Pontifex ed i film che tutto il mondo ci invidia

Qui sotto, alla vostra sinistra l’ironica parodia-critica dei cinepanettoni che infestano ogni Natale i nostri cinema, ad opera del sempre ironico “Maccio Capatonda”.

Alla vostra destra il trailer (vero) dell’ennesimo cinepanettone che ci aspetta questo Natale.

Notate molta differenza?

Il Natale si avvicina e il nostro Bruno Volpe natalizio intervista Massimo Boldi per il suo ennesimo film cinepanettone…

Bruno Volpe: “Il vostro cinema, nei limiti del possibile, evita volgarità di cattivo gusto o per lo meno le limita

Massimo Boldi: “questo mi fa piacere e lo abbiamo sempre voluto, anche perché il cinema che abbiamo scelto é popolare, nel senso che é diretto prevalentemente al gruppo, alla famiglia intera. Ora é evidente che anche nelle nostre produzioni di tanto in tanto ci scappi la mala parola, il doppio senso e se questo offende qualcuno chiedo scusa. Ma ritengo che ormai il mondo in cui viviamo é pieno di volgarità, di cattiveria e dunque l’obiettivo minimo sia quello di limitare il trand“.

E se lo dicono i pontifeSSi, massimi intenditori del buon gusto, penso che dobbiamo proprio fidarci 😉

Finalmente un buon film senza inutile volgarità e senza banale e ripetitiva comicità 😉

Personalmente non ho nulla in contrario nei confronti di questo genere di film. Da piccolo vedevo sempre i film di “Fantozzi”, di Lino Banfi, di Renato Pozzetto, di Franco e Ciccio e di altri grandi comici italiani. Ricordo titoli come Le Comiche , Pompieri , Fracchia la Belva Umana (bellissimo!), Vieni avanti cretino , L’esorciccio , ecc. ecc.

I cinepanettoni di oggi però si distinguono per la totale mancanza di originalità, per la stessa identica trama che li contraddistingue (il De Sica di turno che parte per un viaggio per incontrare l’amante e che sul posto per coincidenza trova anche la moglie inconsapevolmente cornuta e quindi lui deve riuscire ad alternarsi tra le due donne finendo ovviamente con il combinare ovvi malintesi e situazioni paradossali, il Boldi genitore di turno che segue le peripezie di Tizio o Caio, l’Enzo Salvi di turno e di contorno che “risolleva” la situazione sparando qualche volgarità a random insieme alla topolona di turno), per le volgarità che ci stanno sempre bene, ma solo quando hanno un minimo di senso nella trama (non basta dire “cazzo” o “mortacci tua” a random… come nelle migliori barzellette, anche la volgarità deve avere il suo contesto… si vedano per esempio i vecchi film di Lino Banfi dove la sfuriata del comico faceva davvero sempre ridere)… e infine per la totale mancanza di innovazione che quasi offende lo spettatore che ogni anno si ritrova con lo stesso identico film di cui viene cambiato solo il titolo e la location. Ovviamente noi italiani rimaniamo maestri della commedia rispetto a certi banali e stupidi filoni americani (alla American Pie, per capirci), però questi ripetitivi cinepanettoni sono superati in originalità, varietà e trama, persino da quei vecchi film della commedia sexy all’italiana di tanti anni fa… E se dovessi dire quali sono i nuovi film comici italiani che meritano un pò di apprezzamento, forse punterei su nuove facce… per esempio ho gradito abbastanza i film di Ficarra e Picone come La Matassa (molto bello) e Il 7 e l’8. I vecchi comici ormai o hanno abbandonato la comicità per dedicarsi al cinema d’autore d’altro genere (vedi Lino Banfi), oppure si sono fossilizzati nella comicità demenziale e ripetitiva che ogni anno ripropone le stesse identiche cose sperando in un pubblico sempre disposto a pagare di nuovo lo stesso prodotto di tutti gli anni.

Mi manca molto il cinema comico di una volta, e mi chiedo se faranno più film divertenti come quelli comici italiani di una volta, oppure all’estero come quelli diretti da Mel Brooks (si pensi ad un Frankenstein Junior) o recitati da Leslie Nielsen.

