Come ogni giorno, su pontifex, compaiono articoli che sembrano tratti dal manuale “come non fare informazione onesta“. Articoli come questo sono la palese dimostrazione della disonesta’ intellettuale del giornalismo cattolico, sempre che la diffusione di notizie false e parziali possa essere definito giornalismo.
Leggendo questo articolo sembrerebbe che i media USA partecipino attivamente al complotto giudaico-massonico per zittire la chiesa. Insomma un fulgido esempio di cattofobia oltreoceano.
Il lettore piu’ avveduto potra’ constatare un primo elemento assai palese. L’articolo dice che i network americani non hanno dato spazio all’iniziativa di 43 diocesi allo scopo di proteggere il loro prescelto, il Presidente Obama. Tutto qui. La notizia e’ che la chiesa cattolica, negli USA, e’ ignorata dai media.
Questa sarebbe una notizia? Si puo’ sapere, prima di tutto, perche’ 43 diocesi americane hanno preso iniziative? Da qui potremmo anche capire perche’ i media americani hanno ignorato la notizia. L’autore dell’articolo, Marco Tosatti, si guarda bene dal descrivere la situazione con completezza, dato che sa bene che se lo facesse tutto il mondo riderebbe di lui e delle 43 diocesi americane. Ma a lui e a quelli di pontifex basta attivare la solita contumelia della chiesa perseguitata dai cattivacci ebrei, massoni e gay.
Torniamo all’articolo e facciamo luce.
Tutto parte dalla riforma sanitaria americana varata dal Presidente Obama. Tra i diversi provvedimenti ne e’ stato introdotto uno che obbliga i datori di lavoro a dare ai dipendenti una assicurazione medica che copra anche le spese per l’acquisto di contraccettivi.
I cattolici ultraconservatori hanno reagito definendo questo provvedimento come “attentato alla liberta’ religiosa” ed hanno presentato i famosi 43 ricorsi (uno per diocesi). La tesi dei cattolici e’ che lo stato non puo’ obbligare un cittadino a pagare per qualcosa che ritiene immorale.
Di fronte a questa tesi i media si sono fatti una sonora risata. Come dar loro torto?
I cattolici dimenticano che con le tasse loro hanno pagato e pagano armi, guerre, veleni per condannati a morte e chi piu’ ne ha piu’ ne metta. Anche gli stipendi di tanti preti pedofili sono stati pagati con i soldi dei cattolici americani. I cattolici americani hanno perso un’altra occasione per tacere.
Siamo di fronte alla solita politica del due pesi e due misure. Distorcere la verita’ e le notizie allo scopo di poter frignare a proposito di una persecuzione che non c’e’. Presentare le cose nel modo piu’ parziale possibile allo scopo di ottenere un vantaggio. Fare fumo e confondere le idee perche’ nel torbido si pesca meglio. Questo e’ cio’ che i cattolici, giornalisti cattolici in testa, sanno fare meglio. Dopotutto sono 2000 anni che lo fanno. Loro sono i piu’ bravi ed allenati alla disonesta’ intellettuale.
Sono giorni che ci penso: ma quanto PIACE ‘sta gente sentirsi perseguitata?
Sollevi un punto interessante: vuoi mica vedere che la persecuzione esiste solo nella loro testa? Vuoi mica vedere che godono all’idea di essere perseguitati, al punto da inventarsi la persecuzione stessa? 😀
secondo me sì. almeno in Italia. se pensi che, in nome del cattolicesimo, si fermano città intere, per permettere processioni….
esempio di ieri notte. Premessa, sono un “pizzardone”, ed opero alla Centrale Operativa del comando generale. Ieri notte, come tutte le notti del mese di maggio, e per ogni settimana dei mesi da maggio a settembre circa (non ricordo bene), si tiene la processione ad Divino amore. Ebbene, la processione di ieri notte è partita alle 23 dal circo massimo, per concludersi STAMATTINA alle 7 circa. migliaia di persone a camminare di notte, incuranti di ogni precauzione, prese in preghiera, che hanno obbligato una dozzina di pattuglie a chiudere le strade per farli passare (e sto parlando di strade tipo Ardeatina, non il vicolo sotto casa), per TUTTA la notte. e stasera di replica. Poi ci dicono che vengono perseguitati….
Per non parlare poi di quando le processioni fungono da palcoscenico per le mafie, come successo qualche tempo fa vicino Napoli (forse Torre Annunziata) o la storia delle processioni di ‘ndrangheta e l’atteggiamento ambiguo dei rispettivi vescovi.
ma sono perseguitati! siamo davvero in malafede a non vederlo….
Il gloriosissimo sito Pontifesso ci offre altri esempi di informazione “alternativa”.
Ecco un titolo.
AUSTRALIA, NOZZE GAY: PSICOLOGI CONTRO. A RISCHIO I BAMBINI!
Sembra quasi di sentire un coro unanime: tutti gli psicologi australiani sono contrari alle nozze, stando al titolo. L’articolo proviene in realtà dal sito di UCCR. I ragazzetti hanno tanti difetti, ma almeno scelgono i titoli con molta più oculatezza e senza devastare la realtà. Infatti il titolo originale recita: Australia: 150 medici e psicologi contro le nozze gay
Infatti l’articolo esordisce in questo modo:
Un gruppo di 150 medici di tutta l’Australia ha firmato una sottomissione di richiesta al Senato per opporsi al matrimonio omosessuale.
Per curiosità abbiamo provato ad individuare il numero di psicologi che praticano nella lontana Australia. Il risultato è interessante.
L’ Australian Psychological Society (APS)( letteralmente Società Psicologia Australiana) è un’associazione pubblica stabilita per rappresentare gli psicologi australiani. L’APS comprende più di 15000 membri, rendendola così il più grande corpo professionale rappresentanti gli psicologi in Australia.[1] Essa detiene un Codice di Etica che i membri dell’APS devono accettare e mantenere[2], e una raccomandazione di appropriati onorari per i servizi.[3]
http://it.wikipedia.org/wiki/Australian_Psychological_Society
Dunque i soli psicologi (che sono in realtà solo una parte dei 150 medici a cui fa riferimento la “notizia”) sono OLTRE 15mila.
Ipotizziamo che i 150 “psicologi e medici” siano 149 psicologi ed 1 medico. Il risultato è imbarazzante: una petizione firmata da meno dell’1% degli psicologi viene trasformata da Carletto nel titolo pomposo e fuorviante che avete letto qui sopra.
Sono privi di vergogna!
se 15.000 solo psicologi gli altri medici (di tutte le branche anche quelli generici) quanti sono?
Bella domanda… anche se ovviamente gli amici Pontifessi, nella loro profonda scorrettezza evitano completamente l’argomento… Scorretti ed impostori.
Non capisco nemmeno perché delle televisioni private devono per forza dare spazio alla battaglia della chiesa (43 diocesi… penso che negli USA ce ne siano molte di più, quindi non mi sembra una notizia così incredibile) contro Obama. Anche ipotizzando che Obama sia il loro “protetto” (e non credo proprio sia così) sono tv private quindi possono fare ciò che vogliono. E’ un po’ come se Radio Maria sostenesse le battaglie dei radicali pro-aborto e pro-eutanasia. Non lo fa ma, essendo una radio privata, nessuno gliene fa una colpa.