Nel panorama dei blog legati al mondo cattolico una posizione interessante è quella dell’associazione cattolica Unione cristiani cattolici razionali i cui articoli si propongono di sostenere – su presunte (ma spesso infondate) basi razionali – temi cari ai cattolici più integralisti (finanziamento alle scuole paritarie, opposizione ad aborto, divorzio, matrimonio omosessuale, eutanasia, fecondazione assistita, etc.).
Spesso le basi dei loro articoli sono però piuttosto fragili e fallaci. Questo è quanto avviene in due articoli.
Il primo (“Finanziare le paritarie è meglio per tutti, lo dice la Svezia”) è dedicato al finanziamento alle scuole private. Gli uccrociati, basandosi su studi effettuati nel lontano Massachusetts ed in Svezia sostengono che sia conveniente finanziare le scuole paritarie.
Nell’articolo scrivono che «Un team di professori ha comparato i risultati delle charter schools, gestite da genitori e simili agli istituti scolastici parificati spagnoli e di quelle quelle pubbliche nello Stato del Massachusetts. In entrambi i casi le scuole vengono finanziate completamente con le tasse. Dallo studio è emerso che i migliori risultati si sono raggiunti nelle charter schools: i genitori scelgono e gestiscono, lo Stato paga e la qualità migliora» volendo in questo modo sostenere che i risultati migliori si ottengano nelle scuole private piuttosto che in quelle pubbliche. C’è da essere contenti per gli studenti delle charter school del Massachusetts ma forse, per il caso italiano, sarebbe preferibile considerare quanto scritto in uno studio della Fondazione Agnelli che aveva l’obiettivo di verificare quale tipo di scuole superiori preparasse meglio gli studenti per gli studi universitari. L’indagine riguardava oltre 145.000 diplomati provenienti da 1.011 istituti di Piemonte, Lombardia, Emilia e Calabria. La Fondazione Giovanni Agnelli nella ricerca esplicitamente afferma che «nonostante la presenza di alcune realtà di chiara eccellenza, la performance della maggior parte delle scuole non statali è deludente rispetto a quelle statali». Forse uno studio realizzato nelle scuole italiane è più attinente rispetto ad uno studio realizzato nel lontano e diverso Massachusetts ed anche un bambino capirebbe che ricerche realizzate in contesti tanto lontani e diversi da quello italiano difficilmente potrebbero valere per il nostro Paese.
Per sostenere la bontà dei finanziamenti alle scuole private gli uccrociati riportano che «la rivista specializzata di settore Tuttoscuola ha calcolato che lo Stato risparmierebbe oltre 500 milioni di euro l’anno se aumentasse di 100 milioni i contributi alla scuola paritaria, consentendo a più famiglie di sceglierla (ogni euro investito nella paritaria renderebbe allo Stato 5 euro di risparmio)». Forse sarebbe più preferibile riportare una fonte più “laica” in quanto su sette membri del comitato di redazione di Tuttoscuola due sono strettamente legati al mondo cattolico dell’istruzione (Antonio Augenti della Libera Università Maria Santissima Assunta e Giuseppe Costa dell’Università Pontificia Salesiana).
Il secondo articolo (“Il sociologo Donati: «nuove famiglie? No, ce n’è una sola»”) è dedicato all’opposizione alla famiglia omosessuale. Gli uccrociati in questo articolo cadono in errore riportando le parole del sociologo dell’Università di Bologna Gianfranco Morra secondo cui «è un errore il matrimonio fra due persone dello stesso sesso (e così ancora la maggioranza degli italiani)» perché «ce lo dice la Costituzione (art. 29): “La famiglia è una società naturale fondata sul matrimonio”. E quel “naturale” significa formata da un uomo e una donna, che desiderano procreare ed educare figli».
Difficile sostenere che la maggioranza degli italiani si opponga alla famiglia omosessuale considerato che nel rapporto Italia 2013 Eurispes si evince che il 77,2 per cento degli italiani è a favore di una tutela giuridica delle coppie di fatto.
Inoltre quando nella Costituzione si legge di “società naturale” non si intende affatto «formata da un uomo e una donna, che desiderano procreare ed educare figli». A tal proposito è sufficiente leggere quanto scrive la Corte costituzionale nella famosa sentenza 138/2010: «La norma, che ha dato luogo ad un vivace confronto dottrinale tuttora aperto, pone il matrimonio a fondamento della famiglia legittima, definita “società naturale” (con tale espressione, come si desume dai lavori preparatori dell’Assemblea costituente, si volle sottolineare che la famiglia contemplata dalla norma aveva dei diritti originari e preesistenti allo Stato, che questo doveva riconoscere)». Insomma “naturale” non significa affatto “formata da un uomo e una donna”: basterebbe studiare le sentenze della Corte costituzionale.
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Basterebbe che gli uccraioti avessero un cervello, ma non ce l’hanno.
