che… non so, magari che le campane tibetane sono “famose” per il fatto che causano documentate possessioni demoniache, impulsi sessuali irrefrenabili, strane malattie, fallimenti, bestemmie ecc ecc. (sto citando un vostro vecchio articolo che parla degli effetti delle dottrine orientali secondo voi di Pontifex… che lei condivida o meno, questo è in ogni caso il genere di “informazione” che propone il vostro sito).
Ovviamente se lei la pensa sempre in questo modo, che siamo abituati a legger su Pontifex, le auguro di non aprire bocca a questa conferenza per non pronunciare un suo anatema su tutti i presenti alla conferenza che verranno anche per sentire queste “vessazioni del demonio” sulla numerologia, le campane tibetane e l’ideantità cosmica.
Quindi tutto qui… diciamo che per una volta lei ci ha sorpreso.
Riguardo il fatto che lei ci accusa di parlare senza nozioni e cultura, la invito a leggere forse meglio i nostri articoli. Se ci farà caso, noi abbiamo la strana abitudine di argomentare le nostre tesi, di fare ragionamenti razionali composti di osservazioni-ipotesi-tesi (alla quale i suoi colleghi Volpe e Di Pietro non sembrano mai capaci di rispondere con altri ragionamenti altrettanto ferrei e stringati sul tema, ma solo con insulti e allusioni), e non siamo campagnoli che parlano senza alcuna cognizione di causa.
Per esempio io ritengo (ritengo, azione dell’opinare, quindi ne riconosco la possibile fallibilità) strano tutta questa fanatica e severa aderenza al “magistero” che però sembra fare eccezioni quando si tratta di “eterodossie” vostre.
Per fare un esempio a Pontifex si scrive di extraterrestri e di UFO, tirando fuori strane teorie e “certezze” che sinceramente mi sembrano MOOOOOLTO distanti da quella che è la posizione ufficiale della Chiesa, la quale ancora non ha avuto occasione di formulare una sua opinione precisa a riguardo di fenomeni così nuovi.
A Pontifex si arriva persino a definire “satanica” qualsiasi possibile forma di vita intelligente che potrebbe essere fuori nello spazio. Non contenti di chiamare “demonio” tutti quelli che su questo pianeta non sono come voi, si passa già al resto dell’universo e alla sua demonizzazione e rifiuto.
Anche il rifiuto della scienza moderna (con gente che a Pontifex tira fuori articoli sulla Terra al centro dell’universo, con il Sole che gira e con la grandezza della galassia ridotta a menzogna perpetuata dal solito complotto ebraico-massonico che, “ovviamente”, controlla anche la Nasa ) è un argomento pontifesso che sembra essere molto distante dalla ben più realista Chiesa cattolica ufficiale.
Infine c’è il discorso degli angeli. Tutta questa devozione verso gli angeli, con preghiere e preghierine, mi fa più tornare alla mente certe pubblicazioni da “Era dell’Acquario”, piuttosto che la vera e autentica religione del vostro tanto caro magistero. Non dimentichiamo che l’eccessivo culto degli angeli fa più parte della religione cristiana popolare, “pagana” (campagnola e superstiziosa, a voler usare lo stesso vostro termine coniato per i non cristiani), piuttosto che di quella del “magistero” più austero e meno propenso a queste pratiche.
Non dimentichiamo che già nel 336 d.C. un Concilio di Laodicea prendeva una seria posizione contraria verso l’eccessivo culto popolare di adorazione e venerazione degli angeli (adorazione e venerazione che mancano completamente nella religione ebraica e musulmana… sebbene nell’ebraismo popolare vi siano preghiere per gli angeli, queste preghiere servono solo a vincolarli, in modo non molto dissimile a come si vincolano i demoni). Posizione comunque destinata a fallire, perchè pare proprio che l’Europa pagana abbia spontaneamente cercato in tutti i modi di compensare la soppressione e il vuoto lasciato dalle vecchie divinità. Vuoto che è stato colmato psicologicamente da una miriade di santi, angeli e madonne (anche se la Madonna è sempre una, non ci vuole molto a notare come il cattolicesimo popolare la frazioni inconsciamente in una miriade di “aspetti”, come la Madonna della Salute, la Madonna dell’Orto, la Madonna del Mare, del Fuoco, ecc. ecc.). Infatti il cattolicesimo è la forma di cristianesimo che maggiormente ha conservato radici “pagane”, con tutti i vecchi elfi e spiriti convertiti in altrettanti santi, angeli e aspetti della Madonna. Si veda soprattutto in Europa del Nord… molti “santi” storicamente inesistenti sono soltanto la versione cristianizzata di vecchie divinità pagane “rinconvertite” in santi, oppure figure storiche confuse o fuse con le vecchie divinità (per esempio San Brandano)
Anche l’apostolo Paolo in una lettera ai Colossesi mise in guardia contro un eccessivo culto popolare e superstizioso degli angeli. E Gesù, che dovrebbe in teoria (sì, buonanotte) essere alla base del vostro credo, non ha mai lasciato descrizioni o manuali sugli angeli, che chissà in che modo voi sembrate così in grado di enumerare e descrivere.
