Sul suo blog l’autrice di “Sposati e sii sottomessa” spiega, in un breve pezzo, come quelli delle donne non siano gli unici diritti da negare. Per farlo decide di usare la forma di dialogo ai suoi figli.
Semplicemente mi sono permesso di aggiungere qualche riga mia lasciando le sue, originali, in grassetto.
Le nozze omosessuali spiegate ai miei figli (età media 9 anni)
Costanza Miriano spiega le nozze omosessuali. A seguire Mario Adinolfi spiegherà le basilari regole per una corretta alimentazione e quelle per salvare il proprio matrimonio.
DI COSTANZA MIRIANO
di Costanza Miriano
Di chi hai detto scusa? E’ una specie di esercizio di auto-conferma dell’io o se lo ripeti abbastanza volte diventa un nome autorevole?
Cari ragazzi, come sapete nella nostra casa è vietato parlare male delle persone, o almeno ci proviamo, a non farlo. Se qualcuno sbaglia sono affari suoi, tra lui e Dio. A meno che non ci sia un compagno, che so, che si sporge troppo dalla finestra, o che attraversa la strada con gli occhi sull’iPod mentre passa un motorino. In quel caso, visto che rischia di farsi male, potete dirgli qualcosa, direttamente a lui, e possibilmente senza frantumarvi nessun osso.
Right, dai, siamo seri: anche Banderas quando è nell’altra stanza due parole non tanto gentili su quella fottuta gallina narcolettica le spende. Costanza vorrebbe farci credere di vivere in una sit-com di 50 anni fa? Peraltro molto noiosa? Ah, comunque: “Se qualcuno sbaglia sono affari suoi”? Mi chiedo dove fosse la Miriano il giorno che a catechismo spiegavano il concetto di “correzione fraterna”.
C’è un solo caso in cui del male degli altri bisogna proprio per forza parlare, anche a costo di prendere un palo in testa, ed è quando rischia di andarci di mezzo qualcuno più debole, che non può difendersi da solo.
Ah ecco, era un preambolo, come disse Archimede: “datemi una debole scusa e vi ricoprirò il mondo di merda”.
È proprio per questo motivo che il babbo e io ce la prendiamo tanto per i cosiddetti matrimoni omosessuali, che poi matrimoni è una parola che in questo caso non si può dire perché viene da munus e mater, cioè il dono che si fa alla madre, e tra due uomini o due donne non può comunque esserci una mamma.
“Non perché ci pagano: rompiamo il cazzo ad una categoria talmente forte e talmente piena di diritti in Italia come gli omosessuali perché lo sentiamo dentro”, e con la stessa logica ecco lo spiegone in latino ai bambini di 9 anni. Comunque dovessi immaginarmi Costanza nella vita di tutti i giorni me la vedrei bene mentre ribalta disabili in sedia a rotelle per strada: “SAI COME CAZZO SI CHIAMA QUESTO? “MARCIAPIEDE”! CHE CAZZO CI FAI QUA SOPRA CON LE TUE RUOTE DI MERDA STORPIO? MARCIA-PIEDE, NIENTE RUOTE QUI, SOLO PIEDI! SEI ANCHE SCEMO OLTRE CHE PARALITICO?”. Il che spiegherebbe fra l’altro anche cosa facesse invece che andare a lezione di catechismo.
Quindi di cosa facciano gli omosessuali nel privato non ci occupiamo proprio, non è una cosa che ci riguarda, e tra l’altro pensiamo che anche loro non la dovrebbero sbandierare troppo, come facevano quei signori che avete visto a Parigi l’estate scorsa, con le piume e i sederi di fuori. Tra l’altro, avete mai visto me e il babbo andare in giro in mutande? Comunque, se loro lo vogliono fare noi ci limiteremo a passare da un’altra parte, visto che non erano proprio eleganti i signori con le banane gonfiabili e le signore senza reggiseno. Capiamo anche che se sentono il bisogno di farsi vedere vestiti in quel modo forse non sono tanto felici, e quindi se ci capiterà di averne uno vicino, che ne so, al lavoro o in vacanza, cercheremo, se lui o lei vuole, di farci amicizia.
