Cacciate i pregiudizi dalla porta, rientreranno dalla finestra.
Federico il Grande
Mi duole un po’ dover rispondere per conto terzi, ma non posso esimermi visto che anch’io ho pubblicato un articolo che dal Nostro caro Carletto potrebbe pensare a latere d’aver confutato. Invero, la risposta che il caro ex-webmaster ha pubblicato è nientemeno che un rigurgito di rabbia all’articolo di GG:
http://pontilex.org/2012/04/carlo-di-pietro-e-lignoranza-in-cattedra-che-parla-di-buddhismo/
Di cui riporto l’URL (il titolo è tutto un programma):
http://www.pontifex.roma.it/index.php/opinioni/laici/11498-due-cattolici-rispondono-ad-uno-strano-buddhista-al-soldo-di-un-diversamente-eterosessuale
Ma che ha che non va questo scritto? Al solito, per risposte del genere si fa prima a chiedere cosa va e cioè meno della metà della metà della metà… un milionesimo. Milionesimo che si concentra principalmente nel buon senso di sottolineare i passaggi importanti. Sebbene accompagnati da altri cui sinceramente non vedo il valore nell’economia del discorso.
Il testo ovviamente inizia con i soliti ipse-dixit di nulla importanza nella confutazione generale, per farla breve sono degli Ad Hominem, degli avvelenamenti del pozzo, belli e buoni:
Un professorino dalla nota facile mi ha definito “ignorante” (ma c’è molto di più), sol perché ho pubblicato taluni articoli sul paganesimo e su certe filosofie di vita che lo stesso Concilio Vaticano II definisce con la seguente indicazione inequivocabile: “molto spesso gli uomini, ingannati dal maligno, hanno vaneggiato nei loro ragionamenti e hanno scambiato la verità divina con la menzogna, servendo la creatura piuttosto che il Creatore, oppure vivendo e morendo senza Dio in questo mondo, sono esposti alla disperazione finale”
Notare come qui si svii dal fatto che GG l’abbia giustamente apostrofato perché come da lui dimostrato eSSo non sapeva al solo fatto che ne abbia parlato. Un simile vittimismo non si vedeva dai tempi dei primi apologeti… e sono buono.
Sempre tornando al discorso dei giudizi temerari, talvolta diffamatori, a me diretti in maniera assolutamente insensata ed escludente il senso civile, da qualche “cattedra” della domenica pomeriggio, c’è stato chi, sostituendosi a Dio, ha addirittura “letto nel mio cuore”; “Carlo Di Pietro non è un vero cattolico”, è stato detto, perché “discredita le altre religioni senza conoscerle” e “non è impegnato nel vivere la propria fede”.
Che GG non risponda di queste ovvie accuse, Carletto: non s’era detto dai frutti li giudicherete?!, è irrilevante. Tutto è buono per buttarla in caciara.
Contento chi scrive queste cose, io non posso far altro che perdonarlo e pregare per lui. Il volersi porre al posto di Dio è un “brutto segno”.
Detto ciò ci si aspetterebbe che sia lui stesso a doversi perdonare e pregare per sé stesso. Ma che non sia così è assai probabile…
Segue la solita preghierina estremamente gretta (riporto solo un passo: come è difficile esserti fedeli, ma tu fai finta di niente, estrema sintesi e dimostrazione di ciò che sostiene GG, per altro) per mostrarsi ai lettori come il Buon Samaritano sempre pronto a perdonare nella sua evidente pietà. Che poi nel resto dello scritto poco ci manca che scada nel turpiloquio non fa ovviamente testo.
A questo punto arriva la citazione diretta: praticamente un invito a nozze per il caro Carletto per fare le solite insinuazioni omofobe sulle quale mi astengo per decoro dal commentare. Le parole del Nostro lo qualificano a sufficienza da solo:
“Il buon senso dovrebbe da sempre insegnare all’uomo a non pronunciarsi nemmeno con una parola riguardo a tematiche di cui non comprende e non conosce assolutamente nulla a parte la semplice conoscenza popolare dei luoghi comuni da osteria”.
Detto questo, chiedo al diversamente eterosessuale del bergamasco, leader “carismatico” del sito dove è stato pubblicato lo scempio didattico del sig. G.G., di rimuoverlo, almeno per una questione di buon senso; se tal informatico del bergamasco, che appare aver problemi forse col fidanzato o con sé stesso, è oppresso, non vedo il motivo per cui debba attaccare il sottoscritto ed il cattolicesimo con la complicità di un “eresiologo contadino”, sempre per utilizzare gli stessi epiteti che il sig. G.G. a me rivolge.
