leggo su Pontifex un nuovo articolo a firma Marco Bazzato con “precisazioni” di Carlo Di Pietro. Ovviamente l’articolo e’ confuso e non si riesce a distinguere l’originale dalle “precisazioni” di CDP. Tipico atteggiamento pontifexiano di intorbidire le acque allo scopo di non far scoprire il massiccio copia-incolla operato dalla redazione, oltre alla desolante pochezza dei contenuti.
Se dovessi cercare una definizione per l’articolo in oggetto userei una sola parola : “inutile”. Con questo articolo di Bazzato il buon Di Pietro ci comunica l’ovvio elencandoci la serie di scomuniche collezionate dai massoni.
Pensa forse, il buon Carlo Di Pietro, che noi massoni non ne fossimo gia’ a conoscenza? Cosa pensa di comunicare al mondo oltre la massoneria? che i massoni sono scomunicati? questo e’ risaputo. Sappia Di Pietro che noi massoni le encicliche di quei mentecatti come Leone XIII e Pio IX le conosciamo a memoria, molto piu’ di lui e di tutti i cattolici che vanno in chiesa.
Sappia inoltre Di Pietro che la massoneria e’ stata l’artefice dei piu’ grandi cambiamenti sociali degli ultimi 300 anni, a partire dalla Rivoluzione Americana e successiva Costituzione del 1776, la Rivoluzione Francese, il Risorgimento Italiano, fino alla Resistenza. Sembra strano ma nell’anno della celebrazione dei 150 anni dell’Unita’, sono stati davvero in pochi a ricordare che la maggior parte dei patrioti che hanno fatto l’italia erano massoni, tanto che nel 1861, anno dell’unita’, piu’ dei 2/3 del Parlamento Italiano era composto da massoni che sognavano e volevano costruire un paese moderno, al passo con gli altri paesi europei come l’Inghilterra e la Francia. Per perseguire questo progetto era necessario riportare la chiesa al suo posto, ovvero di guida spirituale, rimuovendo ogni traccia di potere temporale. il motto era “libera chiesa in libero stato”. Ovvio che i preti che occupavano il vaticano fossero talmente preoccupati di essere presi a calci nel sedere da attaccarsi a tutto, anche alle scomuniche. ma non basto’. Basti invece ricordare che anche dopo la presa di Roma del 1870, l’ultima e ridicola presa di posizione di Pio IX fu la scomunica della Casa Reale Savoia. Come se una ridicola scomunica possa fermare la nascita di un paese moderno e la storia!
Cio’ che da veramente fastidio alla chiesa e’ la posizione chiara e coerente della massoneria sul rifiuto di ogni dogma e di ogni totalitarismo. Ovvio, dato che la chiesa fonda il suo potere su verita’ non dimostrate ma spacciate come assolute, ovvero dogmi.
Ricordo sempre al buon Di Pietro che i massoni furono perseguitati in Italia ed in Germania, dai fascisti e dai nazisti, forse piu’ dei comunisti. Ricordo che il Grande Oriente d’Italia, la famiglia massonica italiana, fu dichiarato fuorilegge dal dittatore mussolini prima ancora dei sindacati. Ricordo i tanti mandati al confino ed il contributo di idee e di sangue offerto dai massoni alla resistenza contro le forze nazi-fasciste.
Ora Di Pietro pubblica un insulso articolo su Pontifex per ricordarci che i massoni sono scomunicati. E ALLORA?
Io, come massone, sono fiero di essere scomunicato. ne faccio una questione di onore e di orgoglio. Spero che mai nessun papa rimuova la scomunica che pesa sulla mia persona, poiche’ quella scomunica e’ anche il segno che io sono andato oltre l’oscurantismo, la superstizione, il dogmatismo, il fanatismo di soggetti come Carlo Di Pietro.
SONO ORGOGLIOSO DI ESSERE UN LIBERO MURATORE.
SONO ORGOGLIOSO DI ESSERE SCOMUNICATO.
Hiram Abif è tempo di conversione. Rilassati, leggi Filotea e l’Imitazione di Cristo. Te ne rallegrerai e un giorno mi ringrazierai.
Felice notte.
Sono felice di leggere queste parole. Non perchè io sia filo-massonico (non me ne sono mai interessato più di tanto), ma perchè ADORO leggere di persone che se ne FOTTONO dei dogmi e delle stupidissime regole basate sull’aria fritta di quella istituzione muffita di 2000 anni… E’ un orgasmo per gli occhi!!