74 pensieri su “La speranza degli amici Pontifessi…

    1. admin Autore articolo

      Non l’ho mai ascoltato. Non l’ho mai tollerato più di tanto. A parte un paio di canzoni. Non mi sono mai piaciuti i suoi eccessi (l’alcool, la droga). E non certo per “moralismo”…

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        1. Oscar Wilde

          Anche a me ispirano simpatia i personaggi “eccentrici”, sono lungi dall’essere un moralista, però… se poi penso che sti soggetti sono dei “modelli di comportamento” per i giovani e che, vengono IMITATI da questi, smetto subito di vedere tutta questa simpatia, e mi viene il nervoso.
          Sarà perchè sto mettendo su una mentlità da padre di famiglia … 😛

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          1. giux

            🙂 un mio amico una volta ha scritto una lunga lettera a Vasco Rossi accusandolo di essere stato un modello per la sua vita, che è stata segnata dal lungo abuso di droghe pesanti.
            Nonostante ciò io credo il drogarsi o meno resta comunque una libera scelta individuale e nessuno di noi può essere accusato per il “male” che fanno gli altri… imitandolo.
            Il tuo è un pò come dicono i pontifessi, che ucciderebbero tutti i gay perchè essendo tali porterebbero gli altri a diventare gay per imitazione.
            Ognuno fa le sue cose liberamente. Basta scaricare le proprie responsabilità solo per trovare scusanti!

          2. Oscar Wilde

            Non sono d’accordo.
            E’ ben diverso il discorso in questo caso.
            Stiamo parlando di adolescenti e di ragazzini che ascoltano la sua musica, io non ci vedo nessuna libera scelta individuale, solo incoscienza data dall’inesperienza e dalla gioventù.
            Per questo i figli vanno educati e istruiti. NON indottrinati, educati.

            Nonostante ciò io credo il drogarsi o meno resta comunque una libera scelta individuale e nessuno di noi può essere accusato per il “male” che fanno gli altri… imitandolo.
            da un grande potere derivano grandi responsabilità diceva Lo zio Ben a Peter Parker, mai fu detta più grande verità: essere una star, essere l’idolo dei ragazzini, significa parlare a loro, comunicare con loro, avere le chiavi del loro modo di essere.
            C’è poco da fare è una realtà, ed è inutile negarlo, uno come Vasco, idolo di molti ragazzini anche se non volesse, ha il potere di influenzare i giovani che lo ascoltano e quindi è sua responsabilità non influenzarli.

            Altrimenti, smettiamo di educare i nostri figli, sapranno SICURAMENTE quali sono le migliori scelte per loro stessi giusto?

          3. Gianluigi Loi

            scusa non mi trovi completamente d’accordo. Lui fa il suo, tu fai il tuo. non può esistere solo un modello pedagogico. uno può anche essere un cattivo esempio, ma ci saranno anche i buoni esempi, senza che ipotizziamo un monocolore educativo. Il vero problema è che i cattivi esempi piaccioni di più dei buoni, come ci insegna la storia di Pinocchio, ma quello è un problema che non possiamo superare escludendo i cattivi esempi dallo scenario pubblico o costringendo le persone molto ascoltate ad aiutarci nell’educazione e a dire cose che piacciono a noi o a rinforzare le nostre idee. lo possiamo risovere solo essendo noi più autorevoli

          4. giux

            ehh che problema eh…
            non posso essere d’accordo con te.
            I figli sapranno SICURAMENTE qualè la cosa migliore per loro, anche se è sbagliata, agiranno sempre per libera scelta.
            Potrà non piacerti, ma si dovranno far carico della libertà. E ogni tentativo di ritenersi più maturi, più “avanti” solo perchè si ha più esperienza contiene l’insidia della violenza.
            Come dire, io sono tuo padre, sono più capace di valutare cosa è giusto, tu sbagli, mi impongo, violento il tuo essere…
            L’unica cosa che i genitori devono fare è dare l’esempio, esempio di coerenza, correttezza, umanità, i figli capiranno e coglieranno, oppure non capiranno, ma non potrai farci nulla, dovrai lasciarli andare per la loro strada, eventualmente aspettare che ritornano e accoglierli.
            La libertà è anche questo.

          5. admin Autore articolo

            Secondo me Vasco Rossi manco immaginava che dalla sua pagina su Nonci si sarebbe generata una discussione sulla pedagogia… 😆

