Vorrei approfittare del mio account ancora valido su Pontilex, per fare una breve considerazione su un fatto di cronaca che riguarda la Chiesa Cattolica, ma che evidentemente deve essere di scarsa importanza considerato che Avvenire oggi gli ha dedicato 5 righe e Tempi (altro organo di informazione cattolico) addirittura lo ignora completamente.
Il cardinale scozzese O’Brien, nel rinunciare a presenziare al prossimo Conclave a seguito degli scandali che lo hanno travolto, ha dichiarato testualmente “Vorrei cogliere l’occasione per ammettere che ci sono state volte in cui la mia condotta sessuale è stata al di sotto degli standard che ci si aspettano da un prete, da un arcivescovo e da un cardinale”.
Il comportamento a cui si riferisce O’Brien riguarda molestie sessuali che lui stesso ammette di aver compiuto nei confronti di seminaristi appena maggiorenni che si trovavano sotto la sua giurisdizione.
Un comportamento del genere in realtà è un reato per il quale si può procedere a seguito di querela di parte secondo l’articolo 609-bis c.p. che recita come segue:
“Violenza sessuale: se una persona viene costretta con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità a compiere o subire atti sessuali, ovvero se una persona induce un’altra a compiere o subire atti sessuali. Pena: reclusione dai 5 ai 10 anni.”
Nota: se l’autore della violenza è un alto prelato, la definizione suddetta dovrà essere modificata come segue:
“Violenza sessuale: comportamento al di sotto degli standard sessuali che ci si aspettano da un prelato. Pena: trasferimento in altra sede.”
PS: quali standard sessuali ci si aspettano da un prelato? Non era astinenza assoluta? Effettivamente la cosa sembra un po’ esagerata e contraria alle leggi di natura tanto invocate dalla Chiesa stessa, ma d’altra parte le regole se le fanno da soli.
Vorrei approfittare del mio account ancora valido su Pontilex
Alessandra c’è qualche ragione per cui il tuo account non dovrebbe più essere valido? 🙂
Dicevo solo perchè sono stata assente per un bel po’ e mi ha fatto piacere ritrovare tutto come era. Ringrazio per lo spazio che mi concedete. Buon lavoro a tutti
“comportamento al di sotto degli standard sessuali che ci si aspetta da un prelato”
E ci credo, erano già maggiorenni !
@ Bentornata Alessadra,
questa strana definizione, scendendo dall’ironia ad una piatta descrizione oggettiva,
è dovuta all’impunità assoluta che la chiesa aveva imposto col diritto canonico ed il
tribunale ecclesiastico che sottraeva i chierici alla giurisdizione statale.
Caduto il privilegio con la rivoluzione francese e, piano piano, in tutto il mondo, in
Italia con le leggi Siccardi, è iniziata la cortina fumogena per nascondere quel vizietto
che non poteva più esser rivendicato e si è imposto il “Segreto Pontificio”, con “pizzinni
mafiosi” come la “Crimen sollicitazionis” e “De delictis gravioribus”
Sono abbastanza facili da tradurrea, non è il latino di Lucrezio o Tacito, anzi piuttosto
sorcino, ma induce il sonno, sopratutto per la lunghezza smodata.
P, S.
Cari bimbiminkia Uccretini, vi scrivo su questo blog perchè so bene che non lo
leggete, come anche il Bruno Volpe che state rimpiazzando coi vostri vaneggiamenti,
asseriva di non averlo mai letto. Cari bimbiminkia, controllate cosa c’è nell’incenso
che respirate, vi sta drogando, come si evince dalle fesserie che scrivete.
Il votro amico Puccettino proclama, con la sua autorità di “esperto”, che la pillola del
giorno dopo è abortiva. Un Puccettino contro l’intera comunità scientifica internazionale,
non sarà che abortito è il suo povero cervellino? Dite la verità, si è laureato nella stessa
Università Cattolica del Sacro Cuore della Paola Binetti? Che coppia strepitosa!!!
Alla Valentina Fanton che vorrebbe far passare la pedofilia per un normale
orienatamento sessuale anzichè perversione, suggeriasco di dedicarsi all’etologia,
se vuole conoscere sè stessa; in attesa di fare luce sulla sua natura, potrebbe
smettere di tormentare i ragazzi con le sue ossessioni religiose.
