Breve premessa:
L’arte della demonizzazione è quasi sempre strettamente legata ad una esigenza ideologica.
Per sembrare più bello io, devo far sembrare più brutti gli altri.
Se qualcuno ha da ridire su di me, devo “dimostrare” che gli altri sono anche peggio, e che in fondo io sono il “migliore dei mondi possibili”, perchè tutti gli altri sono o “sbagliati” o persino peggio, “cattivi” (questo per esempio è quello che fanno quasi tutti i sostenitori di Berlusconi: “Ah, voi dite che Berlusconi non è un buon politico? Ma gli altri sono peggio e quindi Berlusconi è comunque il migliore in un mondo di peggiori” ) . Se sono anche io un comune uomo pieno di errori e fallimenti, devo dimostrare che gli altri falliscono peggio di me, e che i miei errori sono piccoli e insignificanti a confronto.
Se a causa dei miei errori ci finisce di mezzo qualcuno di innocente, devo sminuire le mie responsabilità e inventarmi per forza qualche argomento per dire “sì, è spiacevole quello che è accaduto, però l’innocente non era tanto innocente, e un pò se l’è cercata”
Ritroviamo questa retorica in qualsiasi campo ideologico umano. Dalla classica religione fino alla più laica delle fedi politiche. Dalle vette del pensiero intellettuale fino ai più banali discorsi culturali, dove finiamo per dire che la migliore e più “oggettiva” cultura in assoluto è, “ovviamente”, la nostra.
Molti vivono molto meglio se possono vivere nel mito di essere i soli buoni o “giusti” in un mondo in cui tutto il rimanente è cattivo, “sbagliato” o comunque “meno riuscito” di noi…
In fondo non si tratta d’altro che di un tentativo, per quanto rozzo e infantile, di affermare noi stessi nel mondo.
A molti non basta essere un numero anonimo nel mondo, ma vogliono essere IL numero che fa la differenza in mezzo a tutte le altre cifre “sbagliate”. E per riuscirci, anche solo nella loro immaginazione, sono disposti anche a ricorrere a qualsiasi forma di revisionismo storico e morale.
Protagonismo sfrenato quindi ? Non ci sono dubbi.
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I pontifeSSi cercano sistematicamente di reinterpretare la storia sulla base dei propri favoritismi ideologici, cercando di mettere in secondo piano le colpe dei loro beniamini, e arrivando invece quasi a inventare la storia di quei personaggi che invece sono troppo scomodi da digerire secondo la loro ideologia.
Ecco quindi che Mussolini diventa quasi un eroe incompreso, il fascismo diventa un socialismo mal capito, la Santa Inquisizione viene “riscoperta” come una fondazione della Chiesa cattolica che non faceva nient’altro che distribuire caramelle e dolciumi ai bambini.
Al contrario scopriamo cose sorprendenti leggendo Pontifex. Per esempio scopriamo che Gandhi era “frocio” e odiava i “negri” ( Gandhi: un omosessuale che odiava i neri ).
Questa volta la “rivisitazione” storica in chiave pontifeSSa tocca di nuovo a Giordano Bruno.
Tema già trattato dai pontifeSSi, ma questa volta Don Marcello Stanzione supera se stesso, e arriva quasi a far passare Giordano Bruno per una specie di “strega isterica” incapace quasi di intendere e volere a causa della dedizione sfrenata a chissà quali arti oscure (forse il Don Marcello Stanzione non si rende conto che, nel caso fosse vero, dare fuoco ad un semplice matto sarebbe ancora più vergognoso e vile da parte degli ipocriti “paladini della vita a tutti i costi” )
E’ anche risaputo, sempre leggendo l’articolo di Don Stanzione, che Giordano Bruno non rispondeva alle accuse con ragionamenti razionali (come stranamente risulta dai documenti), ma aveva l’abitudine di fare strani scongiuri e di lanciare imprecazioni al cielo (probabilmente saltellando su una gamba sola), lanciando incantesimi di magia nera e minchiate simili… Insomma, probabilmente Giordano Bruno sarebbe stato una specie di Charles Manson invasato e violento.