Il sito dell’unione cristiani cattolici rincoglioniti è un vero spasso che non manco mai di visitare per farmi due risate. E’ un’accozzaglia di chierichetti, plagiati così di brutto che sono diventati incapaci di pensiero autonomo ed aspettano ansiosamente l’imput del loro pastore anche per belare. Gli articoli sono scritti da alcuni “professori” dotati di dottrina pedante ma non altrettanto di comprendonio, che riportano, come ripresi da Science o The Lancet, le paturnie di qualche gruppetto di bigotti americani, al livello di RadioMaria che scrivono su fogli parrocchiali o portavoce di organi religiosi. Così riportano come ricerche serie quelle di chi afferma di aver guarito gli omosessuali o di chi proclama che la chiesa fa risparmiare decine di miliardi allo stato italiano. L’ultima è l’esaltazione delle scuole private svedesi o americane, delle quali non so nulla, ma so quanto sono scadenti, salvo poche eccezioni, quelle italiane. Ho fatto esperienza, non frequentandole, ma fraternizzando con le ragazze che frequentavano il liceo privato della mia citta, prima da frequentatore del liceo statale, poi da goliardo, “liberandole” alla festa delle matricole per invitarle a ballare.
ma la Svezia non era una nazione atea e comunista dove ci si suicidava solo per la mancanza di dio ??
La cosa tremenda su quel sito è che ogni tanto esce gente che crede di aver sconfitto i darwinisti mostro ideologisti con argomenti a dir poco imbarazzanti che secondo loro sono scientificamente rigorosiXD
@ Xodroont.
Fosse solo ogni tanto, laggiù ci sono solo bambinetti mai cresciuti che scambiano favolette per verità rivelate e provate cientificamente, solo che confondono scienza con creduloneria.
@ Cagliostro.
Ti trasmetto i saluti del P M dei due mondi che non lascia la toga ma è in partenza per il Guatemala, dove trova ancora qualche gonzo che se lo fila. Mi ha confidato che anche il Tonino che si è dimesso da segretario IdV e De Magistris che sente traballare la poltrona di sindaco, si apprestano a seguirlo.
Caro Priapus,
l’esperimento politico di Ingroia – secondo il mio punto di vista – era inappropriato e destinato a fallire: non sono triste del suo insuccesso politico e credo che si possa fare politica in molti modi (anche nelle funzioni di magistrato) e non solo sedendo in Parlamento.
L’insuccesso elettorale di Di Pietro era quasi scontato ed ormai la sua presenza era quasi irrilevante considerato che molte delle istanze di Di Pietro sono portate avanti dal M5S: a Di Pietro – a mio giudizio – il merito di aver sempre portato avanti battaglie per un Parlamento pulito, per il conflitto d’interessi, etc. Paga certamente una considerevole miopia politica e ci lascia delle figure come Razzi e Scilipoti di cui avremmo fatto volentieri a meno.
Quanto a De Magistris non credo che la sua poltrona di sindaco traballi….
Perdonami la curiosità: appartenevi al Psi per caso?
Sono un vecchio liberaldemocratico, con simpatie radicali, garantisca e progressista, con trascorsi GOI; mi era sembrato di cogliere simpatie giustizialiste in tuoi vecchi interventi. Su Demagistris, mi sai dire perchè non si preoccupa minimamente del rischio Vesuvio a Napoli?
Non so se posso definirmi “giustizialista” visto che sono un acceso oppositore della legge Bossi-Fini e della Fini-Giovanardi e sono a favore, laddove possibile, di pene alternative al carcere.
Per quanto riguarda la politica sono invece convinto della gravità dei reati contro la pubblica amministrazione (corruzione, concussione) e dell’assoluta necessità di punire simili comportamenti sia come sanzione (carcere per intenderci) sia con l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. A te stabilire se sia “giustizialista” o meno.
Per quanto riguarda il Vesuvio non so cosa dirti, forse spostare il vulcano non è tecnicamente possibile.
Ps: Goi significa Grande Oriente d’Italia?
Trovo che la tua ironia, riguardo allo spostamento del Vesuvio, sia caro Cagliostro, quanto meno fuori luogo: gli addetti ai lavori lo sanno bene: è solo questione di tempo, ed il Vesuvio farà di nuovo lo stronzo, e, a differenza dei poveri abitanti di Pompei, noi, siamo stati avvisati per tempo del pericolo; tuttavia, per fatalità, ignoranza ed ignavia di chi dovrebbe governare questo territorio, non solo non vengono messi a punto piani di progressiva evacuazione della popolazione, verso zone meno rischiose, ma, anzi, si continua a permettere di costruire case in queste aree già vittime di urbanizzazione selvaggia fin sotto le pendici del vulcano. Quando ci sarà il botto, (non è questione di se, ma, appunto, di quando), saranno in centinaia di migliaia di poveri fessi a rimetterci le penne. Se fossi in te, a meno che tu non sia un leghista sfegatato, ironizzerei su altri, più futili argomenti.
