Il più bel trucco del diavolo sta nel convincerci che non esiste (Charles Baudelaire)
Il diavolo non è un concetto, non è un’idea, un’interpretazione psicologizzante, una metafora di una condizione umana. No, no. Il diavolo esiste e ha le corna. Parola di papa Francesco.
Ancora una volta il nuovo papa dimostra di non discostarsi molto dalla tradizione dei papi che l’hanno preceduto e conferma ogni giorno di più la maliziosa e pregiudizievole idea di alcuni in malafede che, aldilà della vernice nuova, l’intonaco sotto sia sempre lo stesso.
“Grazie a Dio abbiamo un Papa che ha deciso di combattere frontalmente il diavolo – commentava padre Amorth nel 2007 quando papa Benedetto invitava tutte le diocesi a munirsi di un congruo numero di esorcisti di quartiere per combattere il Diavolo in persona – era ora che i vescovi diocesani fossero obbligati a incaricare un numero stabile di esorcisti per liberare le persone possedute dagli spiriti maligni.”
Mentre papa Francesco, per stroncare una volta per tutte il pensiero debole sull’esistenza del Maligno, nell’omelia di ieri a Santa Marta, sulla lettura del vangelo di Luca 11, 15-26 chiarisce che “ci sono alcuni preti che quando leggono questo brano del Vangelo, questo e altri, dicono: ‘Ma, Gesù ha guarito una persona da una malattia psichica’. Non leggono questo qui, no? E’ vero che in quel tempo si poteva confondere un’epilessia con la possessione del demonio; ma è anche vero che c’era il demonio! E noi non abbiamo diritto di fare tanto semplice la cosa, come per dire: ‘Tutti questi non erano indemoniati; erano malati psichici’. No! La presenza del demonio è nella prima pagina della Bibbia e la Bibbia finisce anche con la presenza del demonio, con la vittoria di Dio sul demonio”.
Insomma il male non è dentro di noi, ma fuori. Non è una caratteristica umana, la sola forse, oltre al linguaggio, che ci contraddistingue dalle bestie. No, no. Il male esiste davvero, come entità a sé stante, come essere, come persona. E vuole proprio noi. Altro che metafora e metafora. Metti ad esempio che stai camminando per la sua strada pensando ai fatti tuoi, ed ecco che uno spirito maligno ti assale e s’impossessa del tuo corpo. C’è solo da sperare che almeno sia un bell’uomo (o magari una bella diavolessa, secondo i gusti), o, in caso contrario, che nelle vicinanze ci sia padre Amorth che con la sua sola orribile presenza lo faccia fuggire al più presto (sempre che non ti piacesse da morire….).
E anche per oggi, superstizione batte religione 1 a 0.
Mah… io continuo a preferire gli Dei Esterni Lovecraftiani. Questi cosi stanno al suo caro demonio come sta l’Uomo senza nome sta ad un bovaro dell”800.