Ma il più spassoso dei deliri del 7 Marzo è il santino di canonizzazione dei Borgia
copiato da Franco Cardini, famigerato bigotto e nostalgico del medioevo e delle
crociate. Cari Uccretini, solo Lucrezia è stata in parte rivalutata dalla storia più
recente, Cesare ed il suo Santo Padre sono rimasti preti e figli di prete, criminali
come tutti gli altri, almeno per i veri storici, quelli come Cardini manco li filo.
Comunque, vi leggo tutti i giorni, in questi tempi difficili sento il bisogno di quattro
sane risate.
Occhio che in realtà il Borgia era un papa migliore di quanto non si pensi: pur corrotto com’era fu un ottimo amministratore con una profonda conoscenza dei meccanismi dello stato papale, tanto che una recente interpretazione pone il papato come il primo esempio di stato moderno, e inoltre a differenza di svariati papi successivi non amava la guerra preferendo una pacifica soluzione diplomatica e dimostrò una tolleranza verso verso eretici, riformatori, ebrei e musulmani abbastanza inusuale per i tempi.
Certo l’articolo di Uccr è colmo di cazzate, ma va comunque tenuto presente che la loro fama è dovuta più che altro alla pubblicità: all’epoca un comportamento simile era la prassi (sia per quel che riguarda Cesare che per il padre e la sorella), semplicemente i Borgia furono quelli dipinti peggio.
P.S. nonostante i suoi errori (tutti intenzionali, a dir la verità) a me la serie piace parecchio.
P.P.S. incredibile quei commenti che suggeriscono una coincidenza fra l’uscita della terza stagione e quella del conclave, come la premiere non fosse stata decisa mesi prima delle dimissioni.
“fu un ottimo amministratore con una profonda conoscenza dei meccanismi dello stato papale, tanto che una recente interpretazione pone il papato come il primo esempio di stato moderno”
Giustissimo Paolo, peccato che il papa dovrebbe essere il successore dell’apostolo Pietro non un amministratore o un capo di Stato. E’ l’idea stessa del papato che andrebbe completamente riformata, al di là delle qualità dei singoli papi.
Benritrovato anche a te Priapus e grazie per le tue meravigliose ricostruzioni della storia.
In effetti l’idea dell’impunità dei politici come degli ecclesiastici è diventata la norma nella nostra società, Immunità e autoassoluzione sono accettate senza problemi da noi tutti.
A proposito del caso O’Brien, Introvigne scrive: “partecipare al Conclave non è un premio o una vacanza. È un compito molto gravoso, un dovere prima ancora di un diritto. Il diritto canonico non prevede l’esclusione dal Conclave per ragioni morali o disciplinari. Certamente a tutti i Conclavi della storia hanno partecipato cardinali che avevano qualche scheletro nell’armadio dal punto dvista personale, morale, politico o peggio ancora dottrinale. Questa circostanza ci ricorda che la Chiesa è fatta di santi e di peccatori. Non dobbiamo scandalizzarcene. Se qualche cardinale in difficoltà ritenesse liberamente di non partecipare al conclave si tratterebbe di un gesto nobile. Ma questi gesti si ammirano, non s’impongono”
Renato Farina (…) su Tempi commenta così un altro recente caso di abusi sessuali su giovani carcerati da parte del cappellano di San Vittore: “Io oso dire questo: le parole che don Alberto diceva quando era vestito da angelo, quelle parole, e persino i gesti sacramentali, erano veri. Sono la sola speranza. L’amore è più forte persino mentre lo usi per lo scopo contrario. ”
Ego me assolvo. Amen
“Giustissimo Paolo, peccato che il papa dovrebbe essere il successore dell’apostolo Pietro non un amministratore o un capo di Stato. E’ l’idea stessa del papato che andrebbe completamente riformata, al di là delle qualità dei singoli papi.”
Quel che dici è giusto, ma solo in un’ottica moderna: all’epoca consideravano la faccenda in maniera ben diversa, vedi il commento che fa Machiavelli ai principati ecclesiastici.