Scusa Caffe,
Priapus mi ha chiesto per quale motivo De Magistris non si preoccupa minimamente del rischio Vesuvio a Napoli, ma cosa vuoi che risponda? Cosa vuoi che ne sappia su come sta agendo De Magistris, Pisapia, Renzi o chi ti pare?
Pur essendo una persona mediamente informata stento a seguire l’operato della mia amministrazione comunale. C’è qualcosa che De Magistris può fare e non sta facendo? Cosa? Bisogna essere precisi nelle accuse altrimenti l’unica risposta può essere quella dell’ironia.
Poi – e senza che senta nessuna necessità di scusarmi per la mia battuta – vengo da una delle zone più sismiche d’Italia e poi smettiamola con questa storia dei leghisti (per la cronaca son meridionale di origini) visto che terremoti ed altri disastri naturali hanno colpito senza differenze ogni regione d’Italia.
Caro Cagliostro, ho appartenuto al Grande Oriente d’Italia, ma sono “in sonno” da diversi anni.
Per sapere se De Magistris sta facendo qualcosa in merito al rischio terremoto non occorre essere il suo confidente, basta sapere se continuano a costruire sotto le pendici del vulcano o si fanno, almeno a livello teorico, i piani di spostamento delle popolazioni verso il Casertano, se si progettano le vie di fuga, autostrade e ferrovie, come da anni predica Aldo Loris Rossi, o se almeno si fanno esercitazioni di protezione civile, come da decenni fanno in Giappone, dove il problema viene preso sul serio.
Sono solo tre milioni le persone a rischio, fra Vesuvio e Campi Flegrei, un rischio enorme cui si potrebbe porre qualche limite, anzichè lasciare tutto alla Divina Provvidenza.
Sono nato e vivo in Sardegna, regione totalmente asismica, ma i miei nonni paterni erano Siciliani, per cui so bene cosa riescano a combinare mafie & camorre. Per solidarietà umana e spirito civico mi preoccupo di quelli che corrono anche rischi che io non corro; non che i miei amministratori siano ineccepibili, ma solo dalla correttezza generale possono essere indotti ad adeguarsi.
Gentile Priapus,
prima di tutto permettimi di specificare per gli altri commentatori (e correggimi se sbaglio) che per regole interne dalla massoneria non è possibile uscirne, quindi il massone che decidesse di non farne più parte almeno a livello attivo (riunioni, etc.) entra nello stato di “in sonno”. Mi sembra doveroso specificarlo per quanti non sappiano cosa significhi entrare nello stato di “in sonno”.
Per quanto riguarda il “caso Vesuvio” non credo che De Magistris possa redigere dei piani di spostamento della popolazione (provvisori o definitivi?) verso il Casertano: una simile operazione dovrebbe richiedere almeno un tavolo di più amministrazioni. Allo stesso modo non credo che autostrade e ferrovie siano di competenza delle singole amministrazioni e non mi sembra che gli ultimi condoni edilizi in Italia siano stati fatti da De Magistris ma se non sbaglio sono stati fatti dal governo nazionale, Berlusconi per intenderci.
Parli di esercitazioni di protezione civile e non so se a Napoli si facciano o meno ma – vivendo in una regione sismica – ti posso assicurare che nella mia amministrazione (vivo in una città del centro Italia) non ne vedo molte, forse ne faranno nelle scuole ma non posso dirlo con certezza.
Ad ogni modo la protezione della popolazione da calamità naturali (siano eruzioni di vulcani, terremoti, alluvioni, etc.) credo che sia un problema che riguardi tutta Italia (ad eccezione della fortunata Sardegna) e quindi non capisco il tuo interesse specifico su De Magistris e non ti interessi di quanto stanno facendo a Messina, Reggio Calabria, Venezia, Bologna, etc. Scusami ma ti vedo un po’ troppo concentrato (e troppo sbilanciato) su magistrati ed ex magistrati.
Caro, Cagliostro, sono intervenuto solo per farti notare l’inopportunità di fare dell’ironia su un problema serio, molto serio, anzi, serissimo. Non volevo gettare di certo la croce addosso all’ultimo amministratore di quei territori, ma ti faccio notare che, dal 93 ad oggi, da Bassolino, passando per la Iervolino e, infine, che alle disgrazie non c’è mai limite, all’ineffabile De Magistris, Napoli l’ha governata sempre e solo, la cosiddetta la sinistra, e mi pare che, le pezze al culo, i disgraziatissimi cittadini di quella città, se le portino ancora ben cucite sul popò. Inascoltati grilli parlanti, e non parlo dell’imbecille clown ligure, solo i radicali, denunciano da sempre le magagne di questa città, mentre certi progressisti fino ad un certo punto, ed onesti intellettualmente, meno ancora, al giorno fanno finta di litigare con la destra, e la notte spartiscono con essa il bottino. Mi fa specie, che uno così intelligente ed informato come te, su queste cose svicoli balbettando fumose ovvietà. Sveglia, compagno, io, la sveglia dal collo, me la sono tolta da un pezzo, e tu?