Davvero non capisco … Forse questo signore, il diversamente eterosessuale del bergamasco, vorrebbe possedermi? Lo sa che non è possibile, ho un altro “orientamento sessuale”. O forse vorrebbe lezioni di informatica da me? Lo sa che non insegno più nelle scuole (ha indagato molto sulla mia vita, boh!!!), dato che mi dedico esclusivamente alla religione. O forse soffre di complessi d’inferiorità? Chi può dirlo, non spetta a me il compito di analizzare questo individuo.
Signor gay del bergamasco, non me ne voglia male, ma cosa le ho fatto io, personalmente, per meritare tutto questo odio? Perché lei e la sua equipe, di tanto in tanto, mi costringete a depositare querele, nonostante vi chieda sempre ed anticipatamente di sanare le vostre “distrazioni” a mio danno? A dire il vero questa “tarantella” che va avanti da 3 anni, ormai non fa più neanche ridere e, di sicuro, non giova a nessuno.
Notare come si sia passati direttamente dalla parte della vittima a quella del carnefice, con una serie di Tu Quoque dalla nulla valenza: si vedrà più avanti il perché…
E dopo questa serie di accessi d’ira ecco che eSSi riprende la sua vecchia veste del buon uomo caritatevole:
Se le ho fatto qualche torto personale, seppur inconsapevolmente, me lo dica, lei sembra sapere tutto di me, penso che avrà anche i miei recapiti telefonici. Così facendo potrà esternarmi le sue problematiche e, se io sono causa dei suoi turbamenti, le potrò chiedere scusa e lei potrà vivere più sereno. Dal canto mio, essendo cattolico, sono molto sereno e vorrei sinceramente condividere un pochino di pace anche con lei.
Con la ripresa del leitmotiv della preghiera:
Tutti noi, che non odiamo ma amiamo, pregheremo anche per l’empio del bergamasco, chiedendo a Dio, mediante l’intercessione di santo Stefano protomartire (ma perché proprio lui?!), di donare a questo signore sobrietà, serenità e fede, nella ricerca di una vita casta ed il meno peccaminosa possibile.
…E una serie di domande retoriche () a catena con la palese intenzione di gettare ancora nuovo discredito sull’interlocutore. Palese ed ennesima dimostrazione della mancanza d’argomenti:
Non è forse vero che il peccato è la morte dell’anima? Non è forse vero che Gesù ci insegna a non peccare ed il come non peccare? Non è forse vero che il peccato si radica nel vizio e chiama a sé altri peccati ancor più gravi? Non è forse vero che la Chiesa – il popolo in cammino verso Israele – deve pregare per la conversione di tutti noi, miseri uomini, peccatori?
Seguita da un’accusa di incompetenza non ancora dimostrata:
Se qualche lettore, con tempo da perdere, volesse constatare la monumentale incompetenza in materia di religioni dimostrata dal sig. G.G. (quello che mi definisce infedele e ignorante), può digitare il mio nome e cognome su Google ed imbattersi in una spiccia replica ad alcuni miei articoli.
Il titolo dell’empietà è “Carlo Di Pietro, l’ignoranza che in cattedra parla di …”.
Evidentemente portare il link alla pagine costa troppo.
Segue l’ennesimo attacco alla persona vertente su dei giochini dialettici al più infantili:
Definisco l’articolo una empietà non a caso, dato che il signor G.G., con cui ho avuto a che fare in passato, ben conosce la mia professione e, definire ignorante (ed altro) un terzo che studia la materia da tempo e che lavora nell’ambiente, oltre che diffamazione, è esempio di“non pietas”, ossia “non pietà”, da cui deriva il termine empietà; attualmente il dizionario della lingua italiana indica la parola “empietà” anche come sinonimo di “malvagità”.
Il Nostro è a conoscenza del fatto che essere sinonimo non significa avere contemporaneamente nello stesso frangente due significati?
Seguono gli ennesimi ipse-dixit di nullo valore, se non per dare un tono a chi evidentemente non lo possiede.
Parliamo, adesso, di buddhismo e del “marcantonio” di inesattezze pubblicate dal signor G.G.
