Gli amici Pontifessi ci deliziano con una poderosa dimostrazione di potenza da parte di Brunello che questa sera si fa carico di quasi tutta la produzione. Si parte dunque con ben due ediTToriali.
http://www.pontifex.roma.it/index.php/editoriale/il-fatto/6222-un-gioiello-ma-puzza-di-fogna-negata-la-cappella
http://www.pontifex.roma.it/index.php/editoriale/il-fatto/6221-crisi-al-buio-un-dramma
Nel primo sparge un poco di letame sull’operato di Vendola. I fatti raccontano un Nichi impegnato ad inaugurare un nuovo ospedale. In un momento in cui i genitori dei fanciulli che frequentano le scuole dell’obbligo sono costretti a comprarsi la carta igienica, un nuovo ospedale pubblico dovrebbe essere salutato con giubilo e con gaudio. Invece i fatti vengono totalmente stravolti dando uno spazio spropositato alla voce secondo cui alcuni impianti del nuovo ospedale non sarebbero adeguati alla struttura. Il risultato di questa inadeguatezza? Puzza.
Ed ovviamente Foxy, subito insinua dubbi del tutto legittimi, ma inutili se privi di fondamento, insinuando che i lavori siano stati affidati a malavitosi e/o persone vicine a Vendola. Beh se Brunello vuole avventurarsi nel giornalismo d’indagine, faccia pure. Ma faccia indagini, non si limiti ad insinuare.
Il secondo articolo cerca di sostenere l’esanime governo Berlusconi. Incommentabile.
L’opera di Brunello si articola attraverso tre emerite interviste. Abbiamo infatti in rapida sequenza il Vacca con le sue Vaccate, Odo Fusi Pecci da Senigallia e last but not least Renzino Lavatori. I tre affrontano nell’ordine gli ultimi cablogrammi rivelati da Wikileaks e che coinvolgono direttamente il Bertone. L’accusa del Vacca è semplice e chiara. Parlando di Assange si legge infatti: “quello che ha detto sulla Santa Sede é letame”. Allo stesso modo noi attribuiremo a Foxy le Vaccate che leggiamo su Pontifex, visto che al Vacca sfugge una questione sottile e delicata: Assange ha solo pubblicato materiale che ha ricevuto da altri. Possiamo discutere sulla fonte, possiamo discutere sul fatto che Assange potrebbe aver scelto di censurare alcuni documenti, possiamo discutere del presunto tempismo con cui Assange, dal carcere, avrebbe pubblicato questi documenti sul Vaticano proprio mentre il Bertone tende la mano a Berlusconi… Ma non possiamo discutere del fatto che Assange ha riportato materiale prodotto da altri. Quindi il Vacca ha davvero perso nuovamente l’occasione per fare silenzio. Signora Agnezka (la badante del Vacca) guardi che le tre pastigliette bianche sono la dose quotidiana! Tutte e tre! Anche se il Vacca si lamenta!
http://www.pontifex.roma.it/index.php/interviste/religiosi/6220-il-demonio-trova-terreno-fertile-nei-mezzi-di-comunicazione-un-piano-perverso-per-attaccare-la-chiesa-e-negare-la-verita-la-liturgia-ha-manifestato-la-gioia-dei-credenti-verso-il-natale
Delle parole di Odo Fusi Pecci riteniamo ci sia poco da dire: quando parla di politica sembra di sentire un vero politico italiano. Il vuoto più totale. Quando parla della gioia del Cristiano sembra quasi contraddire il culto angelico degli angeli tanto cari ai Pontifessi. Vabbè se volete leggere le parole di Odo Fusi Pecci potete sbirciare qui di seguito:
http://www.pontifex.roma.it/index.php/interviste/religiosi/6219-irresponsabile-una-crisi-di-governo-la-politica-vive-nel-caos-la-gioia-del-cristiano-e-cristo-che-ci-regala-pace-amore-e-serenita-la-nostra-coerenza-si-vede-dalle-opere
Il tema della gioia viene ripreso pure dal “noto teologo” Renzuccio:
http://www.pontifex.roma.it/index.php/interviste/religiosi/6218-la-vendetta-di-cristo-il-perdono-societa-in-crisi-perenne-se-non-torna-a-dio-dal-quale-si-e-allontanata-la-gioia-del-cristiano-risiede-nellamore-di-dio
Anche questa sera Carletto produce un vero masterpiece. E ci ricorda l’importanza del riciclo. Anche in questo caso i fatti sono chiari: Stanzione si reca dalle parti di Carletto per presentare il suo libro. Poi, conclusa la notizia, il Maldestro pensa bene di rendere più affascinante il suo “articolo” recuperando un brano che ha scritto sempre Stanzione sul sito dei militari di Michelino. Di seguito l’articolo di Carletto ed il link al brano di Stanzione riciclato dal Maldestro:
http://www.pontifex.roma.it/index.php/news/29-news/6217-don-stanzione-parla-degli-angeli-a-maratea-pz
http://www.miliziadisanmichelearcangelo.org/content/view/2004/1/lang,it/
L’ultimo articolo Pontifesso arriva direttamente da Stanzione, che estroflette le sue competenze attraverso uno stesso articolo riproposto da due diversi siti. Si tratta di un semplice articolo di cronaca.
