Il sogno americano e i granchi PontifeSSi.

ESTREMISTI DEL TEA PARTY: perché aspettare tasse più basse, meno spesa pubblica e un governo limitato è così estremista.

I politici hanno una loro etica. Tutta loro. Ed è una tacca più sotto di quella di un maniaco sessuale

Woody Allen

Oh, eccoci di nuovo qui. È sempre un piacere. Orbene, dopo un fine-settimana in villeggiatura a cui va aggiunto…. *emh* un periodo relativamente breve ma salutare di disintossicazione dalle fregnacce PontifeSSe, son tornato. Oggi si andrà piano: iniziamo da un articolo che in qualsiasi altro contesto meriterebbe d’essere preso coi guanti e servito con estrema cautela su un piatto d’argento intarsiato. Ma visto il modo dei Nostri di trattarlo potrebbe pure essere presentato con assoluta nonchalance su una padella lercia e graffiata nemmeno degna del (con tutto il rispetto per la pietanza) la pasta e fagioli di Bud Spencer. Di che sto parlando? La politica.

Già: è più specificatamente quella americana. A dimostrazione che quando vogliono sanno pure fregarsene degli affari Oltre Oceano. Ma solo perché si parla della politica reazionar conservatrice “cattolicizzata” di Sanctorum e compagnia. Altrimenti tutti gli americani son Massoni anti-clericali e rivoluzionari. Insomma ci siam capiti…

Negli ultimi due decenni, la destra religiosa americana è diventata sempre più cattolica, sia in senso letterale che metaforico.

Già qui viene da chiedere con movenze alla Nostalgia Critic: ‘Nd so, Who fucking does it care?

Ma andiamo avanti.

Nel senso letterale, abbiamo visto l’emergere di scrittori cattolici come leader intellettuali della destra religiosa nelle università, nei centri di potere, nella stampa e nei tribunali. Questi scrittori promuovono un programma che, a livello teoretico, prevede il recupero della tradizione del diritto naturale sulla scia di S. Tommaso d’Aquino.

Quindi…. prendere come riferimento idee di un santo cattolico significa essere cattolici?

Tutto qui? Non serve, che so, cosucce come il battesimo cattolico… la comunione magari… tutto qui?

A livello più pratico, comporta un appello al buonsenso, del tipo “tutti lo sanno” o “è così e basta”, che ha caratterizzato le recenti lotte della destra contro, per esempio (ma guarda tu che caso questo esempio…), il matrimonio omosessuale. 

Già: dire tutti lo sanno o è così e basta sarebbe buonsenso. Non mi stupisce quindi che i nostri ne siano quasi del tutto privi.

Ad ogni modo: dire che tutti lo sanno non è una prova, per il semplice fatto che, ad andare a ritroso, pare che quei famosi tutti si siano sbagliati parecchie ma parecchie volte.

Non parliamo poi del è così e basta, degno più di un bambino capriccioso che di un politico.

Non c’è nulla di nuovo nel vedere intellettuali cattolici conservatori. Si pensi, per esempio, a John Neuhaus o a William F. Buckley. La novità è la crescente importanza che questi pensatori e leader cattolici stanno acquisendo nel mondo della politica americana, uno spazio finora occupato dai protestanti evangelici.

Gli intellettuali cattolici sono diventati per la destra americana ciò che gli intellettuali ebrei erano una volta per la sinistra americana.

Nelle università, nei tribunali, nello stesso Congresso nazionale, sono questi intellettuali cattolici a fornire la cornice teorica che modella gli argomenti conservatori nel dibattito pubblico su un’ampia gamma di questioni. Spesso questi argomenti sono perfettamente identificabili come provenienti da fonti tomiste o gesuitiche, ma la maggior parte delle volte entrano nel dibattito politico semplicemente come questioni “conservatrici”.

E qui vengono alla memoria vecchi discorsi sullo sfruttamento dell’immagine della Chiesa evocate da certuni.

Ma qui non c’entra nulla: no no…

Per capire cosa stia succedendo, dobbiamo andare oltre il ruolo dei singoli leader cattolici per considerare invece il più ampio quesito dello stile cattolico di fare politica. È ciò che ho chiamato il senso metaforico.

“Cattolico”, in questo senso, sta a indicare tre cose: voglia di una leadership forte; enfasi sui risultati (il cattolicesimo come “religione delle opere”); e una visione “manichea” del mondo nella quale la Chiesa — non le chiese — si erge come un baluardo contro le grandi forze di opposizione, sicché fuori dalla Chiesa esiste solo il caos.

