Carissimi, con una discreta faccia tosta il caro Brunello ci accusa di fare affermazioni poco educate nei suoi confronti. Chiaramente eSSo non legge i nostri articoli, sempre ben supportati da evidenze e mai frutto della semplice nostra opinione o fantasia. Una nuova prova di quanta scarsa attenzione prestino i cari amici Pontifessi a quanto (e come) scriviamo ci arriva anche quest’oggi, attraverso la pubblicazione di un articolo che, apparentemente, arriva direttamente dalla penna di Carletto.
Viene proposto (lucido lucido, come fosse nuovo) un brano che si scaglia contro i cattivissimi comunisti. L’articolo serve a rinfrescare la memoria delle sciagure perpetrate dai “comunisti” ai danni del mondo intero. Articolo critico, molto critico (anche a ragione) nei confronti del dittatore Stalin. Ma come capita spesso quando si ha a che fare con il Maldestro, c’è sempre un “ma”. Non ci interessa ovviamente rispondere ai contenuti dell’articolo (visto che non ci interessa difendere della reputazione di Stalin). Ci piacerebbe leggere parole simili dedicate al nazifascismo sul bel sito Pontifesso, ma abbiamo l’impressione che l’attesa sarebbe vana. Ci interessa e ci preme invece ristabilire l’ordine delle cose: l’articolo non è tutta farina del sacco di Carletto. Anzi, in maniera ingannevole il Maldestro infila nel suo articolo addirittura il nome dell’autore originale, di cui viene scippato il pensiero, facendolo passare per un prodotto di Carletto. E se pensate che gli inganni siano finiti, vi sbagliate.
Innanzitutto ci preme mostrarvi una snapshot che cattura una parte del brano di Carletto, evidenziando un dettaglio che si rivelerà fondamentale. La sostanza e la forma dovrebbero corrispondere. Non in questo caso.
Stando dunque alla forma, pare che il brano del Geniale riporti una breve citazione tratta da “Il Timone” di un articolo di tale Massimo Caprara. Abbiamo evidenziato con il box arancione il “cuore” della truffa: si afferma esplicitamente che si stà citando quanto scritto dal Carpara, ma il virgolettato (dunque la citazione esplicita dell’altrui lavoro) comprende soltanto una singola frase. Non serve certo un genio per individuare in rete copie di quanto vergato dal Caprara stesso. Un esempio qui di seguito.
Potete constatare da voi che la grande parte di quanto proposto a firma di Carletto sia in realtà prodotto dell’intelletto di Massimo Caprara. Ecco un esempio in cui forma e sostanza non coincidono. In perfetta aderenza alla tradizione a cui si attiene il caro Maldestro.
Ma le sorprese non sono finite. Perchè una ricerca superficiale potrebbe far pensare che l’articolo, seppure copiato in larga parte, potrebbe essere in realtà “fresco”. Perchè dunque avremmo usato l’espressione “come fosse nuovo” qualche riga più sopra? Beh semplicemente perchè, seppure con un diverso titolo, lo stesso articolo era già stato proposto in passato. Poi è misteriosamente scomparso (anche dalla cache di Google). Ma non è scomparso da altri siti che hanno la brutta (bella per certi versi) abitudine di riprendere, fotocopiare e rilanciare gli articoli Pontifessi. Un esempio? Eccolo.
http://medjugorje.altervista.org/index.php/index.php?s=notizie&annonews=2010&mesenews=9&giornonews=7
Come possiamo commentare gli abusi perpetrati attraverso questo articolo? Non possiamo. E concludiamo citando semplicemente la fonte dello scempio.
http://pontifex.roma.it.nyud.net/index.php/opinioni/laici/9896-stalin-da-qsacerdoteq-a-spietato-persecutore-di-cristiani
“Ci piacerebbe leggere parole simili dedicate al nazifascismo sul bel sito Pontifesso..”
mi sa che attenderemo invano, lo sai no? Quelli erano “cristiani” che hanno liberato il mondo dai “perfidi deicidi che hanno affamato la Germania” e poi “Hitler non fu il male assoluto”..questa la sintesi del pensiero pontifeSSo ..e poi si offendono se un@ gli dice di andarsi a curare!!! MAH!
):D