Gentile Caffe,
hai ragione che Napoli dal 1993 sino ad oggi è stata governata ininterrottamente da governi di centrosinistra (sebbene De Magistris abbia vinto proprio contro un candidato di centrosinistra) ma il tema qui non è politico.
Proprio perché la protezione della popolazione è un problema serissimo credo che bisogna essere molto precisi nell’affrontare il discorso. Perciò ripeto: c’è qualcosa che De Magistris poteva fare e non ha fatto? Se sì, cosa? C’è qualcosa che non doveva fare ed ha fatto? Se sì, cosa?
Come vedi non svicolo affatto ma aspetto delle risposte precise in merito a delibere, piani regolatori, etc. Altrimenti non mi piace restare nell’ambito delle accuse generiche ed allora uso le “armi” a mia disposizione: tra cui l’ironia che è una piccola bombetta per smuovere un po’ le acque, non mi sembra per niente grave.
Non so cosa abbiano fatto di preciso i radicali a Napoli ma ricordo anche che i Radicali hanno appoggiato qualche governo Berlusconi (se in tali governi sono stati approvati dei condoni edilizi non lo ricordo).
Per il resto non balbetto affatto (di persona ho una parlantina anche ben più sciolta) ma aspetto dati e documenti precisi: è il mio stile.
Caro Cagliostro, in effetti ce l’ho un poco con categorie come i magistrati ed i docenti, fra i quali ho avuto parenti che, ricordo bene, avevano carriera e scatti stipendiali vincolati da severe valutazioni di merito e rendimento, mentre ora queste valutazioni sono superate e progrediscono solo per anzianità anche senza lavorare. Non parliamo deila burocrazia, dove ormai lavorano solo i precari, mentre quelli stabilizzati, pagati meglio degli impiegati del privato, lavorano ormai poco o nulla e tutti insieme sono in numero strabocchevole, costano tanto e, non solo non lavorano, ma intralciano tutte le attività altrui.
Abbiamo già avuto una discussione sui magistrati, dove sostenevi che la loro attività è frenata da carenza di mezzi, ti risposi che sono gli stipendi, in primis quelli dei magistrati, troppo superiori a tutti gli altri a prosciugare le risorse.
Di Napoli mi preoccupo più di ogni altra città italiana per il disastro annunciato da tutti gli esperti e mi sembra folle non fare nulla per prevenirlo e se De Magistri è arrivato buon ultimo, ma con clamore mediatico e promesse di maggior correttezza, ma poi si comporta come Bassolino, lo ritengo anche più responsabile, oltre che incoerente. Piani così complessi sono di interesse nazionale, ma se i politici locali non premono, chi vuoi che se ne curi? La Sardegna è devastata dalle servitù militari, con inquinamento per uranio impoverito che dal poligono di Perdasdefogu si estende agli abitati vicini. La regione se ne è sempre infischiata e, finalmente si è mossa la procura di Lanusei, dopo innumerevoli esposti.
Ma, se il mantra dell’obbligatorietà non è una presa per i fondelli, non si sarebbe dovuta attivare alla prima notizia di disatro ambientale?
Tutti gli esperti assicurano che prevenire costerebbe solo una frazione di quanto costa riparare i danni e ricostruire, a parte i morti ed i disagi ai sopravvissuti; quindi non ti sembri strano se assimilo i nullafacenti o quelli che fanno loro i loro interessi ai Volpastri bigotti.
Gentilissimo Cagliostro, purtroppo, non riesco a farmi capire da te, oppure tu sei sordo come una campana: io non congetturo, io affermo con tanto di timbro su carta bollata che, tranne, poche e lodevolissime eccezioni, la sinistra che tanto ami, è sempre stata complice delle nefandezze commesse dagli avversari politici sulla carta, compagni di merenda nella pratica e, per giunta, colpevolmente silente, nei confronti dei misfatti consumati dai propri quadri dirigenti. Specialmente a Napoli, poi, questi pseudo progressisti, hanno tenuto alta questa vergognosa consuetudine per oltre venti anni. Di questo se ne parla poco, ovviamente, quindi non sto a perder tempo a trovare pezze di appoggio alla mia affermazioni per scodellarle alla tua attenzione, anche perché, se non vivi sul pianeta Papalla, certe cose saranno pure giunte al tuo, a quanto pare, difettoso apparato auditivo e non c’è peggior sordo ……
E chi ha mai detto che la sinistra non si sia resa protagonista di colpe politiche, amministrative od anche di reati penali? Non sono amante tout-court della sinistra (pur essendo di sinistra) ma amo una buona azione di governo a prescindere da chi la realizzi. Sull’operato di Jervolino e Bassolino credo si sia detto molto ma ora cosa rimproverare di preciso a De Magistris visto che è stato tirato in ballo l’ex magistrato?
