Nessuno può servire a due padroni: o odierà l’uno e amerà l’altro, o preferirà l’uno e disprezzerà l’altro: non potete servire a Dio e a mammona.
Vangelo secondo Matteo 6,24
Niente: io c’ho provato. Ho provato a far finta di niente. C’ho provato a far finta di niente riguardo all’articolo PontifeSSo su Hitler e l’eutanasia schifosamente comparate, ho altresì provato a far orecchio da mercante alle ennesima IDiozie affusiane onde citarle al momento opportuno, ma tanto ormai. E ho provato a far finta di niente riguardo questo articolo. Ma è stato più forte di me.
Il Papa, in Germania, ha detto che la chiesa deve essere povera e mai attaccata ai beni. Una affermazione condivibile e giusta. Tuttavia scendiamo nel concreto. Tali affermazioni di principio, spesso cozzano con la realtà. La chiesa italiana ha delle agevolazioni fiscali, molti luoghi come residenze e alloggi non pagano l’Ici.
Perfetto. Direte voi: finalmente Vopasten s’è svegliato? Finalmente ha aperto gli occhi su queste piccole contraddizioni che non fanno onore a un’organizzazione quale (molto) teoricamente dovrebbe essere la Chiesa, no?
E’ innegabile che tante opere di carità sono frutto della chiesa catolica che si surroga alle lacune dello Stato, ma il non pagare l’Ici come ottenere soldi dalla raccolta fiscale ci pare quanto meno discutibile.
Attenti a cominciare di già l’Inno alla Gioia: non è ancora finita…
Stranamente, per vie opposte, giungiamo alla stessa conclusione di radicali e anticlericali.
Quindi il nostro nega l’evidenza pur di non giungere alla medesima conclusione dei suoi maggiori, presunti, avversari. Una cosa invero molto infantile. Ma ripeto: non è questo il peggio:
Dunque, il non pagare l’Ici e ottenere benefici dimostra che la chiesa catotlica é legata al mondo. Incassa soldi dalla politica e dalla realtà che la circonda. Una chiesa che, pertanto, riceve regalie e sconti é davvero libera? Potrà mai alzare la testa e dire pane al pane e vino al vino? Non sarà sotto schiaffo?
Di nuovo ben svegliato ma… ma c’è un ma. E si palesa nella frase seguente:
Ecco a qual livello ci ha ridotti proprio il principio di chiesa che si apre al mondo, che accetta le leggi del mondo.
Se, al contrario, la chiesa fosse totalmente immune da ogni contaminazione mondana, sarebbe libera di dire sempre quello che pensa.
Pensiamo al concreto: a quanto pare la quasi totalità delle alte sfere, ma non serve andare neanche troppo in alto: si pensi ai parroci influenti nelle questioni di giunta comunale, si arroga il diritto di dettar linee che politico probus qui e politico probus lì spesso e volentieri accettano pur d’avere il consenso popolare. Eppure è paradossale, perché si foraggiano l’un l’altro: il politico dice: sono sempre stato religioso e il parroco: non si votino i candidati contrario alla morale comune. Ora quel che in soldoni vorrebbe Volpe sarebbe il liberare, da una parte comprensibilmente, la parte religiosa da questo vizioso circolo. Eppure non fa accenno del contrario e cioè I Prelati possono farsi foraggiare senza foraggiare. Un ritorno al Medioevo in via fattuale.
Veniamo alle cose di casa nostra.
Che cosa aspettano i politici, come avevano promesso, a ridurre i costi del Palazzo?
Quod erat demostrandum: non che non sia d’accordo. Ma mi pare un palese modo per sviare l’attenzione dalla ricchezza smodata di certuni. O no?
Ad eliminare quegli enti inutili e costosi che sono le Province?
Nessuno lo sa.
Di nuovo: C.V.D.
E approfittiamo di questo piccolo spazio per lanciare un appello: firmate per il referendum anti Porcellum, quella legge elettorale limita la libertà di scelta degli elettori e favorisce le lobbies.
Ricordo ad onor di cronaca al caro Volpe che il cosiddetto Porcellum è una norma di un ministro del suo tanto amato Berlusconi. Ah, quando si parla di cose mondane ci si scorda anche quanto detto poche righe fa. Vero direttore?
In linea definitiva si può dire che secondo Volpe tutti gli animali sono uguali… ma qualcuno è più uguale degli altri. Citando Orwell.
Fonte dello Sdegno: http://www.pontifex.roma.it/index.php/opinioni/laici/8964-perche-la-qchiesaq-non-paga-lici-per-quale-motivo-cambiare-la-legge-elettorale
eccellente analisi, ma secondo me sopravvaluti Volpe. è più probabile che conosca qualche prete che non gli piace e che non paga l’ICI. L’animale in questione (nel senso che ha un’anima, quale che sia) non è filosofo, ma un rancoroso regolatore di fatti suoi.
Sull’ICI non mi meraviglio delle posizioni del Volpastro; sono perfettamente compatibili e sovrapponibili con quelle di tanti cattolici in quota Pdl e Lega, nonchè dei vecchi DC, “ante o post o quel che ora sono” per parafrasare Guzzanti.
Vi confesso invece che per l’articolo su Hitler e l’eutanasia mi son venuti i brividi e non sono nemmeno riuscito ad arrivare alla fine; proprio non riesco a capire come faccia certa gente a confondere quelli che sono diritti del malato e delle donna in gravidanza (e che quindi concernono i c.d. diritti personalissimi che nessuno può negare o limitare) con la pratica omicida di un regime che predicava la prevaricazione unilaterale del più forte sul più debole…
Forse il Volpastren dimentica che i medici, a differenza delle SS, non hanno la scritta “Gott mit uns” stampigliata sulla fibbia della cintura…
e come si fa da dire che Eluana Englaro era una giovane piena di vita che mai avrebbe voluto finire così (cioè con l’eutanasia).
E’ veramente lo show della menzogna…