          6. Oscar Wilde

            Mi spiace ma proprio non mi trovo d’accordo.
            La libertà esiste unicamente perchè la si usa con intelligenza.
            E a 12 anni non hai la capacità di capire cosa è bene e cosa è male per te.
            Io aspiro ad un modello di società migliore, per cui, sarò un visionario, sarà un’utopia, ma a me il discorso “ci sarà sempre un cattivo esempio”, “non puoi costringere con la forza a non dare il cattivo esempio” non va giù. Ci saranno sempre queste cose perchè nessuno fa un tappo e ce ne freghiamo consolandoci col “tanto ci sarà sempre”.
            Certo che ci saranno sempre, ma un conto è fare qualcosa per ridurre il numero di questi cattivi esempi, un conto è crogiolarci sul “tanto ci saranno sempre, i ragazzi sapranno cosa è meglio per loro”. eh no.
            E’ quasi impossibile educare i figli dato che loro stessi non ascoltano i genitori, quasi a volere far tutto il contrario di quello che gli viene detto. (e in certi casi è un bene, ma è una strettissima minoranza, un 3% risicatissimo direi). Ci manca solo che il calciatore e o cantante di turno ci si mettano a remare contro.
            Non so se ci avete fatto caso, ma la maggiorparte dei ragazzini oggi ha come unica ambizione fare il tronista, o il calciatore o la star dei vari Xfactor e spazzatura del genere.
            NON vuole più lavorare NESSUNO. E alla società non servono queste cose. Serve gente che lavori, che paghi le tasse.
            E questo perchè vengono bombaradati ogni giorno da sta gente che non fa altro che costruire attorno a loro il mondo di carta del “diventa come me, figa e champagne tutti i giorni”.
            Un’esistenza mirata a riempire la pancia e svuotare la testa.
            A questa libertà devo aspirare? no mi spiace. Lungi dall’essere un dittatore, ma per questa gioventù tutto serve fuorchè altra libertà, o altri FALSI idoli.
            Serve disciplina. E la disciplina non la impari da uno come Vasco.

          7. Gianluigi Loi

            no oscar… tu quoque, con quel nick di pessimissimo esempio nella inghilterra vittoriana 🙂
            le cose che dici sono concettualmente discutibili e, sopratutto, impraticabili senza una bella dittatura.
            la libertà non esiste solo se usata con intelligenza. che certe scelte sono giuste o sbagliate si capisce solo dopo. la libertà si esercita liberamente, non intelligentemente. tu dici che uno a dodici anni non ha abbastanza intelligenza per scegliere il bene e il male. Discutibile. Se parliamo di azioni impulsive e non meditate non si discerne il bene e il male neanche a cento anni. se parliamo di scelte esiste sempre una razionalità, che ha il problema della mancanza di esperienza. Parlare con un figlio facendogli passare il messaggio che non ha abbastanza intelligenza non è il modo migliore per predisporlo ad ascoltare. credo che sia difficile anche proporgli la propria esperienza, ma per un altro ordine di motivi. Legati alla necessità che si avverte a una certa età di crescere e crescere tagliando il cordone ombelicale con in genitori. per fare questo non si da retta alle cose che loro dicono ma si da retta a quello che dicono gli altri. è meglio prenderne atto in fretta, sia per non restarci troppo male, sia per approntare le dovute controffensive. improvvisamente si incomincia a provare interesse per cose che i genitori non dicono. per esempio il sesso, le corse in macchina o in motorino, stare fuori con gli amici a non dire niente come deficenti, bere, fumare, drogarsi. Ma anche a fare volontariato, a capire il mondo, a filosofare, a darsi delle opinioni sulla vita e sul mondo. Dicono che sia colpa di questi tempi sciagurati, ma io non ci credo. Io ho imparato quanto è bello lo stordimento da cecco angiolieri (tre cose solamente etc) e da baudelaire. Mi piaceva anche oscar wilde. Certo non a dodici anni ma a quattordici. pochissimi ragazzi, anche se passano per queste esperienze ci restano impigliati e ne vengono travolti e verso il venti, venticinque anni ricominciano a fare i conti con la loro famiglia e con quello che i genitori gli hanno dato. A volte glielo dicono a volte no. non si arriva a dodici anni all’improvviso, ma si è frutto di quello che è successo prima, dell’educazione ricevuta da bambini. io non mi crogiolo sulla esistenza o meno di cattivi esempi. Semplicemente non tratto le cose che dicono come cose irrazionali o stupide. la vita proposta dal tronista non è nè irrazionale nè stupida. Se non ne colgo la presa e che può avere sulle persone la tratto come proposta di vita imbecille non riesco neanche a disinnescarla. Se non vedo quale presa ha in me quello stile (e in me lo ha) non riesco neanche ad elaborare una proposta alternativa. Non posso dare la colpa all’esterno, alla cattiva società, ai cattivi esempi. dovrei avere una bella dittatura per impedire che le persone esprimano quello che pensano. dovrei fare come in altri tempi, quando si buttavano i dischi degli urlatori o quelli di elvis che muoveva il bacino perchè corrompevano i giovani. Ma io non sono così moderno. Mi basta la messa a morte di socrate. per ateismo e perchè corrompeva i giovani.

          8. Oscar Wilde

            è normalissimo che i figli sentano il bisogno di ribellarsi ai genitori, all’autorità, questo serve loro per “andarsene dal nido” e diventare indipendenti.
            QUesto è ovvio. Io non sto a sindacare su questo.
            Il compito dei genitori NON deve essere una dittatura anche perchè come dici tu è impraticabile: cosa fai lo chiudi in casa per 20 anni senza nessuno stimolo esterno tranne i tuoi ??(ed è infattibile oltre che deleterio perchè lo si renderebbe a tutti gli effetti un disadattato) Quindi è chiaro che non è la dittatatura la strada giusta, ma è un semplice guidare il figlio verso la strada giusta e proteggerlo ANCHE da sè stesso e dalle scelte sbagliate.
            In questo tragitto, capiterà moltissime volte che il figlio faccia di testa sua e si perda e sta al genitore interessarsene e riprenderlo per riportarlo sui binari, ma QUANTO sarebbe più facile la vita di questi genitori senza certi deficienti il cui unico merito nella loro vita è stato tirare due calci ad un pallone, o creare un cimitero di congiuntivi in diretta su canale 5?