.. preferisco esser considerata una “cretina” anzichè una che non sa leggere come te; l’articolo di Valentina Fanton, sempre se sai leggere, è tutt’altro che considerare la pedofilia un orientamento sessuale. Se sai leggere, quest’asserzione la sostiene fior fior di “scienziati”(vedi DSM IV-TR) e non l’articolista che sarei io, sostenitrice del suo esatto opposto. Ma tanto, che scrivo a fare? non hai capito nemmeno questo…
Ci dispiace sinceramente che tu, “Valentina”, abbia così poca stima di te stessa da considerarti “cretina”…
@ Paolo.
non guardo tv da diversi anni, il televisore non ha neppure antenna, lo uso per vedere
la mia collezione di vecchi film in Vhs. Avendo visto dal vivo ed in registrazioni tv i
miggliori attori del teatro italiano, sono cresciuto schizzinoso e non sopporto guitti ecc.
nè sopporto le trasmissioni di guano che pullulano da alcuni decenni, meglio un buon
libro o buona musica. Dei Borgia è stata parzialmente rivalutata Lucrezia, ma su Cesare
abbiamo la testimonianza di Machiavelli ed il padre non era migliore se ne accettava gli
eccidi.
Be’, studiando storia è comunque interessante per me vedere come il Rinascimento (la mia specialità fra l’altro) sia visto all’estero in queste serie tv.
Sui Borgia padre e figlio bisogna comunque tenere a mente che per l’epoca non erano affatto fuori dal comune: se Cesare non era persona da spartirci troppo il pane dobbiamo però ricordare che fu l’unico dotato della lucidità e delle capacità per tentare la creazione di un forte stato italiano in grado di vedersela con la Francia, la Spagna e l’Impero; inoltre i metodi che usò era relativamente normali per l’epoca, e molti altri personaggi come Carlo VIII di Francia, Ludovico il Moro duca di Milano o Ferdinando I di Napoli combinarono cose simili se non peggiori, e pure Machiavelli li considerava come dei mali minori e necessari.
Allo stesso modo il padre preferiva ricorrere alla violenza solo in extremis per cercare sempre un compromesso diplomatico ed evitare rotture drastiche con chiunque: perfino con Savonarola volle andarci leggero e fu sempre pronto a metterci una pezza sopra tentando perfino di difenderlo da una falsa scomunica. Il suo successore Giulio II invece era un guerrafondaio fatto e finito, con un carattere orribile che non esitava ad attaccare chiunque per il minimo motivo, al punto che venne criticato per questo perfino da Erasmo da Rotterdam di cui non si conosce però un accenno negativo al Borgia.
Insomma, è vero che per noi non furono esattamente persone perbene ma bisogna considerare che agirono negli standard dell’epoca e che la loro fama negativa deriva essenzialmente da una propaganda sia posteriore che contemporanea.
P.S. manco io ho la tv: uso il computer per praticamente tutto.
Non sono uno studioso del Rinascimento, di cui comunque ho idee abbastanza precise,
dovute a letture di autori dell’epoca, di storici e di mie personali riflessioni.
Da Costantino in poi, il pensiero beduino ha imbarbarito il civilissimo Mediterraneo, culla
della speculazione scientifico-filosofica, della democrazia e del diritto. I padri della chiesa,
rendendosi conto di non poter reggere il confronto con il più insignificante degli autori
classici, decisero l’azzeramento della civiltà greco-romana. Una volta assassinato Giuliano
che aveva tentato il recupero dell’etica classica, sorretta da severi studi filosofici, tutto fu
ridotto alla misura di monaci fanatici ed analfabeti, vescovi semianalfabeti ed altrettanto
fanatici che bruciavano tutti i libri , accumulando nelle cantine dei monasteri quelli che si
riservavano di falsificare.
continua.
