“25 aprile 1945 – 25 aprile 2013: 68 anni di Italia libera”: così avevo titolato ieri un mio post pubblicato in occasione dell’anniversario della Liberazione dal nazifascismo. Infatti la memoria storica di un Paese è un patrimonio importantissimo e va tutelato in ogni modo.
Gli uccrociati – nella giornata della Liberazione – hanno invece deciso di pubblicare un post intitolato “Documentario sui credenti uccisi dall’ateismo sovietico” a firma di Luca Bernardi. Il post è incentrato su un documentario realizzato da Kevin Gonzales su coloro che durante la dittatura sovietica sono stati uccisi a causa della loro fede religiosa. Il tema è certamente importante ed è opportuno fare luce il più possibili sui vari crimini che sono stati compiuti dalle varie dittature nel corso della storia del nostro Paese e di altri Paesi affinché tali orrori non abbiano a ripetersi.
Nella lettura del post di Bernardi una frase colpisce la mia attenzione: «Le dittature novecentesche, che siano di stampo nazista o comunista, una cosa hanno in comune: l’ateismo, frutto dell’assolutizzazione dello stato». Molto strano che Bernardi, nel giorno del 25 aprile, abbia dimenticato di citare la dittatura fascista che ha lasciato milioni di vittime nel nostro Paese.
Bernardi continua: «Quello a cui mira Gonzales è informare le nuove generazioni su fatti accaduti nel loro paese, che nessuno accenna o spiega nella Russia di oggi. Questo non è vero solo per la Russia, ma anche per l’Italia, dove il mito comunista continua ad aleggiare nella nostra cultura grazie, o meglio, per colpa della Resistenza, e che non permette di scalfire minimamente questa devastante ideologia». Ho riflettuto a lungo su questa frase e dopo lunga riflessione credo che possa essere definita: confusa, miope, vergognosa e anacronistica. Continua a leggere