I soliti vaneggiamenti di Uccr sugli “ex-gay”

Unione Cristiani CattoliciGli Uccrociati (Unione cristiani cattolici reazionari) tornano ad occuparsi dei cosiddetti “ex-gay” prendendo spunto da un articolo pubblicato dal New York Times.
Gli uccrociati dapprima si compiacciono che il quotidiano americano torni «a parlare di un argomento veramente scomodo per tutti coloro che ritengono che l’omosessualità sia una condizione immutabile».
Quindi sembrerebbe che gli uccrociati apprezzino l’articolo pubblicato dal New York Times ma l’illusione dura poco. Infatti così continua il post di Uccr: «Il quotidiano americano ha presentato l’uomo come “uno delle migliaia di uomini in tutto il paese, spesso conosciuto come ‘ex-gay’, che credono di aver cambiato i loro più elementari desideri sessuali attraverso una combinazione di terapia e di preghiera, qualcosa che molti scienziati dicono che non è mai stato dimostrato essere possibile ed è probabilmente un’illusione”. Da notare come con poche parole si denigrino migliaia di persone ex omosessuali, sposati da anni con mogli e con tanto di figli, definendoli degli “illusi”. Ed ecco poi chiaramente espressa la posizione dell’ideologo, cioè colui che predilige la teoria ai fatti: la teoria di molti scienziati è che non è possibile uscire dall’omosessualità, dunque, di fronte alla realtà, tanto peggio per i fatti». Purtroppo l’approccio del più prestigioso quotidiano americano (e forse del mondo) non è gradito ai nostri uccrociati che giudicano come “posizione da ideologo” l’approccio di Erik Eckholm (il giornalista del Nytimes).
Gli uccrociati continuano nel loro vaneggiamento ammettendo però «che la stessa American Psychological Association (APA), decisamente schierata in modo ideologico su questa tematica, non parla affatto di”auto-illusione”, ma ha riconosciuto onestamente che “non vi sono studi dai risultati scientificamente rigorosi sia per determinare la reale efficacia o il danno di trattamenti ‘riparativi'”». Quindi, essendo la posizione dell’Apa critica nei confronti delle terapie riparative ovviamente dev’essere una presa di posizione “ideologica” così come era “ideologico” l’approccio del NyTimes: in pratica ogni posizione critica nei confronti delle terapie riparative dev’essere – per i nostri cattolici reazionari – solamente frutto di “ideologia”. C’est la vie…..
Bisogna precisare che il report di Apa è molto chiaro ed aggiunge un particolare stranamente non menzionato dagli uccrociati: le teorie riparative – in alcuni casi – hanno causato stress, depressione ed un maggior tasso di suicidi alle persone che si erano sottoposte. Strano che “difensori della vita” come gli uccrociati sempre in prima linea a condannare aborto ed eutanasia non si preoccupino se qualche omosessuale si suicida a seguito delle terapie riparative. Non c’è comunque da meravigliarsi se pensiamo che papa Ratzinger ha benedetto la presidente del parlamento ugandese che sta facendo approvare una legge che prevede il carcere per gli omosessuale e che prevedeva la pena di morte nella versione originaria.

Gli uccrociati continuano scrivendo che «un ex presidente dell’APA, Nicholas Cummings -tra i più importanti psichiatri americani- ha testimoniato la sua esperienza nella terapia verso le persone omosessuali, parlando di oggettivi successi». Basta aprire l’intervista di Cummings per leggere che lo stesso Cummings ammette che ha “guarito” meno del 10 per cento dei pazienti che ha avuto in cura: proprio un “successone”.

L’ultima frase degli uccrociati è da incorniciare: «Come già affermato in altre occasioni, non siamo a favore di nessuna specifica terapia, ma desideriamo sostenere la libertà di autodeterminazione dei pazienti omosessuali, pervicacemente negata dalle varie lobby LGBT». Prima di tutto sarebbe interessante sapere se questa sia una posizione “ufficiale” degli uccrociati: ora sono diventati un partito o un’associazione riconosciuta?
Sul fatto che non esista un diritto alle terapie riparative rimando a questo approfondimento.
Ad ogni modo se bisogna sostenere il principio di autodeterminazione dell’individuo non si capisce perché i cattolici reazionari di Uccr siano contrari all’eutanasia passiva ossia nel lasciarsi morire (diversa da quell’attiva che richiede un intervento del medico) rifiutando le cure mediche, al matrimonio omosessuale o alla fecondazione assistita quando queste scelte riguardano solo l’individuo e non ledono diritti altrui.
Proprio in riferimento alla fecondazione assistita gli uccrociati scrivono in un altro articolo che «i risultati non sono certi e rischiano di aumentare ancora di più la sofferenza e l’umiliazione». Quindi – secondo gli uccrociati – nel caso delle terapie riparative bisogna rispettare la “libertà di autodeterminazione” dell’omosessuale nonostante non ci siano prove che queste terapie funzionino mentre è provato che possono spingere al suicidio mentre nel caso della fecondazione artificiale bisogna negare l’accesso (quindi vietando la libertà di autodeterminazione) non essendo i risultati certi: bella ipocrisia. Ovviamente possiamo pensare che un cattolico reazionario abbia a cuore la salute o la vita di un omosessuale? Difficile.
Inoltre se gli omosessuali fossero “liberi” di ricorrere a terapie la cui efficacia non è stata dimostrata e che hanno gravi effetti collaterali, pensate che si possa mettere in commercio un farmaco che nessuno ha vericato la sua efficacia e che potrebbe avvelenare gli stessi pazienti?
Banalizzando ancora, pensate che si possa mettere in commercio un automobile che si avvia solo nel 10 per cento dei casi (come l’efficacia delle terapie di Cummings) e che spesso potrebbe incendiarsi? La risposta dovrebbe essere semplice anche per un uccrociato: forse….