Credo che gli scatti per anzianità non siano solo per i magistrati ma per ogni appartenente alla pubblica amministrazione (ivi compresi i militari). Può piacere o meno ma credo che sia un criterio più oggettivo rispetto
Ora secondo te a Napoli esiste un «disastro annunciato da tutti gli esperti» e ti sembra «folle non fare nulla per prevenirlo». Scusa ma quando sarebbe questo disastro annunciato? Se gli esperti sono tanto esperti dovrebbero essere in grado di sapere se sarà quest’anno, entro dieci anni, etc. Cosa fare per “prevenire”? Trasferire una città intera?
Giusto per curiosità sono andato sul sito del comune di Napoli, leggo che esiste un monitoraggio del Vesuvio 24 ore su 24 ed una possibile eruzione sarà preceduta da una serie di fenomeni precursori. Inoltre esiste un Piano nazionale d’emergenze che è stato aggiornato nel 2001.
Francamente credo che i rischi maggiori siano per chi vive in zone sismiche che di certo non possono “beneficiare” dei segnali che può mandare un vulcano ma forse in quel caso è inutile puntare il dito visto che non sono rette da ex magistrati: cerchiamo di essere obiettivi per favore.
Il termine “muro di gomma”, coniato per altri motivi, sembra andarti a pennello caro Cagliostro, intervengo quindi, per l’ultima volta, solo perché voglio precisare che, De Magistris, io non l’ho accusato di nulla, di “preciso”, ho fatto di peggio: ho preso atto e fotografo quello che è davanti agli occhi di tutti. De Magistris è solo l’ultimo protagonista dell’eterna tragedia napoletana; sicuramente lui era deciso, all’inizio del suo mandato, a rimettere le cose a posto, ma si è ritrovato ben presto, come i suoi predecessori, ad aver le mani legate, impastoiate in una rete fatta di convenienze, scambi di favori, connivenze ed infiltrazioni camorristiche, prassi di governo ed amministrazione della cosa pubblica da codice penale consolidate da decenni di malgoverno antecedente esercitato, peraltro, dalla sua stessa parte politica in combutta con i suoi sedicenti oppositori. Lui, l’ex magistrato d’assalto famoso per non averne mai azzeccata una, (se non ci credi, documentati dove ti pare) ha ereditato tutto questo. Premesso ciò, posso affermare, senza dover consultare Wikipedia che anche i sassi, a Napoli, sanno che, nonostante le buone intenzioni sbandierate dal nostro Luigino, i cittadini di questa città, lungi dall’essere decentemente governati, devono continuare ad arrangiarsi, com’è tradizione secolare, da quelle parti. Sicuramente De Magistris è estraneo al magna-magna che, all’interno della sua amministrazione, praticano esponenti di tutte le forze politiche rappresentate al Comune, ma, non essendo lui un deficiente, non può non essere cosciente del marasma di malaffare mascherato da Istituzione Repubblicana che gli vortica intorno. Allora, perché non lo denuncia pubblicamente? Forse perché, in tal caso, tra i nomi che dovrebbe riferire, ce ne sono troppi di appartenenti ad esponenti politici “amici”? In questo contesto, appare pleonastico parlare a Luigino del pericolo Vesuvio, ha priorità molto più “importanti”, lui. In quanto al resto delle tue argomentazioni, caro Cagliostro, mi conferma un’impressione che ho avuto subito: che tu viva cioè, sul pianeta Papalla magari passando ore a chiacchierare con Alice, nella casa del popolo locale, delle cose portentose che accadono solo nel paese delle meraviglie.
Cordiali (perché no?) saluti.
Hai ragione: di certo non hai accusato De Magistris di niente “di preciso”. Ma francamente resto convinto (e non ho nessuna intenzione di cambiare) che sia meglio discutere su dati di fatto (denunce, inchieste, condanne, documenti, etc.) quindi su qualcosa “di preciso”.
Poi se pensi che – per questi motivi – il termine “muro di gomma” mi vada a pennello e che io viva sul pianeta Papalla (non so neanche cosa sia) passando ore a chiacchierare con Alice, nella casa del popolo locale (non sono mai entrato neanche in una sede di partito, figurati in una casa del popolo), delle cose portentose che accadono solo nel paese delle meraviglie fai pure: me ne farò una ragione
Cordiali (ma certamente) saluti.
Mi sembra proprio che sia tu poco obbiettivo, o forse sei solo affetto da complesso di sudditanza verso i magistrati che sono contemporaneamente pubblici impiegati ed un potere dello stato ma vogliono tutti i vantaggi delle due situazioni, ma non accettano nessuno dei lati meno privilegiati della medaglia. Hanno sempre un occhio verso la politica, quelli affetti da protagonismo si candidano, molti altri sono infiltrati nei ministeri: quasi trecento in Via Arenula, più di cento negli uffici legislativi degli altri ministeri e, mesi fa un ordinario di ordinamento giudiziario, mi disse che ce ne sono alcune centinaia part-time fra tribunale e ministero. Sai il risulato? Mangiano a due greppie, come quelli famosi dei collaudi e degli arbitrati milionari; cause e processi si accumulano e le leggi cui pongono mano sono sempre più confuse e sballate, sembrano quasi scritte dal Trota. Ci sarebbe da tenersi stretti i codici fascisti, per quanto criminali, ma almeno sono chiari e non ingenerano equivoci.
