Fantaintervista: Oronzo Caná CIA di Paperopoli

Dopo gli ultimi e cruenti atti criminali, perpetrati ai danni di un coniglio incolpevole, la famosa cassetta postale murattiana, luogo di abbandono di teste sanguinolente d´animali, frattaglie ed ora anche bossoli di fucile, torna a far parlare di sé.

E la CIA di Paperoli che fa, dorme?

Ne parliamo con Oronzo Canà, Commandante capo della CIA di Paperoli, esperto in frattaglie abbandonate e gentiluomo a tutti gli effetti!

Dottore, negli ultimi giorni ci sono state  delle speculazioni circa identitá dell´animale decapitato. L´autopsia conferma  l´ipotesi del coniglio, che cosa ci puo´dire?

Il nostro esperto forense di antropologia e del rituale del coniglio alla cacciatora, la sora Camilla, ha finalmente sciolto il riserbo: dopo aver proceduto ad una dettagliata analisi della testa, avvalsasi dei più moderni solventi chimici quale aglio, olio, pomodori ed odori, ha stabilito che si tratta di testa di coniglio. Questo ci permette di fare un salto avanti nelle indagini e torna in auge la pista del calvo di Via Bono e del suo allevamento di conigli da decapitazione. Purtroppo le analisi effettuate hanno distrutto le prove durante il pranzo, a beneficio dei milioni di agenti impegnati nell’inchiesta.

Intanto le intimidazioni malavitose continuano, una frattaglia di carne in putrefazione e un bossolo di fucile calibro 12 ancora sulla cassetta postale. Salvi pianerottolo, zerbino e citofono! Dottore, perché proprio la cassetta? 

Dato che abbiamo qui con noi la sora Camilla, le girerei la sua domanda e lascerei a lei la risposta. Ebbene nel corso dei miei molteplici studi sulle frattaglie che hanno prodotto libri di chiara fama quali “La pajata: strumento di Satana”, con prefazione di padre Amorph e “L’ultima profezia dei fegatini” ho scoperto che l’oggetto della profanazione enogastronomica è legata al deviato mondo emotivo del mandante: in questo caso la cassetta è un pò come un “caro amico ti scrivo”. Stiamo cercando quindi un seguace che mandi pezzi di frattaglie come fegato et similia ad una persona che veda come collega vicino.

Forse un rituale satanico?

Escluderei la pista del rituale satanico per la frattaglia. Qui è una chiara profferta erotico-affettiva, come direste voi un avances. Occorrerebbe trovare nei dintorni una persona coetanea che possa avere affinità con il soggetto ed una predilezione per le frattaglie come fegato et similia, anzichenò!

La banda del sito cloaca intanto continua ad agire coperta dall´anonimato, e manda in prima linea il portuale con cappuccio e occhiali, istigatore di fanatismo ed odio sociale, che fare Dott. Canà?

Purtroppo i milioni di uomini, impiegati nella ricerca sul territorio del quartiere Murat, a Bari , sono a stento sufficienti per coprire le attività criminali dirette ai danni del Dott. E. Galantuomo e le attività criminale di B.V. , suo coetaneo ,e abitante dello stesso distretto. Abbiamo richiesto rinforzi alla NATO per poter battere la pista del portuale, purtroppo il portualismo porta alla latitanza nei siti cloaca e i siti cloaca sono vasti e profondi nonchè pieni di idee ed informazioni. A volte anche i nostri migliori uomini diventano perfidi, poichè perdono la fede, e siamo costretti a riprogrammarli. Il Dott. E. Galantuomo ha più volte manifestato la volontà di rivolgersi alla guardia svizzera.

Ma perché proprio il cappuccio e non la brioche!

Forse vorrà dire il cappuccio senza la brioche: è un chiaro segno di dissidenza e di scostamento dalla sana tradizione del mini-magistero, frutto di una cultura relativista. Queste le parole del nostro Dott. E. Galantuomo. Non hanno le brioches perchè lasciano libere le donne e nessuno pensa al pane. Questo ancora è stato aggiunto, ma non abbiamo indizi probatori solo congetture. La sora Camilla ha avanzato ipotesi, ma per ora si riserva di studiare il soggetto con un invito a cena ed una buona bottiglia di romanella dei castelli.

E le vignette sadico-caricaturali??

Sono chiari messaggi intimidatori partoriti da una mente malata e dissidente. Siamo sicuri che ci sia un’altra mano longa dietro a queste pubblicazioni, ma ancora questa non si è palesata. Abbiamo solo la consapevolezza che si possa trattare di un individuo ermafrodito con crisi di identità sessuale ed un pericolosissimo senso dell’umorismo e della satira.

Ora emergono tracce anche di un misterioso informatico del Nord Italia,  che, forte del suo anonimato, si è divertito nel commettere i più gravi reati informatici, di privacy e di istigazione alla violenza. Siamo alla frutta! È grave?

Come le accennavo in precedenza, lei ha esattamente descritto il sig. Calvo di Via Bono nel Nord. Il dossier a suo carico si sta giorno dopo giorno arricchendo di nuovi ed inquietanti particolari: ostentazioni di informazioni pubbliche, raccolta di dati scientificamente provati contro il mini-magistero, istigazione al libero pensiero. Questi e molti altri inenarrabili sono i reati commessi, ma ci manca la prova provata per incriminarlo: il resto del coniglio decapitato! Siamo sicuri che di fronte alla carcassa anche il cuore più duro dovrà confessare. Attualmente stiamo vagliando tutte le macellerie di Paperopoli per trovarlo.  Per la frutta ci stiamo attrezzando, ma per ora abbiamo solo tante spremute…ed un solo succo!

 

 

 Pao feat. S_Raf ):D

 

 

 

 

                      

 

 

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