Una Onu troppo cristiana: questo è quanto emerge dallo studio “Religious NGOs and The United Nations” realizzato dal gruppo di ricerca guidato dal professore Jeremy Carrette del dipartimento di Studi religiosi dell’università di Kent.
Come riportato dal Guardian e dall’Independent, oltre il 70 per cento delle Organizzazioni non governative (Ong) presenti alle Nazioni Unite sono cristiane e quindi il cristianesimo sarebbe sovra-rappresentato rispetto alle altre religioni: inoltre il Vaticano gode dello storico privilegio di osservatore speciale sia come Stato che come religione. La sproporzione verso i gruppi cristiani suggerirebbe di adottare un sistema più inclusivo.
Le altre religioni non sarebbero svantaggiate solo dall’essere sotto rappresentate ma anche dalla mancanza di fondi che andrebbe principalmente a Ong cristiane: a farne le spese sarebbero principalmente gli induisti ed i buddisti.
Il professore Jeremy Carrette ha dichiarato: «Sembra che ci debba essere una maggiore “buona volontà globale” per far funzionare il sistema dell’ONU per tutte le religioni allo stesso modo ed affinché le religioni inseguano e condividano alla stessa misura gli obiettivi delle Nazioni Unite per la pace e la giustizia. Il rapporto evidenzia che, mentre tutte le religioni sono rappresentate in qualche modo nel sistema delle Nazioni Unite per realizzare la pace, ci sono differenze strutturali e storiche che devono essere affrontate. Inoltre è dimostrato che anche le religioni costituiscono una parte importante della politica globale internazionale e che in un mondo globalizzato bisogna stabilire una nuova convenzione pluralista per la parità di accesso di tutte le religioni nel sistema delle Nazioni Unite».
Nonostante le loro piccole dimensioni, alcune Ong di ispirazione religiosa – che rappresentano il 7,3 per cento totale delle Ong che godono dello status consultivo presso l’Onu – possono avere una grande influenza: ad essere più attivi sono i cattolici, i quaccheri ed i gruppi di fede Baha’i che hanno avuto il più alto numero di incontri con diplomatici delle Nazioni Unite.
www.contecagliostro.com
https://twitter.com/Cagliostro1743
http://www.facebook.com/CagliostroBlog
Le Nazioni Unite sono talmente tanto cristiane che l’unico edificio di culto presente nel palazzo appartiene alla Lucis Trust, succursale della Società Teosofica, organizzazione gnostica-esoterica fondata dalla Blavatsky nel 1875.
Inoltre, non è un caso che il professore Jeremy Carrette abbia citato una non precisata “buona volontà globale“: la “Buona Volontà Mondiale” è una fondazione inaugurata nel 1932 dagli stessi esponenti della Lucis Trust.
Pontifex era un misto di profonda ignoranza ed estremismo becero, ma voi non dimostrate d’essere di meno.
Cordiali saluti
Beh Matteo lei è libero di scegliere il criterio di rappresentatività che preferisce. Suppongo che il buon Cagliostro non abbia certo scelto il numero di edifici di culto presente “nel palazzo”. Suppongo lei faccia riferimento al Palazzo delle Nazioni Unite…
Stia bene e vada avanti a contare palazzi: lei si che la sa lunga… 😉
Tra l’altro mi sovviene un dubbio: da quale fonte ha attinto, caro Matteo, le informazioni che cita? Perchè il buon Conte ha pubblicato i link che servono per verificare le sue fonti. E le fonti di Matteo quali sono? Mi faccia indovinare: Icke?
http://anonymouse.org/cgi-bin/anon-www.cgi/http://www.davidicke.com/forum/showthread.php?t=163670
Visto che le piace Icke, si metta un bell’elmetto di carta stagnola in testa! Auguri ancora 😀
Matteo, i casi sono due: non hai letto l’articolo e sei comunque partito in quarta per raccontarci una stronzata, oppure, hai letto l’articolo, non ci hai capito un ciufolo e sei partito in quarta per raccontarci una stronzata; ci mancherebbe solo che il palazzo delle Nazioni Unite fosse infarcito di chiese, moschee, sinagoghe ed ogni tipo di edificio di ogni culto esistente sulla terra, non è quella, la sua funzione: ma non ti preoccupare, lo Stato vaticano all’ONU forse non ha edifici di culto ma HA un seggio permanente di osservatore , mediante il quale ha spesso appoggiato (informarsi, please) stati democratici come Cina Russia e via bestemmiando, nell’opposizione verso tutte le istanze di modernizzazione e rispetto dei diritti umani, (preciso che i gay, come i tibetani, per esempio, sono anche loro esseri umani, se tu non te ne fossi accorto), provenienti dal resto del mondo civile: più dell’ignoranza, io detesto la cattiva fede, Matteo, se tu cerchi pagliuzze negli occhi altrui, senza badare alla trave che hai nel tuo, fatti un giro dalle parti di UCCR o della “Bussola quotidiana”, lì, di malafede, ne trovi tanta da fartene un’indigestione, abbuffati da loro, che qui da noi, hai sbagliato sito.
Gentile Matteo,
lascio da perdere i vari “complottismi” su Lucis Trust perché non c’entrano assolutamente niente con quanto scritto nell’articolo.
Ti voglio far notare che – ad essere precisi – Carrette non parla di “buona volontà mondiale” (quella è la mia traduzione) ma ha parlato di “global goodwill'” mentre l’associazione legata a Lucis Trust si chiama “World Goodwill”……bastava controllare per evitare figure barbine.
Pontifex era quello che era e sicuramente non c’è da rimpiangerlo mentre in questo caso mi sono semplicemente limitato a riportare quanto riportato da due quotidiani internazionali (inoltre di orientamenti diversi).
Cordialmente
Il Conte di Cagliostro
Uhmmm scusatemi se intervengo ma in qualche modo mi sento tirato in ballo dato che adesso sto lavorando per UN. Non sovviene a qualcuno che la preponderanza di organizzazioni che si occupano di sviluppo e o aiuti umanitari richiamandosi a principi cristiani all’interno del variegato mondo di UN sia dovuta al fatto che l’idea di ONG (organizzazione non governativa) sia in un certo senso nata in un certo contesto socio culturale?
L’idea stessa di donare per aiutare persone in difficolta’ in paesi lontani che a mala pensa si riuscirebbe a trovare sulla mappa nasce in paesi protestanti ed evangelici. Noi in Italia ci siamo fermati al missionario cattolico tanto che CARITAS international e’ un nanetto rispetto a molte ONG. In altre culture, tradizioni e religioni esistono forme diverse di sostegno che non contemplano sedersi al palazzo di vetro o chiedere lo status ti osservatori nell’assemblea delle nazioni unite. Nei paesi mussulmani ogni fedele deve versare la zakat alla propria moschea che poi utilizzera’ i fondi per aiutare i poveri e i bisognosi della stessa comunita’.
Attualmente lavoro in Yemen e se qualcuno mi chiedesse di ONG che potrebbero essere interessate ad un seggio come osservatore all’ONU dovrei rispondere che non ce ne sono. Se sfoglio la liste delle ONG internazionali con cui lavoro non ne ho nessuna basata in un paese mussulmano. Tutte cristiane o che si dichiarano laiche.
Per quanto riguarda buddismo e induismo le cose sono molto simili. Il mondo UN e il loro parlano due lingue troppo diverse. In definitiva possiamo dire che la stessa UN e’ la creazione di una societa’ dove i principi cristiani erano e per certi versi sono alla base del loro vivere.