I nostri amici Pontifessi ci hanno ormai abituato al loro primitivo uso della legge. Un poco come i fascisti con il randello o i neandertal con la clava. Guardano il primo bersaglio a tiro, tirano una randellata mediatica e poi tornano alla loro principale attività (per i neandertal, la caccia; per i pontifessi, l’insulto).
La realtà è però diversa da quella che ci dipingono i nostri amici di Pontifex.
Loro mettono colorati (e coloriti) banner per appellarsi a presunti diritti che la Legge non garantisce loro. E lo fanno -al solito- con un grande chiasso. Occorre ristabilire la realtà delle cose perchè se è vero che gli amici Pontilessi sono soliti sventolare grandi nomi ed azioni eclatanti, è anche vero che nel silenzio e nella calma di luoghi poco famosi, persone che come noi sono stanche delle “opinioni” dei Pontifessi si attivano e procedono con segnalazioni all’UNAR, alle redazioni dei giornali, agli “sponsor” di Pontifex. Qualcuno fa anche un passo ulteriore e passa a vere e proprie azioni legali. Occorre supportare queste persone manifestando loro la nostra solidarietà, eventualmente collaborando con loro, coordinandoci con loro.
Eccomi dunque a proporvi un paio di link. Un paio di iniziative già vive e pulsanti indirizzate a sollevare l’attenzione dei giudici nei confronti dei contenuti razzisti, xenofobi, omofobi e sessisti proposti con imbarazzante regolarità dai nostri amici Pontifessi.
Iniziamo con Marco Marchese, che dalla Calabria ha deciso di dire “BASTA”. In maniera molto forte.
La diffida di Marco è ancora poca cosa rispetto a quanto fatto da un gruppo di Avellino. Loro la denuncia l’hanno già fatta.
La sintesi di tutto questo?
e quasi quasi sarebbe da segnalargli pure questa di Monsignor Ennio Appignanesi, Arcivescovo Emerito di Potenza:
il quale dichiara in un´intervista al nostro blog preferito:
I gay? “vietato generalizzare, ma nella maggior parte sono poveri infelici amareggiati, che sputano veleno e malessere dal cuore contro gli altri, i normali, coloro che hanno un retto progetto di vita. E allora con questa visione capovolta ed anormale pensano di dettare legge e si sbagliano. La omosessualità era e resta una gragve perversione che nessuno potrà mai giustificare, qualunque cosa pensino buonisti e commentatori al latte e miele ed ogni cattolico serio, ferma restante la misericordia, deve aprire gli occhi davanti al rischio della dannazione eterna”.
Dunque i più scalmanati sembrano i gay: “lo sono sempre stati e lo saranno nelle loro ottica generata. Lo ho detto, rigurgitano cattiveria, vomitano malessere. Ma il sommo bene é il Paradiso quello che loro difficilmente raggiungeranno se non si convertono e subito”…….bla bla bla
fonte:http://www.pontifex.roma.it/index.php/interviste/religiosi/5407-contro-il-papa-atei-e-omosessuali-il-loro-cuore-impuro-sputa-cattiver