Ho appena letto un articolo su Pontifex (si, si su PontiFex) dove si spendono ottime parole per la festa della Repubblica e si elogiano le grandi conquiste rispetto al 1946, tra cui i diritti umani come il diritto di voto universale e (!!!) la libertà per tutti di manifestare il proprio pensiero (!!!).
Ora, seguo Pontifex da un bel po’ per criticare tutti i suoi contenuti ma questo é l’unico (l’unico) articolo che condivido e che, nelle ultime righe, mi é anche piaciuto stilisticamente. Quindi, domani preparate il sale e le pale da neve…
1) l’articolo è stato scritto da tale “Antonio D’Anna”, un nome abbastanza diffuso ed in un certo senso “anonimo”. Sembra originale, non copiaincollato da qualche altro sito.
2) in passato ci è successo di trovarci in sintonia pure con Brunello. Evento rarissimo. Ma virtualmente ancora possibile.
Mah, anch’io certe volte sono d’accordo (…) con alcune considerazioni di Volpe (tipo alcune giuste critiche alla classe politica) ma, dato che in quasi tutti gli articoli, poi ci finisce dentro qualche critica ai gay, agli atei, ai massoni, agli ebrei o agli extracomunitari, non sono mai stato in sintonia con un articolo tutto intero.
Questo, invece, é il primo caso in assoluto in cui posso dire che un articolo di Pontifex mi piace (e non solo che condivido qualche – piccolo – punto in comune).
Ineccepibile l’articolo, ma le illustrazioni chi le ha fatte, Salvador Dalì? Vabbè l’essenzialità, ma le poppe che sbucano dalle ascelle, io le trovo inquietanti.
Pure io me le vado a cercare, mi metto a camminare sulle lastre di ghiaccio, ma non in Antartide, io lo faccio in quel di Velletri, ridente borgo laziale, dal clima notoriamente gelido, specie ad inizio giugno; ecco perché quelli come me sono rari: non riusciamo ad arrivare all’età della riproduzione!
beh, visto che mi nego da sempre a dialogare con eSSi, cerco almeno d´insegnargli qualcosa (principio di NON-NON contraddizione)
Inoltre la speranza é ultima a morire e credo nei miracoli…
Giusto per puntualizzare. Luca non è un finocchio, Luca è un frocio.
L’omosessualità non è condizione sufficiente per ottenere rispetto. Il rispetto bisogna guadagnarselo sul campo, come tutti. E di Tolve non lo merita.
Non ho mai affermato che l´omosessualitá sia la condizione per otterenere rispetto ma che non é nemmeno la condizione per essere offesi gratuitamente.
“Frocio” é una parola che mi mette in imbarazzo perché sinceramente non so se sia un´offesa o meno, io non l´ho mi usata
.La disconosco, mi suona dispregiativa.
Domando alla frazione omosessualistica di pontilex: é una parola con la quale potete convivere ?
Non sono omo ma fa l’istess, la parola, che non ripeto, ha un chiaro carattere dispregiativo, offensivo, adatto a ferire: tante volte, durante l’adolescenza, l’ho sentita pronunciare rivolta da ragazzini verso altri ragazzini che avevano la solo colpa di essere più dolci e sensibili degli altri, ricordo la sofferenza, l’impotenza, la frustrazione nei loro occhi; ricordo le sghignazzate di quegli ottusi prepotenti. Il contesto, però, conta molto, con i miei amici, tra noi, darsi del “f****o, era normale, quasi un saluto affettuoso, sapevamo che la cosa non avrebbe offeso l’amico, che ti rispondeva a tono e giù risate, eravamo stupidini ma simpatici, mai cattivi o crudeli. In definitiva, quella parola, non la userei mai, è un puro insulto, da sempre preferisco l’ironia: se ce l’avessi con un gay, troverei il modo di farlo incazzare senza offenderlo troppo.
Per essere chiaro è chiarissimo.
Tuttavia poco convincente.
paoAutore articolo
Faggot: di cosa esattamente non sei convinto?
a) Luca era gay (ma detto fra noi, ecchisene…)
b) “frocio” é un termine dispregiativo
c) i pontifeSSi sono “abominevoli” come gli yeti…
Faggot79
Sul punto B.
Innanzi tutto perchè abbiamo ammesso che una parola, al di fuori del suo contesto, non può assumere un carattere dispregiativo.
Inoltre mettere taboo sulle parole contribuisce a generare mostri ansiosi di infrangerli.
Caffe
Qui non si tratta di taboo, faggot, si tratta di insultare delle persone solo sulla base dei loro orientamenti sessuali usando un termine particolarmente volgare ed offensivo; l’esempio che facevo sul contesto nel quale questo termine perdeva la sua valenza offensiva, riguardava dei ragazzini di quindici anni, amici tra loro, che poi, dopo, crescono. Quindi niente taboo, faggot, qui è solo questione di civiltà e buon gusto.
Ah, l’avessi avuto disponibile quando ieri mattina una santona ha cercato di convincermi delle sue teorie sul maligno e su Erdogan suo strumento, sulla puzza di zolfo che si sente fino al cielo e sugli adoratori del sedere (=gay e lesbiche…)
Meraviglioso!!!!!!!!!!
grazie Fed.
Ho appena letto un articolo su Pontifex (si, si su PontiFex) dove si spendono ottime parole per la festa della Repubblica e si elogiano le grandi conquiste rispetto al 1946, tra cui i diritti umani come il diritto di voto universale e (!!!) la libertà per tutti di manifestare il proprio pensiero (!!!).
