Che cosa strana …

… si pregiano di essere un blog di informazione cattolica …

… si vantano di interviste pseudo illustri (e forse anche pseudo interviste) di cui non forniscono alcuna prova video (l’unica video intervista pubblicata, quella a Luca Di Tolve, non l’hanno fatta loro anche se così hanno voluto far credere) per cui per quel che mi riguarda potrebbero anche intervistare Nonna Papera …

… Volpastren si onora del titolo di giornalista pubblicista con venticinquennale esperienza…

… lo stesso Volpastren sarebbe tranquillamente acclamato direttore del New York Times …

… e poi non fanno una telefonata all’arcidiocesi di Campobasso-Bojano per chiedere conferma della notizia?

Che cosa strana proprio.

42 pensieri su “Che cosa strana …

  1. admin

    Sandro: sono giornalisti pubblicisti, mica professionisti. Hanno altro da fare nella vita. Scrivono sul loro bel sito Pontifesso solo per un simpatico passatempo. Almeno questo vuole la teoria, visto che il giornalista pubblicista non vive dei suoi articoli (e vista la qualità del loro lavoro, è facile comprendere quanto questa affermazione sia vera e pregnante, nel loro caso).

    Rispondi
    1. admin

      Segnalo che l’articolo è stato fatto magicamente scomparire dalla homepage (hanno inserito un brano in cui Brunello e Carletto commentano le parole del Santo Padre… Sob!). Ed ora che non è visibile l’hanno modificato, inserendo in evidenza la smentita dell’arcidiocesi. Hanno scritto di aver ricevuto notizia della smentita alle 14:00 … Sarà vero? Non è dato saperlo.

      http://www.pontifex.roma.it.nyud.net/index.php/editoriale/il-fatto/10692-la-mostruosa-e-blasfema-vicenda-delle-ostie-allucinogene-di-campobasso-e-la-fuga-di-don-achille

      Rispondi
      1. Sandro Autore articolo

        La copia cache dell’home page di Pontifex alle 15:04 (inserendo come parole chiave Pontifex Roma) indica che l’articolo era già scomparso dalla home page.

        La copia cache della singola pagina non è disponibile. Ma l’ultimo articolo da loro citato è stato aggiornato alle 19:58. Quindi l’articolo sicuramente è stato modificato in parte dopo i nostri post.

        Peraltro su Twitter non è stata data alcuna notizia della rettifica, la qual cosa avrebbe fatto scoprire l’orario. Segnalo anche che da Twitter l’articolo non posso aprirlo da Firefox, ma solo aggirando il firewall che ho su Pontifex, il link come l’hai messo tu è accessibile senza aggirare alcun firewall.

        Secondo me si sono resi subito conto dell’errore e hanno fatto tempestivamente sparire l’articolo sperando che noi (oltre i quattro gatti che leggono Pontifex) non ce ne accorgessimo.

        Allorché hanno visto che ce n’eravamo accorti, hanno rimesso on line l’articolo con le debite modifiche (secondo me tutte e non solo quelle dopo le 15:00) e hanno fatto sparire la copia cache della singola pagina. Altrimenti non si spiegherebbe perché l’ultima modifica all’home page risulti essere alle 15:04 e non alle 20:00, quando è stato inserito l’articolo aggiornato alle 19:58.

        In ultimo, a conferma ulteriore che hanno aggiunto quanto meno una parte della rettifica la rettifica che porta gli articoli aggiornati alle 16:06 e alle 19:58 sono aggiunti in una rettifica priva assolutamente di orario, a differenza di quelle che testimonierebbero, a loro dire, una pronta rettifica dell’articolo.

        p.s. avendo io segnalato su Twitter (poco prima di pubblicare il post) che avevano diffuso una notizia falsa, avrebbero ben potuto rispondere che in realtà avevano già rettificato. Invece nisba.