Gianfranco Giampietro.

8 pensieri su “Pontifex ed i film che tutto il mondo ci invidia

  1. BaroneReale

    Ciao,

    ormai da giorni seguo lo stesso identico iter: leggo pontifex (e mi si gonfia pancreas…fegato…intestino tenue)… poi leggo voi e mi passa tutto!
    Grazie!

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  2. Furio Detti

    Bruno Volpe: “Il vostro cinema, nei limiti del possibile, evita volgarità di cattivo gusto o per lo meno le limita “

    Non può essere vero. Oddio. Siamo alla negazione del reale, alla follia assoluta. Spettacolooooo!
    Volpe maestro di buon gusto.
    Ah ah ah… ma datevi fuoco!

    Rispondi
  3. Furio Detti

    E pensare che anche il filone demenziale alla Mel Brooks e alla Zucker è degenerato nei panettoni polpettoni: X Movie, come Scary Movie, Epic Movie…. ossia nelle parodie del genere. Una volta era un’idea carina. La seconda, noiosa. La terza una serie di cagate banali.

    Se ci pensate è perché nello spettacolo ha dominato il modello del “format”, struttura rigida che ingabbia la creatività e che purtroppo, abusata com’è, la strangola modello garrota, regalandoci vuoti cloni che sinceramente mi fanno godere ogni volta che spendo i 12 euro del biglietto in un buon libro.

    Rispondi
    1. Gianfranco Giampietro Autore articolo

      Il problema è che… finchè vende, si continua. Immagina che io sia un regista e che abbia la possibilità di fare sempre gli stessi guadagni riciclando sempre le stesse cose, senza dovermi spremere le meningi per creare qualcosa di nuovo… non ci metteresti la firma?

      Io parlo come spettatore, quindi esprimo la mia idea secondo la quale un artista, facciamo il caso di un cantante o di uno scrittore, dovrebbe produrre solo quando ha effettivamente qualcosa da dire. Ho sempre preferito il niente o il silenzio rispetto ad un lavoro “creativo” senza sostanza. Ma chi produce, se ha la possibilità di fare guadagni sicuri senza nessuno sbattimento creativo, ci mette la firma di sicuro, a meno che non sia un coraggio autore che ci tiene a creare solo quando sa effettivamente di avere qualcosa di nuovo e originale da esprimere.

      Alla fine non è nemmeno richiesta tutta questa particolare originalità. A ben pensarci la comicità ricalca eternamente gli stessi soggetti. Solo il filone horror riesce ad essere ancor più stereotipato. A me che apprezzo i videogiochi anche dal punto di vista “artistico”, posso fare il paragone anche con questo genere: nei videogiochi raramente si innova, ci sono sempre gli stessi generi, ma un buon lavoro rimane sempre un buon lavoro, anche quando rientra nel solco dei vecchi generi non nuovi.

      Nel mondo di certo cinema questa mancanza di originalità ha raggiunto però l’esasperazione. Non si parla più di film simili (che nel mondo della comicità spesso è inevitabile… il film comico viene modellato sulla personalità dell’attore comico… quindi un film del giovane Lino Banfi aveva sempre degli elementi base in comune, stesso discorso per un film di Paolo Villaggio o di Adriano Celentano), ma di cloni identici. Il cinepanettone del 2010 è l’esatto clone del cinepanettone del cinepanettone del 2009 o del 2008, e probabilmente sarà l’esatto clone del cinepanettone del 2011. Stesso discorso per generi ormai “collaudati” come gli “American Pie”.