L’altra leggenda, quella degli scarsi mezzi è ancora più puerile; CunoTarfusser ha azzerato gli arretrati alla procura di Bolzano, ridotto spese ed intercettazioni, con una impostazione manageriale, tanto da diventare vicepresidente del tribunale penale internazionale. Mario Barbuto ha riorganizzato il tribunale di Torino e non hanno avuto più mezzi degli altri, li hanno utilizzati bene, rinunciando a quella battuta che mi colpì tanto, cinquantanni fa sul mio vecchio Trabucchi, per la quale il giudice è “perito dei periti”, ma impiega anni a scrivrere le motivazioni di una sentenza che deve per forza superare le mille pagine e mandare in letargo chiunque osi leggerle.
Tornando al baldo De Magistris, è sindaco di Napoli da quasi due anni, ma non ha ancora salvato la città, l’emergenza perdura. Pare che abbia subito litigato con l’uomo che doveva dirigere la raccolta. Se non si fosse sempre proclamato comunista, ora sarebbe l’Uomo della Provvidenza.
Alcune brevissime riflessioni su alcune parti del tuo commento.
«magistrati che sono contemporaneamente pubblici impiegati ed un potere dello stato»: il presidente Pertini si definiva come “primo impiegato dello Stato”. La ripartizione dei poteri (legislativo, esecutivo e giudiziario) è presente in ogni ordinamento e non è certo volontà dei magistrati.
«sono contemporaneamente pubblici impiegati ed un potere dello stato ma vogliono tutti i vantaggi delle due situazioni, ma non accettano nessuno dei lati meno privilegiati della medaglia»: quali vantaggi?
«le leggi cui pongono mano (i magistrati, ndr) sono sempre più confuse e sballate»: se non sbaglio le leggi sono fatte dal Parlamento e non dai magistrati.
«Tornando al baldo De Magistris, è sindaco di Napoli da quasi due anni, ma non ha ancora salvato la città, l’emergenza perdura»: e come doveva “salvare la città”? Spostandola da sotto il Vesuvio? L’emergenza perdura? Non mi sembra che il Vesuvio dia segni di “nervosismo”.
«Se non si fosse sempre proclamato comunista, ora sarebbe l’Uomo della Provvidenza»: sarò distratto ma non mi sembra che De Magistris si sia mai proclamato comunista (non ci sarebbe nulla di male ad ogni modo se lo avesse fatto).
Termino ora il mio intervento, iniziato ieri notte, in attesa del sonno e chiuso il fretta al suo sopraggiungere.
Sono d’accordo con l’analisi di Caffè, compresa la non responsabilità ed il velleitarismo di De Magistris che, sia nelle sue indagini che nel suo mandato amministrativo ha concluso ben poco. Non te la prendere, caro Cagliostro, ma è tipico di voi intellettuali della gauche au caviar sognare di raddrizzare il mondo e fare solo castelli in aria. Nell’Italia ignorante e provinciale dell’Ottocento e primo Novecento, imbarbarita dalla Controriforma che affogò la cultura rinascimentale, fortunatamente emigrata in Europa, dove produsse ‘Illuminismo, penetrò, attraverso il Piemonte, culturalmente provincia francese, l’illuminismo francese, il giacobinismo ed il socialismo scientifico” marxista, piuttosto che l’illuminismo inglese,coniugato nel liberalismo, empirismo ed utilitarismo di Locke, Hume, Bentham e Stuart Mill o il “socialismo utopistico” di Owen che dimostro che un’impresa ben amministrata poteva avere profitti ragionevoli pur con migliori salari, riduzioni di orario, case ed assistenza per gli operai e scuole per i loro figli, favorendo poi la nascita delle Trade Unions, trattative e riforme, piuttosto che la rivoluzione di Marx o la violenza cara ai matres a penser come Georges Sorel e la sua influenza su Mussolini, Hitler ed il sindacalismo italiano.
Non credo proprio che sia possibile determinare la data di una eruzione, almeno con una buona approssimazione; in ogni caso, avrai ben visto come, a Taranto, tutti hanno chiuso gli occhi per non vedere, compresi molti magistrati prima di quello che si è finalmente mosso per tutelare la salute pubblica. Se l’obbligatorietà dell’azione penale fosse una cosa seria e non una scusa per giustificare la più totale discrezionalità, ogni procuratore o sostituto, passando con la sua vettura blindata, dovrebbe “notare” gli abusi edilizi che devastano la Campania ed il resto d’Italia. Perchè non vede nulla? Perchè per anni non hanno visto la mondezza di Napoli e non hanno visto neanche che Bassolino non faceva nulla nè da governatore nè da commissario staordinario?
Cosa ti fa credere che se gli strumenti dovessero dare l’allarme, tutti si attiverebero e non prenderebbero tempo, come è sempre successo, in Liguria, a Messina o Catania, dove ci sono state le frane? Magari convinti che ci sia tutto il tempo utile.
