le occasioni per riflettere

le occasioni per riflettere non mancano.

” Tutti i giorni, pur abitando abbastanza lontano da qui, il carissimo Panfilo, amico con la famiglia del Centro, viene per portarmi l ‘eucaristia. Quale ex primario ha libero accesso e giunge negli orari più disparati, ma sempre nel momento in cui avverto il bisogno di un volto amico e di una persona cara.
Per un paio di volte, per non sembrare scortese, ho chiesto del cappellano dell’ospedale, persona gentile, discreta, ma mi sottopone a un rito durante il quale devo recitare che ho molto peccato in pensieri (!) parole opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. Il primo giorno per farlo contento ho borbottato la formula. Il giorno dopo, di nuovo Per mia colpa, mia colpa, mia GRANDISSIMA COLPA! E che cazzo potevo aver combinato in un giorno di ospedale?!. Che gravi colpe potevo aver commesso! E così l’ho ringraziato e detto che un amico mi avrebbe portato la comunione, e così il caro Panfilo viene, legge una sola frase del vangelo, ringraziamo, recitiamo il Padre Nostro, mi da l’eucaristia e insieme concludiamo con una preghiera di lode.
Questo fatto mi ha riportato alla memoria quando negli anni ottanta venni destinato per alcuni mesi a Campocavallo, santuario nei pressi di Osimo. Dovevo celebrare al mattino alle 7… Per me era faticoso e inconcepibile… Celebrare la Cena del Signore prima ancora della prima colazione. Erano sempre presenti quattro ultra ottantenni, che si mettevano tutte insieme nel primo banco, l’unico occupato della chiesa. A volte speravo che non venissero a causa del maltempo… Ma quando sentivano le campane una forza irresistibile le portava in chiesa. Ebbene ricordo con quanta foga queste anziane si battessero il petto e si dichiaravano colpevoli di grandissima colpa… Tutte le mattine, e io mi distraevo pensando a chissà quale folle notte le quattro arzille vegliarde avessero mai partecipato !
Seguaci di Colui che ci ha chiamati alla pienezza della gioia, abbiamo trasformato il cristianesimo in una spiritualità listata a lutto, fatta di sacrifici, penitenze, mortificazioni, tutti vocaboli assenti e distanti dal linguaggio di Gesù , e così il senso di colpa si è inculcato come un tossico nell’intimo delle persone. Ma se ci si sente sempre indegni, in colpa, come si farà a sperimentare l’amore del Padre! “

dalla bacheca FaceBook di Padre Alberto Maggi

 

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Informazioni su sandro.storri

Progettista e sviluppatore di software precario (Sandro, non il software). Tipico prodotto delle periferie della capitale (aho!, che me 'mpresti na' sigaretta?). Appassionato di cinema e letteratura, usa l'italiano come un dialetto alternativo alla sua lingua madre, il romanesco. Sostiene la battaglia per i diritti civili anche se riconosce che spesso tratta la questione con degli incivili. Ha un pessimo senso dello humor e si vede, anche in questa breve biografia.

7 pensieri su “le occasioni per riflettere

  1. admin

    Il sempre enorme Alberto … Seguire la sua bacheca fa tornare un poco di speranza a chi crede che il cattolicesimo sia tutto (e solo) come il minimagistero Pontifesso… Grazie Alberto. Grazie Hiram Abif!

    Rispondi
  2. Giux

    ciao admin, ma a me A. Maggi pare tanto una prima donna…. che si ostina a fare il santone….
    O per lomeno di questo mi ha convinto Gius Cas.
    Tu che ne pensi?

    Rispondi
    1. admin

      Sono opinioni. Cosa penso di Alberto? Penso che, come ha detto Aurelio Mancuso, non c’è una sola teologia. E che Maggi incarna pensieri e concetti molto diversi da quelli del minidio Pontifesso. Io non ho strumenti per decidere chi ha ragione e chi ha torto. Non posso neppure sapere se c’è qualcuno che ha ragione…
      Mi limito a manifestare la mia preferenza per la “prima donna” Maggi (che mi trasmette emozioni e sensazioni simili ai nostri amici francescani di Puglia oppure a don Giorgio De Capitani).

      Ma le opinioni sono opinioni.

      🙂

      Rispondi
    2. Sandro Storri

      giux, secondo me non si tratta di “prime donne”. non dimentichiamo che il lavoro di un sacerdote (Padre Maggi lo dice sempre) e’ annunciare la Buona Novella. E’ ovvio che uno come lui sia cosi’ loquace e che cerchi di parlare a piu’ persone possibile.
      La cosa importante, secondo me, e’ che questo annuncio sia portato con rispetto per gli altri, che sia un’offerta di fede che puo’ anche non essere accolta. Credo che in questo Padre Maggi sia un vero maestro. Lui annuncia, lui parla a tutti perche’ e’ la sua vocazione di fede ma non tenta mai di imporre ad alcuno la sua visione.
      Se la vogliamo mettere in termini di “prime donne” lo sono molto di piu’ i nostri amici di pontifex ed i vari emeriti a contorno. Loro si che sono delle “prime donne”. Urlano, strepitano, accusano e insultano tutti coloro che si azzardano a fa notare loro che le teorie che propongono e portano avanti non stanno in piedi neanche se le impali.

      Non commettiamo anche noi l’errore dei pontifeSSi. Non giudichiamo le persone solo dalla copertina. Padre Maggi e’ un sacerdote ed un teologo, non per questo deve essere un oscurantista. Cosi’ come non tutti i gay ed i massoni sono persone perbene, non tutti i preti sono degli oscurantisti ottusi.

      Rispondi
  3. pao

    Padre Maggi secondo me é un grande! Puó piacere o non piacere …sicuramente non piace ai pontizombies.
    Le sue scelte sono scomode, le sue parole i suoi messaggi chiari..cosí come le sue
    azioni.
    Ha ragione Sandro, dobbiamo saper differenziare e non dobbiamo giudicare a priori una persona solo perché indossa una tonaca, un´uniforme…
    Magari tutti i cristiani fossero come lui.
    Spero che si riprenda presto, torni in buona salute e continui ad essere un punto di riferimento e di speranza per molte persone…

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