Insomma, a mio modesto parere, siete un pò di contraddittoria manica larga quando si tratta di applicare il “magistero” ai vostri dischi volanti o ai vostri esseri di luce…
Non che a noi ci interessi. A me per esempio non interessa per niente a cosa credete, agli UFO satanici, alla Terra piatta o al fatto che ogni giorno della settimana abbia il suo angelo. Il fatto è che tutto ciò stona con il fatto che poi puntate sempre il dito contro le “eterodossie” altrui.
Gianfranco Giampietro.
P.S. Capisco la profonda incapacità sua e dei suoi colleghi di riuscire a ragionare in un modo che non sia manicheo (secondo l’errata attribuzione di significato che avete dato voi cattolici a questa parola e alla dottrina cui un tempo questa parola faceva riferimento), cioè legato al concetto di “tutto bianco o tutto nero”, ma abbiamo più volte precisato che questo sito non è cattolico ( o non cattolico), come non è nemmeno gay ( o eterosessuale )… Essendo voi abituati ad ostracizzare ed emarginare ciò che è diverso e altro da voi, forse vi viene difficile da concepire e da immaginare l’idea che un gruppo di persone non legate da una comune ideologia, religione o orientamente sessuale possa essere unito. Nella vostra mente ottusa e “pagana” (“campagnola”) la presenza di alcuni gay in una comunità non può significare altro se non che TUTTI qui sono gay. Del resto, siccome considerate l’omosessualità al pari di una peste bubbonica, è ovvio che per voi anche solo un paio di gay all’interno di una comunità è sufficiente a “contagiare” tutta la comunità. Insomma non ha importanza se siamo eterosessuali o se abbiamo la ragazza: per voi siamo tutti “contagiati” dal morbo “omosessuale”. Così come immagino che direte prima o poi anche che siamo ebrei e massoni.
La informo, ovviamente ancora una volta inutilmente (non siete forse “apologeti”? Un apologeta ascolta forse mai seriamente una parola e una opinione che non sia sempre e solo la propria, o di un proprio simile?), che non siamo un “sito omosessuale” soltanto perchè qui ci sono anche omosessuali nostri fratelli e compagni che stimiamo (così come gli U.S.A. non sono solo una “nazione di negri” perchè gli U.S.A. accettano i neri come fratelli e compagni della stessa nazione)… Questo è un sito composto da esseri umani… sesso, religione e orientamento sessuale sono dettagli secondari, al contrario di certa gente che ha sempre senz’altro molto ben presente la distinzione tra ebrei e cattolici, tra eterosessuali e gay, tra “anormali” e presunti “normali”, ma che ha completamente dimenticato che siamo tutti esseri umani, tutti fratelli della stessa razza. Lei ragiona per etichette (tra l’altro tutte dispregiative), cosa che dimostra che lei ed i suoi colleghi avete perso di vista la vostra umanità, con la conseguente capacità di riconoscerla negli altri, prima di pensare al fatto che siano bianchi o neri, oppure eterosessuali o omosessuali.
Beh, direi che straquoto… ma per un articolo di tale portata non posso utilizzare un termine che ci ricorda testi di stampo decisamente diverso. Per cui mi limito a fare qualche sentito complimento!
Bravo GG 😉
Sai però qual’è il problema? Che tutti i tuoi discorsi più che condivisibili e pregni di sacrosanto buonsenso saranno (e sono) utili a noialtri vigliacchi e falliti , mentre non contano nulla per i “retti cattolici”.
Perchè le loro vite e i loro pensieri sono a senso unico.
Perchè una volta intrapreso quel binario non lo si lascia più.
