Aumentano le coppie di fatto in Italia ed ormai un bambino su quattro nasce da genitori non sposati: questo è quanto emerge dall’ultimo rapporto Istat sul matrimonio. Davanti alla latitanza del Parlamento nell’adottare una legge a tutela delle coppie di fatto, il Consiglio nazionale del notariato ha realizzato l’iniziativa dei “Contratti di convivenza Open Day”, una serie di incontri nelle sedi dei Consigli notarili di tutta Italia in cui le coppie italiane (anche omosessuali) potranno stipulare dei “contratti di convivenza” per regolamentare alcuni aspetti prettamente patrimoniali del rapporto: come partecipare alle spese comuni, come usare la casa di residenza, l’attribuzione dei beni acquistati durante la convivenza, Tutti aspetti molto importanti soprattutto nel caso in cui il rapporto di convivenza cessi e che riguardano anche i figli nati dalla coppia nel definire i rapporti patrimoniali su mantenimento ed istruzione (tutti i dettagli su www.contrattidiconvivenza.it). Come riportato dal sito del Consiglio nazionale del notariato, i contratti di convivenza «sono accordi – che devono risultare da apposito atto scritto – con cui la coppia definisce le regole della propria convivenza attraverso la regolamentazione dell’assetto patrimoniale della stessa – prima che abbia inizio o durante lo svolgimento del rapporto – ed alcuni limitati aspetti inerenti i rapporti personali (ad es. la designazione dell’amministratore di sostegno)». Continua a leggere
Sulle coppie di fatto i giuristi cattolici contro i notai italiani.
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