Il blog dell’associazione cattolica Unione cristiani cattolici razionali pubblica un articolo firmato da Livia Carandente sul caso di una donna americana – Charlie Rogers – arrestata per aver finto un’aggressione a sfondo omofobico.
Nell’articolo si riporta anche il caso di Joseph Baken che ha dichiarato di essere stato aggredito a causa della sua omosessualità e di Alexandra Pennell che avrebbe dichiarato di aver ricevuto delle lettere minatorie a sfondo omofobico: in entrambi i casi le storie si sono rivelate infondate.
Quindi sembrerebbe quasi che gli omosessuali non siano per nulla vittime dei cosiddetti “crimini di odio” negli Usa ma amini inventarsi delle finte aggressioni.
Un aiuto per conoscere meglio la situazione ci viene dalla famosa Fbi (Federal Bureau of Investigation) che ogni anno pubblica le statistiche sui cosiddetti “crimini di odio”. I crimini di odio sono quelli che avvengono in base alle caratteristiche della persona (crimini per motivi razziali, etnici, religiosi, orientamento sessuale, etc.).
Ovviamente l’aggressione subita da un omosessuale per rubargli il portafogli non rientra nei crimini d’odio ma è un crimine comune. Continua a leggere
Uccr e le aggressioni finte contro gli omosessuali: i dati veri dell’Fbi
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