Perchè possono citare mille passi della Bibbia , strumento di cui fanno un uso personalistico e sempre decontestualizzato.
Perchè sono persone che hanno sposato la causa , imprigionati nell’autocompiacimento.
Perchè non si rendono conto di quanto si mostrano ridicoli al prossimo , purchè dotato di un briciolo di raziocinio.
Perchè “molti nemici , molto onore”.
E soprattutto perchè la vita è dura è c’è una grande necessità di ideali cui aggrapparsi : c’è chi la vive usando il cervello , il buonsenso , il rispetto per sè stessi e per il prossimo ; e c’è chi la vive legandosi a queste distorsioni , che propongono una via già tracciata e che comodamente mette le persone non di fronte a scelte quotidiane , a riflessioni , ad esperienza e crescita personale , ma ad un percorso preimpostato , trasformando gli uomini in automi , liberandoli dall’onere e dalla responsabilità. E i primi burattini sono i burattinai stessi. Se avessero un minimo di capacità di introspezione l’avrebbero già capito , ma è sotto gli occhi di tutti il fatto che non è cosi.
Guarda che la corretta definizione per certi cialtroni non è “retti cattolici” quanto piuttosto “cattolici del retto”.
GG non ti preoccupare, per quanto tu ti dibatta e ti agiti, sei demoniacamente posseduto dall’omosessualismo. Quindi tu sei illuso dalla tua possessione e credi di scrivere di storia, di religioni e di filosofia. Ma è tutto un effetto del demonio. Gli unici che parlano tutte quelle lingue diverse sono i Pontifessi che hanno l’illuminazione del magistero pontifesso. Ed il magistero pontifesso, a giudicare dai comportamenti di Foxy, di Carletto e di Stanzione deve essere veramente potente, potentissimo al punto da renderli illuminatissimi, tanto illuminati da essere fulminati! 😉
Mah, ragazzi, cosa volete che vi dica…mi dissocio dallo stupore collettivo!
Saró maligna ma li osservo da troppo tempo per non sapere che dietro tutta questa storia di Angeli e Diavoli , di Retta Dottrina e Sacro Magistero lo scopo é solo uno…ed e´ molto meno metafisico di quello che pensiamo.
“Non dimentichiamo che già nel 336 d.C. un Concilio di Laodicea prendeva una seria posizione contraria verso l’eccessivo culto popolare di adorazione e venerazione degli angeli (adorazione e venerazione che mancano completamente nella religione ebraica e musulmana… sebbene nell’ebraismo popolare vi siano preghiere per gli angeli, queste preghiere servono solo a vincolarli, in modo non molto dissimile a come si vincolano i demoni)”
E’ normale che sia così: essendo certi angeli (arcangeli e simili) l’quivalente degli Yazatas [=degni di culto], l’effetto non può che essere quallo. Ma chissà se i PontifeSSi l’hanno mai considerato…
A, no, giusto: perchè il cristianesimo non ha nulla a che vedere con Zoroastro e compagnia, proprio nulla, no no… 😉
“Posizione comunque destinata a fallire, perchè pare proprio che l’Europa pagana abbia spontaneamente cercato in tutti i modi di compensare la soppressione e il vuoto lasciato dalle vecchie divinità. Vuoto che è stato colmato psicologicamente da una miriade di santi, angeli e madonne (anche se la Madonna è sempre una, non ci vuole molto a notare come il cattolicesimo popolare la frazioni inconsciamente in una miriade di “aspetti”, come la Madonna della Salute, la Madonna dell’Orto, la Madonna del Mare, del Fuoco, ecc. ecc.). Infatti il cattolicesimo è la forma di cristianesimo che maggiormente ha conservato radici “pagane”, con tutti i vecchi elfi e spiriti convertiti in altrettanti santi, angeli e aspetti della Madonna. Si veda soprattutto in Europa del Nord… molti “santi” storicamente inesistenti sono soltanto la versione cristianizzata di vecchie divinità pagane “rinconvertite” in santi, oppure figure storiche confuse o fuse con le vecchie divinità (per esempio San Brandano)”
Bingo! 😉
Ma non l’ammetteranno mai…
Piccola curiosità:
Lo sapevate 😉 che il termine Regina Coeli/Caeli deriva da un appellativo di Iside (dea vergine che muore in croce per poi risorgere, di solito rappresentata in trono col figlio Horus), che a sua volta l’ha preso da Anat [=Signora, Regina]?
