Caro cittadino italiano medio, laureato con master in Albania o in abbandono scolastico, il 4 dicembre dovrai votare sì o no per il referendum costituzionale. Ti fanno una domanda importante, proprio a te perché, cacchio, tu conti e soprattutto sei ferratissimo sulla Costituzione. Inoltre sanno che per te quella del Senato era una riforma importantissssima di cui sentivi proprio proprio la necessità e non ci dormivi più nemmeno la notte.
Quindi sono sicura che tu, cittadino qualunque, non vedi l’ora che sia il 4 dicembre per potere recarti alle urne e infilare con decisione la tua bacchetta magica nella fessura della democrazia. E per questo ti sei informato bene sulla questione, hai letto, hai studiato, ti sei preparato e sarai ben in grado di esprimere il tuo informato consenso sulla questione.
Per esserne sicuro però ti sottopongo questo semplicissimo test. Se risponderai sì a tutte le domande che seguono sei pronto per votare quest’anno. Sennò sarai rimandato al prossimo referendum costituzionale nel 2036 e nel frattempo puoi continuare a vivere la tua vita di prima perché, qualunque sia il risultato del referendum, senato o non senato, tu continuerai a non contare proprio niente nella complessa scena politica italiana.
Allora iniziamo:
- Sapevi che con la riforma si passerà da un bicameralismo perfetto a uno imperfetto? E la cosa così a orecchio ti piace di più? Trovi l’imperfezione più umana della perfezione? Vabbè, i gusti sono gusti.
- Sapevi che si senatori (da 315 a 148) non saranno più eletti ma nominati da Presidente del Consiglio e Presidente della Repubblica (per una quota del 15%) tra governatori, presidenti di provincie e sindaci? Sei a favore del doppio lavoro (e doppio stipendio) per le cariche pubbliche? Schiavista.
- Sapevi che la stragrande maggioranza di coloro che possono essere nominati senatori sono indagati per Rimborsopoli, corruzione etc. etc. ? Saresti d’accordo, per risparmiare nelle trasferte, di spostare direttamente il Senato a Rebibbia ?
- Sapevi che con la riforma si mantiene l’immunità dei senatori, anche perché se no non si riuscivano a trovare abbastanza incensurati per formare il Senato?
- Sapevi che quando un governatore, un presidente di provincia, un sindaco decade dalla sua carica principale deve uscire dal Senato ed essere sostituito dal suo successore? Si chiama stabilità di governo. Comunque meglio un giorno da senatore che mille da geometra.
- Hai votato tutta la vita PCI? Sapevi che il Senato era una forma di garanzia della vita democratica del nostro paese appena uscito dalla disastrosa dittatura fascista? Trovi che i fascisti in Italia e in Europa siano un genere ormai estinto?
- Sapevi che il PD alle ultime elezioni ha avuto il 29,88% delle preferenze mentre Forza Italia il 29,18%? Sapevi che con 0,7% di voti in meno al PD sono stati regalati 314 seggi contro i 125 di Forza Italia? Hai pensato che, se niente niente fosse stato il contrario, oggi la Costituzione la cambierebbe la Santanchè?
Caro cittadino medio loro ti fanno le domande ma tu non sei obbligato a rispondere.
. L’articolo 70 della Costituzione è sostituito dal seguente:
«Art. 70. — La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere per le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali, e soltanto per le leggi di attuazione delle disposizioni costituzionali concernenti la tutela delle minoranze linguistiche, i referendum popolari, le altre forme di consultazione di cui all’articolo 71, per le leggi che determinano l’ordinamento, la legislazione elettorale, gli organi di governo, le funzioni fondamentali dei Comuni e delle Città metropolitane e le disposizioni di principio sulle forme associative dei Comuni, per la legge che stabilisce le norme generali, le forme e i termini della partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea, per quella che determina i casi di ineleggibilità e di incompatibilità con l’ufficio di senatore di cui all’articolo 65, primo comma, e per le leggi di cui agli articoli 57, sesto comma, 80, secondo periodo, 114, terzo comma, 116, terzo comma, 117, quinto e nono comma, 119, sesto comma, 120, secondo comma, 122, primo comma, e 132, secondo comma.
Le stesse leggi, ciascuna con oggetto proprio, possono essere abrogate, modificate o derogate solo in forma espressa e da leggi approvate a norma del presente comma. Le altre leggi sono approvate dalla Camera dei deputati. Ogni disegno di legge approvato dalla Camera dei deputati è immediatamente trasmesso al Senato della Repubblica che, entro dieci giorni, su richiesta di un terzo dei suoi componenti, può disporre di esaminarlo. Nei trenta giorni successivi il Senato della Repubblica può deliberare proposte di modificazione del testo, sulle quali la Camera dei deputati si pronuncia in via definitiva. Qualora il Senato della Repubblica non disponga di procedere all’esame o sia inutilmente decorso il termine per deliberare, ovvero quando la Camera dei deputati si sia pronunciata in via definitiva, la legge può essere promulgata. L’esame del Senato della Repubblica per le leggi che danno attuazione all’articolo 117, quarto comma, è disposto nel termine di dieci giorni dalla data di trasmissione. Per i medesimi disegni di legge, la Camera dei deputati può non conformarsi alle modificazioni proposte dal Senato della Repubblica a maggioranza assoluta dei suoi componenti, solo pronunciandosi nella votazione finale a maggioranza assoluta dei propri componenti. I disegni di legge di cui all’articolo 81, quarto comma, approvati dalla Camera dei deputati, sono esaminati dal Senato della Repubblica, che può deliberare proposte di modificazione entro quindici giorni dalla data della trasmissione. I Presidenti delle Camere decidono, d’intesa tra loro, le eventuali questioni di competenza, sollevate secondo le norme dei rispettivi regolamenti. Il Senato della Repubblica può, secondo quanto previsto dal proprio regolamento, svolgere attività conoscitive, nonché formulare osservazioni su atti o documenti all’esame della Camera dei deputati».
Chiarissimo no?
Come una pista di animali in un bosco, in una notte senza luna.
“Sapevi che quando un governatore, un presidente di provincia, un sindaco decade dalla sua carica principale deve uscire dal Senato ed essere sostituito dal suo successore?”
Altro che Senato “delle Regioni” o “delle autonomie”, è il Senato dei ricattabili.
il Senato delle porte girevoli….
Ma se le provincie verranno abolite!
E’ vero ma verranno costituite nove città metropolitane il cui territorio coincide con quello delle omonime provincie. Si tratta comunque dell’inizio di un cambiamento che spero sarà anche sostanziale e non solo formale.