Il diavolo è fondamentale per la chiesa cattolica, uno dei veri motivi che ne giustifichino la sua stessa esistenza, un po’ come il ruolo di Giuda, il quale, col suo tradimento, ha assecondato il disegno di Dio che, per concretizzarsi, esigeva la morte di Cristo. Come un genitore che tiene a bada il pupo minacciandolo di chiamare l’uomo nero, tutti i sacerdoti e papa Francesco non è diverso dagli altri, ammoniscono costantemente i propri fedeli, di non cadere preda di Satana e delle sue lusinghe, pena la dannazione eterna. Così, da sempre, molti atti, del tutto innocenti, vengono immediatamente classificati come peccato, ovvero, per definizione, ispirati dal diavolo, il quale, come ossessivamente ripete padre Livio Fanzaga, direttore supremo di radio Maria, (ieri ha scacciato, senza se e senza ma, dalla radio quella macchietta di Palmaro del quale mi sono qui occupato di recente, solo per aver osato criticare il nuovo papa): “il diavolo è subdolo ed ingannatore e ti propone di mettere te, umile creatura, al posto di Dio al quale dovresti invece riservare, per adorarlo ed obbedirlo, ogni istante della tua miserabile vita”; ne consegue che, ogni manifestazione di pensiero autonomo, che non metta Dio al centro ed al di sopra di ogni nostro interesse, è chiaramente ispirato dal demonio; il cornuto è un tipo eclettico e gran lavoratore: si occupa volentieri di tentarci in ogni istante della nostra vita, sia che si tratti di ascoltare o tenere un concerto rock oppure, di formulare una teoria scientifica; i suoi clienti preferiti sono i santi i quali, a partire da Gesù, si sono visti offrire onori e poteri immensi dal subdolo satanasso per cercare di togliere loro lo status di santità: la sua azione copre tutti gli aspetti possibili della vita di ciascuno, ad esempio, con le mie orecchie ho sentito questo ossesso microfonato, in una delle sue catechesi, così somiglianti alle arringhe di Savonarola; incurante o più semplicemente, ignaro delle tantissime prove ed evidenze scientifiche che conferiscono obbiettivamente, alla teoria dell’evoluzionismo, una seria attendibilità, lui la liquida in due parole definendola “solo un pregiudizio scientifico”, ispirato, come molte altre teorie scientifiche, dall’ansia dell’uomo di mettersi al posto di Dio o, perlomeno, di pretendere di interpretarne la volontà, che, per definizione, è inconoscibile e questo “errore grave”, è chiaramente provocato da Satana; al contrario, il movimento creazionista, traendo la propria convinzioni sull’origine di tutto, da quanto descritto nella Bibbia, si rifà alla parola di Dio, che, come tutti sanno, è l’unica verità che esista. Per ovviare alle solenni minchiate che si possono leggere sulla Bibbia, l’ineffabile prete, parla di “linguaggio simbolico” adatto ai tempi nei quali venne scritta la parte più antica del Sacro libro, cosicché questa “verità rivelata” spetta all’esegeta, il compito di interpretarla ed estrarla da quel cumulo di fesserie delle quali, solo “apparentemente” sembra essere infarcito l’Antico Testamento: il pensiero del nuovo papa, su questo ed altri argomenti non è molto diverso dal vulcanico Fanzaga e, a parte le sue indubbie doti umane ed il piglio rinnovatore che sembra lui voglia imprimere alla sua attività di governo della chiesa cattolica, io credo che papa Francesco, alla stregua dei suoi predecessori, non metterà mai in discussione niente di veramente fondamentale, che riguardi dottrina, liturgie, tradizioni e i dogmi di fede di questa chiesa cattolica, limitandosi ad una doverosa rinfrescatina di facciata come si fa per i sepolcri imbiancati; molti progressisti pensano che la Chiesa, sotto l’impulso di Francesco, stia veramente cambiando e si aggrappano speranzosi, mormorando lodi ed osanna, alle sue sacre pantofole; poveri illusi, in duemila anni, la chiesa non è mai (giustamente) cambiata, limitandosi a periodici, doverosi aggiornamenti; tanto per non rendersi ridicola anche agli occhi dei poveri di spirito; questi aggiustamenti che non ne hanno però mai scalfito l’essenza tipicamente, pervicacemente oscurantista. Lo stesso discorso vale, non si illuda nessuno, in misura diversa, ma sempre tangibile, per quasi tutte le altre religioni e varianti più o meno eretiche delle stesse. Per chi ha Sky ed un paio di ore da perdere, si guardi il film “E l’uomo creò Satana”, magnificamente interpretato da uno Spencer Tracy in stato di grazia e capirà quel che volevo dire, senza sprecare altre parole.
Citazione di una intervista, che mi sembra riassumere la questione.
”
Quando è nata la vostra istituzione ?