Per non occuparsi proprio di cosa fanno gli omosessuali c’è voluto un intero paragrafo.
“Hey, cosa fanno gli omosessuali?” “Non ne ho idea e non lo voglio sapere, ma la c’è un culo di fuori con delle piume, fammi andare a indagare meglio!”. Costanza mi ricorda quella nonnina che chiama i carabinieri per denunciare i dirimpettai che fanno sesso sul terrazzo, di fronte alla sua finestra. I carabinieri arrivano, guardano dalla finestra e le dicono: “ma signora, quale terrazzo?”, e lei: “provate a salire in piedi sull’armadio e ditemi se non lo si vede perfettamente!!!”. Comunque capisco tu, Miriano, possa provare attrazione per i culi di fuori e le banane gonfiabili, però se poi devi tanto scassare a tutti quanti evita di portarceli i tuoi figli al Pride. “Cercheremo di farci amicizia”, in effetti spiegherebbe perché tutti questi omofobi se ne escono sempre col preambolo “io ho un sacco di amici gay ma…”.
Il problema che ci preoccupa tanto però è quello dei bambini e delle famiglie. Noi crediamo che le leggi, come vietano alle persone di ammazzare, rubare, ma anche di parcheggiare sulle strisce pedonali o mettere la musica altissima alle tre di notte, cioè di fare quello che può danneggiare gli altri, debbano impedire assolutamente di confondere la famiglia con tutti gli altri modi di stare insieme. Modi liberi e magari bellissimi, per chi vuole, ma diversi dalla famiglia. La famiglia è il luogo in cui devono crescere i bambini, e infatti in Italia sono stati chiusi gli orfanotrofi, e si cerca di far vivere i bambini senza genitori in case famiglia, che non saranno il massimo, ma è meglio di prima.
Bellissima l’immagine delle case-famiglia come male necessario: “Costanza, ma ci sono 60 anni di studi che dimostrano che i bambini crescono nell’identico modo con genitori omo o eterosessuali, non è più in discussione la cosa!”. “Meglio il male necessario”. Ad una prima lettura uno potrebbe pensare che Costanza sia razzista: “In Italia sono stati chiusi gli orfanatrofi! Evviva!”, “beh ma all’estero non ci sono bambini condannati in orfanatrofi che vorrebbero solo essere adottati?”, “Sì ma quelli non sono di pura razza italica!“. In realtà il suo non è razzismo: è proprio non arrivarci. Avete presente i bambini piccoli ed i cani? Per loro tutto quello che esce dal loro campo visivo smette di esistere… ecco, semplificando per lei è praticamente la stessa cosa. Tranne per le banane gonfiabili ed i culi con le piume, quelle sono immagini persistenti nella sua memoria.
Un babbo e una mamma sono la condizione minima per i bambini per crescere bene. Certo, ci sono anche tanti genitori che non sono sempre bravi, infatti abbiamo detto minima: non basta che ci siano, devono anche impegnarsi un pochino per essere buoni genitori. Ma se non ci sono, per un bambino è impossibile crescere in modo sano, equilibrato, felice. Vi immaginate se il babbo non ci fosse più, e io mi fidanzassi con una signora? Non fate quelle facce terrorizzate, sto dicendo per dire. O se invece di me ci fosse un amico del babbo? (Siete meno terrorizzati? Già vi figurate pomeriggi senza ripasso di grammatica e niente crisi isteriche per i fumetti scaraventati a terra?).
Cara costanza, a proposito di genitori non tanto bravi, non so se lo consiglierei ai tuoi figli ma io sto cercando davvero di immaginarti con una donna: sinceramente di lesbiche ne ho conosciute tante… ma così disperate non credo esistano. In ogni caso dev’essere davvero bello avere la Miriano come madre: un momento prima è lì che ti fa training autogeno con l’immagine di lei che la lecca ad una irascibile sessantenne baffuta ed un secondo dopo comincia a strillare come un aquila con la raucedine perché hai lasciato il Topolino sul tappeto del soggiorno. Queste cose vanno bene ma vedere i propri genitori in mutande quello no, quello è perverso. Ovvio. In quella casa anche il gatto presenta la triade di Mc Donald.