Giuro che quando ho creato questo sito volevo solo farmi due risate! Ora invece scopro di aver attirato degli esperti di religioni, filosofie e scienze varie! Pauuuuura!!!! 😀
Meglio così, ci sarò più materiale per blaterare. 😉
scusate colgo l’occasione per integrare le mie conoscenze e questa mi manca.
Ciao FSM puoi dirmi dove posso trovare altre info in merito?
Grazie
Raffaele 🙂
Eccoti due link:
http://www.utopia.it/
http://www.alexamenos.com/
😉
Mi si permetta: “Lo sapevate che il termine Regina Coeli/Caeli deriva da un appellativo di Iside (dea vergine che muore in croce per poi risorgere, di solito rappresentata in trono col figlio Horus), che a sua volta l’ha preso da Anat [=Signora, Regina]?”
Iside, mi spiace dirlo, non era vergine (concepì Horus col cadavere ricomposto del marito Osiride dopo averlo momentaneamente riportato in vita: ebbe quindi una regolare penetrazione e inseminazione) nè morì in croce (cosa che ho sentito dire di Horus, ma che non corrisponde alla realtà del mito). Ho sentito cose simili raccontate in un filmato, Zeitgaist (o qualcosa di simile) che, ad un’analisi fatta con amici egittologi, è risultato spesso superficialistico e impreciso. Il mito originario, egizio, di Iside e Horus è ben lontano da quello che dice e racconta quel filmato (che, tra l’altro, dice che Horus ebe 12 apostoli e via dicendo: tutto o falso, o tratto da fonti che non hanno riscontri).
Se Iside è presente nel pantheon egizio fin dalla V Dinastia (2500 a.C.) la dea Anat compare in Egitto solo alla fine del Medio Regno, dopo il 1797 a.C. e trova l’apice del culto sotto Ramesse II. E’ solitamente relazionata con Astarte, mentre, ammetto, mi sfugge il parallelo con Iside (che dal 1543 a.C. era stata assimilata ad Hator).
Anat resta comunque una dea di origini fenicio-cananee, ma poco percepita già nell’Antico Testamento (dove è ricordata nell’attribuzione di luoghi, non per culti).
Guarda che è iside che risorge, Horus probabilmente ritorna quasi a mo’ di Ercole tra gli déi, riguardo la verginita:
http://it.wikipedia.org/wiki/Iside#Iside e la Vergine
Riguardo al croce sapevo che L’Ankh era un suo simbolo e..
http://it.wikipedia.org/wiki/Discussione:Horo
Non mi ricordo però quale commento era, fai te.
Ad ogni modo:
Horus NON ebbe 12 discepoli
Horus NON naque il 25 dicembre (esisteva un processione per qualle data, ma è insicuro a chi attribuirla)
Horus NON venne tradito
Horus NON fece nessuna di quelle cavolate che si dice in quel film da paranoici!
http://www.alexamenos.com/index.php?itemid=262
Mi sfugge cosa c’entri l’Ankh con la mia replica… non è il simbolo di Horus, ma un simbolo di vita eterno associato ad ogni divinità (e a qualche essere umano)… nè da dove salta fuori che Iside risorge.
Il parallelismo tra Iside e Vergine è tardo (estraneo, quindi, alla religione egizia, ma da calare nel rinnovamento misteriosofico delle antiche religioni in chiave salvifica) e forse viziato proprio da reciproche influenze. Nel link di wikepedia non ho trovato nulla sulla supposta verginità di Iside, mentre, se mi è permesso, ti consiglio di consultare qualche manuale, come Grande Enciclopedia dell’Antico Egitto (mondadori), Dizionario di angeli, demoni e dei (piemme) o il simpatico Miti Egizi (mondadori). Ho anche alcuni volumi di letteratura, ma sono in lingua originale (geroglifico) e poco fruibili temo heh!
Ecco, è successo ancora! Qui si parla ad altissimo livello. Si parla con competenza e congizione di causa.
Alla faccia delle teorie denigratorie di Stanzione (o di chi si spaccia per lui, visto che abbiamo il fondatissimo sospetto che non sempre Stanzione sia consapevole di firmare certi articoli).
Pontilex, pur essendo un sito economico (prima o poi pubblicheremo qualche dato sui “costi” di Pontilex) si dimostra pieno di belle testoline pensanti e competenti!
Siete voi la vera ricchezza di Pontilex, non certo i pochi euro del nome o dell’hosting!
