Ero in debito con tutti voi di un articolo sulla candidatura di Costanza Miriano a Presidente della Repubblica. Immagino l’impaziente e trepidante attesa, quindi eccomi qui.
L’articolo porta le firme dei due “ragazzi del muretto” Piazza e Mancini (battuta che solo chi vive a Roma potrà capire, la spiego a fine articolo). E già dall’esordio è chiaro come le forzature arriveranno a secchiate:
Napolitano propone una donna per il Quirinale
Ma anche no. Durante la registrazione di un documentario, rispondendo alle domande di alcuni studenti, ha semplicemente detto:
Più le donne si faranno sentire, prima arriverà, e mi auguro presto, il momento in cui ci sarà anche una candidata donna a presidente della Repubblica e potrà essere eletta
Nessuna investitura ufficiale, quindi: solo l’auspicio che le donne possano avere maggiore rilevanza nella vita pubblica del paese, e che prima o poi ci sarà una donna Presidente.
Ma le forzature continuano:
c’è chi dice Emma Bonino …
Capito? “C’è chi dice”. E chi? C’è chi dice che Parigi sia bella, c’è chi dice che nella carbonara vada il guanciale e non la pancetta, c’è chi dice che non esistano più le mezze stagioni e, come ci ricorda il più famoso pseudo-rocker italiano, c’è anche chi dice “No”. A queste affermazioni non si può che controbattere “E chi cavolo sono questi ‘chi’?”.
L’inquilino del Quirinale (…) ha pensato finalmente a quando si ritirerà a vita privata (bontà sua…), non senza esprimere però un ultimo auspicio riguardo la successione (termine che non si usava forse durante il tenebroso feudalesimo?)
Per la verità la successione è un concetto vecchio quanto il mondo. Ma dal momento che Napolitano non ha mai parlato, né esplicitamente né implicitamente di “successione”, non vedo proprio perché perder tempo in disquisizioni storiche.
Ne è sorto ovviamente un grande polverone mediatico, con improvvisati sondaggi on-line e la ricomparsa del nome di Emma Bonino, come già nel 1999, tra le favorite a salire sul Colle più alto
Aggiungere una voce al dizionario Italiano-Pontifex:
Pubblico dibattito su temi sui quali la maggioranza la pensa diversamente da loro = polverone mediatico.
Il tutto ci lascia contrariati per due ordini di ragioni, di metodo e soprattutto di merito.
Acciderbolina: non uno, ma ben DUE ordini di ragioni. Sentiamo un po’.
In primo luogo, desta molte perplessità il fatto che il dibattito sulla figura che dovrebbe andare a ricoprire la prima carica dello Stato verta, almeno in queste prime battute, sul genere (e già parlare di genere è alquanto contrario a certa sana antropologia naturale, che individua due sessi, non n generi)
Ora, a parte il fatto che la parola “genere” l’avete usata voi, e quindi se davvero l’utilizzo della parola è contrario a “certa sana antropologia naturale” (qualunque cosa voglia dire) potete prendervela solo con voi stessi, posso farvi notare che “genere” non significa altro che “carattere degli organismi dioici che permette di distinguere gli individui appartenenti alla stessa specie in maschio e femmina”? Quindi, come si dice nei più raffinati circoli letterari romani, de che ca**o stamo a parlà?
Chi rappresenta Emma Bonino (voi vi chiederete anche chi rappresenta Giorgio Napolitano)?
(…)
proponiamo il nome di una Donna Maiuscola, Madre feconda, Lavoratrice instancabile entro e oltre il focolare, Sposa felice e, dulcis in fundo, buona Cattolica: Costanza Miriano.
Perdonate, ma la domanda nasce spontanea: e chi rappresenta Costanza Miriano? Piazza e Mancini provano a rispondersi da soli:
Lei certamente rappresenterebbe molte donne (la maggioranza silenziosa), e personalmente rappresenta anche noi.
Sempre silenziosa sta maggioranza, eh? Mai che alzino un po’ la voce! Proviamo a capire chi rappresenta Costanza Miriano. La maggiroanza dei cattolici? Mi pare difficile. Così come mi pare difficile che la cosa possa essere dimostrata da P&M. La maggioranza delle donne? Ho i miei seri dubbi. Certo il suo libro è stato uno dei successi editoriali dell’ultimo anno, nessuno lo nega. Ma ora vi faccio una domanda impegnativa: sapete quante copie vendute sono necessarie, nel comatoso ed intasato mercato dell’editoria italiana, per essere considerati uno dei “successi letterari dell’anno”?
La risposta dopo la pubblicità.
Ventimila copie. Esattamente: soltanto ventimila. Ora mi chiedo: se solamente 20.000 persone in Italia hanno ritenuto accettabile spendere la non certo esorbitante cifra di 12,50€ per potersi abbeverare alla fonte della saggezza mirianiana, di chi dovrebbe essere rappresentativa la signra Miriano? Di un numero di cittadini che riempirebbe per 1/4 lo Stadio Olimpico?
Emma Bonino, piaccia o non piaccia (ed a me, personalmente, “non piaccia” moltissimo), alle ultime elezioni regionali nel Lazio ha ricevuto, pur perdendo, 1.331.335 voti.
Penso sia sufficiente a stabilire che forse la Bonino non rappresenterò tutti gli italiani (e del resto si diceva la stessa cosa per Napolitano), ma di certo ne rappresenta molti di più che non la Miriano.
La Bonino al Quirinale non sarebbe altro che l’ennesimo vulnus inferto ad un Paese che a fatica si ostina a rappresentare l'”eccezione” nel mare del pensiero unico anti-umano vigente in buona parte dell’Occidente scristianizzato.
Può anche darsi, ma del resto è anche necessario chiedersi: cosa ha voluto pinocchiare i quattro cantani? Lombando veemente con badani non avrei mai transitato che la frengola potesse spalancare e riantergare nell’equipaggio, giocoforza anche il conte a pascolare il poggetto con la diletta per due!
Concludo con una piccola nota giuridica: per diventare Presidente della Repubblica devi aver compiuto il 50° anno di età. La Miriano ne ha 41. tra i motivi per i quali la sua candidatura suona ridicola questo possiamo inserirlo tra le “Varie ed eventuali”.
Fonti pontifeSSe: http://www.pontifex.roma.it/index.php/opinioni/laici/11361-vogliamo-costanza-miriano-come-presidente-della-repubblica
PS: vi dovevo la spiegazione per la definizione di Piazza e Mancini come “I ragazzi del muretto”. A Roma esiste una Piazza Mancini, famosa per due motivi.
1) È il capolinea del tram per andare allo Stadio Olimpico, che si trova sulla sponda opposta del Tevere
2) Negli anni ’90 aveva molto successo una serie TV intitolata “I ragazzi del muretto“, che raccontava di un gruppo di ragazzi che si riunivano vicino al muretto di Piazza Mancini.
Quindi l’abbinamento, per chi vive a Roma, è automatico.