Volpastren non risponde su Scilipoti, perché il suo ufficio stampa continua a scribacchiare Pontifex. Non solo, ma gli fa anche un plauso. Quindi Volpastren conferma anche la sua natura omofoba. Dopo essersi subito sperticato in sua difesa, senza aver difeso mai se stesso dal dubbio di essere uno stalker, adesso tace e sommessamente gli fa un plauso.
Per inciso, già che ci troviamo e già che la questione è stata ripresa da Sandro Storri nei commenti ad un vecchio articolo pontifeSSo, Padre Lombardi ha confermato come Volpastren & co. NON rappresentano l’opinione del Vaticano, e conferma come Pontifex non sia una buona fonte per parlare del complesso tema dell’omosessualità. Visto, Volpastren, quando ti dicevo che non avevi autorità a parlare di religione? Non sei manco un buon cattolico. Quindi, quando propinerà di diffondere il Magistero, di diffondere il Verbo avremo tutti la conferma che blatera sciocchezze e non perché siamo noi i perfidi e topi di fogna. Ma che non è attendibile lo dice il portavoce del Vaticano, che si sarà presumibilmente consultato col Papa. Quindi, Volpastren, datti all’ippica!!
Continuiamo: sarebbe bello sapere, poi, secondo quali dati la maggior parte degli immigrati provengano via terra: la tua naturale superficialità nel trattare questi argomenti fa di te un giornalista molto scadente, seppur con trentennale esperienza. Anche qua sono scemenze blaterate senza manco una fetecchia di dato.
Ma adesso viene il bello. L’articolo che mi ha permesso di aggiungere altri tasselli alla questione pubblicità & Pontifex. Lino Toffolo o Mario Monti al governo è uguale: adesso il nostro parla di economia pur non essendo ‘sto grande economista (semmai giurista e pure con scarsi risultati visto che propone il reato di omosessualità che manco il Papa si permette di dire). Ma questa è un’altra storia. L’importante è che aggiungiamo un altro piccolo tassello alle sue entrate pubblicitarie. Dunque perché ne parlo in relazione a questo articolo? Perché, come anche in un recente artiolo su Scilipoti, Volpastren mette la foto di un personaggio famoso (prima Scilipoti ora Lino Toffolo) che c’entrano e non c’entrano (in questo caso Lino Toffolo c’entra proprio come il cavolo a merenda). Ma attrae l’attenzione. Fa credere che si parli di Lino Toffolo (con Scilipoti sembrava che fosse quest’ultimo a parlare, salvo leggere la firma di Volpastren). Insomma un piccolo inganno subdolo a lettori un po’ disattenti. Analogamente le parole in rosso: sembrerebbero link che possano citare le fonti, uno direbbe meno male. Invece è pubblicità.
Prendiamo, per esempio, l’articolo sull’AIDS: di sicuro, come dice Giux stamani, il testo è tutto fuorché cattolico. Ci si preoccupa del vil denaro e non di creare uno stato solidale. Il tutto per attaccare gli omosessuali. Ovvio. Francamente gli sprechi da tagliare sono altri. A ben guardare vediamo che anche dall’home page si vede la pubblicità in rosso che attira. Attira perché sembrano link di approfondimento.
Altre volte occorre aprire il post per visualizzare la pubblicità. Anche nei commenti si visualizza la pubblicità:
Ma solo aprendo il post su Introvigne il box commenti appare così, perché aprendo gli altri post o dalla home page la pubblicità al commento di Seveso non appare. Ah, a proposito di Introvigne. chissà che bello essere esperti di cose cattoliche come lui.
Come vedete, quindi, ci sono dozzine di trucchetti per ottenere un singolo click. E il fatto che si moltiplichino fa credere che diano scarsi risultati, perché altrimenti non sarebbe necessario infarcire il blog di tutta la pubblicità ricorrendo a ogni miserevole trucchetto per far soldi. Ribadisco: guadagnare facendo blogging è anche una soddisfazione, ma quello che fa Volpastren non è blogging. I suoi sono solo trucchetti, nemmeno efficaci, per racimolare soldi.
ma non dovrebbero esserci delle regole nei progammi di affiliazione?
Difatti uno di questi programmi di affiliazione stanno pensando di rescindere il contratto con Volpastren (con suo sommo dispiacere) per la violazione delle regole contrattuali, proprio in relazione all’omofobia pontifeSSa. Proprio qui su Pontilex se n’è dato conto (admin magari puoi farci una summa tratta dal tuo potente archivio).
… e ancora una volta s********o 😀 😀
siii, molto -iSSimo!!! ):D
Annaspo, sento venir meno le forze.
Brunello dedica un intero articolo per rispondere alle critiche che sono piovute sul suo “pensiero” sui malati di AIDS. E per chiarire il suo concetto ha usato la seguente frase (copiaincollata direttamente dal sito Pontifesso):
Da questa angolazione, il drogato morto, il rapinatore o il bandito sparato, pari sono, prede di opzioni negative e suscettibili di esito tragico.
Ma come caxxpiterina parla Brunello nostro? Credevamo fosse un letterato, un avvocato di grido, un giornalista d’assalto. Invece scrive “il bandito sparato”…
Ho ucciso per molto meno! Ho ucciso per molto meno!
Meglio sarebbe stato per sua madre se non fosse mai venuto alla luce, citando le sue stesse parole!
Vado a prendere un poco di aria: sento che stò per svenire…
Avvisatemi appena hanno corretto questo orrore… Fino ad allora temo dovrò stare lontano dal sito Pontifesso: il mio sistema immunitario è messo a dura prova dalle stronzate che leggo. Se poi ci si mettono pure gli errori di grammatica e di ortografia parte immediatamente l’embolo e finisce che mi ricoverano…
Sob: che depressione. E si definisce pure “il direttore”. Ma boffangulo!
E qualcuno si faccia coraggio e sollevi all’attenzione del povero Brunello ignorante che il nostro Presidente della Repubblica si chiama Giorgio Napolitano, non Napoletano!
Notevole la ripetizione molteplice di questo stesso gravissimo errore. Lui (direttore, giornalista, avvocato) e tutta la sua folta schiera di incompetenti ed inetti collaboratori non si accorgono di aver sbagliato il nome del Presidente della Repubblica! Vergogna!
http://www.google.it/search?q=Napoletano+site%3Apontifex.roma.it
Notare che anche Google si rifiuta di cercare “Napoletano”… Ed insiste per usare Napolitano!