Nell’esternare pubblicamente, in articoli e testi, ciò che mi è dato sapere dal Padre buono, giammai affermerei menzogne
In breve, con una circonlocuzione parecchio paolina, il Nostro sta tranquillamente ammettendo che sa quanto gli è dato sapere. Il che dev’essere presumibilmente poco, ma poco assai, se dopo si spreca nelle ennesime domande a catena con cui spera d’ottenere qualche favore presso i lettori:
non è forse vero che Satana è il principe della menzogna?
Non è forse vero che anche sapendo quel che si sa e nel caso si sappia poco, anche la parola più sincera sarà comunque grossolana e la più vicina alla menzogna? Il tutto senza tirare in causa principi o quant’altro?
Non è forse vero che grave sarà la colpa di colui che mente?
E che c’entra? Vuol per caso lasciar intendere che eSSo è immune da qualsivoglia giudizio divino?
Non è forse vero che oltre la verità ci sono ambiguità, menzogna e morte?
E che c’entra? Fino a prova contraria il Nostro può tranquillamente essere menzognero, ambiguo e morto. Ciò prescinde ovviamente che esistano altri metri di giudizio. Oltre al fatto che ciò non intacca minimamente la conoscenza grossolana di costui.
Dunque(?! Ma dunque cosa?!), essendo, io, uomo contritamente timorato di Dio, non mi permetterei mai di mentire al prossimo sì austeramente sulla fede,
Appunto nella confutazione di GG egli ha semplicemente mostrato come eSSo dica falsità, presumibilmente, in buona fede.
Ma a quanto pare eSSo ci tiene a voler dimostrare il contrario con questa specie di confessio inversa.
dato che grave sarebbe la mia responsabilità ed ancor peggiore la colpa. Certo, tutti commettiamo dei peccati, ma non è questo il caso!
Ma come? ESSo non sa che si è responsabili direttamente solo di ciò di cui si è consapevoli (o almeno così m’han sempre detto a proposito del peccato)!?
Leggendo la deprimente disavventura letteraria del signor G.G., in un secondo momento ed in compagnia di una persona a me cara, è nato un brevissimo dibattito fra noi e siamo giunti a delle conclusioni, scritte singolarmente ed in sedi differenti, che rendiamo pubbliche.
Parte dello scritto sono riflessioni della persona a me cara e parte sono miei pensieri; il tutto è “miscelato”.
Ma come Carlo, leggo che questo ragazzo ti accusa di mentire sul buddhismo, eppure le considerazioni pubblicate partono da alcuni appunti che io ti inviai.
Peccato che la conoscenza della fonte non è sinonimo di infallibilità.
In più da tutto questo si evince che il secondo articolista si nientemeno che il Nostro sotto mentite spoglie, visto che nei precedenti articoli eSSo ebbe da riportare nientemeno che…
Articolo estrapolato da appunti personali privati o già resi pubblici, dal sottoscritto o da terzi, in forum, siti, bollettini parrocchiali ed altro. Anni 2002 – 2008.
http://www.pontifex.roma.it/index.php/opinioni/laici/11467-il-buddhismo-e-la-superba-adorazione-dellio-come-lucifero, http://www.pontifex.roma.it/index.php/opinioni/laici/11474-lamore-di-cristo-e-del-cattolico-il-raffreddamento-e-legoismo-del-buddha-nel-qnirvanaq
Carta canta, Carletto.
Eppure tu conosci la materia e sei stato anche in oriente per lavoro, approfondendo la tematica.
Come se gli interventi chirurgici avessero qualcosa a che fare col Buddhismo. Soprattutto quegli interventi chirurgici!
Come è possibile che questo signore sia così poco preparato e tanto superficiale nel giudicare? La sua replica è da opuscoletto. In passato avevo scelto il buddhismo nella mia vita, ho studiato molto tale “sistema” e nella scelta dei libri mi sono molto preoccupato di concentrarmi su autori che attingevano e mostravano le fonti antiche ed originali. Questo lo dico anche perché oggi il buddhismo è diventato praticamente inconfutabile non per la sua elevatezza, ma per un fenomeno furbo che sta accadendo.
Insomma avete capito la solfa: eSSo con la scusa dello pseudonimo ex-buddhista crede di raggirare il lettore, facendo credere d’avere una fonte autorevole. E con tale trucchetto lancia strali senza alcun ritegno.