            Non puoi portarmi come esempio tu che a 14 anni leggevi Oscar WIlde, quando a 14 anni in molti oggi manco sanno perchè si alternano il giorno e la notte(questo è un fatto vero), tanta è l’ignoranza. E dove c’è ignoranza non c’è giudizio. Gli ignoranti sono un pericolo per sè stessi e per gli altri.
            Non possiamo più fare il confronto tra l’essere ragazzi OGGI e l’essere ragazzi che abbiamo vissuto noi.
            Abbiamo avuto altri ideali, altri stimoli un’altra società, un altro tipo di scuola, una generazione diversa di genitori.
            Io ricordo la mia di adolescenza, in cui tutto quello che stava fuori di casa mi stupiva, mi incuriosiva, volevo sapere e fare senza pensare nemmeno alle conseguenze.
            L’adolescente tende a stabilire ad un certo punto che ha capito tutto dalla vita e che i genitori sono vecchi e non si sono adattati al “nuovo”. Lui invece sì. Ed è questo il pericolo, quando ti senti “immortale” senza esserlo: che fai cazzate e poi le paghi e anche salate. Sta al genitore farti rimanere coi “piedi per terra”, nota bene che è ben diverso dall’ “ancorarti a terra”, significa “ok sogna, ma ricordati che nella vita reale non cicampi coi sogni”. Io non ho mai perso la capacità di sognare ma mi han fatto capire che certi stili di vita, per quanto appetibili, per quanto esotici, per quanto attraenti, non sono applicabili per tutti.
            Di nuovo si cerca infine di fare di tutta l’erba un fascio:
            ELvis e gli uratori avevano come unica “colpa” l’abitare in un paese estremamente bigotto, e i loro movimenti, i loro testi, alla peggio del peggio semplicemente inneggiavano al trombare, mentre gli idoli che abbiamo oggi trasmettono “idee” come: cosa studi a fare? vai a fare la velina. Cosa vai a lavorare a fare? fai il calciatore!
            Elvis non assumeva sostanze stupefacenti, Vasco sì.
            Di nuovo tengo a sottolineare: un conto è l’essere un Pontifesso, un conto è sapersi da re una regolata e non nascondersi dietro al “ehh ma tanto è un’utopia ste cose non le controlli ci saranno sempre è l’ordina naturale delle cose”.
            Tu hai citato Socrate, a me personalmente piaceva Aristotele col suo “giusto mezzo”.
            C’è una via di mezzo tra il voler educare e il voler dettare legge.

          9. federicoB

            @Oscar
            Basta con questi luoghi comuni che i giovani d’oggi son tutti veline/calciatori, non se ne può più! Se la tv di Silvio fa vedere solo quello non vuol dire che sia la realtà…
            Perdonami mi il ritenere di appartenere ad una generazione migliore mi pare molto presuntuoso…

          10. Oscar Wilde

            Io non mi baso sulla Tv del nano.
            Io mi baso sulla realtà.
            Sui fatti. Io manco la guardo la televisione.
            I fatti sono che questo paese va in merda, sotto molteplici aspetti: istruzioni, economia, sviluppo agrario, precarietà sul lavoro, criminalità e chi più ne ha più ne metta.

            Non sono luoghi comuni, se ti piace pensarlo federico sei il benvenuto ma la realtà di tutti i giorni dice il contrario.
            E infatti oltre che affondare, siamo come nazione gli zimbelli del pianeta.
            Se a te sta bene, buon per te, io invece non ci sto.

          11. giux

            ciao Oscar, non mi piace il tuo ragionamento. Tu parti dal presupposto che ritieni di sapere cosa è giusto e cosa è sbagliato, come tutti del resto, e da qui dici, do una guida ai miei figli.
            Secondo me sbagli, perchè la guida la dai solo con l’esempio della tua vita, il resto assume quasi la forma di una violenza.
            Tu dici:n semplice guidare il figlio verso la strada giusta e proteggerlo ANCHE da sè stesso e dalle scelte sbagliate.
            puzza questa frase…
            Se io sono cattolico e mio figlio non lo vuole essere, per proteggerlo dovrei prendere un pezzo di legno e portarlo a forza in chiesa, che vuoi che sia qualche bastonata terrena davanti alla prospettiva dell’inferno eterno…
            oppure tu dici:
            Lungi dall’essere un dittatore, ma per questa gioventù tutto serve fuorchè altra libertà, o altri FALSI idoli.
            I tuoi idoli sono veri? Chi lo stabilisce? Tu? E se sono veri per te devono essere anche per gli altri? Tuo figlio è troppo stupido per ragionare con la sua testa? Allora forse non gli hai insegnato a pensare.
            Il genitore non dice al figlio quali sono le idee giuste, cioè dice anche questo, ma sopratutto insegna, o si affida a chi di dovere per farlo, a pensare.
            Quando uno impara a pensare e avrà davanti determinati esempi potrà scegliere. Poi se non ti piacciono le sue scelte sei sempre libero di non avere più a che fare con lui/lei.
            dici: Serve disciplina. E la disciplina non la impari da uno come Vasco.
            Se lo dici tu… disciplina.. disciplina… naaaaaa 😀 😀 😀 😀 😀

