Ricordate la secca smentita, proveniente dalla Sala Stampa Vaticana, pronunciata da Padre Federico Lombardi?

Pontifex non e’ una voce ufficiale e tantomeno autorevole della Chiesa specialmente su temi complessi e delicati come l’omosessualità

Questa smentita fu pronunciata dal Direttore della Sala Stampa Vaticana all’indomani di un’intervista rilasciata a Bruno Volpe dal Cardinale Javier Lozano Barragan e pubblicata si pontifex.roma.it il 2 dicembre 2009. In questa intervista il Cardinale Barragan emetteva una sentenza senza appello nei confronti delle persone omosessuali :

trans e omosessuali non entreranno mai nel Regno dei Cieli, e non lo dico io,ma San Paolo. Non si nasce omosessuali, ma lo si diventa. Per varie cause, per motivi di educazione, per non aver sviluppato la propria identità nell’adolescenza, magari non sono colpevoli, ma agendo contro la dignità del corpo, certamente non entreranno nel Regno dei Cieli. Tutto quello che consiste nell’andare contro natura e contro la dignità del corpo offende Dio

Queste affermazioni, gravissime sia sul piano umano che sul piano teologico (per i cattolici non si deve mai confondere peccato e peccatore oltre a non giudicare mai senza appello poiche questo spetta solo a Dio), scatenarono una violenta polemica al punto da costringere Padre Federico Lombardi a diffondere la smentita diventata poi famosa. In quel frangente il Cardinale Barragan risultava irreperibile a causa di “motivi di salute”. Il Cardinale, infatti, non ha mai smentito. Lo ha fatto per lui il Direttore della Sala Stampa Vaticana.

A distanza di diversi anni il Cardinale Barragan torna all’attacco reiterando le sue affermazioni deliranti, incoraggiato e supportato nel suo delirio da un suo degno sostenitore, di nuovo il giornalista Bruno Volpe, concittadino del famoso stalker B.V.

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Ora restiamo in attesa di sentire una nuova smentita da parte della Sala Stampa Vaticana, sempre che ce ne sara’ una. Molto probabilmente non ci sara’ alcuna smentita. Le cose sono cambiate anche dalle parti del Vaticano.

Ora, anche oltretevere, l’omofobia va molto di moda.