Buongiorno a tutti.
Sono passate diverse settimane da quando il Parlamento francese ha approvato la legge che regolamenta i matrimoni fra persone dello stesso sesso e l’opposizione delle associazioni che contestano il provvedimento in questione viene tuttora costantemente tenuta d’occhio da vari siti simil-PontifeSSi nostrani con lo scopo di convincere gli italiani che la maggioranza dei francesi è contraria a questa legge e sono i “perfidi” (perché hanno perso la fede, ricordiamolo sempre) socialisti di Hollande a cercare di imporne l’applicazione con la forza.
Una delle ultime operazioni in tal senso in ordine di tempo è stata la pubblicazione da parte di Riscossa Cristiana, il sito nato su iniziativa di Padre Cavalcoli, sodale del nostro caro Cidipippen, e diretto da Paolo Deotto, di un articolo a firma di Stéphanie Lemoine dal titolo:
“CHE STA SUCCEDENDO IN FRANCIA? NON C’E’ PIU’ LIBERTA’?”
La Lemoine nel suo pezzo, originariamente postato sul sito www.zenit.org, una sorta di agenzia Ansa filo-vaticana, e poi copiaincollato su RC, dipinge un quadro che definire a tinte fosche è poca cosa: famiglie prese a colpi i lacrimogeni dalla polizia, manifestanti arbitrariamente arrestati e incarcerati dalle autorità, addirittura i socialisti avrebbero (udite, udite) fatto abbattere due chiese.
Inutile dire che si tratta di una ricostruzione dei fatti a dir poco fantasiosa, per non dire completamente fasulla, come si può facilmente capire facendo una semplice ricerca in rete sugli articoli dedicati dai maggiori quotidiani francesi alle manifestazioni anti-matrimonio gay: i “pacifici” manifestanti descritti dalla Lemoine sono stati arrestati non per “piccoli capi di accusa” come li chiama lei, ma per vere proprie aggressioni ed intimidazioni a sostenitori del matrimonio per tutti o a giornalisti rei di aver filmato o fotografo manifestanti in atteggiamenti non esattamente “ortodossi” (nello specifico: durante l’assalto alla sede del partito socialista a Parigi e vari altri atti di vandalismo gratuito). E delle presunte “chiese abbattute” dai socialisti cattivi cattivi, nemmeno l’ombra.
Ma al di là delle invenzioni della Lemoine il marcio in Danimarca di shakespeariana memoria è ben più profondo di quanto si possa immaginare, come ha rivelato l’illustre quotidiano francese “Le Monde” in un articolo dello scorso venerdì (potete trovare il link al pezzo in calce).
Il movimento francese contrario alle unioni omosessuali, “Manif pour tous” (“manifestazione per tutti”) sostiene infatti di essere formato da 37 associazioni che non sarebbero affatto condizionate dall’integralismo cattolico ma dovrebbero rappresentare trasversalmente la società civile transalpina (compresi, liberi professionisti vari, simpatizzanti di sinistra e sedicenti omosessuali contrari ai matrimoni gay) oltre a essere apolitiche e aconfessionali. La verità è però ben diversa: di queste 37 associazioni solo 15 (meno del 50%) sono regolarmente registrate presso i competenti uffici pubblici, mentre le altre 22 de facto sono “coquille vide” (gusci vuoti in francese) perché non solo non sono registrate ufficialmente ma non esiste alcun segno tangibile di una qualsiasi forma di attività delle stesse.
Un ottimo esempio è costituito dall’associazione “Collectif pour une humanité durable”, fondata dall’integralista cattolica Frigide Barjot, la cui organizzazione consiste unicamente nella pagina web del collettivo stesso formato, buttacaso, da membri della stessa “Manif pour tous” tra cui una certa Virginie Tellenne ovvero una alter ego della Barjot medesima (evidentemente la tecnica PontifeSSa e non secolarizzata di moltiplicazione degli alias è stata esportata con successo oltre frontiera).
Anche molte associazioni della “società civile” sembrano non avere una vita propria al di fuori di “Manif pour tous” ed esistere solo come emanazione della stessa: è questo il caso di “Médecins et pédiatres pour l’enfance”, “Famille Méditerranée”, “Conseil national identité républicaine”, la sedicente associazione “AP21”che si definisce “association de psychologues” e “Manif des juristes”. Tutti questi gruppi hanno in comune due cose: essere stati nati da pochissimo tempo e non avere altra attività che un sito web (spesso costituito anonimamente o attraverso prestanome) oppure una pagina Facebook (dal traffico scarsissimo in entrambi i casi peraltro).
Due eccezioni singolari sono costituite da “Juristes pour l’enfance” e “Le musulmans pour l’enfance”: il primo gruppo infatti è stato regolarmente registrato nel 2008 ma ha misteriosamente vegetato per quasi quattro anni salvo poi “risvegliarsi” a fine 2012. Il secondo invece dovrebbe riunire i fedeli islamici francesi contrari alle unioni gay ma altro non fa che ribloggare i filmati di youtube di un altro membro di “Manif pour tous”, Gauthier Bes de Berc, segretario e webmaster dell’associazione “Cosette e Gavroche” (e guarda un po’ anche questa altro non è che l’ennesima emanazione di “Manif pour tous”).
Una menzione speciale merita anche “Homovox”, gruppo noto per le sue interviste a presunti omosessuali contrari alla legalizzazione del matrimonio omosex, che, secondo diversi blogger d’oltralpe, avrebbe utilizzato degli attori per girare le suddette interviste.
E nemmeno le associazione regolarmente costituite si salvano dall’impietosa inchiesta di “Le Monde” dato che quasi tutte non sono affatto “apolitiche” o “aconfessionali” ma sono sottoposte, direttamente od indirettamente al controllo del clero o dell’Opus Dei oppure hanno legami con l’estrema destra francese.
Che altro resta da dire, se non costatare quanto sia endemica fra i gruppi integralisti cattolici la propensione al tarocco?
Forse solo un bel “Bravò” all’indirizzo di Paolo Deotto e tutti i suoi compagnucci di merende che hanno avuto il coraggio (nonché la faccia di bronzo) di copiaincollare la patacca di Stéphanie Lamoine senza nemmeno prendersi la briga di verificare l’attendibilità di quanto scritto.
Fonte della pataccata neocrociata:
Altre fonti:
Non mi stupisce: la storia delle chiese bruciate va avanti dai gruppi reazionari francesi nell’immediato post-Rivoluzione…
Il resto, be’, mi è giunta notizia dall’UAAR.
Infatti il link al pezzo di Le Monde l’ho trovato proprio grazie all’articolo della scorsa settimana dell’UAAR di cui seguo sempre con molto interesse le attività (pur non essendo, per il momento, un loro iscritto).
Chissà cosa s’inventeranno adesso UCCR e cameraderie varie per giustificare la sentenza della Corte Suprema USA sui matrimoni gay…….
i giudici si son fatti pagare o intimidire.
l’unica chiesa che illumina è la chiesa che brucia. Qui ce ne sono due, neanche il Budda si sognava una simile illuminazione!!
E’ sbagliato scrivere “sedicenti omosessuali”. Ogni omosessuale, per definizione, è sedicente. Almeno finché non scopriranno il gene che determina l’omosessualità.
Comunque, nel dubbio, preferisco credere alla buona fede delle interviste. Ex-gay, gay contro i diritti dei gay, donne sottomEsse, il mondo è bello perchè è vario.