          12. federicoB

            @Oscar
            E sarebbe colpa dei giovani se l’Italia va allo sfascio? Non mi pare che i giovani abbiano molto potere in questo paese, anzi per nulla…
            Io vedo tutti i giorni miei amici che si fanno il culo così per studiare o lavorare portando a casa 800€ al mese neanche sapendo se fra 2 mesi gli rinnovano il contratto.

          13. Oscar Wilde

            Tu parti dal presupposto che ritieni di sapere cosa è giusto e cosa è sbagliato
            Rispetto a cosa sa mio figlio di 13 anni sì, io rispetto a lui so cosa è giusto e cosa è sbagliato. Dare degli esempi di quanto ho appena detto mi sembra superfluo.

            la guida la dai solo con l’esempio della tua vita
            Secondo me no, io potrei avere condotto una vita dissoluta e solo in tarda età aver maturato un certo buonsenso (non è raro trovare persone che capiscono i propri errori e cambino vita solo in seguito), quindi che esempio sarebbe la mia vita per mio figlio? “Fai baldoria fino a 50 anni e poi vedi di redimerti?”

            il resto assume quasi la forma di una violenza
            Di nuovo, non vederla come la classica “Pontifex way”, non è che se cerco di insegnarti come si sta al mondo, allora sto violando la tua libertà. Anche costringendo tuo figlio a studiare gli fai violenza ma lo capisce chiunque che è per il suo bene. Eppure forzi la sua libertà di scelta proprio perchè lui non capisce che la libertà di scelta, la VERA libertà di scelta ce l’hai quando hai raggiunto un certo grado di consapevolezza.
            Cosa che non capirà mai finchè seguirà i propri istinti e non neghiamolo: tutti quanti in adolescenza pensiamo prima a soddisfare gli istinti POI al senso del dovere(se c’è tempo), ci vuole una guida “adulta” per rimetterci in carreggiata, o mi vuoi forse dire che eri già maturo a 14 anni?
            Se io sono cattolico e mio figlio non lo vuole essere, per proteggerlo dovrei prendere un pezzo di legno e portarlo a forza in chiesa
            Cosa c’entra la religione (che non ha nulla a che vedere con in mondo reale) con l’educazione di un figlio? Non fa parte dei principi fondamentali per stare al mondo secondo me, è piuttosto una scelta come quali studi intraprendere, o quali capi di vestiario indossare. Sono gusti personali. Se io gli insegno cosa è giusto e cosa è sbagliato, lo sa da solo quale religione (e relativi princìpi) fanno o non fanno per lui (e capisce anche che non ha bisogno di una religione). Quando da ragazzo ho capito cosa fosse giusto e cosa no, ho rivisto il cattolicesimo con altri occhi, ho capito che non faceva per me. Ma prima i miei genitori mi hanno insegnato cosa è giusto e cosa non lo è. CI ho messo anche un pò di mio perchè ovviamente ho maturato convinzioni diverse rispetto ai miei ma la linea fondamentale è quella. E pensare che mia madre è molto cattolica e ci obbligava ad andare in chiesa a me e ai miei fratelli da piccoli. Mio padre invece è ateo ma non ha mai detto una parola sulla religione in casa. Solo da grandi, siamo stati noi a chiedergli cosa ne pensasse della religione per curiosità e solo allora si è confidato. A me sinceramente frega una ceppa di quale religione sarà adepto mio figlio, purchè non violi la libertà altrui e non faccia del male . E solo questo gli insegnerò, a rispettare la libertà altrui e che esistono altri punti di vista rispetto al suo, ma per farlo, sarò costretto a correggere il suo bisogno (che hanno tutti gli umani quando nascono, così come lo hanno tutti gli animali) di soverchiare il prossimo. Ogni animale (quindi anche l’uomo) pensa per prima cosa a sè stesso è una legge naturale, poi agli altri, questa è la base della legge della giungla, ma nella società invece bisogna imparare a convivere e quindi spesso a venire meno al proprio egoismo. E questo un ragazzino deve impararlo. La religione non c’entra niente, ti faccio un esempio: presto sarò padre, la mia ragazza è cattolica e gli darà un’educazione cattolica, io ho deciso di non intromettermi pur disprezzando il cattolicesimo (e qualsivoglia altra religione), eppure non dirò nulla come fece mio padre con me. Sarà mio figlio a decidere vedendo l’educazione della mia morosa e poi quello in cui invece credo (o non credo) io a decidere. Se fossi una persona che ragiona come tu mi hai dipinto dovrei educarlo a prendere a sassate le vetrate di una chiesa.