Ora, seguo Pontifex da un bel po’ per criticare tutti i suoi contenuti ma questo é l’unico (l’unico) articolo che condivido e che, nelle ultime righe, mi é anche piaciuto stilisticamente. Quindi, domani preparate il sale e le pale da neve…
Steven, due rapide note…
1) l’articolo è stato scritto da tale “Antonio D’Anna”, un nome abbastanza diffuso ed in un certo senso “anonimo”. Sembra originale, non copiaincollato da qualche altro sito.
2) in passato ci è successo di trovarci in sintonia pure con Brunello. Evento rarissimo. Ma virtualmente ancora possibile.
Buon weekend! 🙂
Mi semto più sollevato! Credevo di aver bisogno di padre Amorph!
Ma vessaten, tu non hai bisogno di padre Amorph, hai bisogno del ciliciennn
Mah, anch’io certe volte sono d’accordo (…) con alcune considerazioni di Volpe (tipo alcune giuste critiche alla classe politica) ma, dato che in quasi tutti gli articoli, poi ci finisce dentro qualche critica ai gay, agli atei, ai massoni, agli ebrei o agli extracomunitari, non sono mai stato in sintonia con un articolo tutto intero.
Questo, invece, é il primo caso in assoluto in cui posso dire che un articolo di Pontifex mi piace (e non solo che condivido qualche – piccolo – punto in comune).
Vessaten hai mai pensato di scrivere o anche solo illustrare storie per bambini?
no, in cambio ho pensato di scrivere ed illustrare storie per i pontizombies…e lo faccio!
Ineccepibile l’articolo, ma le illustrazioni chi le ha fatte, Salvador Dalì? Vabbè l’essenzialità, ma le poppe che sbucano dalle ascelle, io le trovo inquietanti.
caro Caffé, … stai camminando su una lastra di ghiaccio MOOOOLTO sottile…sono permalos@!
Pure io me le vado a cercare, mi metto a camminare sulle lastre di ghiaccio, ma non in Antartide, io lo faccio in quel di Velletri, ridente borgo laziale, dal clima notoriamente gelido, specie ad inizio giugno; ecco perché quelli come me sono rari: non riusciamo ad arrivare all’età della riproduzione!
credimi Caffé, tu non conosci il significato della parola “gelido”
nonostante i disegnini e la scrittura semplice, credo sia altamente improbabile che i pontifecci capiscano qualcosa.
beh, visto che mi nego da sempre a dialogare con eSSi, cerco almeno d´insegnargli qualcosa (principio di NON-NON contraddizione)
Inoltre la speranza é ultima a morire e credo nei miracoli…
Giusto per puntualizzare. Luca non è un finocchio, Luca è un frocio.
L’omosessualità non è condizione sufficiente per ottenere rispetto. Il rispetto bisogna guadagnarselo sul campo, come tutti. E di Tolve non lo merita.
Non ho mai affermato che l´omosessualitá sia la condizione per otterenere rispetto ma che non é nemmeno la condizione per essere offesi gratuitamente.
“Frocio” é una parola che mi mette in imbarazzo perché sinceramente non so se sia un´offesa o meno, io non l´ho mi usata
.La disconosco, mi suona dispregiativa.
Domando alla frazione omosessualistica di pontilex: é una parola con la quale potete convivere ?
Non sono omo ma fa l’istess, la parola, che non ripeto, ha un chiaro carattere dispregiativo, offensivo, adatto a ferire: tante volte, durante l’adolescenza, l’ho sentita pronunciare rivolta da ragazzini verso altri ragazzini che avevano la solo colpa di essere più dolci e sensibili degli altri, ricordo la sofferenza, l’impotenza, la frustrazione nei loro occhi; ricordo le sghignazzate di quegli ottusi prepotenti. Il contesto, però, conta molto, con i miei amici, tra noi, darsi del “f****o, era normale, quasi un saluto affettuoso, sapevamo che la cosa non avrebbe offeso l’amico, che ti rispondeva a tono e giù risate, eravamo stupidini ma simpatici, mai cattivi o crudeli. In definitiva, quella parola, non la userei mai, è un puro insulto, da sempre preferisco l’ironia: se ce l’avessi con un gay, troverei il modo di farlo incazzare senza offenderlo troppo.
Faggot, abbiamo chiarito??
Per essere chiaro è chiarissimo.
Tuttavia poco convincente.
Faggot: di cosa esattamente non sei convinto?
a) Luca era gay (ma detto fra noi, ecchisene…)
b) “frocio” é un termine dispregiativo
c) i pontifeSSi sono “abominevoli” come gli yeti…
Sul punto B.
Innanzi tutto perchè abbiamo ammesso che una parola, al di fuori del suo contesto, non può assumere un carattere dispregiativo.
Inoltre mettere taboo sulle parole contribuisce a generare mostri ansiosi di infrangerli.
Qui non si tratta di taboo, faggot, si tratta di insultare delle persone solo sulla base dei loro orientamenti sessuali usando un termine particolarmente volgare ed offensivo; l’esempio che facevo sul contesto nel quale questo termine perdeva la sua valenza offensiva, riguardava dei ragazzini di quindici anni, amici tra loro, che poi, dopo, crescono. Quindi niente taboo, faggot, qui è solo questione di civiltà e buon gusto.
Ah, l’avessi avuto disponibile quando ieri mattina una santona ha cercato di convincermi delle sue teorie sul maligno e su Erdogan suo strumento, sulla puzza di zolfo che si sente fino al cielo e sugli adoratori del sedere (=gay e lesbiche…)
Questo corso è destinato a crescere ancora. E poi vi sottoporremo anche un quiz per verificare se avete studiato. Attenti! 😀