In questo senso, un elettore repubblicano cristiano sarebbe alla ricerca di un Capo che conduca i soldati cristiani alla vittoria in una crociata. Egli si preoccupa del programma politico del suo candidato piuttosto che della sua anima. Egli risponde all’appello perché ritiene il Partito Repubblicano l’ultimo baluardo della civiltà nella palude del mondo moderno. (…)

Ovviamente il fatto che attualmente la Chiesa preferisca tenersi, quantomeno ufficialmente, lontana da certe definizioni, invero più consone a un Lefebvriano o a un Puritano, non dice nulla all’autore di questo scritto.

Ma in fondo l’importante è riuscire a convincere non certo essere il più possibili obiettivi, dico bene? 

Si tratta poi di una visione del mondo politico singolarmente adatta al tipo di politica scandalistica oggi di moda. Chi se ne frega se il vostro candidato è un po’ matto o ha qualche scheletro nell’armadio, se sconfiggerà le forze delle tenebre?

Già: chi se ne se, come nel caso di Formigoni, ci siano seri estremi per sospettare brogli e favoritismi. O chi se ne, come nel caso di Berlusconi, che abbia una quantità inusitata di processi a suo carico che in qualsiasi altro Paese avrebbe comportato le sue istantanee dimissioni e, probabilmente, alla rinuncia alle varie e anche queste inusitate prescrizioni.

I sinistrorsi tollerano qualche venalità nei loro candidati, purché essi facciano il bene. I “cattolici” conservatori tollerano qualche venalità nei loro candidati, se ritengono che essi possano sconfiggere le forze del male.

Viene da chiedersi se per venalità si riferisca alla sfera giudiziaria o a quella religiosa.

Ma conoscendo il tipo di pollo potrei metterci la mano sul fuoco che per eSSo la seconda sfera è sempre più vitale della prima. Tranne ritrattazioni a comodo.

Può tutto questo portare Santorum alla nomination repubblicana? Probabilmente no. Ci sono già segnali che mostrano Santorum in declino, a misura che l’estremismo del suo dogmatismo religioso diventa sempre più evidente agli elettori, costringendo gli evangelici a discernere le profonde differenze tra la sua e la loro fede. L’appoggio dei conservatori dei Tea Party è ancora più tenue, in quanto questo movimento è l’espressione di un modo profondamente “protestante” di fare politica, che si trova a disagio con la retorica e la visione del mondo del conservatorismo “cattolico”.

Si intravedono possibili, profonde, divisioni nel Partito Repubblicano lungo la falla che divide il conservatorismo politico “protestante” da quello “cattolico”. Ma, indipendentemente da ciò che possa succedere, il sorgere prima di Gingrich e poi di Santorum come candidati della destra religiosa è un segno profondo di quanto questa destra stia diventando sempre più cattolica.

In breve: chi se ne se la destra cattolicizzata si scinderà dalla base  da lui stesso indicata, o che il partito repubblicano rischi di dividersi come la DC post Mani Pulite, l’importante è che nasca una destra (sé-dicente) cattolica. E al diavolo se è minoritaria.

Una logica ferrea che giustifica il sensazionalismo con cui i Nostri hanno citato la notizia.

Come no.

Fonte del facepalm: http://www.pontifex.roma.it/index.php/editoriale/esteri/10840-la-qcattolicizzazioneq-della-destra-americana

7 pensieri su “Il sogno americano e i granchi PontifeSSi.

  1. Gabriele

    QUALCUNO DICA AI PONTIFESSI, CHE I PADRI FONDATORI DELLA CHIESA COME TOMMASO D’AQUINO, SONO FONDAMENTALI ANCHE PER LA CHIESA PROTESTANTE

    Rispondi
    1. FSMosconi Autore articolo

      Be’, dai: non sopravvalutarli. Quando mai sanno quel che dicono?
      Voglio dire: se l’avessero saputo non avrebbero citato questa notiziola da trafiletto di cronaca. Del giornale parrocchiale. Di una parrocchia semivuota. In una campagna deserta.
      Della serie: ma chissene?

      Rispondi
        1. admin

          Corretto: la loro etica è paragonabile a quella di un avvocato 50enne di Murat che appende fegati ai citofoni di giovani biologhe… Appunto, poco sopra il maniaco sessuale.

          Rispondi
          1. admin

            BV, purtroppo la cronaca parla proprio di te… Mi dispiace: sei stato tu ad appendere il fegato al citofono della 26enne…

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