            I tuoi idoli sono veri? Chi lo stabilisce? Tu? E se sono veri per te devono essere anche per gli altri? Tuo figlio è troppo stupido per ragionare con la sua testa? Allora forse non gli hai insegnato a pensare.
            No il punto è proprio questo: io insegnerò a mio figlio a NON avere bisogno di idoli. Lui non ha bisogno di idoli (nè io nè nessun altro), ha bisogno solo di sè stesso (e di gente che gli voglia bene, ma non sono questi idoli). Solo gli insicuri hanno bisogno di persone da idolatrare. Io non ho Idoli. Ci sono persone che ammiro per le gesta compiute, ma da qui a dire che sono Idoli…ce ne passa in mezzo di acqua….un oceano intero! 🙂
            E mio figlio non è troppo stupido, è troppo immaturo per capire le conseguenze di ciò che farà, perchè da giovani ti vedi tutta la vita davanti e pensi di essere immortale, di avere tutto il tempo del mondo per cambiare gli sbagli fatti, invece molti sbagli spesso non si avrà occasione di porvi rimedio e lui se ne potrebbe accorgere troppo tardi. La stupidità non c’entra, c’entra l’arroganza giovanile e per arroganza intendo la spensierata noncuranza caratteristica di tutti i giovani, che li fa sentire immortali appunto, anche se tali non sono. Sono come daltonici che passano sorridendo col semaforo verde. E bisogna avvertirli.

          14. Oscar Wilde

            @FedericoB

            Non è colpa dei giovani se l’italia è così ma è colpa di chi li ha educati e dei vari Idoli seguiti di cui sopra.
            Ad ogni modo non cambia di chi sia la colpa perchè se le cose non cambiano, i giovani non avranno la colpa di quello che è l’italia OGGI d’accordo, ma l’avranno tuttavia DOMANI quando contribuiranno a mantenere il paese così com’è e a non cambiarlo.
            Oltre a produrre una prole che manterrà lo status quo ovviamente.
            Investire sull’educazione dei giovani oggi è come tutelare il loro domani.

            Certo i tuoi amici lavorano e studiano e prendono 800 euro al mese, ci credo benissimo dato che io sono una di queste persone. Non sguazzo nell’oro e mi faccio un culo così, me lo sono anche fatto in passato. Il problema è che siamo troppo pochi e infatti si vede. Basta guardarsi attorno.

          15. giux

            Oscar tutto molto bello quello che scrivi… ma resta il fatto che io trovo estremamente deleteria la visione della vita dei genitori applicata ai figli.
            A mio parere ben pochi sono in grado veramente di crescere qualcuno, quindi tanto vale che i figli vengano su più per conto loro, sopratutto educati dalla scuola, mi spiace ma non credo per nulla nella famiglia come centro di educazione.

          16. Oscar Wilde

            Abbiamo evidentemente due visioni differenti.
            io per esempio non credo per niente nella scuola, che non mi ha mai dato più di tanto e per come vanno le cose, sempre meno darà agli studenti, senon un bel pezzo di carta con cui pulirsi il culo.
            La famiglia invece per me è un nucleo fondamentale.
            La famiglia è una rete di sicurezza, la famiglia è volersi bene incondizionatamente senza interessi. La famiglia è una ragione di vita e lo scopo principale della mia vita.
            Mio padre, una volta mi disse per redarguirmi dopo l’ennesima litigata:
            “nella vita potrai contare solo sulla famiglia al 100%, le cose più importanti per un uomo sono in ordine 1) La famiglia 2) il Lavoro (che sostenta la prima) 3) dio se ci credi.
            Poi viene tutto il resto.

            Ora capisco che abbiamo visioni differenti, ma chiedi a te stesso, se queste visioni differenti non derivino proprio dalle nostre esperienze.
            Io, sicuramente per l’esperienza che ho avuto, credo molto nella famiglia e poco nella scuola per lo stesso motivo.
            Tu probabilmente (non conosco la tua storia quindi mi permetto solo di avanzare un’ipotesi) non hai avuto un bel rapporto con la famiglia e forse sei venuto su per conto tuo ed è per questo che sposi questa causa. Non posso saperlo con certezza come ho giò detto perchè non ti conosco.

            Io spero di essere un buon genitore, e non lascerò mio/a figlio/a a sè stesso come dici tu:
            quindi tanto vale che i figli vengano su più per conto loro
            Il mio scopo principale sarà renderlo una persona indipendente, onesta e forte.
            Ma soprattutto insegnargli a cercare la propria felicità…. NON la mia. 🙂

  1. Oscar Wilde

    anche io non l’ho mai tollerato.
    Molti dei suoi testi sono sgrammaticati e faciloni, riscattati solo perchè accompagnati da melodie facilmente orecchiabili.
    E nemmeno io ho mai concepito i suoi eccessi.
    Mi trova d’accordo questo passaggio in particolare, sulla pagina di nonciclopedia:

    Un uomo che ha vissuto l’esperienza della droga, l’esperienza del carcere, l’esperienza di stadi e folle che lo acclamavano, non poteva proprio sopportare l’idea di essere oggetto di satira su Nonciclopedia.

    “chi è senza peccato scagli la prima pietra”… chissà se A CHI DI DOVERE arriverà il messaggio subliminale…anche se non credo…

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  2. Oscar Wilde

    Dimenticavo:
    non ho mai ascoltato Vasco, ma se proprio mi fosse venuta la voglia di farlo adesso, ecco che grazie a questa azione meschina NON lo farò MAI per principio.

