Don Mario Bonfanti. Già, noi vi indichiamo direttamente il suo nome e cognome, a differenza della scelta ambigua e timida del caro Brunello che, nel dare le notizie, sceglie sempre un malcelato cerchiobottismo frutto forse di un modo discutibile di fare “giornalismo”. Foxy infatti accenna, abbozza, ma non delinea mai chiaramente. Ci pensiamo noi a mettere una toppa alla dimenticanza di Brunello.
Don Mario è il sacerdote che dalla fine del 2007 anima la vita della comunità pastorale di “S. Antonio Abate”, appartenente alla Diocesi di Milano. Dalle parti di Don Giorgio De Capitani, per capirci.
Don Mario ha un profilo su Facebook, all’interno del quale pubblica le sue idee, le sue riflessioni. Molto spesso sotto forma di link. Link che portano principalmente alle pagine di Amnesty International (non certo un sito che sostiene la pedofilia oppure il terrorismo). Vi mostriamo alcuni dei messaggi che compaiono nel profilo di Don Mario.
Dopo aver dato uno sguardo alla bacheca di Don Mario, vi offriamo il contenuto della lettera con cui la Diocesi di Milano, in sintesi, si “libera” di Don Mario, affermando che avrebbe tenuto “atteggiamenti discutibili” e ponendo fine al “prestito” grazie a cui Don Mario era chiamato ad esercitare il suo ministero al servizio della Diocesi di Milano. Sembra di assistere ad un tardivo calcio-mercato con i relativi cartellini che vengono prestati, ceduti e trasferiti…
Atteggiamenti discutibili? Non ci pare che Don Mario abbia organizzato festini a base di sesso e droga. Quali sarebbero questi “atteggiamenti discutibili”?
Stanti le affermazioni della Curia di Milano, non comprendiamo davvero le ragioni del tono timido e quasi dismesso con cui Brunello introduce l’accaduto.
Se davvero il suo vescovo ha deciso di mandarlo via per motivi di incompatibilità, dobbiamo solo plaudire ad una alto prelato coraggioso e serio che ha fatto il suo dovere, politicamente scorretto per lo spirito del mondo, ma in perfetta obbedienza alla parola di Cristo.
Cosa significa quel “se davvero” E perchè non indicare nome e cognome del sacerdote, in modo che chiunque possa verificare se realmente Don Mario è “incompatibile” con la Diocesi di Milano o se, come sembra a molti, si tratti semplicemente di una ritorsione. Davvero ci risulta incomprensibile il perverso meccanismo mentale secondo cui Brunello si sente legittimato a criticare anche il Papa (eSSo infatti è fedele a Roma, ma…) mentre gli risulta automaticamente evidente la perfetta obbedienza di questo provvedimento di un qualsiasi Vescovo (l’Arcivescovo di Milano in questo caso) alla Parola di Cristo. Noi sicuramente non siamo Voce della Chiesa, così come Brunello non è voce della Chiesa (e l’ha detto Padre Lombardi, che invece è Voce attendibile della Chiesa). Quindi non ci capacitiamo delle ragioni che spingono Foxy a tutta questa giuliva euforia.
L’omosessualità, se casta e contenuta, rimane una disgrazia come lo è la corruzione o il male incurabile e bisogna pregare per la guarigione di questi fratelli, o comunque invocare Dio perché faccia vivere questa situazione con serenità, ma quando l’omosessualità diventa ostentata, messa in evidenza come fosse una cosa di cui vantarsi, siamo fuori strada.
Brunello, in quale messaggio di Don Mario trovi l’ostentazione dell’omosessualità vissuta in maniera non casta? E per quale ragione continui pervicacemente a paragonare l’omosessualità ad un male incurabile? L’unico male incurabile è la tua omofobia che ti porta a questi comportamenti incredibilmente biechi. L’unico male incurabile è la tua paura del diverso, che ti porta a strumentalizzare la morte ed ogni altro evento per “portare acqua” al tuo mulino.
Ecco: diciamo bravo al vescovo nel caso avesse preso la decisione per mettere riparo alla vergogna di un prete pro gay, che va contro la Chiesa stessa, contro Cristo e scandalizza i bambini.
Foxy, vuoi essere così gentile da indicarci quali frasi di Don Mario scandalizzerebbero anche i bambini? La bacheca del sacerdote è piena di messaggi di solidarietà. Molti provengono da persone che non conoscono Mario Bonfanti di persona. Ma moltissimi provengono proprio dai suoi parrocchiani. Molte testimonianze parlano di persone che, grazie a Don Mario, si sono riavvicinate alla Chiesa. Non è dato sapere se queste persone siano omosessuali. E sinceramente poco ci importa!
Le restanti bestialità proferite da Brunello, che evidentemente ignora l’affetto che circonda il sacerdote Mario Bonfanti, si possono leggere qui:
http://www.pontifex.roma.it.nyud.net/index.php/editoriale/il-fatto/10832-finalmente-vescovi-di-carattere-basta-con-preti-cattolici-pro-gay-vanno-contro-il-cattolicesimo
Noi preferiamo concludere questo nostro piccolo contributo citando le parole dei genitori del sacerdote. Parole che condividiamo completamente.