Rimarchiamo di nuovo in proposito quali sarebbero le tanto decantate fonti antiche e originali:
Articolo estrapolato da appunti personali privati o già resi pubblici, dal sottoscritto o da terzi, in forum, siti, bollettini parrocchiali ed altro. Anni 2002 – 2008.
http://www.pontifex.roma.it/index.php/opinioni/laici/11467-il-buddhismo-e-la-superba-adorazione-dellio-come-lucifero, http://www.pontifex.roma.it/index.php/opinioni/laici/11474-lamore-di-cristo-e-del-cattolico-il-raffreddamento-e-legoismo-del-buddha-nel-qnirvanaq
Pietoso? Un pochino.
Proprio da questa considerazione ha avuto inizio il discorso. Leggiamolo insieme …
Praticamente qualsiasi cosa del buddhismo uno confuti, con qualsiasi buddhista o filo buddhista uno parli, si sentirà sempre rispondere che non è quello il vero buddhismo, che il vero buddhismo non prevede quella cosa lì, ecc…
Praticamente una difesa a latere per dire: tutti hanno torto meno me che sono un ex buddhista! Che la premessa non regga è mostrato poco sopra. Sempre che il Nostro non voglia rimangiarsi quei “personali privati” che si sentì in dovere d’aggiungere alla descrizione della sua fonte.
Praticamente tutti i buddhisti di oggi, del buddhismo, ne sanno più del Buddha, di Ananda e di altri suoi discepoli!
Da qui si evince che Carletto si creda un Buddha, così come tutti i buddhisti. O almeno così eSSo crede sia.
Addirittura una volta ho parlato con un simpatizzante, quindi neanche buddhista “praticante” per così dire, a cui ho mostrato una marea di testi e fonti originali ed ha continuato a negare, parlando di un libro che parla del vero buddhismo che avrebbe solo lui, ecc… Tant’è che costui era con un suo caro amico e l’amico praticamente ha dato ragione a me prendendolo in giro, dicendogli una battuta del tipo: “Si, che non lo conosce nessuno, lo conosci solo tu il buddhismo!”, o qualcosa di simile.
Anche qui: l’antifona è piuttosto ridicola e assai poco credibile sia per l’esposizione sia per il soggetto narrante di cui abbiam già parlato. Degna delle leggende metropolitane argutamente ridicolizzate da Elio:
Tal signori sono pregati di non giustificare l’ingiustificabile con tecniche dialettiche da bar, e di evitare di dire che queste confutazioni del buddhismo derivano da una preparazione sommaria: quello che affermo lo dico con cognizione e previo approfondimento, non per sentito dire, né al bar, né in macelleria, né in altri modi sommari.
Ricordo di nuovo la vaghissima definizione della fonte del Nostro:
Articolo estrapolato da appunti personali privati o già resi pubblici, dal sottoscritto o da terzi, in forum, siti, bollettini parrocchiali ed altro. Anni 2002 – 2008.
http://www.pontifex.roma.it/index.php/opinioni/laici/11467-il-buddhismo-e-la-superba-adorazione-dellio-come-lucifero, http://www.pontifex.roma.it/index.php/opinioni/laici/11474-lamore-di-cristo-e-del-cattolico-il-raffreddamento-e-legoismo-del-buddha-nel-qnirvanaq
E invito a riflettere se dei vaghi appunti personali di cui non si conosce l’esito siano da definirsi una fonte affidabile o comunque l’equivalente di ciò che eSSo ha millantato poco sopra.
Anzi, al contrario, vedrei proprio in voi (riferendosi ai cristofobici) un certoatteggiamento di accuse fatte nei confronti dei cattolici; mi sembra che siete proprio voi quelli che combattete la vostra battaglia anticattolica per cui, qualsiasi cosa vada contro il cattolicesimo, o qualsiasi cosa riceva critiche dal cattolicesimo, voi la sposate e la difendete, senza neppur entrare nel merito, partendo per partito preso che sia migliore, leggendo qualche piccola lezioncina su internet o attingendo fonti da un singolo testo o da qualche opuscolo.
Direi che questo passaggio si commenta da solo.
Immagino si riferisca alla fonti che diedi io: http://pontilex.org/2012/04/il-piccolo-uomo-e-le-idee-nirvana-e-buddha/
In più mi chiedo se il Testo di Dottrina più letto in India a livello popolare per diversi secoli quale il BuddhaCarita sia da definirsi opuscolo, al più che è del I-II secolo. Una fonte davvero nuova e reinterpretata a comodo non c’è che dire…
I testi studiati ed analizzati nel confutare teologicamente e dottrinalmente il buddhismo, sono di buddhisti e pro-buddhismo, non sono scritti da cattolici.
