Il ritorno della Volpe: Ashtar?

Come il cane torna al suo vomito, così lo stolto ripete le sue stoltezze.

Proverbi 26,11

Mi sono sbagliato. Eccome se mi sono sbagliato: pensavo che il successore pontifeSSo sarebbe stato Affus-Gladiator, invece… invece sono addirittura due!: Volpasten, tornato da chissàdove. Oltre un amichetto finora trascurabile.

In poche parole: quando oramai si pensava che i Nostri avessero chiuso con i deliri filo-lefebvriani, con gli sterpiti contra-omnes ecco che, iussu il bentornato, ci escono con una bacchettata contro Benedetto XVI – loro che si dicono cattolici… – e non è la sola; e non consideriamo poi, ma in realtà lo facciamo 😉 , le grida contro i gay e… qualunque cosa.

Però, nonostante questa ripresa di stile, i Nostri non sono più quelli di una volta: vero strepitano sempre, ma c’è qualcosa che manca.

 

Sapendo ormai con certezza  quanto era accaduto, Dio non si abbandonò più un dolore disperato, ma subito si rivolse alla consorte: – Asherat – disse, -dal momento che Baal è morto, dobbiamo nominare un successore; fai il nome di un altro dei tuoi figli e io lo farò re della terra. Asherat restò a lungo perplessa. Ma alla fine decise. – Dopo tutto – disse, – la cosa migliore sarà forse di dare il regno a Ashtar. Egli è davvero un giovane valoroso. Che ashtar dunque sia re! Così Ashtar salì sul trono di Baal e prese il suo posto come re della terra e signore degli dèi. Ma quando sedette, la sua testa non arrivò a raggiungere lo sgabello; difatti egli era soltanto un fanciullo. Nondimeno. prese possesso della Montagna del Nord, e di lì cominciò a regnare.

 

Dialetticamente parlando infatti, i Nostri hanno incassato: non hanno risposto nel merito ai miei dubbi, né tanto meno hanno risposto a Giornalettismo, ad Admin… un’apparizione improvvisa! Improvvisa come la riapparizione di Ashtar nel Ciclo di Ba’al. Difatti nel mito, dopo che Ba’al aveva sconfitto il drago Yam, esso ha ancora da affrontare Mot: dio della morte. Ba’al aveva provato in tutti modi di evitare di andare a visitarlo dopo esser diventato re degli dèi, ma l’ospitalità fu più forte di lui e mangiò il cibo offerto dal fratello. Come da legge divina sarebbe dovuto esser morto, e perciò gli dèi si vestirono a lutto. Il suo successore sarà Ashatr, giovane imberbe ma valoroso, purtroppo non all’altezza del ruolo.

In realtà, il mito non narra dei PontifeSSi, ovvio, ma del ciclo naturale delle stagioni: quando infatti ba’al muore si sta parlando dell’inverno. Ma questo non esula Venere, pianeta interno idealmente paredro sole, a seguire il suo tragitto. Difatti Ashtar questo rappresenta: Venere che sostituisce per poco il sole per altezza rispetto al suolo, ma rimane comunque “crudele” nella sua  forma di Stella della Sera: Mot. La prova è nel nome stesso: Ashtar, cioè la versione fanciullesca e innocua di Ishtar/Anat, con cui condivide la medesima radice. Quando il mito dice che la sua testa non arriva allo sgabello probabilmente intende che il pianeta non arriva nella volta celeste alle Circumpolari. Da notare che da questo background siano nate diverse feste: quella del Finto Re persiano e le Saturnalia Romane, ove Plebei e Ottimati si scambiavano per breve tempo di ruolo e veniva eletto un Princeps (Sacrorum?).

 

Nel frattempo, Anat continuava a vagare sulla terra dando la caccia al nemico di Baal, che aveva adescato giù nell’inferno. Finalmente, dopo molti mesi, raggiunse Mot, il quale andava passeggiando per i prati. ” Ora, – ella pensò – gli tenderò un tranello, perché egli non sa che io ho già recuperato il corpo di mio fratello dal suo tenebroso dominio”. E afferrato l’orlo della sua veste, incominciò a implorarlo. – Mot, – disse in tono di preghiera, -rendimi mio fratello. Ma mot alzò le spalle e  rispose: – Lasciamo stare; che cosa vuoi da me? Io sto qui a prendere un po’ d’aria e a godermi la campagna -. Poi, con aria cupa soggiunse: – ma, dal momento che tu hai ricordato quel tuo fratello, io ti metto in guardia: se mi accade di incontrarlo, lo inghiottisco! Anat non rispose, e proseguì per la sua strada. Per giorni e mesi vagò per i monti e per valli; ed era come una mucca privata del suo vitello, o una percora del suo agnello. Infine, incontrò nuovamente Mot, il quale andava a passeggio per i prati. Questa volta Anat non perse tempo a parlare, ma, afferratolo con forza per la spalla, lo squarciò con la spada, bruciò la sua carne sul fuoco, pose i suoi pezzi su uno straccio, li pestò su una macina e infine li seminò per terra… […] – Ora, – disse, – sono certa che dopo tutto Baal è vivo, e che quella che portai sulla montagna sacra per i funerali non era un cadavere. Baal è certamente resuscitato, è sceso dalla Montagna Sacra per i funerali, non è un cadavere, e ora si trova da qualche parte sulla terra -. A queste parola Dio u invaso da una grande gioia e mandò immediatamente a chiamare la Dea Sole e le comandò di cercare Baal durante il suo viaggio giornaliero . Nel frattempo Baal era realmente resuscitato ed era sceso sulla terra per fare i conti con Ashtar, che aveva avuto la presunzione di regnare al suo posto. Lo bastonò di santa ragione, gli riprese lo scettro, e risalì sul suo trono.

 

Esatto: Ba’al, dio solare, è resuscitato. In realtà non è mai morto: era semplicemente meno potente. Mot che viene letteralmente ridotto in poltiglia rappresenta la fine del vecchio anno. Così come la cacciata di Ashtar: La cacciata del Vecchio Marte, lo Yom Kippur, la deposizione del Finto Re (bontà sua: doveva evitare di farsi impiccare!)… Invero quest’ultima rappresenta Venere in opposizione a Giove, cioé la sua caduta e la ripresa del comando del sole rispetto ai suoi cicli. Ma fattualmente il senso è sempre quello. Da notare come alla cacciata del giovane dio segua la sconfitta, quasi, immediata di Mot. A dimostrazione che oramai le due figure cono di nuovo antitetiche.

PontifeSSiacamente parlando direi soltanto: chi vuol intendere intenda. E fate qualche articolo sull’Evoluzione: la prego Volpe. Non voglio annoiarmi! 😉

 

Fonti dell’articolo:

Causa dell’articolo: http://pontilex.org/2011/09/come-baal-e-yam/ e la pagina pontifeSSa di oggi (21/9/11)…

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