E sta compilando di nascosto le carte per essere trasferito in una casa-famiglia.
Comunque, tanti dottori che studiano le teste delle persone dicono che è normale che la cosa vi sembri tanto strana, perché è giusto che voi vogliate un babbo maschio e una mamma femmina, anche se a scuola cercano di dirvi il contrario (va di moda, ma non vi preoccupate).
Credo siano gli stessi dottori che hanno realizzato una nuova formulazione per il nuovo Linex Ultra: quei dottori tutti sorridenti col camice bianco immacolato che lavorano in un laboratorio tutto bianco dalle pareti difficilmente distinguibili. Sinceramente sarei curioso di sapere quale dottore mai, nel mondo reale, possa pensare che il bambino nasca con sentimenti del genere. Oltre a Mengele ovviamente. Mentre sono abbastanza convinto che diversi “dottori che studiano le teste delle persone”, di quelli veri, potrebbero essere interessati a te e a quella cosa che un fumetto abbandonato per terra ti crea problemi di gestione della rabbia. Oppure prova a chiedere ad un freudiano sulla cosa delle banane gonfiabili, per esempio.
Vi diranno che non siete d’accordo perché andate in chiesa, ma noi pensiamo che sia solo buon senso. Sono le regole di funzionamento delle persone (è vero, le ha fatte Dio, ma funzionano comunque tutte allo stesso modo, non è questione di credere: se non credi nella benzina e metti la Fanta nel serbatoio la macchina si rompe). Noi non siamo contro nessuno, ma come diciamo al compagno di non sporgersi dalla finestra siccome siamo cristiani dobbiamo continuare a dire, quando ci è possibile, senza offendere o attaccare nessuno, qual è il modo per non farsi male, nella vita. Il progetto di Dio sul mondo è la famiglia, un meccanismo faticoso ma affascinante, in cui si mettono insieme le differenze, prima di tutto quelle tra maschi e femmine, e si cerca di funzionare tutti al meglio. Questo è l’uomo a denominazione di origine controllata. Poi ci sono gli ogm, ma i loro semi sono sterili (i semi delle piante create in laboratorio vanno ricomprati ogni anno): allo stesso modo due maschi e due femmine non possono riprodursi. Quando cercano di ottenere dei bambini, non per dare una famiglia a dei bambini, ma perché li desiderano loro, devono fare delle cose che fanno stare male tante persone: le mamme che prestano la pancia, quelle che danno l’ovetto, i babbi che danno il seme da mettere dentro, e soprattutto i bambini che non sapranno mai da quale storia vengono, non sapranno che facce avessero i nonni e che lavoro facessero i bisnonni, e poi avranno due mamme, due babbi, insomma una gran confusione, dove a rimetterci sono i bambini.
