In colpevole ritardo di un giorno , approfitto di questo spazio per augurare Buon Viaggio a Jack Kevorkian. Addio pioniere.
Dopo il doveroso saluto , passiamo ora a prendere in esame l’articolo di Stazione apparso questa mattina. Stanzione , splendidamente e irriducibilmente BUGIARDO.
Nel concreto :
Kevorkian per far soldi invece di curare i malati o forse perché non era all’altezza di curarli procurava loro il “ suicidio assistito”
Ventitré parole , una menzogna ed una mistificazione della realtà.
Non risulta infatti che Kervorkian abbia mai preso un dollaro per praticare il suicidio assistito , anzi , come si può leggere qui i metodi da lui utilizzati non richiedevano un granchè in quanto a risorse economiche :
The creation of a suicide machine he called the “Thanatron” (Greek for “Instrument of Death”) which he assembled out of $45 worth of materials
Risulta invece che egli abbia sempre pagato , anche con il carcere , esponendosi in prima persona di fronte alla legge a cui si opponeva.
Poi la mistificazione della realtà : l’attività di Kervorkian non fu mai mirata alla cura del malato , appunto dichiarato incurabile , ma al semplice ed umano esercizio della pietà. Pietà richiesta dal malato stesso.
Ancora mistificazione della realtà da parte del prete di campagna :
In questo senso, l’atto comprende l’intenzione di uccidere e l’uso di mezzi che danno la morte, indipendentemente dal consenso della persona su cui si pratica
Nuovamente si prendono fischi per fiaschi , mescolando le carte in tavola : ciò che Kevorkian faceva era assecondare il desiderio di un malato , incurabile , praticando il suicidio assistito che , per definizione , è ben diverso dall’omicidio volontario come Stanzione lo descrive.
Il suicidio assistito è semplicemente e banalmente l’ultimo atto di pietà verso una persona spezzata dal dolore e dalla malattia , che ha il destino segnato , condannata a morire senza un briciolo di dignità : il preservare la dignità della persona è appunto il nodo gordiano di tutta la questione , risolto dando la possibilità di esercitare , per la prima e ultima volta , il diritto al libero arbitrio.
L’articolo prosegue poi con una serie di cavillosità mediche , legali ed etiche atte solamente a nascondere dietro la fumosità delle parole il vero cuore del pensiero illiberale cattolico integralista : non si può disporre della vita , non si possono prendere decisioni , per quanto estreme , riguardo la propria esistenza , non si può cercare in alcun modo di preservare la dignità. A tutto ciò deve pensare Dio e , quindi , i clericali che parlano e agiscono per conto di Dio. Semplice no?
Ora , chi scrive non vuole in nessun modo negare la libertà di scelta legata a questo o a quel dogma religioso. Altrettanto non vuole negare la sacralità , per quanto intesa in senso lato dal punto di vista laico , della vita.
Ciò che si contrappone al punto di vista clericale e integralista è la rivendicazione del diritto alla scelta e al libero arbitrio : non è dato di sapere il motivo per cui questo diritto deve essere negato a chi non crede a questa o a quella divinità , nonché ai vari ministri del culto che tramite questi dei hanno raggiunto , a parer loro ovviamente , la verità assoluta.
Il tutto in nome di quel principio liberale che , se permette al credente di NON ESERCITARE il proprio diritto di scelta (c’è sempre chi decide per lui scaricandolo dal pesante onere di utilizzare la materia grigia) , dovrebbe anche permettere al non credente di POTERLO ESERCITARE.
Parole pregne di saggezza. Saggezza evidentemente sconosciuta al caro prete di Campagna. Già perchè basta poco per evidenziare, come fai tu, il tragico equivoco: si vuole far passare per legge dello Stato la legge della Chiesa.
Un amico ha commentato altrove la recente notizia del pronunciamento del Papa sulle coppie di fatto. Il problema è sempre lo stesso: vigiliamo fermi ed impediamo che la legge della Chiesa venga amministrata dallo Stato.
Se il Papa è preoccupato perchè i cattolici scelgono la convivenza (o l’eutanasia) invece di seguire i dogmi pronunciati dalla Chiesa, si interroghi nel merito e non cerchi di risolvere i problemi della Chiesa attraverso leggi dello Stato!
Vigiliamo!
La cosa che mi fa alternativamente sbellicare dalle risate e incazzare come una iena è notare quanto siano abili i clericali (inclusi gli amici di Pontifex) nell’arte del “cry and fuck” altrimenti detta “chiagn’ e fotti”.
– Noi siamo contro ogni tipo di violenza sulle donne , non potete considerarci collusi con questi reati. MA se una donna si veste in modo provocante se la va a cercare la violenza.
– Noi aborriamo ogni discriminazione e violenza contro gli omosessuali , non potete considerarci i mandanti morali delle violenze e delle ghettizzazioni , ci riteniamo offesi. MA gli omosessuali sono peggio degli animali , esseri abominevoli.
– La Chiesa deve occuparsi del trascendente e delle anime , noi non ci occupiamo di politica , non è il nostro campo , offendete Dio se pensate che noi facciamo politica. MA i comunisti sono scomunicati , le coppie di fatto sono ignobili , servono leggi per preservare questo e quello.
Chiagn’e fotti , all’ennesima potenza.