Poveri materiali

[Vi assicuro che ci ho provato; davvero, di questo articolo, avrei voluto fare un’esegesi, tentare di dare una spiegazione a tutto quel profluvio di sciocchezze, che ci dice solo una cosa interessante: che Bruno Volpe non solo va al cinema, e dunque, contrariamente a quello che possiamo aver pensato tutti quanti almeno una volta, ha una vita sociale e non sta in casa (della madre) a contarsi i capelli persi ed i chili acquistati con l’età che passa, ma addirittura ci va in compagnia, e di una donna! Sono sicuro che presto qualche emerito (ma forse Volpe fraintenderà) farà sentire la sua voce per dire, a questo proposito: “Che sia anatema!”

Ma, alla fine, ho rinunciato, accontentandomi di mettere insieme quanto potete leggere poco sotto; perché, sul serio, tentare di analizzare un… qualcosa scritto in un italiano che dire stentato è fare un grosso complimento, e che, in sovrappiù, in quanto a contenuto pare essere stato portato qui direttamente con una DeLorean DMC-12 dai momenti più oscuri degli anni Cinquanta (e chissà perché, sono sicuro che tra i prossimi bersagli del Nostro potrebbero senza dubbio esserci ‘i balli alla Incanto in fondo al mare, dove si spezza quel clima di serietà e pudicizia che nei nostri giovani era stata instillata dall’opera meritoria, per quanto condannabile senza se e senza ma, del Terzo Reich’) (NdA: la citazione me la sono inventata, ed è ovviamente sarcastica. Ma è meglio precisare, la legge di Poe è sempre in agguato) è fatica che può risultare più improba del proverbiale lavorare in miniera. Per cui, beccatevi questa: è una parodia. Ma non siate troppo duri nel giudicarla: in fin dei conti, ben povera è la “base” su cui ho dovuto lavorare. E solo Dio riuscì a creare la donna, partendo da materiali tanto scadenti]

Ero su Internet, questa sera, in compagnia di più o meno un miliardo d’internauti, e tutti possono testimoniare (se non sono troppo impegnati a condividere la foto del gattino che prende il latte dal biberon). Non sono un cattolico (per fortuna!), eppure mi sono ritrovato a riflettere su Adamo ed Eva ed a chiedermi se sia valsa la pena rinunciare al dono della vita eterna in cambio della conoscenza. Il tenore dell’articolo che leggevo, infatti, denunciava che alcuni tengono questo dono davvero in spregio.

Un signore sulla cinquantina, che tirava in mezzo, evidentemente per sentirsi meno solo, una dentista ed un numero imprecisato di autori vari, si vantava allegramente della sua misoginia. Diceva: che bello essere qui a spargere veleno sul genere femminile, invece che a distribuire frattaglie sui citofoni delle biologhe (dunque atee) svergognate del quartiere Murat, come faceva quel meritorio mio concittadino con cui condivido le iniziali! Seguivano (NdA: nel testo originale qui era scritto seguono. Bruno, io capisco che lei faccia parte di una religione che ritiene Iddio capace di abbracciare con un solo sguardo passato, presente e futuro, ma un briciolo di rispetto per la lingua che ci ha donato, suvvia!) particolari infimi e mortificanti che vi risparmio. Anzi, no:

“Ora, nessuno giustifica il femminicidio o la coltellata, ma quando si arriva a questo punto di libertinaggio, siamo alla frutta.”(NdA: sì, al caco, per la precisione. E si ricordi che sconterà la giusta pena, per avermi costretto a questa battuta invero pedestre)

E ancora:

“L’importante sito ‘Violenza donne’, con tanto di dossier documentati e reportage quotidiani, scrive che L’ITALIA E’ IL PAESE PIU’ SICURO PER LE DONNE.” (NdA: la mamma me lo diceva sempre: non aprire i link del signor Bruno Volpe. Dovevo darle ascolto, e se per caso capitaste sulle stesse pagine, capirete perché.)

Io non voglio far pubblicità ad uno che fa dell’ipocrisia: ma almeno si eviti di fare del vittimismo e della disonestà intellettuale, ormai sul suo sito si colpevolizza l’altro da se (e l’altra da se) contro ogni logica della civiltà e con una tale cattiveria (e forse anche una tale malcelata invidia) che c’è da rimanere seriamente preoccupati. Per dire, tale acidume potrebbe venir facilmente sconfitto se il dottor Volpe si trovasse una fidanzata (non in Messico, ci raccomandiamo! Si sa che lì l’onta islamista si sta diffondendo a macchia d’olio!).(Sì, ma che significa onta islamista?).(Lascia fare, scrivi e qualcuno abboccherà).

Riporto solo un caso avvenuto negli ultimi (NdA: qui c’era utlimi al posto di ultimi. Quando si dice il fuoco sacro del giornalismo) giorni: il Papa benedice l’Olocausto omosessuale, ma sul sito in questione si manifesta approvazione per il suo operato; ci sarà qualcosa che non va?

Con questo che cosa voglio dire? Che c’è tanta [l’Autore si è censurato, perché mal non gliene incolga].