Non mi risulta che il Nostro abbia mai citato alcunché di Buddhista nelle sue sparate. D’altronde, si possono definire degli appunti personali di un PontifeSSo come fonte buddhista?
A voi l’ardua sentenza.
Il resto è solo il ribadimento delle idiozie già confutate unite al solito spirito crociato tanto caro ai Nostri.
Fonte del rigurgito impietoso: http://www.pontifex.roma.it/index.php/opinioni/laici/11498-due-cattolici-rispondono-ad-uno-strano-buddhista-al-soldo-di-un-diversamente-eterosessuale risposta a http://pontilex.org/2012/04/carlo-di-pietro-e-lignoranza-in-cattedra-che-parla-di-buddhismo/ e http://pontilex.org/2012/04/il-piccolo-uomo-e-le-idee-nirvana-e-buddha/
anch io ero cattolico. poi ho scoperto pontifex e ho capito quanto marcio vi è in tale religione.
quindi come qualcuno giudica il buddhismo in generale sulla base di essere (chissà) un ex buddhista, io posso giudicare il cattolicesimo in generale sulla base di essere un “ex cattolico”.
scherzi a parte, non lo farei mai. pontifex in vari punti è in contrasto con la chiesa cattolica, e seppur io non sia cattolico per svariati motivi per il mio percorso di fede, non mi salterebbe mai in mente di considerare tutti i cattolici come pontifex, proprio perchè pontifex non li rappresenta nemmeno per la metà.
FSM:mi sa che si é incaxxxato di brutto!
oppsalá Cidippino! Complimenti,
alla faccia del ” cattolico sereno “eh?Com´era la cosa di “Satana principe della menzogna”??
Ma perché ce l´hai coi bergamaschi??
Boh … certe volte non lo capisco proprio … 🙂
forse dovremmo chiedere delucidazioni allo “pseudonimo (ex buddhista) “
Uh già … una testimonianza non smentita, quindi certamente vera… 😉
Perchè ho l’impressione che questo ex buddhista non sia altro che una risposta a Ganimede ed al suo fegato non secolarizzato alla Murat? 😀
una domanda admin: ma perché noi dobbiamo sempre riferirci ai loro articoli ed eSSi MAI??
Perchè noi siamo soliti rispettare le leggi. Mentre eSSo si permette di copiaincollare senza citare la fonte. Ora ci verrà a raccontare che lo fa perchè lui ci critica, quindi può farlo senza citare la fonte. Dimostrando dunque di non aver capito una mazza (ma proprio meno di nulla) della legge 633 (quella che regolamenta il diritto degli autori) 😀
e vabbe´.. da uno che nel 2012 pensa che dare del “gay” ad una persona sia un insulto..
cosa potevamo aspettarci??
… in effetti … 😀
Passo di qui dopo un po’ di tempo solo per salutarvi.
Sono stato un po’ male, ma vi seguo ogni volta che posso.
Statemi bene.
Sei stato male? E lo dici con questa tranquillità? Che ti è successo?
Noi per scelta non siamo soliti intasare la mail dei nostri utenti con messaggi quotidiani… Non vorrei che questa scelta sia scambiata per indifferenza.
😀
Acidità di stomaco e gastrite.
Non ti preoccupare, mi sto curando.
Solo che non riesco più a vivere una vita normale e mangiare quello che voglio.
Io vi seguo quando posso, continuate a scrivere, rimedierò quando ho tempo.
A volte ho provato anche a collegarmi a Pontifex per leggere le “ultimissime” ma mi segnalava la presenza di malware..
Grazie per i saluti, admin, ricambio.
Torno a commentare con frequenza appena posso.
Circa il malware: si tratta di una notizia che ho letto anche su alcuni forum…
Per le tue condizioni di salute: se vuoi, tienici aggiornati, anche via mail.
Take care and get well soon!
Veramente ho scritto io per non far sembrare la mia assenza come se fosse indifferenza o mancanza di interesse.
Ci mancherebbe che seguiate tutti quelli che vi scrivono uno o due commenti..
Ciao!!!
FSMosconi, perchè ti dispiace esprimerti per conto di terzi? Ti sei espresso bene, e sono perfettamente d’accordo con quanto hai scritto
Oh, niente: non volevo dar l’idea di impicciarmi degli affari altrui senza previo consenso dell’interessato. Questione d’educazioni immagino…
Ad ogni modo, grazia, non c’è di che!