Ale se vuoi puoi scannerizzare qualche geroglifico e sperare che riusciamo a capirci qualcosa!! 🙂
@Ale Cr
Ecco dov’era il fatto della verginità, l’ho ri-trovato finalmente 😉 :
Perché io sono la prima e l’ ultima
Io sono la venerata e la disprezzata,
Io sono la prostituta e la santa,
Io sono la sposa e la vergine,
Io sono la madre e la figlia,
Io sono le braccia di mia madre,
Io sono la sterile, eppure sono numerosi i miei figli,
Io sono la donna sposata e la nubile,
Io sono Colei che dà alla luce e Colei che non ha mai partorito,
Io sono la consolazione dei dolori del parto.
Io sono la sposa e lo sposo,
E fu il mio uomo che nutrì la mia fertilità,
Io sono la Madre di mio padre,
Io sono la sorella di mio marito,
Ed egli è il mio figliolo respinto.
Rispettatemi sempre,
Poiché io sono la Scandalosa e la Magnifica.
III- IV secolo avanti Cristo,
rinvenuto a Nag Hammadi, Egitto.
http://www.anticoegitto.net/inno_iside_nag_hammadi.htm
Due appunti sull’inno:
1) come si vede dalla datazione, è tardissimo e appartiene agli inni ellenistici (nel senso, inni scritti per divinità autoctone da persone ellenizzate); dico che è tardissimo perchè il culto classico e puro di Iside risale a più di 1000 anni prima;
2) l’inno dice tutto e il contrario di tutto: dice di esser sposa e vergine (la dicotomia sta nel fatto che per essere vera sposa il matrimonio doveva essere consumato carnalmente) e, dopo, dice anche che il marità nutrì la sua fertilità… non è certo una “prova” che Iside fosse considerata una vergine!
@Ale Cr
Certo: essendo Iside il pianeta Venere ed essendo Venere “ambiguo” come pianeta (“cade” più volte come un nemico di Giove di cui però viene considerato “padre” più un altro paio di cose) è normale anzi necessario che lo sia. L’inno indica che la verginità rientrava tra le dicotomie. Comunque sia, non è la Iside di epoca egizia che mi interessa: si parla di Gesù no? Allora non ha senso prendere come analogia divinità non della sua epoca…
Questo mito mi risuona molto gnostico ed ellenistico, mi richiama molto il mito gnostico di Sophia (o Pistis Sophia), vergine e prostituta, sorella, madre e figlia, ecc. ecc.
Anche se forse l’iconografia della “vergine” le rimane estranea nella genesi del suo mito, ad ogni modo in periodo ellenistico finì sicuramente con l’essere assimilata al culto di molte altre dee femminili del mediterraneo, come era frequente che accadesse in quel periodo di sincretismo dei vari culti misterici e religiosi.
Il culto delle madonne nere probabilmente nasce per esempio da questo sincretismo.
“Già nell’antichità alcune dee, come Cerere/Demetra (dal greco “ghe-mater”, cioè madre-terra) e Iside, potevano essere rappresentate con il volto scuro. L’immagine di Iside, addolorata per la tragica morte di Osiride e spesso ritratta con in grembo il figlio Horus, ha più di un motivo di sovrapposizione con il culto mariano. Anche Cerere era addolorata per la perdita di Proserpina. Il colore nero, inoltre, è quello della terra fertile, simboleggiata dalle dee. L’iconografia, quindi, della madonna nera avrebbe le sue lontane radici secondo Stephen Benko nell’antichissimo culto della Grande Madre. In alcuni santuari l’inizio del culto è attribuito al ritrovamento di una statua della madonna nera: potrebbe trattarsi (se il racconto è credibile) del ritrovamento di una statua di Iside, il cui culto si diffuse in tutto l’impero romano.
Il culto delle madonne nere, se queste ipotesi sono vere, sarebbe un esempio della politica di inculturazione, seguita dalla Chiesa cattolica e teorizzata esplicitamente in una lettera di papa Gregorio Magno nel 601, ma già applicata in precedenza.”
[ http://it.wikipedia.org/wiki/Madonna_Nera#Legami_con_le_religioni_precristiane ]
A Torino sorge la Chiesa della Gran Madre di Dio… secondo la leggenda, in quel sito molto anticamente sorgeva un tempio dedicato a Iside.