La fondazione risale al 30 aprile del 1966 grazie ad Anton Szandor La Vey. Siamo la prima organizzazione vivente della storia dedicata all’accettazione della vera natura dell’uomo – quella di bestia carnale, che vive in un cosmo che è indifferente alle nostre esistenze. Per noi Satana è il simbolo che meglio rappresenta la nostra natura carnale dalla nascita, persone che non combattono furentemente tra pensieri e sensazioni. Noi non accettiamo l’idea dell’anima imprigionata in un corpo. Satana rappresenta orgoglio, libertà e individualismo, caratteristiche spesso definite diaboliche da chi venerà le divinità, chi pensa ci sia una guerra tra la mente e i sentimenti.
Mi dia una sua definizione di satanismo.
I satanisti sono atei. Noi vediamo l’universo come un essere indifferente a noi e quindi la morale e i valori sono costruzioni umane soggettive. Le nostre posizioni sono egocentriche, il nostro io è il Dio del nostro universo soggettivo, per questo ci accusano di venerare noi stessi. Il nostro attuale alto prelato Gilmore definisce questo aspetto come il passo dall’essere ateo all’essere Egoteista. Come detto Satana è il simbolo di orgoglio, libertà e individualismo ed è una proiezione metaforica esterna della nostra più alta potenzialità personale. Noi non crediamo in Satana come a una persona o come un essere vivente.
Quindi nella vostra ottica non esistono i principi del bene e del male …
Il Bene e il Male sono valori umani soggettivi. Per i Satanisti, il Bene è ciò che porta benefici a te stesso. Il Male è ciò che è dannoso.
E’ difficile oggi essere satanista ? Come vi rapportate con persone che hanno una concezione di Dio,del diavolo, dell’universo diversa dalla vostra ?
Per i satanisti, Dio è un mito e il diavolo non è una materia in cui credere, ma un giudizio. I satanisti non credono nell’esistenza del diavolo con un essere o principio universale. L’universo è indifferente Ogni Satanista ritiene che la filosofia del Satanismo sia intrecciata con la vita e sia l’espressione della loro vera natura. Però per aprirsi ad altre persone è una questione di scelta. Molte persone sono bigotte e lavorano duramente contro di te se vengono a sapere se sei un satanista, quindi è consigliabile tenere segrete queste informazioni con determinati tipi di persone.
Avete rivali nel vostro ambiente culturale ?
La chiesa di Satana è la più grande e antica organizzazione satanista, non vediamo esserci rivali.
Vi considerate una religione ?
Il satanismo come religione nasce nel 1966, si avvicina ai 50 anni di esistenza. Non possiamo essere comparati alle vecchie religioni, ma facciamo parte di quelle nuove.
”
PETER HOWARD GILMORE
Portata alle estreme conseguenze, la filosofia di questo movimento renderebbe gli uomini più simili ad un robot che ad un’essere umano: non sono un moralista e me ne impippo di qualsiasi chiesa, ma affermare che il bene ed il male, siano valori umani soggettivi, somiglia moltissimo all’ideologia nazista, anzi, ne costituisce uno dei suoi fondamenti filosofici. Quindi, parlando a titolo personale, signor Giorgio Carlo, se (come mi sembra di ricordare, lei ci ha già provato), fa parte di questo movimento satanista e cerca di propalarne il messaggio anche su questo sito, ha sbagliato pulpito: molti qui sono atei e anticlericali, ma le varie dichiarazioni sui diritti umani, le conosciamo a memoria e le consideriamo la base di ogni civile convivenza: altro che valori soggettivi, c’è qualcosa di universale ed assoluto in questi valori, che trascendono qualsiasi uomo e vanno difesi anche al prezzo della propria vita, se occorre. Mi dia retta, indossi il cappuccio di ordinanza, e vada a baciare le chiappette del suo superiore diretto: qui non c’è trippa per gatti.
