Recentemente la Rete si è mobilitata grazie alle voci che circolavano insistenti, voci relative ad un possibile “giro di vite” relativo alle norme che tutelano i diritti d’autore. Molte persone si sono mobilitate, molti hanno dedicato fiumi di parole all’argomento, facendo ipotesi ed interpretazioni di qualcosa che, all’atto pratico, ancora non era disponibile.
Ora l’AGCOM ha partorito il suo topolino. Rimandiamo agli articoli di Guido Scorza per una trattazione complessiva dell’argomento. E ci permettiamo di copiare su queste pagine alcune sue riflessioni, frutto della lettura del comunicato rilasciato alle agenzie di stampa da AGCOM stessa.
Chi temeva un possibile arbitrario bavaglio da applicare a siti come il nostro, troverà positive ed interessanti le conclusioni a cui perviene Scorza.
La procedura non riguarda (sulla base del principio del fair use):
- i siti non aventi finalità commerciale o scopo di lucro;
- l’esercizio del diritto di cronaca, commento, critica o discussione;
- l’uso didattico e scientifico;
- la riproduzione parziale, per quantità e qualità, del contenuto rispetto all’opera integrale che non nuoccia alla valorizzazione commerciale di questa.
Già queste prime informazioni rendono ineccepibile (come abbiamo sempre sostenuto) la nostra posizione nei confronti dei contenuti Pontifessi. Mentre configura possibili grane per gli amici Pontifessi, troppo abituati al libero “cut&paste” spesso senza opportuna e completa segnalazione della fonte.
In aggiunta a questo, Scorza aggiunge:
- La procedura non prevede alcuna misura di inibizione dell’accesso a siti internet ed è presidiata dalle seguenti garanzie:
– [….]
– non limita la libertà di espressione e di informazione, ma assicura piena garanzia dei diritti di cronaca, commenti, e discussione o di diffusione a fini didattici e scientifici, nonché ogni uso non lesivo del normale sfruttamento dei contenuti;
Tralasciamo ogni nostra considerazione relativamente alla grande confusione che questo argomento (i diritti d’autore) scatena grazie alla rivoluzione paradigmatica derivante dallo sviluppo della Rete. Ci limitiamo a sottolineare che anche il pronunciamento di AGCOM risulta perfettamente in linea con quanto da noi sostenuto circa l’interpretazione dei diritti d’autore. Alla faccia delle confuse e distorte idee dei nostri amici Pontifessi!
Per leggere tutto l’articolo sul comunicato stampa di AGCOM: http://www.guidoscorza.it/?p=2724
E’ Veramente spregevole! Con il suo “io amareggiato mi sono allontanato” ha invece poi s********* pubblicamente la persona che lo ha malauguratamente invitato al suo matrimonio, a differenza degli ex fidanzati che si sono limitati a ridacchiare in privato e che si vedono anch’essi s********. Carletto, se tu fossi stato amareggiato non avresti reso la cosa di dominio pubblico! Sei una c*****!
http://www.pontifex.roma.it/index.php/opinioni/laici/8383-la-chiesa-vieti-labito-bianco-alle-spose-non-vergini-e-un-vilipendio-alla-virtu-della-castita-si-richieda-il-certificato-ad-un-ginecologo-cattolico
Ti sei perso il passaggio ” … parli adesso o taccia per sempre”?
Ora sappiamo anche che è meglio non invitarti ad una cerimonia, perchè al posto che apprezzarla, ci sputerai sopra.
Quando ho letto il titolo in ufficio ho generato stupore e molto divertimento. Perchè non si può prendere sul serio un folle visionario che pretende di istituire un ordine dei ginecologi cattolici a cui chiedere visite ginecologiche pre-matrimonio. E non ci spiega neppure in quale parte del Magistero stà scritta la stupidata! 😀
Indipendentemente dalla stupidata, ciò che salta all’occhio è la volontà di chiarire il fatto che, al matrimonio a cui è stato invitato, la sposa non era vergine e che lo sa per certo perchè gli ex fidanzati ne ridevano fumandosi una sigaretta; insomma se 1 + 1 = 2, non sarà difficile nella cerchia dei conoscenti di calimero (che a questo punto ha più le sembianze di una spregevolissima pettegola ottantenne) risalire all’identità delle persone menzionate.
Indiscutibile. Tra i pettegolezzi su Restivo e questa vera uscita degna di una comare, il Maldestro si qualifica per quello che è: vergognoso.
Quindi fatemi capire… d’ora in avanti l’abito bianco non lo userà più nessuna donna? …. LOOOOOOOOL 😀 😀
Non ritengo sia opportuno commentare castronerie così strepitose che fanno ridere chiunque.
Infatti admin , l’articolo non l’ho nemmeno letto integralmente, l’incipit dice già tutto.
quindi non chiudono megavideo 😀 😀 ALE!