Devo darvi conto di una testimonianza atroce che non mi ha visto personalmente coinvolto ma che una volta conosciuta non posso tacere.
Ero l’altroieri a Bari a trovare un mio amico napoletano spostatosi lì per lavoro. Dopo una chiacchiera e una passeggiata ci dirigiamo alla pizzeria Pulcinella, sulla strada esattamente parallela a Via Quintino Sella, dal lato opposto a Corso Italia (che mi ricordo perché son spuntato lì a Bari Centrale) nel quartiere di Murat (Bari), che è la via dove vive attualmente. Ottima pizza, peraltro.
Solo dopo ho scoperto essere il quartiere di un personaggio a me noto, purtroppo, per un episodio di cronaca nera. Lo stalker di Murat B.V. avvocato ormai cinquantenne arrestato in flagranza di reato per stalking verso una, ormai, più che ventisettenne. E se ci ripenso ho ancora di più i brividi.
All’uscita vedo di fronte tre motociclette di grossa cilindrata con diverse bottiglie di birra (forse di marca Luther) vuote ferme a bordo strada. Lì nei pressi una mezza dozzina di individui sospetti che con fare losco rivolgevano il loro sguardo verso l’alto. Forse erano anche armati ed avevano un terribile aspetto minaccioso.
Non so in che via fossimo, non sono pratico di Bari. Nè ho voglia di saperlo. Ho notato solo la caffetteria che era lì di fianco al portone del palazzo dove questa mezza dozzina di personaggi loschi era appostato. E ho notato che qualcuno guardava verso lo stabile in cui era situata la pizzeria (di fianco alla pizzeria c’era anche il negozio ‘L’Uomo’ facilmente visibile per un’insegna scritta a caratteri cubitali, altri si guardavano intorno). Ho notato che uno dei loschi figuri aveva in mano un pacchetto nemmeno tanto piccolo con su scritto: “Macellaio da Matteo, piazza Umberto”.
Ci siamo allontanati subito per non trovarci coinvolti in storie strane o pericolose. Ma abbiamo subito allertato la DIGOS di Paperopoli che ci ha detto che segnalazioni da quella zona arrivano spesso e che faranno opportune indagini.
Posso solo dire, amici, che sono rimasto turbato da tale situazione. Spero solo che chi abiti da quelle parti non abbia nulla da nascondere.
Ecco amici, spero apprezziate che io abbia voluto condividere con voi questa testimonianza, ancorché terribile. Se avremo altre informazioni dalla DIGOS di Paperopoli, dai Servizi Segreti di Pulcinella o dal Commissario Basettoni vi terremo informati.
Ma é terribileeeeee!!!Che paura.
Dí un po´, e non é che per caso hai notato un trombone obeso vestito da predicatore laico in compagna di un altro losco individuo che sembra un incrocio tra Dracula e Nosferatu,con una pila di libercoli, che si dirigevano verso la salumeria???
):D
Mi dice il testimone che forse erano quei due arrampicati sui pali della luce …. pensavano volessero suicidarsi 😀
Questa sarebbe la cosa piu terribile!!!!!!!!!!!!!!
Dopo le lasagne con la carne di cavallo, il salame con i libri del trombone obeso!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
ma è orribile!!! Forse al malcapitato di turno converrebbe scappare in Messico!!
Temo che in Messico non lo vorranno proprio, se non erro, lo conoscono già!
Ma il Calvo di Via Bono sarebbe questo fantomatico napoletano amico dell’autore dell’articolo?
Nulla è dato sapere sulla reale identità del “Calvo di via Bono”. Purtroppo gli amici Pontifessi hanno fatto sparire (come loro abitudine) gli articoli che ne parlavano, quindi non resta altro che la nostra memoria… 😉