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15 pensieri su “I soliti vaneggiamenti di Uccr sugli “ex-gay”

  1. Faunita

    Non capisco: su UCCR non sarebbero a favore di alcuna terapia… Però poi ogni tre per due intervistano “ex gay” guariti e se provi a scrivergli sul sito che gli omosessuali sono persone comuni che semplicemente amano qualcuno del loro stesso sesso, si incavolano…

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  2. tenkiu

    Ho letto l’articolo del NYT e NON corrisponde affatto a quanto viene qui evidenziato:
    “Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi!”

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  3. francesco t

    quel “migliaia” è puramente inesistente. le “testimonianze” con un nome e un volto non superano nemmeno le centinaia.
    nondimeno, tra queste , la maggioranza non sono persone che cambiano orientamento sessuale, ma che restano omosessuali o bisessuali.

    non è un caso che non esiste nessuna ricerca che proponga “centinaia e centinaia” di cambiamenti, e quelle che ci provano, alla fine non riescono a mostrarne nemmeno una decina.

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  4. Diego

    ma desideriamo sostenere la libertà di autodeterminazione dei pazienti omosessuali,

    il pazienti è molto fuorviante. E poi… se qualcuno non volesse sottoporsi alla terapia, lo sostengono ancora?

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  5. Remo

    Ma il bello è che tutti questi ex omosessuali sono fatti con lo stampino: o provengono da una famiglia molto religiosa, o erano comunque già stati spostati, e sono ferventi cristiani, il che la dice lunga sull’origine del loro malessere.
    Gli unici racconti che uscivano dal cliché, erano quelli di un certo Adamo creato e di un certo Andrea Ferrameo, nome totalmente inventato: insomma si direbbe che in tutti i casi di veri “ex-gay” il vero problema non sia l’omosessualità ma la fede.

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  6. notimenowhere

    La paura più grande per i credenti, non solo quelli da uccr, è la possibilità che anche i gay, lesbiche e via dicendo abbiano una prole.
    Per questo si attaccano come cani rabbiosi al non riconoscimento di qualsiasi forma giuridica a favore delle coppie omo. La perdita di questa loro crociata sarebbe un’altra pietra tombale sul loro magistero. Come altre ce ne sono state in passato.
    Solo che ora la scienza permette anche agli omosessuali di procreare. E quello che prima era un ramo sterile dell’evoluzione ora può diventare un concorrente.
    Naturalmente non dico che anche i figli sarebbero omo. Questo è ovvio.
    Ma per gli uccrini sono cazzi. 😀
    Difficilmente dei genitori omo manderebbero i figli a farsi lavare il cervello da chi offende un giorno sì e l’altro pure il loro stile di vita.
    Tutte menti rubate al grande disegno di-vino.
    Per questo sbandierano ai 4 venti i loro risibili successi con quello che a mio parere sfiora il plagio di persone già di per se “problematiche”.

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    1. Remo

      Dubito che si possano definire gli omosessuali un “ramo”, non sono mica una stirpe collaterale del genere umano. Né che prima fossero sterili, visto che il monto era pieno, almeno fino agli anni 50, di omosessuali spostati con figli. Diciamo che oggi sono più liberi, almeno in parte psicologicamente più liberi, anche se le pressioni sociali sono ancora molte, come comunque testimoniano i sedicenti ex gay.

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    1. admin

      Grazie della segnalazione. Curiosa questa Angèle Lieby… Una prima ricerca con Google riporta solo pagine in italiano… Sembra molto “di moda” tra i vari network cattolici. Gloria.tv, avvenire oltre a tutti i siti più “estremi”…
      Sembra una vera diva cattolica… 😉

      Non trovo informazioni sulla diagnosi e sull’intera vicenda, quindi sospendo il giudizio. 😀

      Rispondi

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