      I generi “parodistici” come i vari “x movie” sono forse un pò un discorso a parte. A causa della loro necessità di essere la parodia di “qualcosa” sono costretti a cambiare continuamente soggetto, ed è questo solitamente l’elemento che li fa variare. Non possono innovarsi perchè devono necessariamente riflettere quello che copiano. Però c’è da fare una distinzione tra la parodia e ciò che è oggetto di parodia. Per fare un esempio prendiamo i due video postati in questo articolo. Il secondo è demenziale e stupido perchè è un film fatto male. Il primo di Maccio Capatonda è demenziale e stupido di proposito, proprio perchè è una critica al genere di film del secondo video.
      Devo comunque riconoscere un abbassamento della qualità anche dei vari “x movie” americani.
      Di recente ho visto la parodia al cinema della saga di “Twilight”. Non fa affatto ridere come i vecchi “Scary Movie”. Anzi, di fatto gli originali Scary Movie rimangono il vero “cult” del genere, per niente raggiunti in comicità dai vari “Epic Movie” e cloni simili. Però ogni tanto qualche variazione divertente al genere esce ancora… per esempio ho visto una parodia del film “300” che mi ha fatto abbastanza ridere. Anche Superhero Movie (caricatura dei film sui supereroi americani, soprattutto di Spiderman) l’ho trovato davvero molto divertente.

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      1. Giux

        ciao,
        scusa tu hai scritto
        “Il problema è che… finchè vende, si continua. Immagina che io sia un regista e che abbia la possibilità di fare sempre gli stessi guadagni riciclando sempre le stesse cose, senza dovermi spremere le meningi per creare qualcosa di nuovo… non ci metteresti la firma?”

        …. ahhhhhh ecco spiegato l’arcano mistero….

        pontifex dice sempre le stesse cose…. ricopiando gli articoli… xkè quando li pubblica … la gente continua a rileggerli… xkè trovare qualcosa di nuovo? Xkè spremersi le meningi?;);)

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  4. Furio Detti

    Caro Gianfranco,

    è vero nel mondo videoludico l’innovazione si vede al contagocce, ma c’è la bella differenza: per fare un buon videogame devi avere sceneggiatori, character designer, e fior di programmatori per realizzare un mondo virtuale in cui 10 minuti di azione di gioco valgono 1000 ore di programmazione almeno. Boldi & C. cosa fanno? Si piazzano dietro a una ceppa di telecamera e ripetono le solite cagate da anni.

    Mettere un videogame nuovo a 50-60-80 euro sarà anche una ladrata. Ma in proporzione allo sforzo produttivo infuso in questi cinepanettoni, allora 12 euro per una visione da 90 min. una tantum sono veramente ciulati!

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    1. Gianfranco Giampietro

      Ma infatti io non condivido di certo il cinema di Boldi & Co. Quello che intendevo dire è che, come nel mercato dei videogiochi, pochi innovano… spesso si riciclano alcuni “luoghi comuni”, ma a parte questi “luoghi comuni”, molto frequenti in alcuni generi del cinema, si riescono ancora a fare dei buoni giochi e dei buoni film. Ho fatto l’esempio dei videogiochi perchè semplifica molto… la maggior parte dei videogiochi propongono da anni lo stesso genere di gdr, fps, strategico e simili, tuttavia si riescono a fare ancora lavori degni di nota all’interno di generi ormai collaudati e magari a volte un pò ripetitivi.

      Nel cinema potrei fare l’esempio ancora di film come quelli di Lino Banfi, Franco & Ciccio, Bud Spencer e Terence Hill… i loro film avevano sempre una base comune (Lino Banfi faceva sempre lo stesso genere di personaggio nei suoi film… Terence Hill e Bud Spencer tiravano sempre botte in ogni film), ma ne uscivano comunque film guardabili, a volte un pò con la sensazione di essere simili, ma NON IDENTICI.

      Boldi & Co hanno portato questa cosa all’esasperazione demenziale, proponendo ogni anno più o meno lo stesso clone di film (che come ho detto, cambia solo il luogo e il titolo), con le stesse quattro volgari cagate di battute riciclate all’infinito. Ho spiegato la mia comprensione verso una certa inevitabile mancanza di innovazione nella comicità in generale nel cinema (i luoghi comuni della comicità sono spesso gli stessi), ma non volevo certo difendere Boldi & Co, che ci marciano troppo su questa cosa… anzi, il senso di quello che ho pubblicato è proprio un’aspra polemica CONTRO questi cinepanettoni demenziali di Boldi & Co.

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