Donne PontifeSSe..

Perché non dire le cose come stanno?

Parliamoci chiaro: conosco le donne pontifeSSe! Cioé no, non esattamente, ma  ne conosco il prototipo.

Sono addestrate a servire da quando sono nate, addestrate ad essere buone mogli, buone madri, vergini di giorno e puttane di notte. Vivono in una schizofrenia continua, sono piene di sensi di colpa..e non si sentono mai belle abbastanza !
Vorrebbero solo essere amate, sentirsi sal sicuro, invece ricevono schiaffi e paura, peggio, violenze..violenze di tutti i tipi, psichiche, fisiche….

Una volta ho dovuto fare da interprete per una donna italiana, il mio primo caso,  non la dimenticheró mai!Violentata e picchiata dal padre-padrone, violentata e picchiata dai fratelli e alla fine sposata, violentata e picchiata  dal marito. Era la classica “santa donna”, quella che sopporta e perdona, ma questa volta era dovuta scappare, il marito questa volta non l´aveva presa solo a calci e pugni,  l´aveva aggredita col martello!

Aveva segni dappertutto , bernoccoli, un occhio blu, labbra tumefatte..é stato difficile convincerla a scappare e fino ad oggi non so dove sia, non so se sia tornata  dal marito e quante volte ancora é riuscita a scappare , non so se é ancora viva!

Ho accompagnato donne e bambini piccoli impauriti che erano dovuti scappare dalla follia degli uomini.In genere ci si dava appuntamento in qualche stazione di metropolitana, la mattina presto, dopo che gli uomini erano usciti di casa per andare al lavoro. Dovevamo sempre stare molto attente che nessuno le avesse seguite,  che nessuno ci vedesse, dovevamo essere molto veloci a farle sparire ed a far sparire le tracce. Alcune hanno dovuto persino cambiare cittá, altre so che dopo qualche tempo sono ritornate a casa…. e mi sono sentita impotente, mi sono sentita in colpa, mi sono sentita responsabile! Non é sempre facile mantenere la distanza, siamo esseri umani, non macchine.

Posso dirvi che c´e´un fattore comune a queste donne, c´e´una profonda tristezza nei loro sguardi; in alcuni occhi ci leggi ancora la speranza  anche se accompagnata da paura e interrogativi…in altri ci leggi solo rassegnazione.

Le donne PontifeSSe crescono con la convinzione che la donna é figlia di Eva e del peccato, la donna é immonda, la donna é inferiore e deve pagare , la donna é una puttana!

Non hanno un´educazione sessuale, solo una sessualitá repressa.Vergine e Madre, una condizione che le donne terrene non raggiungeranno MAI!! Ecco la vera condizione contronatura!

Davvero é questo ció che Dio vuole? O sono „i maschi“  a volerlo?

Non vi perdoneró mai, PontifeSSi, machisti, misogini, perversi , frustrati  MAI! Non vi giustifico, non mendicate comprensione, non ho voglia di „capirvi“ ! Andate al diavolo!

Amen.

26 pensieri su “Donne PontifeSSe..

  1. Ale Cr

    Amen davvero…
    HO presente benissimo storie simili, solo che io non lavoro con donne maltrattate, ma con ragazzine tolte alle famiglie tra i 9 e 12 anni per violenze inaudite.
    Spessp sono famiglie “religiosissime”: alcune ragazze si dichiarano orgogliosamente credenti e praticanti e non capiscono perchè tenti di spiegar loro che le “femmine” non devono sentirsi in colpa… Loro si sentono in colpa, è questo il punto: sono nate femmine, deludendo il padre che voleva un bell’erede, sono nate deboli e quindi naturalmente e “giustamente” sottomesse ai maschi della famiglia, sono nate peccatrici e quindi è giusto che vengano “punite”. In comunità ripropongono gli stessi schemi malati appresi in famiglia: frequentano ragazzi o uomini violenti, drogati, e non è raro che a 12-13 anni aspittino già un figlio… e se è una femmina le insegneranno le stesse cose che hanno insegnato loro: che sono sbagliate, inferiori, colpevoli. Staranno zitte, subiranno e saranno “contente” delle violenze continue che le punisce per la loro errata natura.

    Nessun perdono a questi uomini, nessuna clemenza per questa “idealogia”.

