Purtroppo, a 91 anni, Margherita Hack è andata via: molti i messaggi di cordoglio tra cui quello del presidente Napolitano secondo cui l’illustre scienzata ha onorato l’Italia.
Non potevano far mancare il loro messaggio di cordoglio quei bravi ragazzi cattolici di Uccr (Unione cristiani cattolici razionali) che, oltre ad esprimere la loro vicinanza al marito Aldo, agli amici ed a tutte le persone che hanno voluto bene all’astronoma fiorentina, ricordano la studiosa che «ha guidato l’osservatorio astronomico di Trieste e si è poi dedicata con successo alla divulgazione scientifica». Pur criticando alcune affermazioni di Margherita Hack gli uccrociati sottolineano la sua «indubbia autorità scientifica» e rimarcandone «l’onestà intellettuale» e la «simpatia umana».
Da ferventi cristiani quali sono gli Uccrociati la salutano con una frase commovente: «Il tuo colloquio con il Padre, probabilmente, sarà già iniziato a quest’ora: grazie Margherita per questa umanità, che ha insegnato molto anche a noi credenti. Arrivederci!». Tutto veramente molto bello e c’è da essere certi che ai nostri uccrociati veramente mancherà Margherita Hack. In effetti – nel corso di questi anni – hanno dedicato molta attenzione alla scienziata ma i toni non sempre accomodanti come il “coccodrillo” che le hanno dedicato.
Nel primo articolo a lei dedicato la scienziata è definita già nel titolo «illusa ideologo-scientista» definendola inoltre «buona marxista e lenin-comunista». Continua a leggere
Archivi tag: blog cattolici
Uccrociati: l’omofobia non c’entra nulla con le nozze gay. L’Unione Europea li smentisce.
Il 17 maggio è stata proclamata giornata nazionale contro l’omofobia ed – oltre a manifestazioni in tutta Italia – rappresentanti del mondo delle istituzioni e del mondo politico si sono espressi contro le discriminazioni subite dagli omosessuali. Questo è quanto ha scritto il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in un messaggio inviato in occasione della Giornata Mondiale contro l’Omofobia: «Esprimo la mia vicinanza a quanti sono stati vittime di intollerabili aggressioni e a quanti subiscono episodi di discriminazione che hanno per oggetto il loro orientamento sessuale. Un pensiero particolare va a quei giovani che per questo hanno subìto odiosi atti di bullismo che, oltre ad aggravare le manifestazioni di discriminazione, alimentano pregiudizi e dannosi stereotipi. Come ho più volte ribadito la denuncia e il contrasto all’omofobia devono costituire un impegno fermo e costante non solo per le istituzioni ma per la società tutta: in questo senso la cultura del rispetto dei diritti e della dignità della persona ha già trovato significative espressioni sul piano legislativo e deve trovare piena affermazione in primo luogo nella famiglia, nella scuola, nelle varie realtà sociali e in ogni forma di comunicazione. In momenti di difficoltà economica – come quelli che stiamo attraversando – più che mai è necessario vigilare affinché il disagio sociale non concorra ad acuire fenomeni di esclusione gravemente lesivi dei valori costituzionali di uguaglianza e solidarietà su cui si deve fondare una convivenza civile».
A questo messaggio si uniscono – per fortuna – gli uccrociati del blog Uccr (Unione cristiani cattolici ir-razionali) che dedicano alla giornata nazionale contro l’omofobia un articolo dal titolo “Ma l’omofobia non c’entra nulla con le nozze gay”. C’è da essere contenti che anche gli uccrociati condannino l’omofobia ed abbiano fatto un passo in avanti rispetto alla “non condanna” dell’omofobia di qualche mese fa. Continua a leggere
Uccrazzata sullo statalismo e sullo “Stato-papà”
I cattolici dell’associazione Uccr – prendendo come spunto la notizia che cinque giudici della Corte suprema Usa hanno votato a favore per la destinazione di fondi alle scuole private per lo stato dell’Indiana – ci offrono un ulteriore uccrazzata.
