Questa breve pagina vuole aiutare gli amici Pontifessi (e non solo) a districarsi nel mondo della Giustizia, della Legge e della Giurisprudenza.
Vogliamo in questa pagina riassumere alcuni termini e procedure legate all’ambiente giuridico per chiarire i dubbi e dissolvere gli equivoci più diffusi. Speriamo in questo modo di aiutare fraternamente gli amici Pontifessi a districarsi attraverso termini oggettivamente ostici ad un primo sguardo.
La denuncia
La denuncia è un atto con il quale chiunque abbia notizia di un reato perseguibile d’ufficio ne informa il pubblico ministero o un ufficiale di polizia giudiziaria.
La denuncia è un importante strumento di collaborazione da parte del cittadino che consente alla Magistratura ed alle Forze di polizia di perseguire gli autori dei reati.
In sostanza quindi si afferma che tutti possono segnalare dei reati alle autorità di Pubblica Sicurezza usando lo strumento della denuncia.
In sintesi: tu mi pesti il piede e se non se ne accorge il carabiniere io gli tiro la giacchetta e lo faccio guardare qui.
L’esposto
L’esposto è l’atto di richiesta di intervento dell’Autorità di P.S. presentato in caso di dissidi privati da una o da entrambe le parti coinvolte. E cosa avviene dopo la presentazione dell’esposto?
In seguito alla richiesta d’intervento, l’ufficiale di Pubblica Sicurezza provvede ad invitare le parti in ufficio per tentare la conciliazione e redigere un verbale. Per realizzare la composizione delle parti coinvolte è necessario, oltre al raggiungimento di un accordo, che non vi siano reati perseguibili d’ufficio (per i quali l’ufficiale di Pubblica Sicurezza è obbligato a trasmettere notizia di reato all’autorità giudiziaria)
La parte interessante è ovviamente quella evidenziata in grassetto. A partire dall’esposto presentato, un ufficiale di Pubblica Sicurezza cerca -tra tutte le cose indicate nell’esposto- eventuali reati perseguibili d’ufficio (senza bisogno quindi che venga sporta denuncia specifica).
In sintesi: tu mi pesti il piede, io spiego al carabiniere che mi hai fatto male. Poi decide lui cosa fare.
La querela
La querela è la dichiarazione con la quale la persona che ha subito un reato (o il suo legale rappresentante) esprime la volontà che si proceda per punire il colpevole. Dato che nessuno di noi ha subito un reato da parte degli amici di Pontifex, nessuno di noi ha sporto querela. Anche se certe affermazioni recenti di Fides, Bruno e Carlo (tra i tanti) meriterebbero forse l’attenzione di un legale pervicace.
In sintesi: tu mi pesti il piede, io ti querelo perchè altrimenti non succede niente.
Cosa succede dopo l’esposto
Il contenuto dell’esposto viene vagliato da un ufficiale di Pubblica Sicurezza. L’ufficiale di PS che è anche un pubblico ufficiale cerca di ricomporre il dissidio tra i due privati. Allo stesso tempo la semplice lettura di possibili reati perseguibili d’ufficio (in virtù dell’obbligo da parte di un pubblico ufficiale di denunciare i reati di cui viene a conoscenza) costringe il pubblico ufficiale a sporgere denuncia nei confronti di chi ha commesso il reato. In alternativa, se non ci sono gli estremi di un reato perseguibile d’ufficio l’ufficiale di Pubblica Sicurezza archivia l’esposto. Bisogna ricordare che il pubblico ufficiale non è tenuto a denunciare solo i reati che noi abbiamo ipotizzato. Qualora ne rilevi altri, procede autonomamente a denunciare tutti i reati che ravvisa leggendo l’esposto.
Chi sporge denuncia?
La denuncia viene sporta dal pubblico ufficiale che apprende dell’accadimento di un reato. Anche perchè chi presenta l’esposto non è una persona vittima di reato (altrimenti sporgerebbe denuncia). Nello specifico caso dell’esposto nei confronti di Pontifex, l’ipotesi di reato è l’istigazione a delinquere. Pontifex non istiga a discriminare o picchiare direttamente la specifica persona che presenta l’esposto. Quindi ovviamente chi presenta l’esposto non può essere parte nella eventuale causa contro Pontifex.
Cosa succede dopo la denuncia?
Dalla denuncia deriva la registrazione della notizia di reato da parte del Pubblico Ministero. Possono essere necessarie maggiori indagini, che vengono disposte sempre dal PM tramite la Polizia Giudiziaria. Conclusa questa fase il PM si rivolge ad un Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) che valuta quanto raccolto dal PM e decide se rinviare a giudizio l’indagato (che diventa quindi imputato) oppure se archiviare il procedimento.
Pare dunque che gli amici Pontifessi possano dormire sonni tranquilli. Occorre che molte persone si convincano della corretteza delle nostre ipotesi prima di arrivare all’aula di un tribunale e quindi ad un avvocato difensore. E stiano sereni: se il nostro esposto viene archiviato loro non lo verranno neppure a sapere. Di quali spese legali parlano allora i nostri amici Pontifessi quando usano la clava della richiesta di danni? Non è dato saperlo. Forse non lo sanno neppure loro.
In merito al reato di calunnia, facciamo mestamente presente che si applica solo alla denuncia, non all’esposto. Ed anche nell’eventualità che si possa applicare per estensione, occorre dimostrare l’intenzionalità della calunnia. Come dimostrare che coloro i quali hanno presentato l’esposto simulano a carico di lui [Pontifex] le tracce di un reato?. Noi non abbiamo simulato nulla. Abbiamo presentato stampe del sito Pontifex (e non solo) che riteniamo possano configurare un reato.
Stefano:buongiorno…:D
ma I pontifeSSi non sono quelli che hanno BEN 3 studi legali a disposizione ?
Mi sembra di ricordare una lunga lista di avvocati rinomati che offrono loro in diretta i loro servigi gratuiti…):D
Pensavo esattamente la stessa cosa … C’era quell’avvocatucolo non-tanto-giovane-virgulto appena iscritto all’albo (avv. Pantalone se non ricordo male)… Oltre ad un altro paio di “volontari”… 🙂
Propongo una gara: raccogliamo qui i nomi degli avvocati che si sono offerti di assistere gratuitamente gli amici di Pontiless.
Parto io con Almerigo Pantalone, avvocato in Avellino.
http://www.ordineavvocati.av.it/ordine/P.htm
Ora aspetto regolare denuncia per aver violato la Privacy di Almerigo pubblicando qui il link alla pagina del sito dell’ordine degli avvocati di Avellino dove si trova il suo codice fiscale (quindi la data di nascita, il luogo di nascita) oltre che il suo numero di telefono e la data di iscrizione all’ordine… 🙂
Si rifanno sempre nel napoletano, pure l’IP! Beh, da quelle parti bazzica Stanzione!
Un altro avvocato che li difende è D’Urso.
Poi, pronto ad entrare in scena, Taormina. Deve avere una particolare predisposizione per gli indifendibili: Marcinkus, Franzoni e ora… pontifex? ah ah ah