Già: se “metti la Fanta nel serbatoio la macchina si rompe”. Anche se inietti la Fanta in vena ad una persona quella smette di funzionare, proprio come la macchina, ma questo non significa che le persone siano come le macchine. Vedi, cara Miriano, il fatto che tu possa giocare con tuo marito ad “aprire il cofano e farti dare una bella revisionata” (occhio a farti fare il pieno che hai già quattro figli con cui avere crisi isteriche) non significa che sia possibile semplificare il “funzionamento delle persone” a quello di un macchinario. Le persone sono estremamente più complesse, per esempio tu sei convinta che tutto debba rispondere a quello che il tuo Dio vuole, ma esistono persone come me che credono in un Dio diverso dal tuo, con altri interessi ed un’altra scala di ideali. Esistono le persone che neppure l’hanno un Dio in cui credere… non credi servano delle regole che non siano dettate dalla persona invisibile con cui sostieni di parlare? Cara Costanza, non serve mettere la Fanta nel serbatoio della macchina per sfasciarla: basta mettere la benzina in un diesel, e tu vorresti che a tutte le macchine venga riempito il serbatoio sempre a benzina. Io invece sono dell’idea che ogni veicolo debba essere fatto funzionare col carburante con cui è stato progettato per funzionare… la differenza è importante: è bello che esistano veicoli che vanno a benzina, altri a gasolio, altri ancora a gas ed a breve arriveranno pure le auto elettriche (si spera). E’ la differenza che valorizza il singolo, e proprio su questo concetto arrivo alla seconda parte del tuo ragionamento. Capisco che per “venditori di fumo professionisti” come te risulti facile cercare di spaventare le persone parlando di OGM, ma purtroppo (per voi venditori di fumo) esistono anche le persone informate a questo mondo… quelle che per esempio sanno che grazie a particolari batteri OGM oggi vengono prodotte le insuline che salvano la vita a milioni di persone diabetiche ogni giorno nel mondo, o che grazie a particolari culture OGM si è potuto coltivare terre troppo riarse dal sole, terre con troppo sale… salvando tantissime persone dall’inedia. Cara Miriano, se vuoi vivere in un medioevo culturale evita di interfacciarti coi social network, rifiuta le moderne cure mediche… e rifiuta gli OGM che tante moderne cure mediche producono. Se invece vuoi vivere nella società moderna devi accettare tutti i suoi figli. Ah, per inciso, sappi che per “i babbi che danno il semino da metterci dentro” nell’inseminazione artificiale non è una procedura poi tanto dolorosa. Ma lo stai dicendo ai tuoi figli di 9 anni… te lo potranno illustrare meglio loro.
A noi dispiace tanto se le persone dello stesso sesso che si vogliono bene non possono avere bambini, e rispettiamo e capiamo la loro tristezza, ma è la natura, e noi abbiamo il dovere di difendere quei bambini che non possono farlo da soli. Ci sarebbe da dire poi che lo stato dovrebbe aiutare le famiglie, che sono moltissime moltissime di più (e forse per questo non ci aiutano, è più difficile risolvere qualche problema alla maggioranza), ma questo è un discorso che abbiamo fatto tante volte… (Tanto si sono già alzati tutti da tavola, e sto parlando da sola come al solito).
“Sto parlando da sola come al solito“, bello, aggiungiamo questo all’anamnesi. A me invece dispiace tanto che esistano gli omofobi come te, e come i futuri omofobi che stai cercando di educare all’odio. Senza neppure considerare la bassezza di quel “E ALLORA LE FOIBE!?!?!?” che sei riuscita ad inserire nel discorso parlando delle famiglie già esistenti. Siccome lo stato italiano non ha politiche intelligenti di supporto alle famiglie non deve preoccuparsi nemmeno di chi viene privato dei diritti fondamentali… questo in una scala di priorità che è solo nella testa della Miriano e delle altre madri sull’orlo di una crisi isterica che parlano con un essere invisibile. Il tutto come se le famiglie arcobaleno già non siano una realtà che lo stato dovrebbe semplicemente normare.