Certamente la situazione delle scuole americane è di gran lunga differente rispetto alle scuole italiane e – nonostante le tante lamentele cattoliche – bisogna ricordare che il nostro Paese è ai primi posti per libertà di scelta tra scuole pubbliche e private nonostante queste ultime – come rivela una ricerca del Miur e della Banca d’Italia – siano composte principalmente da studenti bocciati ed appartenenti a famiglie dai redditi alti ed offrano una preparazione minore rispetto alle scuole pubbliche come dimostra uno studio della Fondazione Agnelli. Non sono solo queste le sole pecche della scuola privata italiana: un largo diffuso di rapporti di collaborazione in “nero” (Istat), minori attrezzature tecnologiche (Miur) ed un clima disciplinare peggiore (Ocse).
Ad ogni modo gli uccrociati di deliziano con tale uccrazzata: «Durante la campagna elettorale delle ultime elezioni politiche italiane il cardinale di Bologna Carlo Caffarra ha voluto indicare ai cattolici una serie di valori non negoziabili da tenere in considerazione per la scelta dei candidati». Forse sarebbe meglio che gli uccrociati non ricordassero l’intervento del cardinale Caffarra considerato che i partiti più vicini al mondo cattolico (Udc, Scelta civica di Mario Monti ed il movimento di Magdi Cristiano Allam) hanno subito sonore batoste elettorali. Continua a leggere
Cari uccrociati, quanta confusione…..
Nel panorama dei blog legati al mondo cattolico una posizione interessante è quella dell’associazione cattolica Unione cristiani cattolici razionali i cui articoli si propongono di sostenere – su presunte (ma spesso infondate) basi razionali – temi cari ai cattolici più integralisti (finanziamento alle scuole paritarie, opposizione ad aborto, divorzio, matrimonio omosessuale, eutanasia, fecondazione assistita, etc.).
Spesso le basi dei loro articoli sono però piuttosto fragili e fallaci. Questo è quanto avviene in due articoli.
Il primo (“Finanziare le paritarie è meglio per tutti, lo dice la Svezia”) è dedicato al finanziamento alle scuole private. Gli uccrociati, basandosi su studi effettuati nel lontano Massachusetts ed in Svezia sostengono che sia conveniente finanziare le scuole paritarie.
Nell’articolo scrivono che «Un team di professori ha comparato i risultati delle charter schools, gestite da genitori e simili agli istituti scolastici parificati spagnoli e di quelle quelle pubbliche nello Stato del Massachusetts. In entrambi i casi le scuole vengono finanziate completamente con le tasse. Dallo studio è emerso che i migliori risultati si sono raggiunti nelle charter schools: i genitori scelgono e gestiscono, lo Stato paga e la qualità migliora» volendo in questo modo sostenere che i risultati migliori si ottengano nelle scuole private piuttosto che in quelle pubbliche. C’è da essere contenti per gli studenti delle charter school del Massachusetts ma forse, per il caso italiano, sarebbe preferibile considerare quanto scritto in uno studio della Fondazione Agnelli che aveva l’obiettivo di verificare quale tipo di scuole superiori preparasse meglio gli studenti per gli studi universitari. L’indagine riguardava oltre 145.000 diplomati provenienti da 1.011 istituti di Piemonte, Lombardia, Emilia e Calabria. La Fondazione Giovanni Agnelli nella ricerca esplicitamente afferma che «nonostante la presenza di alcune realtà di chiara eccellenza, la performance della maggior parte delle scuole non statali è deludente rispetto a quelle statali». Forse uno studio realizzato nelle scuole italiane è più attinente rispetto ad uno studio realizzato nel lontano e diverso Massachusetts ed anche un bambino capirebbe che ricerche realizzate in contesti tanto lontani e diversi da quello italiano difficilmente potrebbero valere per il nostro Paese. Continua a leggere