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A proposito di preti, magistratura e Costanza Miriano (e di giornalismo fatto un po’ così…)

Buongiorno a tutti.

Come promesso nel mio precedente articolo su Mario Adinolfi, questa volta mi occuperò della nota “scrittrice” e giornalista di RAI3 Costanza Miriano. In particolare mi concentrerò sulle parole proferite dalla Miriano il 21 gennaio scorso, dopo le polemiche sulla partecipazione al convegno organizzato a Milano da associazioni cattoliche “a sostegno della famiglia” nel giorno 18 dello stesso mese (insomma la sfilata omofoba con tanto di uso illegittimo del logo EXPO 2015 per capirci). Parole che potete vedere riportate nell’immagine qui sotto. Continua a leggere

Il “taglia ed incolla” di Tempi: la nuova strategia per agitare lo “spauracchio” della pedofilia sui diritti degli omosessuali.

Su Tempi, la giornalista Benedetta Frigerio (felicemente «cattolica bambina e ciellina» così come si descrive sul suo profilo twitter) interviene su un documento predisposto dall’Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali) intitolato “Strategia nazionale per combattere le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere”. L’Unar è un ufficio dipendente dal ministero per le Pari Opportunità con la funzione di garantire l’effettività del principio di parità di trattamento fra le persone, di vigilare sull’operatività degli strumenti di tutela vigenti contro le discriminazioni e di contribuire a rimuovere le discriminazioni fondate sulla razza e l’origine etnica analizzando il diverso impatto che le stesse hanno sul genere e il loro rapporto con le altre forme di razzismo di carattere culturale e religioso.
Il piano predisposta dall’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni nasce in seguito al programma promosso dal Consiglio d’Europa “Combattere le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere”, per l’attuazione e l’implementazione della Raccomandazione del Comitato dei Ministri CM/REC (2010)5., al quale l’Unar ha aderito.
Già dal titolo dell’articolo, Tempi definisce tale documento come «La nuova strategia Lgbt per entrare nelle scuole, sui posti di lavoro, sul web» e ci offre l’analisi del progetto: «Abbiamo letto la raccomandazione europea accettata dal nostro ministero delle Pari opportunità. Si auspicano nuove norme su matrimonio, cambiamento di sesso e pedofilia». Vediamo cosa hanno letto.

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