Siamo i familiari di don Mario. Non possiamo tacere davanti a questa ingiustizia subita da nostro figlio! Neanche il peggior criminale viene condannato negandogli il diritto di difendersi e voi uomini di Chiesa dovreste essere ben lungi da questi comportamenti. Avete, invece, tramato alle sue spalle; lo avete trattato come un cane senza rispetto e dignità.
Don Mario è una persona ben consapevole del suo ruolo di prete e come tale si è sempre comportato. I suoi parrocchiani gli vogliono bene e lo stimano perché è coerente nelle opere e nei fatti al Vangelo. La domanda che ci facciamo è: perché non avete parlato con lui? Le persone civili parlano dei loro problemi a 4 occhi e insieme cercano la soluzione migliore.
Non capite che agendo così seminate solo astio, malumore e odio, anche tra i parrocchiani, che da un giorno all’altro si trovano davanti un’altra persona, senza avere la possibilità di capire il motivo di tutti questi cambiamenti? Le persone non hanno più le fette di salame sugli occhi.
Si interrogano; si fanno idee e opinioni e traggono le loro conclusioni e, così, voi uomini di potere ne restate screditati. Se il vostro comportamento si rifà al Vangelo – come voi dite, spiegateci voi cosa vuol dire amare il prossimo, praticare la fratellanza, l’umanità, la giustizia, la carità e la tolleranza? Dimostrate di non avere neanche un briciolo di rispetto e coscienza umana!
Don Mario si è sempre adoperato con serietà, professionalità, amore e dedizione, cercando di coinvolgere i parrocchiani in attività di crescita spirituale e comportamentale e ora voi calpestate senza rispetto la dignità di un vostro simile solo perché ha avuto il coraggio di esprimere le sue idee. Sono queste motivazioni sufficienti per un trattamento così ingiusto e doloroso?
Qualche link per approfondire l’accaduto.
http://www.merateonline.it/articolo.php?idd=18117 (le riflessioni di Alberico Fumagalli)
http://www.merateonline.it/articolo.php?idd=18084 (la lettera dei genitori)
http://www.merateonline.it/articolo.php?idd=18048 (l’intervista di Don Giorgio)
http://www.dongiorgio.it/pagine.php?id=2772 (il sito di Don Giorgio)
Ad integrazione dell’elenco di articoli interessanti:
http://www.merateonline.it/articolo.php?idd=18184
Ed ecco la cronaca della raccolta di firme dei parrocchiani.
http://www.merateonline.it/articolo.php?idd=18191
Su Giornalettismo però viene indicato come prete pro-gay.
Sarà la loro pessima abitudine a taroccare e/o non verificare le notizie, ma se così fosse, se davvero sostenesse le unioni omosessuali, il suo atteggiamento nei confronti della Chiesa sarebbe, senza ombra di dubbio alcuno, decisamente discutibile.
Che dire? Proviamo a contattarlo per capire se quanto affermato da Giornalettismo è farina del loro sacco oppure ha qualche attinenza con la realtà? E poi “pro-gay” è un termine generico: se parliamo delle unioni tra persone dello stesso sesso posso essere parzialmente d’accordo con te.
Riceviamo e pubblichiamo questa dichiarazione di don Mario.
Viste le ripetute uscite di alcuni giornali
DICHIARO e RIBADISCO
che il sottoscritto don Mario Bonfanti
dopo l’intervista rilasciata al Giornale di Merate in data 16 febbraio 2012
NON ha MAI più rilasciato né interviste né dichiarazioni di sorta.
Inoltre dal primo di marzo, data della cessazione della convenzione
tra le Diocesi di Milano e di Ales-Terralba,
il sottoscritto è e rimane a tutt’oggi in TOTALE SILENZIO STAMPA.
Pertanto MI DISSOCIO PUBBLICAMENTE da OGNI DICHIARAZIONE o AFFERMAZIONE
apparsa sulla stampa e messa sulla mia bocca.
Nuovo articolo su Don Mario …
http://www.merateonline.it/articolo.php?idd=18651
Ancora, sull’argomento.
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_marzo_18/prete-difende-gay-perego-paese-solidale-2003729245438.shtml
Ho conosciuto molti sacerdoti “gay” costretti a vivere nell’ipocrisia e nella menzogna. Don Mario, per fortuna, non fa parte di costoro. Capisco che la Chiesa non può sostenere le prese di posizioni pubbliche di Don Mario, tuttavia, credo che egli possa essere molto utile alla Chiesa svolgendo un ministero diverso. Domando a Don Mario di non perdere l’entusiasmo, la gioia, lo zelo per le anime, che tocca il cuore di chi lo ha incontrato.
Don Michele
ma pare che non sia stato affatto “cacciato” come si sosteneva, ma è egli stesso che ha scelto di uscire dalla Chiesa Cattolica per poi entrare in quella episcopale:
http://www.ilgiorno.it/lecco/cronaca/2012/11/04/796912-lecco-don-mario-bonfanti-prete-gay-battesimo-vescovo.shtml
Nell’articolo si dice anche che era stato allontanato dalla sua parrocchia originaria ma non si capisce il perché. Sembra una vicenda piena di stranezze e fatti rimasti oscuri …