Non ricordo di aver mai letto un tuo post, qui, caro Nazista dell’Illinois (spero che sia ironia volontaria, la tua); quindi dovrei concludere che è la prima volta che ti affacci da questo balcone (quello di Pontilex, intendo), ma ho la sensazione che non sia così: comunque non è importante. Importante ed azzeccato, invece, mi sembra il tuo pezzo, nel quale ironia e buonsenso si miscelano ad una sana incazzatura, nelle dosi giuste per poter definire l’articolo godibile per le persone normodotate, ma abbastanza urticante, se fatto leggere ad una di quelle sentinelle in piedi, le quali, ad occhio e croce, almeno visionando filmati e fotografie, sembrano più stupide di quelle vere e te lo dice un ex militare di carriera; sono certo che la cute del malcapitato/a comincerebbe a virare su un bel colore rosso vermiglio, mentre comincerebbe a sibilare come un bollitore dimenticato sul fornello acceso ed infine, finirebbe col biascicare fonemi del tutto incomprensibili, come certi cari nonnini che aspettano all’ospizio, che venga per loro l’ultimo giorno. Mi è venuta voglia intervenire, traendo spunto da qualche accenno, disseminato qua e la, negli strampalati discorsi da telefono azzurro (forse si è ancora in tempo a salvare quelle tenere creature), della signora Costanza, ove viene tirato in ballo il concetto di “naturale”: dalla famiglia alla procreazione, fino al decesso, le cose devono andare solo in un modo, appunto, naturale, perché tutto è il frutto della creazione di un qualche Dio e questo, secondo lei e quell’altro fenomeno di Adinolfi, basta a mettere a tacere tutti i biechi laicisti; peccato che dai tempi più antichi, l’uomo, inteso come umanità, ha sempre modificato l’ambiente e ciò che esso contiene, per le sue necessità; dall’agricoltura all’allevamento di svariate specie animali e lo stesso ambiente, nessuno può dire, se è sano di mente, che le cose stiano oggi, come diecimila anni fa: secondo natura, per esempio, l’uomo non è stato creato per volare, a meno che si intenda per volo, il saltare dall’alto di una rupe, sperando che il buon Dio si decida una buona volta a farti di colpo spuntare due ali, appena in tempo per veleggiare come un falco pellegrino, evitando così, l’ennesimo sfracellamento di essere umano inspiegabilmente ottimista, su qualche roccia, la quale, notoriamente, in questi casi, se ne rimane lì,indifferente, dura e tagliente, ad accogliere l’ennesimo tonfo dell’ennesimo tonto, emulo di Icaro. Eppure, a parte Icaro & soci, l’intelligenza della nostra specie, ci ha fatto costruire macchine che hanno violato questa ed altre leggi di natura e nessuno, una volta fatta l’abitudine, normalmente, si incazza per questo, a parte gli abitanti di Hiroshima, Nagasaki e i pentastellati svela complotti nostrani. Naturalmente, tutte le novità rese disponibili dal progresso tecnologico, in tutti i campi, devono rispettare una etica il più possibile condivisa: chi compie nuove scoperte e chi è chiamato ad utilizzarle, deve rispettare un limite, stabilito di volta in volta, secondo i progressi nelle varie tecnologie, da una qualche entità sopranazionale, che regolamenti l’uso delle scoperte che ci fanno superare le “barriere naturali”, rendendo possibili cose impensabili solo fino a ieri; questo allo scopo di evitare abusi ed aberrazioni, sempre possibili, quando dei mentecatti, si mettono a giocare con una bomba a mano. Quello che non riescono a capire questi tizi che usano i santini come segnalibro è che nessuno obbliga nessun’altro a vivere e morire in un qualche modo del quale, la legge pure, gliene concedesse la facoltà: in Italia, da tempo, sono stati introdotti divorzio e aborto: non mi risulta che nessuno si stato mai costretto da baffuti carabinieri a divorziare o ad abortire, così come non succederà mai che io debba sposare un altro uomo o essere soppresso se gravemente ammalato, solo perché c’è una legge che concede a chi lo vuole, di esercitare queste facoltà. Tornando al tema, devo confessare che pur essendo io, un liberale e libertario convinto, certe cose mi mettono a disagio, come l’aborto e l’utero in affitto: per il primo, però, i cattolici e religiosi in genere, sono fermamente contrari a tutte quelle strategie che potrebbero limitare questo triste fenomeno, come la diffusione della pratica della contraccezione, già a partire immediatamente subito dopo la fase di pubertà, o una educazione sessuale degna di questo nome, anche questa, da impartire ai ragazzi, in età attualmente considerata troppo precoce, per apprendere di queste