E qualora si attivassero, cosa ti fa credere che ci sarebbe tutto il tempo di evacuare tre milioni di persone in preda al panico, con stade già perennemente intasate, senza un piano e senza esercitazini in proposito. Ti risulta poi che siano state distribuite maschere antigas? Nelle eruzioni di Pompei ed Ercolano, ci furono vittime da asfissia.
Non sarabbe stato utile e logico costruire stade e ferrovie che consentissero un deflusso veloce ed ordinato, fermando la speculazione, che poi assorbe ingenti spese di urbanizzazione?
Cordiali saluti, sono solo opinioni, non attacchi personali.
«è tipico di voi intellettuali della gauche au caviar sognare di raddrizzare il mondo e fare solo castelli in aria»: smentisco di essere un intellettuale, vado fiero della mia ignoranza.
Sei liberissimo di andar fiero di tutto quello che ti pare, ma un pò di buon
senso non guasterebbe affatto.
Caro Cagliostro, spero che la tua affermazione “vado fiero della mia ignoranza” sia solo un espediente retorico per concludere in maniera elegantemente spiccia il discorso avviato dal caro ma prolisso Priapus, allo scopo, forse, di evitare di mandarlo a quel paese; qui voglio spezzare una lancia a favore di Priapus: da qualche parte egli ha affermato di aver rubato ore al suo giusto riposo, per risponderti adeguatamente; non ho trovato carino, che tu lo abbia liquidato in due righe. Priapus, a mio avviso, ha meritato il diritto di ingaggiare con te un bel corpo a corpo, metaforicamente parlando. Tornando al tema che mi ha fornito lo spunto per continuare a parlarmi un po addosso, vorrei ricordati che l’essere ignorante, non è cosa della quale potersi vantare, come fa, a ragione, Adriano Celentano: l’istruzione generalizzata è stata ed è il principale pericolo per il potere di papi, imperatori e tiranni di ogni colore (non solo politico), cercare di mantenere l’ignoranza, è la soluzione per tenere al suo posto il popolo bue. Se hai tempo da perdere, ti invito a rinfrescarti la memoria:
http://www.uil.it/uilscuola/sites/default/files/ricerca_scuola_italiana.pdf
L’ignoranza, inoltre, è la caratteristica che hanno in comune i razzisti, i fascisti e i milanisti.(scherzo! Io sono interista e non perdo mai l’occasione di sfottere gli amati cugini); volendo potevo aggiungere altre categorie di tristanzuoli come leghisti e nazisti, ma credo di aver già reso bene il concetto). L’ignoranza è una malattia che si combatte, se presa in tempo, frequentando buoni maestri, buone letture e cattive compagnie, tutte medicine che hanno l’effetto collaterale di renderti poco popolare presso la maggioranza dei propri simili; ma tant’è: non sono tutti berlusconidi o pontimostri, là fuori, per fortuna.
Tornando a bomba sul tema della tua presunta ingenuità, Cagliostro, io non ho affermato che tu sia un ingenuo integrale, solo che questa (per niente odiosa) caratteristica, a volte, mi sembra che traspaia in quello che scrivi, e poi, se parliamo di ingenuità, cosa dire del sottoscritto, che alla sua tenera età è ancora fermamente convinto che i radicali, nel corso della sua vita, finiranno con il vincere finalmente le elezioni? Saluto te e pure l’incolpevole Priapus, che, spero non me ne voglia, ho voluto coinvolgere in queste mie assurde divagazioni.( or mi sovviene il dubbio che, se, sia tu che Priapus, forse, siete milanisti, ecco che mi sono fatto altri due amici: boccaccia mia, ma quando stai zitta?)
Gentili Caffe e Priapus,
conoscete la storia di Maria, Giuseppe e l’asinello? La potete leggere a questo link; il succo è molto semplice: significa che qualsiasi cosa si faccia si fa male davanti agli occhi delle persone.
Davanti alla definizione di “intellettuale” avrei potuto vantarmi facendo sfoggio di risultati universitari, etc. ed ovviamente sarei stato criticato per la mia superbia. Se al contrario faccio sfoggio di umiltà proclamandomi ignorante (non era Socrate ad affermare “So di non sapere”?) sono criticato allo stesso modo, c’est la vie. Volete considerarmi “intellettuale”? Liberissimi di farlo ma forse sono anche libero io di rifiutare questa etichetta.
Priapus ha rubato ore al suo meritatissimo riposo per rispondermi adeguatamente? Lo ringrazio per la dedizione con cui segue questo blog.
Ovviamente una discussione su un blog può trascinarsi all’infinito e non credo che qualcuno si convincerà mai della bontà delle opinioni dell’altro. Ciascuno può avere un proprio approccio nell’affrontare una discussione online: io se non posso aggiungere altro di quanto già detto preferisco “ritirarmi” perché non penso che il dibattito ne trarrebbe vantaggio.