Don Stanzione poi distingue la “magia” di Bruno, paragonandola al satanismo, da quella “cristiana” e positiva di personaggi come Pico della Mirandola e Marsilio Ficino. Mentre la “magia” di Bruno sarebbe stata più “pagana”. Grande errore culturale, caro Don Stanzione, perchè la “magia” (e qui per magia si intende la capacità dell’uomo di interagire con la realtà per mezzo della sua immaginazione e del suo pensiero… da questo punto di vista anche il Leonardo da Vinci che “immagina” e costruisce una macchina capace di modificare o influenzare il mondo circostante è definibile come “mago”… o “mago” è per esempio un Pico della Mirandola che esercita la “ars memorandi” ) di Bruno è esattamente la stessa di Marsilio Ficino o Pico della Mirandola, ovvero è la stessa che permeò tutto il Rinascimento, quando in Italia si cominciò di nuovo a rivalutare i tesori della passata cultura classica e “pagana”… Proprio Marsilio Ficino e Pico della Mirandola furono i primi a tradurre nella nostra lingua il “satanico” Corpus Hermeticum, insieme alle opere di Platone.
E se il caro Don Marcello Stanzione si prendesse l’impegno di studiarsi davvero nel dettaglio quello che va a criticare quando non fa parte del suo bagaglio culturale (come sempre avviene da quando, fin dai primi secoli d.C., i cristiani hanno cominciato ad attaccare e demonizzare qualsiasi forma di pensiero e spiritualità diversa dalla propria), si renderebbe conto che la “magia” rinascimentale non era fatta di “scongiuri”, “strani rituali” e capre sgozzate, ma che era un sistema simbolico-allegorico-filosofico anche molto più razionale della sua tanto cara religione.
Studia Don Marcello !
Gianfranco Giampietro
GG Dopo la lettura dei vaneggiamenti domenicali degli anonimi amici ronzifessi, ritrovare parole così precise è rincuorante! Senza uomini come Bruno, ed intendo Giordano, avremmo perso la spinta necessaria alla ricerca del miglioramento. Ovviamente parole come le tue non arrivano allè illuminate orecchie di Strazy, il quale, tutt. Al più scriverà 365 giorni con gli angeli di pontifess per proteggersi dal rinasciment e da te.
Notato come si accaniscono sui grandi uomini, questi 4 calzini bagnati?
Non impareranno mai!
grazie Giagia..
Concordo in tutto… Ho sempre avuto grande ammirazione per la figura di Giordano Bruno, un uomo che ebbe il coraggio di ergersi contro lo strapotere morale della chiesa del tempo. Ha aperto la strada a grandi pensatori che finalmente fecero tornare la ragione, e non SOLO l’oscurantismo religioso, al centro della vita dell’uomo. E poi sono assolutamente d’accordissimo con lui sull’immanenza del Divino, al contrario di ciò che insegna il cristianesimo con la sua trascendenza… Forse è questo il motivo principale per cui ho abbandonato il cristianesimo da anni!!
E per quanto riguarda il metodo pontifesso, non si discosta molto dalla macchina del fango mediatico a cui siamo abituati grazie ai media di B. : l’unica differenza, che forse rende ancor più abbietto il metodo pontifesso, è che gettar fango su gente morta e stramorta da anni (se non secoli) e che quindi non può neanche più difendersi, sperando nell’ignoranza del lettore o nella sua pigrizia di andare a leggere fonti certe, è veramente… orribile!
Ma ormai a leggere quel sitarello da 4 soldi ci abbiamo fatto il callo, agli abissi della mente umana.
Biotech:
no, io il callo non ce l ho fatto…figurati, non mi abituo nemmeno al telegiornale.
Lo so, lo so… Era così per dire…
SU Giordano Bruno posso citare CapaRezza, mi pare dica abbastanza:
Infine mi chiamo come il fiume che battezzò colui nel cui nome fu imposto in
posti bui, mica arredati col feng shui.
Nella cella reietto perchè tra fede e intelletto, ho scelto il suddetto, Dio
mi ha dato un cervello, se non lo usassi gli mancherei di rispetto, e tutto
crolla come in borsa la favella nella morsa, la mia pelle è bella arsa, il
processo della farsa.
Adesso mi tocca tappare la bocca nel disincanto lì fuori, lasciatemi in vita
invece di farmi una statua in Campo Dei Fiori.
Devo smetterla però di mettercene così tante. Anhce se sono in tema, accideti! Sarà la stanchezza…