cose; stando così le cose, l’aborto può divenire una triste necessità, per salvaguardare la salute psicofisica dell’interessata e la colpa, non è tutta della legge 194, che l’aborto regolamenta. La pratica dell’utero in affitto, a mio avviso, comporta una serie di problematiche, anche pesanti, a carico della donna che si presta a partorire un figlio per conto terzi, dietro pagamento di una certa somma di denaro: io non sono una donna, ma posso facilmente pensare cosa sarebbe per qualsiasi donna, magari anni dopo l’evento, il distacco definitivo, sia pure consenziente, dalla creatura che si è portata per tenti mesi in grembo e la cosa, specialmente resa possibile approfittando presumibilmente, dello stato di bisogno economico della puerpera, mi mette parecchio a disagio: se i due partner fossero donne, il problema si potrebbe ovviare ricorrendo, per una di loro, alla fecondazione in vitro, ricorrendo ad un donatore esterno alla coppia, del quale non conoscerebbero mai l’identità; alcune varianti possono prevedere anche la donazione di ovuli, oltre che dello sperma, se, cosa difficile, entrambi le donne fossero sterili; ma se la coppia fosse formata da donne piuttosto avanti nell’età o da due uomini: in attesa di un utero artificiale, che risolverebbe molti problemi anche a coppie etero, (il quale, utero, prima o poi, verrà messo a punto, leggi permettendo: so che ci stanno studiando), l’unica soluzione ragionevolmente praticabile, per me è quella dell’adozione: vale la pena, forse, di rinunciare a soddisfare il proprio egoismo per rendere felice un bimbo/a abbandonato od orfano, per scoprire che quel cosino, finirà per rendere felice pure voi; le famiglie tradizionali, da una delle quali, tra l’altro, provengo, sono ovviamente, un ambiente ottimo, perché collaudato nei secoli, per la cura della prole, ma basta che uno o entrambi i genitori, abbia problemi suoi o condivisi col coniuge, che la vita in una famiglia del genere, può facilmente diventare un inferno per i piccoli, come la cronaca, ogni tanto ci ricorda: vero, signora Miriano? Per questo, pur non sputando, come credono questi, sulla famiglia tradizionale, io sono convinto che crescere in una famiglia “particolare”, proprio perché composta da persone profondamente motivate ad allevare un figlio, possa essere una cosa bellissima e che gli unici problemi seri, questi bimbi li avranno dai figli, indottrinati per benino, di gente ottusa che intona con voce potente, da tutti i pulpiti, ogni santo giorno, l’inno solenne alla propria abissale ignoranza.
Caro Caffe credo ti basti fare una semplice ricerca per capire chi è il Nazista dell’Illinois. 😉
Tanto per spezzare una lancia in favore di Costanza Miriano, nemmeno io sarei tanto folle da dare un figlio a Cristiano Malgioglio o a Aldo Busi.
Però cara Costanza, perdonami, se non sai nemmeno distinguere fra un gay e un frocio come puoi permetterti di giudicare la vita di quelle persone?
Tanto per chiarire una cosetta sugli OGM, gli OGM non sono affatto sterili. Vanno ripiantati ogni anno perchè questo prevede il contratto di fornitura di chi li vende agli agricoltori, inoltre molti semi, OGM o meno che siano, sono degli ibridi che non sono sterili ma in seconda generazione (cioè se ripiantiamo i semi derivanti dalla prima semina) risultano assai meno produttivi per cui vanno ricomprati annualmente (il mais è uno di questi).
Scusate se ho fatto il precisino.
E perché scusarsi? A me i “precisini”, a meno che non dicano fesserie, mi stanno molto simpatici e tu non hai detto una fesseria; hai fornito precisazioni su una delle tante, solenni scempiaggini che è riuscita a mettere insieme in così poche battute, la signora Miriano e che a me era sfuggita: un po’ perché districarsi tra le stupidaggini delle quali continuamente, ci fa dono la signora, è impresa sovrumana per le mie poche e residue forze; un po’, perché in Italia, quando si parla di OGM, dire corbellerie è quasi uno sport nazionale praticato a tutti i livelli, da gente che parla solo per sentito dire; al punto che ormai non ci si fa più caso; esattamente lo stesso meccanismo che crea ed alimenta leggende metropolitane del tipo: “Berlusconi è uno Statista che all’estero ci invidiano e Churchill gli fa un baffo”; frase liberamente tradotta dal vernacolo romanesco, alcuni termini li ho un po’ “eufemizzati”; che ho ascoltato con le mie orecchie, uscire dalle labbra di una, tra l’altro, distinta signora, (mica la Zanicchi), casualmente vicina di tavolo, in un ristorante romano, solo tre o quattro anni fa.