        Rispondi
  2. pao

    OT: ho appena scoperto che (tenetevi forte!) Cidippino nostro é giornalista (non pubblicista, proprio giornalista) “e scrittore, docente in informatica e studioso di demonologia”
    fonte:www.miliziadisanmichelearcangelo.org/content/view/375/97/lang,it/
    Ora, vorrei proprio sapere se é iscritto anche all´Albo dei giornalisti …

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        1. admin

          Credo che la giurisprudenza in merito non sia chiara… Ma sarebbe utile il contributo di chi ha competenza in materia e può spiegarci se un pubblicista possa definirsi “giornalista” (senza altre qualifiche) oppure se si tratti di un evidente caso di millanteria.

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          1. Andrea Laforgia

            Sì, può definirsi giornalista. A prescindere che si sia pubblicisti o professionisti, per essere definiti “giornalisti” bisogna essere iscritti all’ordine.

          2. Andrea Laforgia

            In realtà la situazione è un po’ particolare, nel caso dei giornalisti. In altri paesi (come la Germania, per esempio) non c’è neanche bisogno di accedere ad un albo, chiunque abbia le capacità può fare quel mestiere.
            Comunque credo che il massone satanico Monti stia per abolire l’albo dei pubblicisti (si parla di agosto 2012), quindi o Carletto e Brunello si danno da fare per accedere ai professionisti, oppure ciccia… dovranno cancellare “giornalista” dai bigliettini da visita.

        2. admin

          L’ODG della Basilicata propone due documenti. E Carletto non compare in nessuno dei due documenti. Si tratta sicuramente di una forte inadeguatezza dell’ODG stesso perchè Carletto compare in tutto il suo fulgido splendore nell’elenco dell’OdG nazionale.

          http://www.odg.basilicata.it/iscritti/pubb.pdf
          http://www.odg.basilicata.it/iscritti/prof.pdf

          Sappiamo da fonti certe che ha la sua bella tessera (135200) di giornalista pubblicista. Non ci è dato sapere se questo sia sufficiente per qualificarsi come “giornalista”.

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          1. Sandro Autore articolo

            Essendo giornalisti professionisti e giornalisti pubblicisti penso che entrambi siano qualificati come giornalisti.

            Ma occorre poi specificare la qualifica, e tenendo presente che comunemente si intende per giornalista (senza specificazioni) il professionista.

            Mi permetto anche di aggiungere che la precisione è uno dei doveri professionali del giornalista, sia esso professionista o pubblicista.

            Al momento la questione rientra nel novero delle pontifeSSerie.

            p.s. CiDiPi potrebbe anche non aver rinnovato la tessera di giornalista pubblicista e questo ribalterebbe la situazione: l’ordine della Basilicata è tempestivo, l’ordine nazionale manchevole.

        3. admin

          A proposito di giornalisti: avete notato che di recente alcuni articoli di Brunello sono stati magicamente ripresi da una testata (Caserta24)? Ecco, sospettiamo sia soltanto la copertura per giustificare il mantenimento del titolo di “giornalista pubblicista”.

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    1. Giux

      ahahahah docente di informatica …. DOCENTE DI INFORMATICA…. ma maldestrissimo Carletto… ma ma ma ti ringrazio!!!!!!!!!!!
      Ridere fa molto bene alla salute… e tu non ti neghi mai… 😀 😀 😀

      Rispondi
    2. Andrea Laforgia

      Senti, pao, te l’ho già detto, sii più rispettosa. Di Pietro si è laureato in Demonologia alla prestigiosa Università di Pignola, provincia di Potenza, ha un Ph.D. in Sparaminchiatologia Applicata, nonché un Master in Sessuofobia conseguito ad Harvard. Io al posto tuo ci andrei più cauto.

      Rispondi
          1. Sandro Autore articolo

            Magari funzionerebbe anche se lo dicessero Volpastren e Carletto.

            Eeeeeed io che sono Carletto/sono vessato sono vessato …

      1. pao

        in Germania un “docente” deve essere qualificato attraverso uno studio accademico/universitario.
        Partivo da questo presupposto…senza malignitá.

