Reichskonkordat, ossia il nazismo gay e quello cattolico

Quando il variegato sottobosco dei ciellini vuol fare la vittima aggratis strillando di gay violenti e di martiri cattolici imprigionati (ecco cinque esempi recenti nei commenti degli utenti del sito semi-fondamentalista Tempi), accusa il movimento gay delle stesse carinerie di cui accusava gli ebrei prima della Seconda Guerra Mondiale. Aggiungendo modernamente nuovi paragoni col nazismo, perchè nel frattempo si può dire che il nazismo sia cattivo omettendo ovviamente che fu proprio la Chiesa Cattolica a firmare un concordato col Terzo Reich (il famigeratoreichkonkordat firma in vaticano Reichskonkordat, tutt’ora valido in Germania), non certo il movimento gay che invece veniva perseguitato da entrambe. Certo, per chi sa cosa sia l’etica, provoca ribrezzo che venga citato contro gli omosessuali proprio quel nazismo che li perseguitò sterminandoli nel silenzio più totale della Chiesa cattolica, che anzi firmava un concordato con Hitler.

Davvero il nazismo di cui sono accusati i gay sarebbe una dittatura violenta che ora perseguita i poveri cattolici? Vediamo cosa la Chiesa Cattolica pensi realmente del nazismo. E vediamo se chi fece affari col nazismo possa usare oggi questo paragone denigratorio e disumano con le vittime del nazismo.

Il Terzo Reich che nacque all’inizio da un partito legittimamente eletto (e alleato gurda caso con un partito cattolico) divenne subito un regime totalitario. Appena eletto (30 gennaio 1933), cancellò i diritti civili (27 febbraio), diede poteri dittatoriali a Hitler (23 marzo), sciolse tutti i partiti incluso quello cattolico (14 luglio), e fece altre cose che elenchiamo più avanti. Invece di preoccuparsi, la Chiesa Cattolica riconobbe subito e abbracciò quel regime con un concordato firmato proprio nel 1933, cioè appena dopo le elezioni vinte e potendo vedere sin da subito cosa fosse in grado di fare il nuovo governo (al contrario di quel che aveva fatto con Mussolini, quando di anni ne passarono sette prima di una firma sui Patti Lateranensi).

Il Concordato col Terzo Reich, al contrario di quanto sostengono molti cattolici, non fu firmato prima delle leggi razziali ma dopo, quando la Chiesa Cattolica era già al corrente della politica razzista del nazismo e tenne la bocca chiusa. Venne infatti siglato il 20 luglio, dopo la promulgazione delle prima due leggi razziali (7 aprile 1933: “Legge per il rinnovo dell’Amministrazione Pubblica“; 14 luglio 1933: “Legge per la protezione dei caratteri ereditari“). Una settimana non è abbastanza? Bene, cosa diciamo allora di cinque mesi di tempo per accorgersi? Perchè in verità il concordato fu ratificato in Vaticano il 20 settembre 1933, cioè ben dopo la notizia delle due leggi razziali. Pubblicato in tedesco e italiano, firmato dal cardinale Eugenio Pacelli che poi diverrà Pio XII, si apre cosi’ negli atti della Santa Sede: “Conventione inter Apostolicam Sedem et Rem Germanorum publicam rata habita, die 10. Septembris 1933 in Palatio Apostolico Vaticano…“.

L’allora papa in carica Pio XI non scomunicò mai il nazismo Reichskonkordat vescovi saluto nazistane tanto meno rinnegò il concordato. Sì, è vero che una piccola parte dell’ideologia nazista venne condannata dalla enciclica in tedesco “Mit brennender Sorge” nel 1937. Ma c’è un problema etico gigantesco: non veniva condannato il Nazismo o le leggi razziali o l’omicidio delle minoranze. Veniva condannato solo il paganesimo insito nella mitologia nazista e le violazioni del Concordato (quindi si ritenevano validi sia il concordato sia le persecuzioni). Anche se venivano applicate da ben due anni le peggiori leggi razziali (quelle del 1935 sulla purezza germanica e le leggi di Norimberga) la chiesa non ne fece parola e a quel concordato non rinunciò mai.

Persino dopo la sconfitta del Terzo Reich e la creazione della Repubblica Federale Tedesca, il concordato col Terzo Reich fu reintrodotto come parte della costituzione repubblicana del 1949 (chiamata “Grundgesetz”, cioè “Legge Fondamentale”) senza che la Chiesa si opponesse. E’ l’articolo 123 paragrafo 2: “Con riserva di tutti i diritti e le obiezioni di parti interessate, i trattati conclusi dal Reich tedesco riguardanti materie di competenza legislativa dei Länder ai sensi della presente Legge fondamentale restano in vigore, a condizione che siano e continuino a essere valide in base ai principi generali del diritto, fino a nuovi trattati siglati dalle autorità competenti ai sensi della presente Legge fondamentale, o fino a quando siano in qualche altro modo risolte ai sensi delle loro disposizioni“.