    Rispondi
      1. pao Autore articolo

        AleCr: credo che sia un processo lento e delicato, soprattutto per le ragazzine di quell´etá; a volte hai successo, altre volte non le raggiungi affatto.
        Ho avuto a che fare con una donna nicaraguense di mezz´etá, 4 figli, tutti nati da violenze.Un caso straziante. La donna non parlava tedesco, era difficile insegnarglielo perché era anche analfabeta.Parlava poco, aveva sempre lo sguardo basso, molto umile…si sentiva brutta e stupida.
        E`stata una di quelle donne coi bambini piccoli che ho accompagnato nelle case per donne maltrattate. Il marito era tedesco, la teneva isolata e lei, con la scusa di frequentare un´amica eran venuta al centro. Quella mattina era riuscita a portar via solo tre bambini, tutti in etá fra i 4 e 7 anni. La figlia di 10 anni era voluta restare col padre, ero molto preoccupata ma non potevamo farci niente!Anni dopo l ho incontrata, era truccata..sai cosa voglio dire? Era piú sicura di sé, era cambiata, s era fatta bella. Mi ha raccontato che aveva mollato definitivamente il marito, aveva imparato un po´di tedesco, aveva un lavoro part time come donna delle pulizie e viveva in un piccolo appartamentino..il nuovo problema?
        Un compagno latino, alcoolizzato e machista e la storia ricomincia…

        Rispondi
        1. Ale Cr

          Guarda… tra le ultime 7 ragazze che ho seguito fino alla maggiore età, solo un paio si sono davvero reinserite nella società in modo abbastanza sano ed equilibrato… delle altre, si sono perse le tracce: probabilmente sono tornate nei loro paesi di origine e alle loro “vite di sempre”.
          Demoralizzante…

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          1. pao Autore articolo

            :(.. si molto, ti capisco.
            Ciononostante, grazie te, un paio ne sono uscite…anche questa é una vittoria.

  2. OscarWilde

    Sono molto sensibile a questo tipo di cose.
    E non sopporto che alla fine dei conti la soluzione sia scappare. Allontanarsi dal marito che rimane impunito.
    sono peggio delle bestie pao.
    gli animali non picchiano la propria compagna/e perchè sono dei frustrati del cazzo.

    Comunque, la soluzione è ripagare costoro con la stessa moneta.
    Questi vanno annichiliti.
    La maggioranza sono dei vigliacchi (anche perchè per prendersela con una donna bisogna essere proprio dei vigliacchi).

    Comunque, il vero fallimento, nella società odierna è anche questo: una donna, per liberarsi dal marito carceriere può solo fuggire… e per cosa? per vivere con l’incubo di essere ritrovata?
    No la soluzione è un’altra.
    Non puoi ragionare.
    Non puoi parlare con questi trogloditi.
    Non puoi farli cambiare.
    Sono senza speranza.
    La mela marcia va Estirpata.
    niente galera, castrazione. Castrare come dice bossi. (forse l’unica volta in vita mia in cui potrò mai trovarmi d’accordo con la lega: stupratori/violentatori = castrazione)
    Ho sempre avuto molta tolleranza per la maggiorparte dei reati e questo perchè credo che la motivazione che ci spinge a compiere un reato è più importante del reato stesso.
    E’ ciò che ci impedisce, se compresa, di ripetere l’errore.
    Rubare può essere fatto per sfamare sè stessi e la propria famiglia quando non si hanno altri mezzi, posso capirlo.
    Uccidere? è sbagliato e non si deve fare, ma provate per un secondo a mettervi nei panni di chi ha perso la moglie o un/a figlio/a per colpa di chi gli ha venduto droga, per colpa di chi violenta o uccide, di chi è prepotente. Pensate davvero che riuscireste a controllarvi? (Chi non ha visto Seven e alla fine del film NON avrebbe sparato in testa all’assassino come ha fatto Brad Pitt? mentite a voi stessi se affermate con certezza di non aver accarezzato l’idea anche solo per un secondo)
    Ma per quanto riguarda la violenza (sessuale e non) ad una donna, per quanto riguarda uno stupro, io non vedo motivazioni (passatemi il termine che qui è MOLTO forzato) “giustificabili”.
    Vedo solo egoismo, ricerca del proprio piacere a discapito altrui, vigliaccheria, menefreghismo, cattiveria gratuita.
    Fare del male SAPENDO di fare il male.

    E il male si combatte col male.
    Ti massacro.
    Ti ripago con la stessa moneta.
    Ti dò pan per focaccia.
    Ti dò quel che ti meriti.
    Ho altre versioni ma penso che ci siamo capiti.

    porca miseria pao, quando sento raccontare ste cose mi infiammo come una bestia.
    divento logorroico ed estremista. Che fastidio.
    viene fuori il lato peggiore di me. Scusate se ho offeso qualcuno.

