Ogni giorno dico a me stesso che per un giorno, almeno quello, vorrei starmene buono e zitto senza sentirmi in dovere di scrivere cio’ che penso a proposito del sito-discarica pontifex.roma. Il suo direttore, Bruno Volpe, concittadino del famigerato stalker B.V., invece mi costringe a scrivere un nuovo post anche oggi.
La redazione di pontifex.roma non e’ nuova a sparate deliranti ma questa sembra essere degna di attenzione.
In questo articolo Bruno Volpe si lancia in una apologia dei bei tempi andati. Diversamente da altre volte quando rimpiangeva, in coro con il Mons. Babini, Mussolini ed il suo regime fascista, oggi Volpe fa un ulteriore salto all’indietro nel tempo e torna direttamente nell’epoca a lui piu’ congeniale, il Medio Evo.
Lo fa indicando la soluzione infallibile per ogni male : la Santa Inquisizione. Nella sua visione delirante ed allucinata Bruno Volpe invoca il ritorno di questa istituzione religiosa che e’ stata responsabile, in combutta con tutto il resto del clero vaticano, di quasi 1000 (mille!) anni di buio sociale, di superstizioni, di violenza, di stasi scientifica e culturale. Cito direttamente l’articolo :
Visti i risultati della modernità, non sarebbe male rivalutare alcuni aspetti della stessa Inquisizione (quella vera), di quando si doveva rendere conto delle eresie e delle apostasie divulgate.
Per fortuna che Bruno Volpe, in altre occasioni, ha tuonato contro i “regimi islamici” ed i loro tribunali religiosi. Tipica visione catto-talebana : i tribunali religiosi cristiani sono meglio di quelli musulmani poiche solo i cristiani hanno la verita’ in tasca.
Ancora :
Sono nati siti spazzatura e cloaca che dileggiano i valori del sacro, scrittori e autori pagani che in altri tempi avrebbero avuto la sorte che gli competeva (sarebbero stati snobbati) e le cui opere andrebbero “messe al rogo”, ossia nel cestino.
Quante volte abbiamo dovuto sopportare le contumelie di Carlo di Pietro sulla liberta’ di stampa ed opinione? La visione di Bruno Volpe e Carlo di Pietro sulla liberta’ di opinione era cosi’ “avanzata” da indicare la legge sull’omofobia come una legge che punirebbe un reato di opinione, visto che per loro essere omofobi e’ un’opinione e non una manifestazione violenta ed intollerante.
Oggi Bruno Volpe aggiunge una tessera al mosaico : solo le opinioni dei cristiani contano, quelle degli altri no. Per Bruno Volpe se un cristiano inneggia alle bastonate per gli omosessuali sta esercitando il suo diritto di opinione. Se un laico, invece, si azzarda a ricordare a quel cristiano i valori del rispetto e della tolleranza allora quel laico e’ “cattofobico” e meritevole di una punizione esemplare (i suoi libri messi all’indice e lui messo al rogo).
La cosa che piu’ mi fa arrabbiare non sono queste tesi deliranti e allucinate di Bruno Volpe, ognuno e’ libero di scrivere le cazzate che preferisce a patto che se ne assuma la responsabilita’. La cosa che mi fa piu’ arrabbiare e’ che nessuno al Vaticano si e’ scomodato a ricordare a Bruno Volpe che un buon cristiano non scrive cose come quelle che scrive lui. Un buon cristiano offre pace e tolleranza e si adopera per creare concordia.
E pensare che a questi omofobi violenti e razzisti il nostro Stato gli da pure l’otto per mille…
Mah, se dovesse tornare la Santa inquisizione io sarei sicuramente candidata al rogo (poco male, la cremazione non mi dispiace e comunque il fumo ti stordisce prima di avvertire le bruciature)….. Mi domando quale pena prevederebbe l’Inquisizione auspicata da Volpe:
1) per la “hostess biologa” all’epoca 26enne che il nostro amico, un anno e mezzo fa e fino ad agosto, dipingeva sul sito come una sorta di novello anticristo;
2) Per il signor B. V., avvocato coetaneo di Bruno Volpe e, come lui, residente nel quartiere Murat di Bari, arrestato per stalking e minacce ai primi di agosto dello scorso anno, mentre tracciava disegni osceni con lo spray sulle mura della casa d’una collega 26enne che aveva rifiutato le sue avances….
Ma con la mia secolarizzata presunzione oso dire che il n. 2 avrà certo delle attenuanti.
Bruno Coniglio, non so quanto ti converrebbe il ritorno al medio evo; guarda che allora
ai pazzi furiosi non davano due pastigline per sedarli, ma li ammazzavano a legnate.
Rifletti, per una volta