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La patacca francofona di Riscossa Cristiana

Buongiorno a tutti.

Sono passate diverse settimane da quando il Parlamento francese ha approvato la legge che regolamenta i matrimoni fra persone dello stesso sesso e l’opposizione delle associazioni che contestano il provvedimento in questione viene tuttora costantemente tenuta d’occhio da vari siti simil-PontifeSSi nostrani con lo scopo di convincere gli italiani che la maggioranza dei francesi è contraria a questa legge e sono i “perfidi” (perché hanno perso la fede, ricordiamolo sempre) socialisti di Hollande a cercare di imporne l’applicazione con la forza.

Una delle ultime operazioni in tal senso in ordine di tempo è stata la pubblicazione da parte di Riscossa Cristiana, il sito nato su iniziativa di Padre Cavalcoli, sodale del nostro caro Cidipippen, e diretto da Paolo Deotto, di un articolo a firma di Stéphanie Lemoine dal titolo:

“CHE STA SUCCEDENDO IN FRANCIA? NON C’E’ PIU’ LIBERTA’?” Continua a leggere

Il cardinale Barbarin: “Le donne sono la parte più debole della società”.

In Italia l’ingerenza della Chiesa cattolica nelle scelte effettuate dalla politica è spesso motivo di discussione e gli esponenti del clero italiano ci hanno abituati ad interventi non particolarmente ortodossi.
La situazione non è felicissima neanche nella più laica Francia dove la proposta del governo Hollande di approvare il matrimonio omosessuale e l’adozione di bambini da parte di coppie gay sta suscitando il nervosismo del mondo cattolico.
Tempi.it dà notizia dell’intervento del cardinale Philippe Barbarin, arcivescovo di Lione secondo cui la scelta del governo «rappresenterà una rottura per la società». È interessante notare come – sia in Italia che in Francia – quando il dibattito verte sulle unioni omosessuali si usino termini come “rottura” o “strappo”: in Francia Barbarin parla di “rottura per la società” mentre in Italia Avvenire – a proposito della decisione della Giunta Pisapia sul registro delle unioni civili – scriveva di “strappo”.
Guardando la situazione degli altri sei Paesi Ue (Belgio, Spagna, Svezia, Portogallo, Danimarca e Paesi Bassi) in cui da anni è in vigore il matrimonio per gli omosessuali ci si accorge che non c’è stata nessuna rottura o strappo.

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