Fantaintervista:Dal pontifeSSismo é possibile guarire.

Abbiamo conosciuto e conosciamo, per motivi professionali, molti bigottoni anche „famosi“. Scrittori, avvocati, giornalisti,webmasters, pubblicisti, angeologi, demonologi specializzati in compenetrazioni angeliche   e campanelle di cristallo.

Cercano sempre di convincerci della loro normalità e non è così. Peggio, hanno la fissa di salvare le nostre anime bruciandoci sul rogo, per il nostro bene.

Con tutto il rispetto verso questi amici, sostengo che il pontifeSSismo non appartiene alla sfera della normalità, ma a quella dei “fuori di cocco”!

Insomma, la natura ha creato l´uomo e la donna biologicamente, poi era in vena di scherzare ed ha creato i pontifeSSi, il cosiddetto terzo, o quarto  ma anche sestodecimo  sesso…

Ne parliamo con il noto ed indiscusso galantuomo, psichiatra , criminologo e medium.

Eccellentissimo, i pontifeSSi sono brutti, acidi, repressi e non te li vorresti ritrovare al buio dietro alla porta, ciononostante hanno la fissa di voler salvare le anime altrui, specie quelle degli omosessuali. E´un virus?

Non parlerei di virus. Il pontifessismo è certo una malattia, checchè ne dicano i miei colleghi dell’associazione mondiale cattolicisti modernisti ebraisti, ma non è un virus. Temo si sviluppi per via della vessazione demoniaca applicata al livello delle cellule. Insomma uno nasce con una predisposizione genetica al pontifessismo, Dio lo ha scelto per farlo soffrire e per dimostrargli in questo modo il suo amore, e il predisposto, in base alle scelte della sua vita può rendersi alternativamente o cumulativamente ridicolo e odioso, secondo l’umore di chi lo frequenta. Insomma, Dio si mette d’accordo con Satana, sceglie una persona da amare in maniera speciale e lo fa vessare orribilmente, restringendogli il cervello, bruciandogli il cuore e tentandolo oltre misura.

Come si diventa pontifeSSi?

É, come spiegato prima, una predilezione divina, come per l’antica istituzione dello scemo del villaggio, figura tragicamente espropriata del suo senso dal galoppo modernista che ha sommerso i villaggi e, di conseguenza, i suoi scemi. Eppure era tradizionalmente caloroso, per le sante comunità rurali, prendere a beffa un toccato dalla mano del signore, in processione ridente, sputante e insultante dietro il poveretto. Un modo con il quale la comunità comunicava all’individuo il senso di far parte di una grande famiglia.

Quali sono i sintomi ? E´contagioso?

I sintomi sono quelli che vediamo ogni giorno. Bava alla bocca contro quasi tutti. Pensiero ricorsivo e disattento alla contraddizione. Anatemi ogni tre parole. Amore assoluto per i vescovi, specie quelli emeriti, ma anche non emeriti solo se Pugliesi e di Trani. Odio per i vivi se diversamente amanti o morenti (che è lo stesso), per le spose in bianco ma non illibate, per le sedie stercorare, per i vestitini da donna se portati da religiosi, per i concerti, per le messe in Italiano. Amore per il tarallo. Anatema sui preti che parlano bene dei finocchi, comprensione per gli assassini, se compaesani. Amore per Amy Winehouse, odio per Elthon John.

Sul contagio non saprei esprimermi. Certo la reazione più comune è il rigetto. Fisicamente l’uomo normale, tradizionale e macho, davanti al bigottismo, prova fastidio e voglia di manganello, che non sempre è agevole controllare o gestire, con il rischio di passare qualche mese ai domiciliari. Meglio una sana vomitata. Può capitare che alcuni, predisposti e beccati in un periodo fragile della loro vita, magari dopo avere sudato quindici anni sui libri per laurearsi, oppure dopo avere scoperto che l’amata della loro vita, inavvertitamente e castamente sfiorata, possieda un surplus di attributi, possano sentirsi attratti dal pontifessismo e cadere nella patologia. Niente paura, tutto si risolve con un bel viaggio rigenerante nelle terre d’oriente.

Ciononostante vanno riconosciuti loro i diritti civili ed anche il diritto alla vita nonché quello di un avvocato d´Ufficio qualora uno sentisse la voglia di perseguitare giovani biologhe, ma non disponesse del denaro necessario per pagarsi la Difesa e non volesse sperare nella generositá della Lalla che lo farebbe  anche gratis  (tanto non ha niente di meglio da fare…)

):D

Sui diritti civili ci andrei piano. Sono un retaggio positivista, massonico e ebraico. I cosiddetti diritti civili sono stati inventati dagli ebrei per poi potersi lamentare quando, finita la guerra, si è scoperto che non si erano riprodotti come avrebbero dovuto – e falsamente certificato – e mancavano circa cinque milioni di persone all’appello, presunti sterminati. Si, che cosa ridicola! E i cinque milioni di prepuzi, dove sono andati a finire? Non hanno i soldi per l’avvocato? Pazienza, chiedano al Dottor Taormina, sempre generoso!

Che cosa consiglia?