Quando una religione entra in contatto con un altra, tende a reinterpretare le religioni con il quale viene in contatto secondo gli schemi ed i simboli della propria.
Il culto di Iside, inizialmente più forte del cristianesimo, secondo me influenzò buona parte dell’immaginario anche cristiano.
Anche il velo azzurro di Iside è qualcosa che è stato passato all’iconografia cristiana, mentre la figura di Cristo si arricchì di simbolismi presi dal mitraismo e da altre religioni del mito dell’uomo-Dio morto in croce (o impiccato ad un palo) e risorto. Se quindi Gesù ha preso da Mitra la data del 25 dicembre e altre cose, Maria ha ereditato alcuni simboli dalle religioni che l’hanno preceduta.
Visto che siamo in tema di confronti, io per esempio vorrei far notare alcune coincidenze persino tra il mito di Gesù e Odino. Una coincidenza molto limitata, ovviamente, ma interessante. Mi riferisco al mito secondo il quale Odino ricevette la conoscenza delle rune (le rune secondo il mito furono “scoperte” da Odino): egli dovette accettare di essere “crocifisso” (o “impiccato”) ai rami dell’Albero del Mondo, e venne trafitto al costato dalla propria arma leggendaria, la sacra lancia Gungnir.
Non dimentichiamo che le religioni affondano le loro origini soprattutto nell’immaginario degli archetipi universali dell’uomo, quindi certe analogie tra simboli e personaggi delle religioni saranno sempre presenti, anche tra religioni che non hanno MAI avuto un contatto diretto tra loro. Quando invece questo contatto avviene, le associazioni di idee e simboli diventano quasi sempre spontanee.
Nel mondo mediterraneo, all’epoca del declino dei Misteri di Iside e dell’ascesa del Cristianesimo, l’associazione tra Iside-Vergine Maria era molto spontanea, come testimonia il fatto che molti luoghi di culto destinati a Iside furono convertiti in luoghi di culto dedicati al culto mariano…
Ovviamente la fusione avviene in periodo ellenistico, quando entrambe le figure finirono con il condizionare reciprocamente l’immaginario comune, cosa che del resto contribuirono a fare anche altre divinità femminili di altre vicine culture.
Questa pagina mi sembra abbastanza ben fatta (oltre ovviamente alla solita wikipedia) :
http://vangelo.wordpress.com/2008/06/18/iside-la-madre-di-dio-vergine-madre-e-regina-del-cielo-la-maria-dei-cristiani/
In particolare riporto questa idea di base che condivido già da parecchio tempo:
Esistono tratti comuni nell’ iconografia relativa a queste due figure, ed è ragionevole supporre che gia’ l’ arte paleocristiana si sia ispirata alla raffigurazione classica di Iside per rappresentare la figura di Maria: la comunanza in vari dipinti si ritrova per esempio nei tratti delicati ed eterei, nel tenere entrambe in braccio un infante, che è Gesù Bambino nel caso della Madonna ed Horus per Iside.
Ancora, con il primo vero affermarsi del cristianesimo nell’ Impero Romano, sotto imperatori come Costantino e Teodosio e con il conseguente rifiuto e persecuzione delle altre religioni a Roma e nei domini, il fatto che vari templi consacrati ad Iside siano stati riadattati e consacrati come basiliche dedicate alla Vergine, cosi’ come a volte modificati i dipinti e le opere raffiguranti la dea egiziana, ha sicuramente aiutato l’ accomunarsi delle due figure a livello iconografico.
Nessuno, nè Gesù Cristo e nè i suoi apostoli e discepoli hanno mai considerato Maria (madre di Gesù) più importante di quello che era (la parente più vicina a Gesù). Sui vangeli e sulla professione di fede, Maria non è mai considerata. Dopo aver fuso il culto di Iside e di altre divinità con i primi fondamenti della parola di Gesù, venne creato l’attuale “cristianesimo”. I pellegrinaggi, le processioni e quant’altro che si riferiscono alla Madonna, non si basano su niente di quello professato da Gesù e dai suoi primi seguaci.
Con il riconoscimento della Religione Cristiana da parte di Costantino quale unica dell’impero romano, nel IV secolo (391 d.C.), il “Sistema Cattolico Romano” si preoccupò di “incamerare” le popolazioni che professavano riti pagani, divenuti fuori legge, cercando di rendere “meno doloroso” il distacco dalle vecchie usanze.