    Rispondi
    1. pao Autore articolo

      La realtá é molto peggio, Oscar!
      A volte le donne non sopravvivono! E se non hanno nemmeno la chance di scappare, di sottrarle alle violenze..cosa resta?
      Castrazione? Negli anni´80 a Berlino si erano organizzate le femministe radicali autonome, andavano a cercare i violatori sotto casa in gruppo e li massacravano..non so se ne abbiamo mai castrato qualcuno, ma li massacravano di botte! Hanno risolto qualcosa? No.
      Il punto é la “castrazione” non risolve il problema (ne avrei tanta voglia anch´io, non credere!)
      Il problema lo risolvi “conscientizzando” le persone, uomini e donne, partendo da te stesso (tu impersonale), educandole sessualmente, educando al rispetto, alla tolleranza, alla paritá di diritti.
      Teach your children well!

      Rispondi
      1. OscarWilde

        Hanno risolto qualcosa? No.
        perchè hanno smesso.

        l problema lo risolvi “conscientizzando” le persone, uomini e donne, partendo da te stesso (tu impersonale), educandole sessualmente, educando al rispetto, alla tolleranza, alla paritá di diritti
        è utopia.
        Ciò che dici è giusto. Ma significa PREVENIRE il problema.
        Per questo dico che è giusto ciò che dici il problema è che è impossibile e lo sai.
        Non è applicabile questo tipo di ragionamento al mondo d’oggi.
        Non puoi controllare tutti i genitori IDIOTI di questo pianeta. Purtroppo.
        Soprattutto perchè c’è gente che NON vuole essere “coscientizzata”.

        Io ho smesso da tempo di credere che la gente possa redimersi.
        L’esperienza mi ha insegnato che è un’eventualità TALMENTE rara che non vale il sacrificio.
        Ma lodo moltissimo la vostra perserveranza. La perseveranza di chi ci crede ancora.
        Fosse per me, farei saltare in aria tutto.

        Rispondi
        1. OscarWilde

          la mia esperienza mi ha insegnato che o certe cose le capisci fin da subito, oppure sarai sempre un prepotente che rispetta solo una cosa: quello che teme.
          Questo è l’unico comune denominatore che ho notato nell’homo sapiens: il rispetto di ciò che si teme.
          Non abbiamo nemmeno più il rispetto per ciò che amiamo.
          L’uomo rispetta solo quello di cui ha paura.

          Rispondi
        2. pao Autore articolo

          No, non hanno smesso..ci sono ancora.

          Da qualche parte dobbiamo pur cominciare ed é umano voler far saltar per aria tutto ..se non t´indegnassi di fronte a certe cose non saresti umano, probabilmente saresti un formaggino!
          Dici che l alternativa all´utopia é il regime di …terrore??
          Lo vedi anche tu che non funziona.

          Rispondi
          1. OscarWilde

            no no non stavo facendo propaganda al regime del terrore per carità. sono stato frainteso.
            Constatavo solo con tristezza questa verità.
            come un male che dilaga e che non posso fare nulla per fermare.
            Nel mio piccolo come dici tu posso solo fare la mia parte educando i miei figli.
            Così come tu fai la tua aiutando quelle donne.

            Il problema è che non basta. Non basterà.

          2. pao Autore articolo

            Oscar:”Ciò che dici è giusto. Ma significa PREVENIRE il problema.”
            Giá, anche il vaiolo lo hanno eradicato con la vaccinazione…
            La prevenzione é lenta ma é efficace. E grazie, lo so anch´io che non posso cambiare il mondo ma almeno quel poco che possiamo fare, facciamolo no?
            e se anche fosse spegnere la tele…ahahhahahahahhah!

  3. admin

    Tra le tante manovre del nostro psiconano minipremier troviamo anche lo sdoganamento della violenza domestica che diventa, con Ruby e la sua confessione televisiva davanti a Signorini, un evento mediatico piuttosto che un dramma.

    Curioso poi che la giovane ed innocente marocchina smentisca da sola la sua confessione, parlando al telefono con i suoi genitori di soldi che devono arrivare “a giorni” sul conto corrente del padre in Sicilia…

    Ormai anche la violenza più becera è solo uno strumento per controllare le menti della platea. Che schifo!

    Grazie a te, Pao, che nel segreto e nel silenzio aiuti chi ha veramente bisogno!

    Rispondi
    1. pao Autore articolo

      Admin: al momento non sto aiutando nessuno, ma certe cose ti cambiano la vita.
      Io non ho voglia di stare zitta, ne´di essere buona, né di essere umile, né di stare attenta a non rovinarmi la reputazione..chissenefrega!
      Siamo qui tutti insieme per combattere il moralismo becero, il fanatismo religioso, il sessismo, il fascismo le ingiustizie, il razzismo, la xenofobia, l´intolleranza…e per questo grazie a voi tutti.

      Rispondi
  4. diegopig

    Io sono dell’idea che dietro a questa concezione della donna ci sia l’unica vera unica bestemmia possibile: l’incapacità di amare gli altri.

    E Pontifex, in questo, è il tempio dellì’unica vera bestemmia ™: articoli su articoli pieni d’odio e disprezzo per gli altri, per tutti gli altri, siano essi omosessuali, comunisti, donne, cardinali massoni, papi.