        Rispondi
      1. admin

        Beh all’inizio il suo profilo su Facebook lo qualificava come “studente”… Dobbiamo ipotizzare abbia raggiunto l’agognata laurea.
        Forse con gli ultimi punti Mira Lanza avanzati. 😉

        Rispondi
  3. AlbertoB

    Ora il buon Carlo è in fase di iperattività e “aggressività”. Seguirà una fase di stanca e depressione. Up and down. Tipico , lo abbiamo già visto , del personaggio ed altrettanto tipico nei disturbi bipolari.

    Rispondi
    1. Andrea Laforgia

      Zitti che oggi mi hanno pubblicato il commento:

      “Ricordo che in questo sito non si è MAI smentito ufficialmente che il B.V., 49enne barese, residente al quartiere Murat, arrestato tempo fa per stalking nei confronti di una ragazza 26enne, NON sia Bruno Volpe, 49enne barese, residente al quartiere Murat, all’epoca dei fatti irreperibile, che spara rampogne moralistiche. Prima di ergersi a castigatori del costume della società, a difensori dei valori cristiani, a paladini senza macchia, non sarebbe bene fugare ogni dubbio, visti gli indizi schiaccianti, sull’estraneità di Volpe a fegati appesi ai citofoni, a scritte spray ingiuriose e croci disegnate sui muri? (Di Pietro, sono sicuro che censurerai questo messaggio; si tocca un argomento delicato, vero?)”

      Risponderanno i nostri eroi?

      Rispondi
      1. pao

        Andrea:vabbeh credere nei miracoli..ma qui si sfiora il delirio!”Siamo alla frutta”!
        No che non ti risponderanno! Non se ne sono ancora accorti ma non appena lo faranno cancelleranno subito il tuo commento ..le porte degli inferi non prevarranno mai…alé !

        Rispondi
        1. Andrea Laforgia

          Infatti era troppo presto per cantare vittoria. Considerato che la pagina principale dei pontifeSSi contiene solo un numero limitato di articoli, hanno glissato elegantemente, facendo scivolare l’articolo con il mio commento tra quelli più vecchi, non più visibili (e non più recuperabili, credo).

          Rispondi
          1. admin

            Bisogna salvarsi le URL. Proprio per questo alleghiamo ai nostri articoli le URL delle pagine Pontifesse a cui facciamo riferimento: per agevolare l’accesso alle pagine che, altrimenti, vengono rese cripticamente inaccessibili in rapido tempo. Hanno rimosso la “storia” che consentiva di visualizzare gli articoli dei giorni precedenti. Hanno rimosso il feed di twitter (per rendere meno agile la ricerca di articoli precedenti. Ed hanno rimosso pure l’elenco dei commenti recenti per evitare che si possano rispolverare e tenere vive discussioni precedenti…
            Insomma stanno facendo di tutto per stroncare il dialogo. E tutto questo non fa che rafforzare la nostra convinzione che gli amici Pontifessi stiano al dialogo come il cavolo a merenda. 🙂

          2. admin

            Devo correggermi: eSSi conoscono la vergogna. Ma in una maniera bizzarra. Si scandalizzano infatti se i cinema parrocchiali di Bari mettono in programmazione il film Hysteria… ROTFL 🙂

          3. admin

            E guarda come si scandalizza l’altro testone… 😀

            Non ho altro da aggiungere, se non: non sprechiamo il nostro tempo dedicandoci alle seduzioni del mondo, non è guardando il “Grande Fratello” che salveremo la nostra anima.

            La fiera delle ovvietà… 🙂

          4. Andrea Laforgia

            Da cui si deduce che Carletto guarda il Grande Fratello. E’ così facile sgamarlo! Si comporta come quei preti che cedono all’eccitazione sessuale e poi la sera in camera si fustigano col gatto a nove code. Lui è attratto dai trans, ma sopprime la sua bisessualità, guarda il Grande Fratello, si rende conto che è male, e rampogna che non bisogna guardarlo. Ah, Carletto, Carletto…

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