Per cui si trovò molto più semplice e meno traumatico, “battezzare” i vecchi riti dando loro una parvenza di cristianesimo (almeno nei nomi), che cercare di “convertire” le popolazioni pagane.Le popolazioni entrarono in massa nelle chiese cristiane anche perché nulla cambiava nella loro vita: essi continuavano a fare le stesse cose di sempre. La gerarchia era soddisfatta perché le chiese si erano riempite di fedeli, con tutto quel che ne consegue, ed il popolo era contento perché continuava a celebrare gli usi e costumi tramandati dai loro padri.
La verginità di Maria (madre di Gesù) viene trattata SOLO nel vangelo di Matteo (con l’unico fine di far coincidere una presunta profezia dell’Antico Testamento) e da Luca (come come sappiamo si è “ispirato” a Matteo e ad altre storie mitiche di annunciazioni com’erano state sempre in voga per personaggi leggendari). Nessun altro apostolo (Pietro, Giacomo, ecc…) ha mai considerato la figura di Maria diversa da quella di semplice madre.
II testo d’Isaia, sul quale si basa Matteo, è il seguente: «Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele. Egli mangerà panna e miele finché non imparerà a rigettare il male e a scegliere il bene. Poiché prima ancora che il bimbo impari a rigettare il male e a scegliere il bene, sarà abbandonato il paese di cui temi i due re. Il Signore manderà su di te, sul tuo popolo e sulla casa di tuo padre giorni quali non vennero da quando Efraim si staccò da Giuda» (Is 7, 14-17); anche se, com’è ovvio, Matteo sceglie soltanto la prima frase riproducendola cosi: «Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele, [aggiungendo subito dopo] che significa Dio con noi» (Mt 1, 23).
Tralasciando lo studio della profezia, che si riferisce a tutto un altro contesto e periodo che nulla ha a che vedere con Gesù, concentriamoci sul concetto di “vergine”:
In una versione greca molto lacunosa della Bibbia dei Settanta la parola ebrea “almah”, che significa “ragazza”, è stata tradotta per «vergine» e, mantenendo questo grave errore, Matteo (ma in realtà altri che aggiunsero la parte iniziale del suo vangelo in un secondo momento) costruì l’ennesima invenzione profetica su cui basare la presunta veridicità della sua narrazione relativa alla nascita di Gesù.
Sostenere, come fa la Chiesa cattolica, che l’ almah d’Isaia è una vergine, significa mantenere in modo consapevole un chiaro inganno a fini dottrinari soprattutto quando tutte le altre almah bibliche sono state tradotte correttamente con il termine «fanciulla», come si può vedere nel caso delle almah dei Proverbi e delle almah del Cantico dei cantici che, secondo quanto si deduce dal contesto narrativo, hanno rispettivamente perso la loro verginità a conseguenza del «sentiero dell’uomo» e delle loro attività in un harem reale.
Tutte le altre versioni indipendenti, o semplicemente non cattoliche, della Bibbia hanno tradotto almah con fanciulla, e ciò risulta logico non soltanto per quello che abbiamo già detto, ma anche per tutto ciò che dice poi Isaia nel suo stesso testo. All’inizio, il profeta si concentra unicamente sul nome che avrebbe avuto il figlio, ignorando in modo assoluto la madre, cosa assurda se si fosse trattato veramente di una vergine sul punto di partorire. Per concludere, Isaia identifica perfettamente la fanciulla come una sua contemporanea quando, dopo aver fatto un minuzioso rapporto su quanto accadeva all’epoca nel regno di Giuda «prima ancora che il bimbo impari a rigettare il male e a scegliere il bene», aggiunge: «Poi mi unii alla profetessa, la quale concepì e partorì un figlio. Il Signore mi disse: “Chiamalo Mahèr-salàl-cash-baz, poiché, prima che il bambino sappia dire babbo e mamma, le ricchezze di Damasco e le spoglie di Samaria saranno portate davanti al re di Assiria”» (Is 8, 3-4).
Risulta perciò evidente che almah è la giovane profetessa che ha già partorito un figlio, nato necessariamente durante il periodo compreso tra il 735 a.C. (data pili probabile) e il 721 a.C. (data della conquista assira di Samaria). A tale figlio Isaia assegna due diversi nomi: Emmanuele (Dio o la Gioia è con noi), che tranquillizzava Giuda e concordava con la prima parte della sua profezia, e Mahèr-salàl-cash-baz (la disgrazia è con voi), in linea col secondo annuncio oracolare sulla fine di Giuda e l’esilio babilonese.