Inoltre (NdA: no, per favore, pietà!), l’eccessiva grafomania (e probabilmente anche l’eccesso di tempo libero) è sconfinata spesso nel ridicolo, complici anche webmaster autodefinitisi geniali ma che, insomma…

Vi invito, ad esempio, a visionare questo articolo sulla Trasfigurazione. Come potrete constatare l’autore ha un bel citare le Sacre Scritture ma, già al secondo 0:02, una bottiglia (manovrata probabilmente da una signorina, è ovvio), mi si spacca sulla testa (e non solo lì). Forse è per questo che mi addormento. Dove arriveremo? Alla deliberata provocazione per aumentare i click e, quindi, i compensi pubblicitari, onde rimediare alle cadute di “contatti” provocati da articoli come questo?

Nel nome di una libertà di parola pretesa ma mai difesa per gli altri(NdA: non mi azzardo a dire che, col posteriore altrui…), Volpe crede di poter fare quello che vuole, spesso danneggiando la sanità del nostro apparato della visione (i miei occhi spesso vorrebbero fuggir via dai bulbi, non appena il mio encefalo comunica che ha intenzione di digitare sulla barra degli indirizzi Pontifex.Roma.it).

I pubblicitari che si spacciano per giornalisti non sono tutti Indro Montanelli, che almeno aveva un bel periodare. E occorre accertare anche nei casi più crudi (tipo quello in oggetto) che cosa possano (NdA: non è un errore, riporto fedelmente. Ammetto che qui m’è venuto da commentare: ?!?)aver scatenato la [di nuovo l’Autore si censura]. Anche importanti principi del Foro spiegano come debba affrontarsi seriamente il tema Bruno Volpe (e lo stesso vale per il giudice Carnevale, un nome una garanzia, noto come l’ammazzasentenze). Così.

http://www.sardegnaeliberta.it/photo/pernacchia.jpg

In Italia esiste il vizio di santificare il morto: pensate un po’ che c’è un gruppo di persone (a quanto pare, la maggioranza) che l’ha fatto con uno che è stato messo in croce tipo duemila anni fa, e pretende pure che la sua immagine, sanguinolenta e potenzialmente turbativa sulle fragili menti dei bambini, stia appesa in tutti gli edifici pubblici!

Siamo certi, comunque, che ogni vicenda verrà prima o poi chiarita dalla legge e raccontata in maniera intellettualmente onesta. Su qualche altro sito, però. Tipo questo.

I curatori e maggiori animatori di Pontifex Roma amano parlare sboccato (che si ricordi che la volgarità sta nei pensieri, prima che nelle parole), anche se, ci auguriamo, non vestono in modo provocante, dal momento che certi articoli ci portano a sospettare che siano bruttini, calvi ed anche sovrappeso.

E se limitassimo certe pubblicità su certi siti, la necessità quotidiana di provare urbi et orbi la propria fede (che poi uno pensa che ci sia qualcosa che il suo Dio vendicativo deve perdonarle, dottor Volpe) o la vendita (NdA: letteralmente, visto che i commenti sono ormai a pagamento) di opinioni ridicole, forse staremmo tutti meglio. Anzi, senza forse.

Crediamo che l’estremismo cattolico (come di tutti gli altri, anche se, per qualche motivo che ci sfugge, questi vengono denunciati con più virulenza) ci sia sempre stato, ma che sia arrivato il momento per liberarcene. Finalmente.

Dottor Volpe, quasi quasi, sapendo che lei è un avvocato, sentiamo la mancanza del vecchio Azzeccagarbugli. Almeno lui non scriveva su Pontifex Roma.

5 pensieri su “Poveri materiali

  1. caterina

    E’ una mia distrazione o Carlo Di Pietro è sparito? Mi sembrava che fosse malato. Una punizione divina per tutte le stupidate cha ha scritto?

    Rispondi
    1. pao

      no Caterina, se davvero esistesse una punizione divina per le stupidaggini, le cattiverie, le falsitá che scrivono i pontifeSSi, a quest´ora altro che malattie, sarebbero cenere!

      ):D

      Rispondi
    2. Compagno Z

      @ Caterina

      Purtroppo per l’umano genere, Cidipippen non è affatto sparito anzi negli ultimi giorni ha postato addirittura un paio dei suoi soliti articoli realizzati copiaincollando a random da testi dei Dottori della Chiesa e dal Magistero…

      Rispondi
  2. AlbertoB

    “Bruno Volpe non solo va al cinema, e dunque, contrariamente a quello che possiamo aver pensato tutti quanti almeno una volta, ha una vita sociale e non sta in casa (della madre) a contarsi i capelli persi ed i chili acquistati con l’età che passa, ma addirittura ci va in compagnia, e di una donna!”

    Qui secondo me c’è un errore , dato che l’ “”””articolo”””” è firmato Bruno Volpe + AA.VV.
    Premesso che non riesco a immaginare quale ensemble di menti più che brillanti ci voglia per mettere insieme quel cumulo di cazzate , ritengo che ad andare al cinema con la signora dentista sia stato qualcuno degli AA.VV. , non Volpe.

    Rispondi

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