    I pontifessi magari sono esseri umani, ma di sicuro non sono uomini (nel senso di persone, non di maschi).
    Per essere uomini è necessario guardarsi dentro, vedere i propri pregi e difetti, far tesoro dei primi e tentare di smussare i secondi accettando il fatto che non scompariranno mai completamente.

    E una volta accettato questo fatto, accettare che anche per gli altri è così e accettare gli altri per come sono, apprezzandone i pregi e tentando di smussarne i difetti.

    Ma questo i pontifessi non riescono a farlo.
    Non riescono a guardarsi dentro e vedere quello che sono, degli esseri imperfetti.
    E allora si credono perfetti e pontificano sugli altri, odiandoli perchè non sono perfetti come loro.

    Non è un caso, secondo me, che proprio i più intransigenti siano i più violenti: è l’incapacità di accettare la propria imperfezione (nonostante le dichiarazioni di cristiana umiltà) a renderli incapaci di accettare e, in fine, ad amare gli altri.

    Rispondi
    1. pao Autore articolo

      Diegopig: io non so nemmeno se sono esseri umani..
      a volte sembrerebbe di si, a volte…forse un giorno cambieranno, chissá. Sono mesi che li seguo, che li studio.
      In realtá non credo nemmeno alla loro palla del loro fervore religioso!
      Sono solo dei poveracci in continua contraddizione che vogliono profilarsi, forse vogliono solo essere amati, riconosciuti, sentirsi qualcuno…forse vogliono solo vendere libri!!

      Rispondi
      1. pao Autore articolo

        ..e lo fanno sulla pelle degli altri, sulla pelle delle donne, degli omosessuali, dei credenti di altre religioni, lo fanno sugli stranieri.
        allora niente rimorsi,

        ceterum censeo PontifeSS esse delendum! ):D

        Rispondi
        1. diegopig

          Purtroppo la biologia non mente: questa gente ha DNA umano.

          Ma non basta il DNA a far diventare uomini.

          Fintanto che non fanno del male agli altri, lasciamo pure che si rodano nel loro odio: non ho in complesso dell’infermierina e la felicità dei pontifessi non è certo una delle mie preoccupazioni.

          Rispondi
          1. pao Autore articolo

            “Fintanto che non fanno del male agli altri..”???
            Sono pericolosi, non sottovalutarli, seminano l´odio, l´intolleranza, il fanatismo……spiaccichiamoli contro il murooooooooooo!!!!!
            ):D

          2. diegopig

            Che siano pericolosi è ovvio, ed infatti noi siamo qui proprio per fargli vedere tutta la loro imperfezione.

            Non è un caso se a CiDiCippo il suo direttore spirituale nonchè amministratore di condominio gli ha consigliato di non leggerci più.

            Se avesse continuato a leggerci magari finiva per accettare la propria fallibilità e magari avrebbe cominciato (ovvove!!!!) ad accettare gli altri e magari anche ad essere (ovvove degli ovvovi!!!!) felice.

            Perchè è noto: la gente felice non pensa abbastanza a dio. Per restare “sul pezzo” occorre essere costantemente infelici (cosa che riesce benissimo ai Pontifessi).

          3. pao Autore articolo

            beh ma loro copiano i martiri…hai mai visto martiri felici, tu? No, i martiri soffrono e basta…aiutiamoliiii, facciamoli soffrireeeee!!!!
            ):D

  5. FSMosconi

    Mi verrebbe cinicamente da dire sulle donne PontifeSSe (ammesso che esistano e non siano i soliti noti sotto faso nick): chi è causa del suo mal pianga se stesso… se stessa in questo caso. E poi danno a persone che vivono normalmente ma non come loro dei pervertiti etc. E lo dico da etero…

    Rispondi
    1. pao Autore articolo

      Le donne “PontifeSSe” nascono e crescono in un regime di terrore machista. Conoscono solo quello.
      Non hanno mai imparato a ribellarsi, in certi Paesi vivono un´incredibile pressione sociale.
      Alcune riescono a cambiare, altre no…
      c´e´poco da essere cinici, caro.

      Rispondi
      1. FSMosconi

        Ugh… 8| Gaffe, vero?
        No, perchè certe storie sono abituarle a sentirle, se va bene, solo nei romanzi di Orwell.
        Storiaccia…

        Rispondi
        1. pao Autore articolo

          gaffe si!..vabbeh FSM che non sei un pontifeSSo lo sappiamo!
          Hai pestato la cacca per una volta,non ti resta che aspettare che la puzza passi..dai.

          È comunque un tema strong, lo so bene.
          Non avevo voglia di aspettare l´8 marzo!

          Rispondi

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