Devono prendere su di sé la croce e portarla santamente. Farsi un fegato gigante ogni giorno (possibilmente senza appenderlo ai citofoni) guardare il mondo con occhi di fiele, subire insulti e derisioni, scrivere come in preda alla demenza e sgranare rosari contro ogni concerto. Vivere ogni stormir di fronde come minaccia, gridare e denunciare. Denunciare bene, denunciare sempre denunciare tutti.  Al termine della loro vita saranno ricompensati con il  Paradiso.

Che ruolo gioca in tutto ció l´aspirina?

Vedo che lei è informata. Esiste una teoria farmacologica sulla eziologia del pontifessismo. Nel santo mondo tradizionalista era usanza che le signore che non volessero concedere al proprio marito il diritto coniugale utilizzassero la scusante di un dolore di capo persistente. In altri tempi il marito si prendeva il suo a suon di schiaffoni e la signora aderiva santamente al suo dovere, dopo tale sollecitazione. In tempi modernisti, purtroppo, il marito ha sostituito lo schiaffone con l’assunzione forzata e controllata di aspirina. Donne inserite in famiglie così sante hanno condotto gravidanze rischiose che hanno generato, in statistiche non irrilevanti, pontifessi e scalatori di pali azzurri.

Ma non é pericoloso e mentalmente insano voler  chiudere le donne in gabbia, perché „potrebbero peccare col pensiero“ ed andare a „salvare „ trans..ehm „tartarughe“ di notte?

Lei parte da un presupposto sbagliato. Le donne non pensano e dunque non possono peccare con il pensiero. È dubbio anche che possano peccare, mancando l’intenzione. Chiuderle in gabbia è un atto d’amore. Andando in giro scarmigliate, svestite, prese dalla loro natura, potrebbero concedersi a destra e a manca, ferocemente e con chiunque o qualunque cosa, anche violando povere tartarughe. E quando fornicassero con maschi, li costringerebbero a peccare, a confessarsi e a dirigere blog non secolarizzati.

E che ci dice delle croci sui citofoni?

Sono assolutamente d’accordo. il crocifisso deve stare in ogni luogo pubblico. Specie sul corpo di un consigliere regionale lombardo. Anche disegnare un crocifisso sul citofono è una forma di apostolato. Certo ci vuole fegato e coraggio crociato per compiere una azione che ormai, è disapprovata dai più, specie dai poliziotti.

Come va considerato il pontifeSSismo, sia al maschile che al femminile?

Depravazione e vizio, anche se quello maschile è particolarmente ributtante e contro natura. L’uso della testa e della bocca, ma anche delle dita sulla tastiera per scopi che non sono quelli tradizionali e naturali è condannato dal magistero e dalla legge divina che è in noi.

Il pontifeSSo,  al quale va dato ogni rispetto, è clinicamente un malato, ovvero soffre di un disturbo patologico che lo altera e  che va segnalato allʼOrganizzazione Mondiale della Salute. Oltre a mettergli sedativi nella zuppa, mandarli a spaccar pietre col piccone nelle cave sarde  sotto il sole d´agosto e costringerli a getti di acqua gelata (che non hanno MAI fatto male a nessuno!) quali altre terapie potrebbero rivelarsi efficaci?

Mi sono già espresso. Posso aggiungere che aiutano nel processo di guarigione gli esposti alla polizia postale, le denunce e la censura dei contenuti del sito da parte di organismi di controllo internazionali.

Quelli che non fossero bigotti per causa genetico-divina, ma che vivessero questa condizione come vizio e perversione dovrebbero sottoporsi a terapie riparative. Ascoltare Tettamanzi che parla delle moschee, guardare GPII che solleva il bastone e balla o che riceve doni da una fedele a seno nudo, incatenati a una sedia stercorara con un team di psicologi che verificano minuto per minuto le loro alterazioni fisiologiche, sia alla vista del bastone sia a quella del seno nudo. Si può uscire dal pontifessismo.

Esiste un bellissimo libro al proposito: “Charles era pontifesso. Dai polli (alle cinque del mattino) alla Thailandia e ritorno”.

Tratta la vicenda umana di un ragazzo maturo, idolo della comunità gay, di multiforme ingegno e competenze che si è trovato dentro l’inferno del bigottismo. Il suo cammino,  le epiche scazzottature con il buon Simone, con Giampietro e gli altri, il sito Pontilex letto di nascosto, le sue fughe, i suoi PDF scomparsi e riapparsi, gli attentati, misteriosi furti di identità informatici, il suo rapporto con l’admin che lo ha riportato sulla retta via, consigliandolo sempre per il meglio. Da milioni di lettori al nulla. Ora è fidanzato e cerca lavoro. Anche Povia ci ha fatto su una bella canzone.

Gianluigi/Pao….):D

13 pensieri su “Fantaintervista:Dal pontifeSSismo é possibile guarire.

  1. Compagno Z

    “è, come prima, spiegato una predilezione divina, come per l’antica istituzione dello scemo del villaggio”

    Ragazzi siete troppo forti.. sono ancora piegato in due dal ridere… :))

    Rispondi
    1. admin

      E non è certo colpa dell’alcool… Al massimo degli antidolorifici … shhht non sveliamo segreti retroscena che poi Muffas ci ricama sopra… 😉

      Rispondi

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