    E chissà quanti altri come me.
    Smart Move Vasco….

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  3. Gaber_Ricci

    Secondo me è anche una trovata commerciale; presto ci ritroveremo con una sua nuova raccolta sugli scaffali dei negozi di dischi, che sfrutterà l’onda di questa “polemica”.
    Comunque, come ho già scritto altrove, Nonciclopedia non mi piaceva (a parte un paio di articoli), ma aveva diritto di esistere come molti altri siti; anche perché non propinava messaggi razzisti, omofobi o intolleranti, al contrario di altri siti di nostra conoscenza.

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    1. admin Autore articolo

      Il tuo commento era finito -nuovamente- in una coda nascosta … Sgrunt ora WordPress/Defensio mi stanno facendo irritare…

      Rispondi
  4. Holtjar

    Oh Tofeee Toffee Tofeeeeee ….. oh tofeee tofeee tofeeeeee, Tofeeeeeeeee, tofeeeeeee… dai passami l’asciugamano che c’ho freddo, Tofeeeeeee.

    Che poesia!

    Rispondi
    1. giux

      si è un articolo semplicemente schifoso…. le parole che si devono usare per descrivere l’articolista e il direttore che lascia spazio porterebbero a una querela!

      Rispondi
  5. Caffe

    Nessuno li ha oscurati, si sono auto oscurati in attesa di una presa di posizione della magistratura, una furbata degna di Berlusconi, altro che perseguitati, la diffamazione è reato e loro hanno trovato un modo di mettere in croce io diffamato mettendolo in cattiva luce come se fosse il diffamatore; non siate isterici, a me Vasco sta simpatico come un raffreddore ma qui non è la libertà di espressione che corre rischi, si vuole solo arrivare alla libertà di infamare senza patirne le conseguenze.

    Rispondi
    1. Gianluigi Loi

      io sono abbastanza favorevole alla libertà di infamare. Quelle che non mi piacciono sono le calunnie. Nonci generalmente infama, a volte fa ridere, altre volte (molto più spesso) no, ma non calunnia. Secondo me uno come vasco, che adoro, si dovrebbe far mettere alla berlina e ridicolizzare senza fare storie.

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  6. Caffe

    Gianluigi, in parte, trovo giusto quello che dici, una persona pubblica, poi, è esposta a certe cose, ma mica è obbligatorio doverle sopportare sempre e comunque. La satira, io ne sono un cultore affezionatissimo, è una cosa, prenderei per il culo anche mio nonno, se detenesse, magari in modo discutibile, una qualche forma di potere; la diffamazione, no, non è elegante, non è giusta, nemmeno se colpisse un mio nemico giurato.

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    1. Gianluigi Loi

      sono d’accordo il mio problema è che faccio fatica dal distinguere la critica o la satira dalla diffamazione. l’unico criterio che riesco a darmi è la calunnia. Dire che vasco è un ubriacone drogato che fa canzonette idiote è forse diffamante, ma non calunnioso,. D’accordo sul fatto che non sia elegante è nel caso di nonci neanche graffiante o efficace contro il potere

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  7. Caffe

    Per me la satira è esagerare una caratteristica, un modo di esprimersi o i concetti espressi dal “bersaglio” della stessa, mettendolo così alla berlina; il “bersaglio” non deve essere un povero diavolo qualsiasi; se stessi o un potente ben in vista, sono i soggetti ideali: il tono scherzoso, lo sberleffo, persino l’affetto, contraddistinguono anche la satira più feroce.
    Calunnia e diffamazione non ricalcano, deformandole, le vere caratteristiche del soggetto. Calunnia e diffamzione insinuano, inventano, congetturano, traggono conclusioni e , alla fine sputtanano senza possibilità di difesa chi ne è vittima. Se mi prendono per il culo ancora oggi perché una volta ho scorreggiato in pubblico, lo accetto di buon grado, se mi tacciano di molestare bambini o adolescenti, perché così si dice in giro, ho il sacrosanto dovere di difendermi e con me i miei cari, se risulterà che chi diffama ha sbagliato, chiudere un blog del cavolo è semplicemente cosa buona e giusta, io non sono per la galera senza se e senza ma, come quel simpaticone di Gasparri, ma, in certi casi….

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    1. Compagno Z

      Scusa Caffe ma qui mi sembra che si stia uscendo dal seminato. Io la pagina di nonciclopedia che riguardava Vasco non l’ho mai letta ma basandomi su quello che è stato scritto in altre pagine su argomenti simili non credo che abbiano scritto qualcosa di diffamatorio. Nelle linee-guida alla scrittura degli articoli c’è scritto chiaro e tondo quello che dici anche tu: la satira non è invenzione di calunnie ma “esagerazione” di una delle caratteristiche del soggetto. Tanto per fare un esempio in tema di G.W. Bush hanno scritto che “nasce da madre benzinaia e padre alcolista anonimo”. Il fatto che Bush ha avuto problemi di alcolismo è reale non è un’invenzione e Bush non ha certamente ordinato di bombardare la casa di quello che ha scritto l’articolo su di lui perchè era diffamatorio.
      Quindi Vasco oltre a non sapere cosa sia la diffamazione (gli consiglio di andare a leggersi l’art. 595 C.P.) è pure ipocrita perchè afferma di sentirsi calunniato perchè qualcuno in internet fa ironia su un fatto (il consumo di alcool e droghe) di cui lui non fa mistero da diversi anni…