Chissà perché ogni mio intervento sul Vostro sito sembra toccare nervi molto sensibili? Però in questo caso credo di essere in grado di replicare.-
Il Sig. Gilmore – mi fa troppo ridere chiamarlo reverendo – è a capo di un’organizzazione (la chiesa di satana), che francamente mi piace poco e ciò che mi piace di meno sono certe trovate folcloristico – goliardiche. Ho ritenuto di citare l’intervista perché di Gilmore, almeno in questa occasione, credo di condividere quello che dice, anche se non condivido per nulla quello che fa.
Provo a chiarire:
1) il diavolo non è una persona con corna, coda e forcone. E’ un giudizio e viene definito per esclusione. Per i cristiani è diavolo tutto ciò che non è bene e quest’ultimo è tutto ciò che è Verità conosciuta attraverso la fede e la scrittura, filtrata dalla tradizione per i cattolici. Chi si pone al di fuori di questo sistema di valori sta dalla parte del male (il diavolo) ed è quindi satanista. Non servono cappucci.-
2) i satanisti non fanno proselitismo, perché satanisti non si diventa, si è, il più delle volte senza saperlo.-
3) Sì non esistono valori universali e assoluti, salvo quelli di fonte divina. Le conquiste della nostra civiltà, che oggi riteniamo imprescindibili e per la tutela delle quali saremmo pronti ad affrontare qualsiasi sacrificio, sarebbero state incomprensibili in passato e apparire antiquariato in futuro. Il satanista, nel senso sopra indicato, è assolutamente pluralista e relativista.-
4) Trovo difficile conciliare l’atteggiamento sopra descritto con il principio del capo, fondamento di uno stato a partito unico, gerarchizzato e verticistico come il regime nazista, che, detto per inciso, mirava ad essere universale e a durare almeno mille anni. Peraltro sono esistiti satanisti nazisti? Assolutamente sì, almeno nelle misura nella quale la statistica lo ha consentito. Allo stesso modo sono esistiti – ed esistono – satanisti fascisti, comunisti, peronisti, franchisti, filocastristi, maoisti, ecc. I satanisti hanno partecipato, proporzionalmente e quindi in pochi, a tutti gli -ismi, che le dinamiche del pensiero applicato hanno consegnato alla storia. Si può, invero, essere satanisti e contemporaneamente cittadini svizzeri e tifosi di calcio.-
Per quanto mi riguarda, infine, non faccio parte di movimenti organizzati, né credo che mai vi aderirò.-
Non esistono valori assoluti? Lei crede insomma che sia plausibile, in un eventuale futuro, superato il rispetto per i nostri attuali, ridicoli valori morali, per esempio, che diventi lecito sopprimere e mangiare i bambini nati malati risolvendo, in un colpo solo, il problema demografico e quello della fame nel mondo, sia ben chiaro, per il bene dell’uomo inteso come specie? Se non lo avesse capito bene, i valori morali universali ed IMMUTABILI che intendevo, sono proprio questi, se lo tatui sul popò, questo concetto, se stenta ad entrargli nella capoccia; mi dispiace per lei, ammesso che sia in buona fede, ma può metterla come gli pare, il suo pensiero è di stampo nazista ed è l’unica cosa chiara che salta fuori dal suo edonistico ragionamento; sul resto posso concordare con le ovvietà che dice, le quali però, ammantano appena il nocciolo orrendo della sua filosofia, di una patina di pseudo ragionevolezza, coprendo così agli occhi dei superficiali, tutte le sue orrende, possibili conseguenze. Sui nervi scoperti lei ha ragione, i rigurgiti del pensiero nazista, sotto le mentite spoglie di pragmatismo e buonsenso che lei sfoggia, mi preoccupano sempre; per me la storia non è passata invano, lei faccia pure finta di contemplare il suo ombelico, vagheggiando del superuomo che verrà o che lei vorrebbe essere, io, più modestamente, cercherò sempre di oppormi come posso a questi lucidi deliri ed ai loro autori.