Concordo: anche io trovo simpatici i precisini precisi. 😉
io però trovo questa frase:
“. Il progetto di Dio sul mondo è la famiglia, un meccanismo faticoso ma affascinante, in cui si mettono insieme le differenze, prima di tutto quelle tra maschi e femmine, e si cerca di funzionare tutti al meglio. Questo è l’uomo a denominazione di origine controllata. Poi ci sono gli ogm, ma i loro semi sono sterili”
di una violenza estrema….. praticamente dice che chi non è nel modello etero è come un ogm.. cioè non proprio umano… se lasciamo passare questa idea… un domani ti dirà… siccome non è propriamente umano magari lo possiamo pure eliminare… (possiamo o dobbiamo?…)
I cattolici dicono che l’uomo ha il compito di proseguire il progetto di creazione divina.. per portarlo a compimento. Quindi Dio agisce e plasma il mondo attraverso di loro. Completare l’opera di creazione e rendere il mondo solo etero, se ragioni così, potrebbe essere dovere di un buon cattolico.
Sta cosa mi pare possa dare dei problemi…
Caro Giux, se il passo che hai citato ti da qualche problema, quasi ti sconsiglio di metterti all’ascolto di Radio Padania Libera: io lo faccio ormai da qualche mese e pur essendo io, una pellaccia dura, certe cose che dicono questi idioti, ancora non riesco a digerirle: questi trogloditi farebbero spazientire perfino S.Francesco. Pero’, se vuoi farti una cultura, circa la stupidità umana, ti consiglio di ascoltarli: poi, anche Costanza Miriano, ti sembrerà un premio Nobel….
Vabbè, ma Radio Padania è Radio Padania; secondo me Lombroso è nato nel secolo sbagliato se fosse vissuto ai giorni nostri sarebbe andato in brodo di giuggiole coi leghisti.
Purtroppo per lui, i leghisti, curiosamente convinti che esista una terra chiamata Padania, che nessun atlante ha mai citato, manco per sbaglio, il Lombroso lo avrebbero per lo meno mandato in esilio e ne avrebbero avuto più di uno, di validi motivi: ma tu le mai viste le facce di Boso, Borghezio, Bossi e il di lui figlio, il mitico er Trota, l’unico analfabeta laureato? Se le teorie del Lombroso avessero preso forma di legge, costoro sarebbero stati soppressi già alla nascita e non sarebbe stato giusto nemmeno così: questa gente la dobbiamo mandare a cagare noi: democraticamente parlando, si intende…
…. magari fosse l’unico analfabeta laureato… l’Italia starebbe meglio
Caspita, Giux, io la vedo grigia ma tu….
Sono quasi sicuro che se incroci un gatto nero, sarebbe lui, quello che si sentirebbe in dovere di toccarsi lì in basso per i dovuti scongiuri! Suvvia, un po’ di ottimismo non guasta, soprattutto se ci viene il dubbio che il medico che ci sta per operare al cuore, s’è laureato per corrispondenza.
Ma, ripensandoci, forse non hai tutti i torti: Calderoli è medico, Castelli ingegnere: chissà perché si sono dati permanentemente alla politica…
Caffe 😉 😉 😉
E cosi, dopo aver spadellato tutto il giorno ,da brava mogliettina sottomessa, non appena le pance sono piene ed i piatti vuoti il resto della famiglia si dá´strategicamente alla fuga (come sempre! ) lasciando la nostra Barbiegirl ai suoi monologhi.
E qualcuno deve pagare….
Ed è così che l’ipotesi Salem trovò l’ennesima conferma 😉