MI FATE SINCERAMENTE PAURA!!!
Ma mi piace terribilmente questo vostro dialogo!!! 🙂
@ FSMosconi
Se vogliamo allora utilizzare divinità reinterpretate millenni dopo il loro vero culto, al fine di creare parallelismi con Gesù e la sua storia, allora è bene specificare subito a quali culti di Iside si fa riferimento (Iside NON era il pianeta Venere: è un parallelismo nato in una certa epoca, dopo certi “studi”, per scopi specifici… non rispettare questi dati, rende impreciso e pretenzioso ogni discorso).
Come ho scritto, ma forse non è stato letto accuratamente, Iside (la nuova interpretazione ellenistica), Maria, Gesù e via dicendo sono da calare nel contesto misterico-misteriosofico che si sviluppa dal III a.C. e continua la sua produzione fino al II d.C. A questo, per la zona palestinese, va ad aggiungersi la corrente apocalittica. Entrambe le correnti si fondano bene nella storia e figura di Gesù (e personaggi annessi).
Faccio anche notare che moltissime delle nuove reinterpretazioni di Iside, Cibele, Mitra, horus ecc risentono di contaminazioni dirette con la storia di Gesù stesso, in una reciproca influenza che nulla ha a che vedere con gli antichi culti (cosa che sarebbe quindi da specificare, quando si lanciano perle come “Iside morì in croce e risorse” o “Iside era vergine”: no, la prima frase è un’invenzione, la seconda è imprecisa).
@GG
Per meglio dire: Matteo cita arbitrariamente Isaia, il quale dà un nome, non Gesù, a costui(perdonami me non mi ricordo di preciso quale) e lo fà nascere in Eggitto. La citazione di Matteo è solo, così come tutte le altre “profezie”, sbaglaita su un punto: vedono il Maashya come il Saoshyant, spirituale, invece che, come facevano glie brei, politico. Poi ovvio c’è anche il “sofferente” che veniva identificato con Israele stessa, e c’è chi arrivò a contare fino a 4 messia, ma queste sono questioni prettamente per messianici. Ad ogni modo le caratteristiche del Saoshyant (prossima incarnazione di Zarathustra) erano:
Nascere da un vergine
Il 25 dicembre
Camminare sulle acque
Morire e risorgere
Liberare il mondo dalle imperfezioni causate da Angra Mainyu…
“Camminare sulle acque”
Cosa deducibile dal fatto che sarebbero nati dalle acque di un lago, dettaglio che probabilmente presso i greci si perse…
@CC
Chiedo venia: non ho letto accuratamente il resto del post (anche se è integrabile)… 😉
Per me è palesemente evidente che Gianfranco sia:
1) vessato dal demonio;
2) un eterosessuale che, prima o poi, cambierà “parrocchia”.
L’amministratore o amministratrice… altro che possessione… è proprio un demone!
Demone? Mi limiti!
Satanasso… Satanasso mi si addice. 😀
Satanasso intergalactico admin
e si, lo so che si scrive intergalattico in italiano..ma intergalactico mi piace d+
):D
Ma cosa avete capito!!!!
Guardate che la Veneranda Regina Borg va a quella convention New Age come agente segreto di Cristo Re…
E’ una black op, va a fare sabotaggio… 😀
Seeee mi piacerebbe vedere un video del suo intervento !!! 😀
Anzi se c’è qualcuno che può andare a sbirciare (e magari registrare un video) poi lo pubblichiamo volentieri! 🙂
Un 007 con licenza di esorcizzare, non male come idea! xD
@ Gianfranco Giampietro
non posso che condividere molto di quello che hai scritto.
Sull’assimilazione di Iside a Maria in epoca tarda, interessante è fare una passeggiata a Bologna e andare a visitare la Chiesa di Santo Stefano. Oltre alla magnifica testimonianza degli antichi complessi doppi vescovili (due chiese affiancate, una grande per l’estate e una piccola per l’inverno), prendetevi la briga di guardare la facciata laterale sinistra (in mattoni, con davanti un praticello): in alto c’è una lapide marmorea bianca incassata tra i mattino: se leggete la scritta, vedrete che è una santificazione del luogo a Iside (ovviamente, è più antica l’iscrizione della chiesa: la chiesa fu costruita, probabilmente, sopra al tempio di Iside e la lapide fu conservata).