Seguo con interesse il dibattito che si è aperto a margine del mio post. Dibattito che va molto oltre le intenzioni del mio articolo col quale volevo solo far notare che la Chiesa moderna e il suo capo, che molti ritengono addirittura un rivoluzionario, rimangono più che mai ancorati alle vecchie abitudini, soprattutto quella di fare proseliti attraverso promesse di vite future meravigliose o incutendo paure ancestrali e terribili. Purtroppo, sig. Carlo, Bergoglio nell’ultima omelia ha voluto ribadire che al contrario di quello che lei afferma il diavolo è una persona con corna, coda e forcone e non un’astrazione, un giudizio. E la cosa sinceramete mi fa solo sorridere
Mi scuso con l’autrice del post che stiamo commentando; nel mio primo commento mi ero attenuto al tema proposto, se non che, il signor Carlo ha ritenuto opportuno portare il discorso su un terreno diverso, equivocando clamorosamente sulle mie parole, costringendomi così a seguirlo per ribattere alle sue melliflue quanto pestifere argomentazioni: nel fare gli schemini alla lavagna, come un Berlusconi qualsiasi, costui mi ha appiccicato addosso l’etichetta del bigotto senza capire che il cristianesimo checché ne dicano preti e baciapile di ogni ordine e grado, non ha il monopolio dei valori che io definisco assoluti ed universali, alla individuazione dei quali, hanno contribuito nei secoli, pensatori e filosofi di ogni estrazione; allo stesso modo, rigettare altri valori che i cristiani ritengono non negoziabili, non fa di me un satanista, nell’eccezione suggerita dal nostro amico, al quale consiglio migliori letture e soprattutto, migliori amicizie.
Non esistono valori morali IMMUTABILI, per fortuna. Se così fosse saremmo ancora qui a bruciare le streghe sui roghi.
Soprattutto non esistono valori morali universali. In Iran l’omosessualità è considerata un grave crimine, punibile anche con la morte.
L’unica sfortuna della filosofia del signor Giorgio Carlo è di non essere figlia di questi tempi, soprattuttto di questa democrazia.
Ma resta il fatto che ciò che tu definisci essere valori universali e immutabili, altro non sono che il risultato di un processo evolutivo durato 200.000 anni. La dichiarazione dei diritti dell’uomo, in compenso, ne ha soltanto 65; non è nata con l’uomo, perchè dovremmo dare per scontato che moriranno insieme? 🙂
Faggot, noi ci ergiamo sulle spalle dei giganti che ci hanno preceduto, non ricominciamo ogni volta da capo, così anche tu, non avendo nessuna idea di cosa sia l’effetto tunnel, usi tutti i giorni un qualche dispositivo che sfrutta questo principio; la dichiarazione dei diritti umani ha pochi anni, ma è il frutto dell’elaborazione del pensiero di generazioni di filosofi e pensatori e da li, indietro non si torna, che tu lo voglia o no: fattene una ragione, ogni essere umano morendo, lascerà un mondo anche se impercettibilmente, migliore di quello che ha trovato alla sua nascita e salutami tanto il tuo amico Giorgio Carlo.
L’evoluzione è funzionale alla necessità di adattarsi. Oggi abbiamo una democrazia in quanto le condizioni geopolitiche lo consentono. In un futuro remoto in cui ciò non sarà più possibile: fine della democrazia.
PS: il signor Giorgio Carlo non lo conosco e pertanto non posso essere suo amico.
Permettimi, caro Faggot, non me ne volere, io amo discutere del reale: tu invece sembri vivere in un film di fantascienza catastrofista, credendo fermamente nelle teorie gomblottiste grilline, mi dispiace, io passo, non posso darti retta, la vita è breve e vorrei godermi quella che mi rimane, evitando di inseguire le tue paranoie.
PS: Giorgio Carlo è sparito, Erich Priebke, pure: hai visto mai?
i <3 demonio