http://www.pontifex.roma.it/index.php/libri/35-libri-cattolici/6216-e-nelle-librerie-il-libro-con-gli-atti-del-convegno-sulla-dominus-jesusq
Manca ancora un articolo all’appello. Non lo riteniamo realmente Pontifesso anche se merita qualche nostro commento. La fonte è infatti il mitico zenit.org (già citato da Carletto come state of the art dei siti cattolici). Riportiamo una sola frase: l’ultima.
Prof. Gnerre: La società multirazziale è un dato di fatto, mentre la società multiculturale è pericolosa in quanto preludio e sintomo di relativismo. Pertanto, valorizzare l’arte presepiale può aiutare a recuperare l’affezione verso la nostra cultura e a rafforzare la nostra identità, evitando che la società multirazziale degeneri in società multiculturale.
Aridaje con ‘sta storia del relativismo!
A parte il fatto che l’espressione “arte presepiale” mi fa letteralmente scompisciare , trovo che da una parte sia giusto valorizzare e non dimenticare le nostre tradizioni ma il non voler accettare il multiculturalismo come ovvia derivazione di una società multirazziale è semplicemente… stupido.
E’ assiomatico che una società multirazziale diventi multiculturale , ed è dal multiculturalismo che possono nascere individui “migliori” , con differenti punti di vista , con una schietta apertura mentale.
Che si rassegni il povero Volpe , il futuro è nell'”imbastardimento” , che tra l’altro è la parola che il nostro voleva usare al posto di “relativismo” : chi non lo capisce e non lo accetta continuerà ad osservare il mondo dall’interno di una teca di vetro , lo vedrà andare avanti mentre combatte mulini a vento e nemici immaginari.
Il tempo passerà , refrattario alle proteste e ai conservatorismi d’accatto come quelli di Volpe , finchè questi difensori della tradizione passeranno a miglior vita (si spera il più tardi possibile , per carità) ; ne arriveranno quindi altri , statici e inutili come i precedenti e come questi verranno semplicemente ignorati , con mantrica regolarità.
Il mondo ha voltato le spalle a questa gente , nonostante i loro strepiti e la loro indignazione esso prosegue per la sua strada , che non è assolutamente quella che Volpe e i suoi simili vorrebbero. Che si rassegnino a sparire , come lacrime nella pioggia.
Personalmente… viva il multiculturalismo!!!
Ho viaggiato per il mondo, ho vissuto all’estero, ed ora che mi sono stabilita in Italia mi sentirei oppressa se non avessi tante possibilità di interagire con altre culture, altre tradizioni, altre filosofie e altri modi di vivere. Un paese staticizzato in antichi stereotipi sarebbe invivibile e noioso.
Lascerei quindi al tempo che trova la frase dell’emerito sconosciuto Gnerre… se ne stia nel suo cantuccio a montare il presepe e a recitare il rosario: non sentirò la sua mancanza; io intanto vivrò e vivrò nel mondo.
Abbiamo evidenziato quella frase proprio perchè forse la più fastidiosa dell’articolo. La tua risposta sintetizza bene il nostro pensiero anche se era inespresso 😉
Ti quoto in toto Ale CR… 😉
Prof. Gnerre: La società multirazziale è un dato di fatto, mentre la società multiculturale è pericolosa in quanto preludio e sintomo di relativismo. Pertanto, valorizzare l’arte presepiale può aiutare a recuperare l’affezione verso la nostra cultura e a rafforzare la nostra identità, evitando che la società multirazziale degeneri in società multiculturale.
La solita roba… questo è la solita paura del “diverso” mascherato da “religione”. Letteralmente il prof Gnerre sembra dire “le differenze razziali possono andare… un nero o un asiatico cristiano ci vanno bene. Il problema è quando lo straniero conserva e importa anche tracce pericolose di altre culture e altri modi di pensare… questo non lo possiamo tollerare!”
Per fortuna il prof Gnerre ritiene di poter combattere la società multiculturale con il presepe… mi preoccupavo di più se pensava di farlo con una croce che brucia e con un cappuccio bianco.
Che poi lo ripeto e lo ribadisco ancora una volta… questa parola, “relativismo”, l’hanno [re]inventata quelli che non sopportano che nel mondo ci possano essere anche altri modi di pensare e vivere diverso da quello che loro reputano l’unico “oggettivo” e “giusto”.
Vuoi capire meglio chi è l’emerito Gnerre? Guarda qui e rotolati a terra per le risate 😀
http://www.edizionisolfanelli.it/gnerre.htm
Leggo CESNUR, Radici Cristiane … E chiudo la pagina perchè ho visto troppo 😉