Non solo la Chiesa non chiese la cancellazione di quel concordato firmato con un regime assassino, ma anzi difese l’applicazione del Reichskonkordat persino dopo la capitolazione della Germania nazista. Infatti fece ricorso alla Corte Costituzionale più volte per la violazione del Concordato contro i Länd (le macroregioni a cui gli Alleati delegarono molte funzioni statali per prevenire che una Germania centralista riacquistasse potere) che non lo rispettavano. E nel 1957 la Corte Costituzionale tedesca diede ragione alla chiesa che utilizzava il Concordato coi nazisti, contro le “regioni”.

Ricapitoliamo il tutto: la Chiesa firmò senza battere ciglio un concordato coi Nazisti dopo le leggi razziali, non condannò Nazismo o leggi razziali ma solo la violazione del suo concordato e il bando di Dio dalla vita pubblica tedesca (!), non protestò quando il concordato divenne parte con altri trattati nella nuova costituzione democratica, anzi ne fece uso e pretese il suo rispetto anche durante la vita della repubblica. Stanti così le cose, forse quando i cattolici accusano di nazismo il comportamento delle minoranze gay verso la chiesa, stanno in realtà dicendo che è un comportamento amichevole, cosi’ amichevole che se non ci fossero i tratttati internazionali dell’ONU su tortura, pena di morte e diritti umani, loro firmerebbero subito un concordato anche coi “nazisti gay”.

Certo se quei cattolici che coi nazisti ci firmarono davvero nazi pink_triangledegli accordi e non difesero mai pubblicamente le minoranze assassinate, ora evitassero di accusare quelle stesse vittime del nazismo (che i cattolici non difesero mai) di essere dei persecutori, sarebbe il minimo etico insindacabile. Tenuto conto che dopo il crollo del Nazismo, la sola categoria di internati nei lager che continuarono a essere ritenuti criminali furono gli omosessuali, neanche in questo caso la Chiesa Cattolica aprì mai la bocca, evidentemente essendo d’accordo con la criminalizzazione di esseri umani come avevan fatto i nazisti. E tenuto conto che non a caso alcuni gruppi sociali che furono le principali vittime del nazismo (ebrei, omosessuali) sono gli stessi che la Chiesa Cattolica per un millennio denigrò, perseguitò e mise a morte attraverso l’Inquisizione, avendo in questo più in comune con le persecuzioni disumane del Terzo Reich che con la pretesa di libertà che fa’ ora a spese dei diritti umani delle persone gay, lesbiche e transgender. Appare più come la pretesa di impunità contro le minoranze che ha sempre perseguitato.

Questo articolo è stato pubblicato in Comunione e Diffamazione, Non meglio categorizzati, Omofobia il da .

Informazioni su Alex Galvani

Pedagogista gay (definizione che provoca ictus a raffica ai ciellini quando lo leggono), nomade tra Utah e Italia, si occupa di sostegno alle famiglie eterosessuali con figli e figlie gay, lesbiche, transgender, bullismo omofobo, stereotipi e discriminazione. Insomma tutto quello che di peggio e' contenuto nel cervello dei cattolici integralisti. E poi insegna cultura, arte e storia europee nei programmi per studenti adulti all'Universita' statale dello Utah (anche questo manda fuori di melone i ciellini, perche' secondo loro i gay devono capire solo di gay).

6 pensieri su “Reichskonkordat, ossia il nazismo gay e quello cattolico

  1. Remo

    Questo va bene per rispondere alle str…. ehm, non so come definirle, del conte Moscetti, ma per rispondere a quelle dei templarini ci vorrebbe il riassunto dalla vera storia di sto Nicolas qua.

    P.S. per chi volesse poi altro esilarante materiali c’è pure questo :
    in tema
    http://www.uccronline.it/2013/07/13/omosessuali-picchiano-chi-e-contro-al-gay-pride-video/
    e fuori tema
    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-decreto-filiazione-incostituzionale-6874.htm
    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-decreto-filiazioneunaltra-spallataal-matrimonio-6867.htm

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  2. admin

    Carissimo Gianluca “pancione” che vieni a proporre le teorie strampalate del Mazzucco usando proxy anonimizzanti in Olanda, concedimi il diritto (senza lamentarti troppo) di bollare inappellabilmente il tuo commento come puro e semplice SPAM. Ed ora se vuoi andare a tirare la gonnella alla mamma frignando per una presunta “censura”, fai pure.

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  3. Caffe

    Admin, io sono stupido e forse non te lo dovrei chiedere: non abbiamo avuto modo di conoscere il pensiero di questo “Gianluca pancione”; la tua risposta a costui, senza conoscere la sua eventuale provocazione, alimenta solo la mia curiosità: come i leoni al Colosseo – anche se qualcuno misconosce questi fatti – io ti imploro: daccelo in pasto! http://pontilex.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/skull-400.gif http://pontilex.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_bye.gif

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  4. Caffe

    uhm.. Admin, con costui, siamo ai livelli dei protocolli dei savi di Sion; pura spazzatura anche per un anticlericale come me, uno specchietto per quelle allodole che si nutrono solo di leggende metropolitane: hai ragione tu, come al solito: da questi mistificatori in servizio permanente effettivo, è bene stare alla larga; grazie della dritta e della pazienza… http://pontilex.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_bye.gif

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