Caffe, non hai trovato carino che io lo abbia liquidato in due righe e pensi che Priapus abbia il diritto di ingaggiare con me una polemica online? Potevo anche non rispondere affatto a quanto ha scritto e non credo ci sia il “dovere” di rispondere ai commenti. In altri blog i commenti sono censurati (soprattutto quando diventano off topic come in questo caso) e quasi mai l’autore dell’articolo risponde ai commenti: in questo blog di solito si risponde ma non può essere di certo considerato un impegno da parte del singolo blogger. Ho risposto ad entrambi e non mi son risparmiato ma – è facile vederlo – non ho risposto ad altri utenti. Credo ci sia il diritto di commentare, criticare ma non penso ci sia il diritto di avere la risposta dell’autore di un post per ogni singolo commento e punto per punto: al limite preferisco invitarvi a mangiare una pizza e parlarci di persona.
Celentano afferma che essere ignoranti non è qualcosa di cui potersi vantare? Ciascuno di noi valuta l’altro ignorante o colto. In un mondo di saccenti credo che essere coscienti dei propri limiti sia un grande vantaggio.
Perdonami Caffe ma se pensi che i Radicali possano vincere le elezioni (anche considerando gli ultimi risultati elettorali) penso che tu sia un po’ ingenuo (forse più di me) o magari sognatore.
Per il resto ti rassicuro di non essere milanista. Sono un tiepidissimo juventino ma più per un sentimento d’amicizia verso un carissimo amico che per passione pura: non mi piace molto il calcio e lo seguo pochissimo.
Gentilissimo Cagliostro nessuno è perfetto, tanto meno il sottoscritto; quando mi infervoro in un discorso amo ricorrere ad iperboli e licenze poetiche per rendere più incisivo l’intervento stesso. Mai e poi mai, però, io ricorro consciamente alla menzogna per dare forza ai miei argomenti. In questo caso, concedimelo, l’immagine di tu, con Alice , in una casa del popolo che disquisite di un paese che non esiste, il famoso paese delle meraviglie, appunto, ha un che di poetico; io non intendevo certo infamarti od insultarti, cercavo solo di mettere in risalto una certa romantica ingenuità che, almeno io, percepisco in te, in base a quello che scrivi. La casa del popolo inserita in questo contesto, serve solo a rafforzare questa immagine, dandole una valenza, solo velatamente politica: mio nonno era un comunista di quelli accesi, ed io non me ne vergogno per niente, la forza, la veemenza ed il coraggio di proclamare le proprie idee, che, a posteriori, io trovo sbagliatissime, le considero la migliore eredità che un nonno o un padre, se vuoi, possano lasciare in dono ad un nipote o ad un figlio.
Gli abitanti del pianeta Papalla, e qui capisco che sei molto giovane, erano i buffi ed ingenui protagonisti di un carosello che adoravo guardare prima di essere spedito a nanna, tanti, troppi anni fa.
Cordiali saluti.
http://www.youtube.com/watch?v=wWsIlpF_wQA
Gentile Caffe,
nessuno è perfetto: hai pienamente ragione ed io – ti confesso – non tendo alla perfezione ma aspiro all’imperfezione assoluta. Se non fosse così non mi sarei scelto un nick tanto negativo come quello di “Cagliostro”.
Preferisco coloro che si infervorano e ricorrono a iperboli, licenze letterarie, esagerazioni, etc. piuttosto che a coloro che utilizzano le frasi fatte.
L’immagine di me in una casa del popolo (ma ancora esistono?) con Alice mi piace molto: spero solo che Alice sia carina…….
Grazie per il video sul pianeta Papalla, veramente molto simpatico, non lo conoscevo affatto. Purtroppo sono nato e cresciuto quando faceva la sua comparsa la televisione commerciale.
Però permettimi una precisazione, non credo di essere molto ingenuo: alle superiori il mio soprannome era Machiavelli mentre in età più adulta è diventato “Satana” 😀
i miei più cordiali saluti
alle superiori il mio soprannome era Machiavelli mentre in età più adulta è diventato “Satana”
Per me è stato l’esatto opposto, al liceo i miei compagni scherzavano dicendo che se io entravo in una chiesa il Cristo scendeva dalla croce dicendo “eh no, se qui c’è lui io non posso certo restare”. Poi sono passato all’università, e ho iniziato improvvisamente a saper citare Machiavelli a memoria.
Caro Cagliostro, hai ragione, partendo da un post dedicato ai nostri crociuncinati razionali, sono riuscito ad andare completamente fuori tema, imbastendo un vaniloquio degno di miglior causa. Quindi la chiudo qui facendo timidamente presente che le considerazioni che hai esposto nel tuo intervento odierno delle 10:20, hanno innescato nel mio capiente capoccione, una girandola di riflessioni sui vari argomenti che hai esposto, approfondirne alcuni sarebbe molto interessante, ma, purtroppo, irrimediabilmente off topic, nel presente contesto. Tutta roba che, comunque, mi tornerà utile in altre, future conversazioni, e mica solo qui.
auf wiedersehen, Cagliostro.