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          1. Compagno Z

            Grazie Giux. Ora dopo essermi letto per bene l’articolo puntualizzo e ribadisco quanto scritto sopra: il reato per esistere deve soddisfare quattro condizioni:

            1 deve verificarsi un fatto che danneggi o metta in pericolo un bene giuridico (nel nostro caso l’Onore del signor V.R.);
            2 il fatto deve essere antigiuridico cioè non deve esistere una qualsivoglia norma che renda facoltativo o doveroso il fatto di cui sopra;
            3 deve sussistere la “colpevolezza” ossia l’agente deve essere capace di intendere e di volere, deve conoscere o poter conoscerela legge violata e, ultimo ma non meno importante deve avere agito CON DOLO O CON COLPA (e qui nel nostro caso casca l’asino)
            4 devono sussistere le condizioni di punibilità (art. 44 C.P.).
            Anche ammentendo che quello che c’e scritto nell’articolo di nonciclopedia integri il punto 1 dove stà il dolo (dato che non esiste la diffamazione colposa)?
            C’è scritto chiaro e tonto che è una enciclopedia parodistica!

      1. Caffe

        Compagno Z, non sto cavillando, nessuno è pontefice, tanto meno io, però ne faccio una questione di civiltà e buon gusto, nessuno ha chiuso nessuno, strillare all’attentato all’informazione, in questo caso mi sembra una stronzata e si rischia solo di far sghignazzare quelli che, i liberali come noi, li vedono come il fumo negli occhi; l’azione del sito sa tanto di paraculaggine. Stop questo avevo da dire e l’ho detto, ciascuno ha il diritto e il dovere di farsi un’opinione, ma, che per una cosa del genere si sia alzato questo polverone giova solo a quelli che sono abituati a rimestare nel torbido, con il bavero dell’impermeabile alzato e senza mutande sotto.

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        1. Compagno Z

          Benissimo Caffe nemmeno a me piace fare il precisino ma se tiriamo in ballo “la civiltà e buon gusto” allora studente di giurisprudenza che è in me dice “Epic Fail per Vasco” visto la spoporzione fra l’accusa che V.R. muove e la realtà dei fatti. è come se qualcuno gli avesse involontariamente schiacciato un piede e lui lo denunciasse per lesioni personali gravissime.
          Sul fatto che la decisione di nonciclopedia sia da paraculi personalmente non condivido ma sei liberissimo di pensare come credi, dire “no hai sbagliato ho ragione io perchè sì” è il mestiere del caro Foxy e compagnia bella, quello che mi premeva era sottolineare l’esagerazione fatta da Vasco, in fondo c’è tanta altra gente che nonciclopedia ha trattatto allo stesso modo senza che succedesse tutto sto’ casino…

          Rispondi
          1. Compagno Z

            Admin saresti da installare sul computer la posto del correttore ortografico di Word (che per la cronaca è programmato tutto sbagliato).

          2. admin Autore articolo

            Ma io non sono in vendita: sono un plugin per i più diffusi browser, oltre che un esperimento (fallito) di intelligenza artificiale. Io non esisto. Io non vivo. Io svolazzo (mica tanto leggiadro) con le mie alucce rossastre, la mia ascella puzzolente ed il mio perizoma leopardato! 😀

          3. Caffe

            Forse hai ragione, CZ, ma io ne facevo soprattutto una questione di misura, e qui, la misura l’hanno sbagliata un po tutti, Vasco, il sito e anche molti di noi, spettatori di questa storia surreale. 😉

  8. Compagno Z

    Quando stamattina ho visto che nonciclopedia non era più in rete m’è venuto un mezzo colpo. Quando poi ho visto che non si trattava della solita carognata berlusconiana (non sarebbe la prima volta in questo genere di cose…) e che era merito di Vasco ci sono rimasto male. Ho perso tutto il rispetto residuo (che già era al lumicino) che portavo per lui, sia come persona sia come cantante.

    Rispondi
  9. Oscar Wilde

    http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2011/10/04/news/nonciclopedia_riapre-22696376/?ref=HREC2-14

    Vasco fa “pace” con Nonciclopedia.

    *facepalm grande come una casa*

    Ahhahahhah ma guarda un pò chi torna a Canossa.
    “fare pace” si dice così adesso tornare sui propri passi perchè ti sei accorto di aver fatto una cazzata eh?
    Si dice così per evitare l’umiliazione di dover ammettere che hai paura di avere contro mezzo Web eh Vasco?
    Come diceva Daniele Luttazzi in uno dei suoi celebri Personaggi:
    “Disgustorama”!!

    Rispondi
    1. Caffe

      L’avevo detto che mi sembrava un’operazione paracula, adesso risulta che i paraculi sono due e noi qui ad accapigliarci: beata ingenuità.