Non sono sicuro di cosa tu intenda per pensiero beduino; è vero che il cristianesimo determinò la decadenza della letteratura classica, ma non sarei così drastico, ad esempio Agostino stesso riferiva di un sogno in cui gli veniva rimproverato di essere più ciceroniano che cristiano. Più che altro cercarono di interpretare la letteratura classica secondo canoni diversissimi da quelli originari (Virgilio come premonitore di Cristo), sentendosi liberi di intervenire laddove pensavano ci fosse un contrasto con il cristianesimo dell’epoca (Giuseppe Flavio, toh). Per quanto riguarda le falsificazioni stile Donatio Costantiniana si tratta di un discorso un po’ complesso legato alle fonti del diritto dell’epoca ed all’assoluta mancanza di certezze in esse, per cui non contava tanto l’autenticità dello scritto quando la convalida ufficiale che riceveva: uno degli esempio più paradossali fu quando ad un concilio un monaco sollevò la questione di una presunta lettera di San Giovanni datata a più di trent’anni dopo la sua morte, e gli venne risposto di stare zitto perchè era stata convalidata da un cardinale e quindi andava bene. In epoche alto-medievali si trovavano quindi in una tale situazione di incertezza del diritto che qualunque caz*ata andava bene pur di avere qualcosa.
La falsificazione è continua ed ossessiva ma dilettantesca, dato il basso profilo culturale
dei falsificatori, accettata, almeno in Europa per l’analfabetismo generalizato e
l’imbarbarimento indotto. Bisognerà attendere l’Umanesimo, il recupero della filologia
e della critica testuale, per smascherare le falsificazioni più clamorose come il Constitutum
Constantini e la rinascita della filosofia, in primis col neoplatonismo di Marsilio Ficino. Con
la caduta di Costantinopoli, l’afflusso di studiosi bizantini e testi greci favorì il recupero
definitivo di quel che restava della cultura greca, ma gran parte delle opere erano perdute.
La cultura ebraica non conosceva l’etica, ma solo una bramosia di potere che mescolava
pritivismo tribale e dispotismo orientale e il cristianesimo derivò interamente dalle radici
giudaiche e per nulla da quelle esseno-ellenistiche che avevano prodotto i Vangeli,
ma furono estirpate dal Concilio di Nicea e successivi. Così il papato fu un miscuglio di
ignoranza beduina, dispotismo orientale, corruzione e deliri di onnipotenza, come ben
dimostrarono i papi del IX sec. ed i deliri di onnipotenza di Gregorio VII e Bonifacio VIII.
Con eccezioni episodiche, come quella di Pio II Piccolomini, diplomatico ed umanista che
fu gaudente da laico ed irreprensibile dopo la vocazione, furono nemici della cultura e
corrotti, contagiando la loro corruzione a tutta la società europea.
@ Paolo,
scusa se non ho chiarito il tuo dubbio, ma mi sembra che ti sia già risposto da solo! Non capiscono
la letteratura classica e la interpretano con la loro mentalità barbarica da pastori del deserto, non
capiscono cosa sia lo stato, il diritto, la verità dei fatti e soggiacciono pecorinamente all’arbitrio del
primo sciamano o del primo capobastone che dica la sua; non vedi il collegamento con la mafia?
Non hanno mai conosciuto un vero stato, Giuda ed Israele erano aggregati tribali mascherati da
stato monarchico, conserveranno, almeno sino all’età moderna, la loro mentalità primitiva di
sceicco/patriarca padrone di tutto, compresa l’intera tribù fatta di servi. Il Giuseppe Flavio che
citi è un bel campione di etica tribale; capo zelota che tradisce i suoi seguaci e diventa servo
fedele e propagandista ben pagato dei suoi padroni e Agostino un pazzo furioso, anche se buon
letterato. Puoi immaginare come queste “virtù civili abbiano contribuito a dirgregare la società
romana che già qualche problema aveva di suo, riportandola allo stato tribale.
Tutti i peggiori difetti dell’Italia medioevale e moderna provengono da quella fonte; nel resto
d’Europa, poteri di uno stato unificato, raggiunto secoli prima che in Italia, frenarono l’ingerenza
eccclesiastica e favorirono una società coesa. Persino i Tedeschi, divisi in tanti principati ed in
religioni diverse, non si sentivano nemici fra loro come gli Italiani.
Piuttosto, non fu patrocinato da Alessandro VI il trattato di Tordesillas, che lasciava alla mercè
dei conquistadores gli indigeni del Nuovo Mondo? E l’organizzazione dello Stato della Chiesa
non era quello che si occupava solo di chiese, monasteri e palazzi prelatizi, ma trascurava le
scuole per la popolazione, lasciata alla mendicità e persino gli argini del Tevere?