È categorico il professor Nutt, ex consulente del governo britannico sulle droghe, nel definire la messa al bando di droghe come cannabis, ecstasy e Lsd «il peggiore caso di censura scientifica da quando la Chiesa cattolica ha vietato le opere di Copernico e Galileo». Ha inoltre affermato: «Questi ostacoli alla ricerca ed alla terapia sono motivati dalla politica, non dalla scienza. È uno degli esempi più scandalosi di censura scientifica dei tempi moderni. Il divieto di ricerca sulle cellule staminali embrionali da parte dell’amministrazione Bush è l’unico possibile paragone, ma ciò ha colpito solo gli Stati Uniti non il mondo intero».
Al professor Nutt venne revocato l’incarico di consulente del governo in materia di droghe nel 2009 dopo aver detto che le convenzioni delle Nazioni Unite sulle droghe nel 1960 e 1970 hanno ritardato lo sviluppo di trattamenti innovativi per il disturbo post traumatico da stress (Ptsd) e per la depressione ed hanno anche rallentato le ricerche sulle neuroscienze. Il possesso di droghe psicoattive come hashish, ecstasy e Lsd per scopi scientifici è rigorosamente regolamentato nel Regno Unito ed in molti altri Paesi in conformità con le convenzioni delle Nazioni Unite che sono state concordate in risposta alla cultura della droga degli anni 1960 e 1970. Nutt era inoltre del parere che l’assunzione di ecstasy non fosse più pericolosa dell’equitazione e che l’alcool e il tabacco fossero più pericolosi di molte droghe illegali. Secondo Nutt la decisione di mettere fuori legge queste droghe si è basata sui loro pericoli percepiti che in molti casi sono stati sovrastimati mentre i danni sono in realtà inferiori di molte sostanze legali. Continua a leggere
Un ex consulente del governo britannico denuncia la censura scientifica sugli studi sulle droghe leggere.
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