      Rispondi
        1. giux

          ma significa pure che ogni qual volta noi riteniamo che una qualsiasi frase su pontifex ci offenda possiamo pretendere la rettifica entro 48 ore.
          Quindi inviando centinaia di richieste al giorno a pontifex possiamo farlo chiudere.
          Non è male no?

          Rispondi
          1. admin Autore articolo

            Beh ma “loro” sono furbetti: non parlano mai di me o di te. Parlano di altri, di loro, senza mai fare nomi.
            E’ tutto da capire. E’ tutto da interpretare. Non ho ancora avuto modo di affrontare la legge nello specifico.

          2. Oscar Wilde

            ha ragione giux, se è come sembra, basta dire:
            “io sono omosessuale, il 98% di quel che leggo su quel sito è lesivo nei miei confronti in quanto omosessuale quindi ne chiedo la rettifica”

            è un’arma a doppio taglio.

          3. admin Autore articolo

            Let’s sit and wait… Nel momento in cui quella norma viene approvata io trasformo Pontilex in una raccolta di articoli sul Pastafarianesimo. E nello stesso istante iniziamo a bombardare Brunello di richieste di rettifica. Siccome fallirà e non riuscirà a modificare tutte le diverse parti dei millemila articoli di cui noi conserviamo gelosamente copia, sarà l’occasione per diventare RICCHI e dominare il MONDOOOOO!!! 😆

          4. Oscar Wilde

            Ti dirò di più, io aspetterei apposta i momenti giusti per fare queste richieste, mi spiego: vanno eseguite rettifiche entro le 48 ore?
            ok siccome sappiamo benissimo che solo Carlo mette mano al sito che per tutti gli altri è solo Magia Arcana come del resto lo è tutta l’informatica, basterebbe aspettare che Carlo dichiarasse di essere lontano da una connessione web per qualche giorno, così noi faremmo scattare le richieste di rettifica e lui non potebbe cambiarle in tempo.

            *risata diabolica* 😀

          5. giux

            ehhhhh ehhhhhh di sicuro gliene fai un sacco la mattina all’alba della vigilia di natale:) Così passano il natale impegnato 😀 😀 😀 😀 😀

          6. Oscar Wilde

            Ovviamente non ho sottolineato nel post sopra la mia ironia, pensavo fosse superfluo.
            Soprattutto vorrei sottolineare quanto sia possibile, con questa nuova legge, organizzare dei veri e propri agguati agli altri privati.

            E questo per evidenziare ancora di più il fatto che un legge simile non giova a nessuno e pertanto non deve passare.
            Tutto questo per me era implicito, ma per non saper nè leggere nè scrivere…io lo dico. 😛

          7. pao

            Dopo la omo e olo dittatura nasce la potentissima e terribile lobby pontilexa….
            ..search & destroy!!!!!…ih ih ih ):D

  10. admin Autore articolo

    Qualche aggiornamento dalla trincea…

    Pare che in Parlamento qualcuno abbia capito che il comma 29 del DDL “bavaglio” poteva avere ripercussioni inaspettate e riflessi molto negativi. Ecco allora che spuntano tutta una serie di emendamenti che paradossalmente potrebbero “salvare” Pontilex dall’obbligo di rettifica entro 48 ore ma, per come sono formulati, renderebbero l’obbligo di rettifica comunque applicabile ai cari amici Pontifessi 😆

    http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/odg/cam/fascicoli/20111005/20111005e1415.htm

    All’interno della pagina qui sopra andate a cercare le modifiche proposte al “comma 29″… Leggendo le varie proposte troverete una certa sintonia nel voler restringere l’applicabilità di questo comma esclusivamente ai siti sottoposti all’obbligo di registrazione citato nell’articolo 5. L’articolo 5 a cui si fa riferimento è quello della legge 47/1948:

    http://www.mcreporter.info/normativa/l48_47.htm#5

    Potete leggere una interessante analisi dell’applicabilità di questo articolo 5 ai siti internet:

    http://www.altalex.com/index.php?idnot=5186

    Visto che il nostro piccolo Pontilex NON ha una diffusione periodica (basta guardare come, durante il mese di agosto, il numero di articoli si sia ridotto drasticamente), le modifiche proposte ci “salverebbero” dall’applicazione di quanto ipotizzato ex comma 29. Invece i cari cugini Pontifessi ricadono PERFETTAMENTE all’interno delle categorie descritte dall’articolo 5: avrebbero dunque l’obbligo di applicare il mitico comma 29.

    Ma a questo punto ci sorge un dubbio: Brunello è in grado di mostrare pubblicamente le informazioni relative alla registrazione ex art 5 47/1948 del suo sito presso qualsivoglia tribunale italiano?
    Domandare è lecito. Rispondere è cortesia. Vediamo se Brunello è un galantuomo… 😆

    Rispondi
    1. admin Autore articolo

      Oh BTW siete liberi di contattare Foxy via mail (l’indirizzo lo trovate facilmente) per domandare informazioni circa la registrazione del sito Pontifex.roma.it come testata giornalistica: ha cadenza regolare (giornaliera), si occupa anche di attualità ed ha un direttore… ):-D

      Rispondi

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