Tempi smentisce Uccr: è una bufala la notizia della poligamia in Olanda

È sempre interessante leggere gli articoli del blog Uccr (Unione cristiani cattolici razionali): offrono notizie sconosciute ai più e rilevanti spunti di riflessione.
Un articolo pubblicato nel loro blog mi fa sobbalzare dalla sedia: “Olanda: dopo le nozze gay legalizzata anche al (sic, ndr) poligamia”. Mi chiedo come sia possibile che una simile notizia mi sia sfuggita ed incredulo comincio a leggere. Gli uccrociati continuano a ribadire che «se il matrimonio viene concepito erroneamente riducendolo come l’unione di persone legate da un sentimento, e pertanto aperto anche alle coppie omosessuale, allora non si può più sostenere il divieto al riconoscimento statale e all’equiparazione al matrimonio naturale anche per altre relazioni romantiche basate sul consenso reciproco, come incesto e poligamia». Invece – per vari motivi – è proprio l’introduzione del matrimonio omosessuale ad essere un freno all’introduzione del matrimonio poligamico o per persone giù legate da vincoli di sangue.
Alla fine arrivo al cuore della notizia: «In Olanda, il primo Paese a legalizzare i matrimoni gay e tra i luoghi più gay-friendly al mondo, non potendo più frenare l’ipocrisia, si è dovuta legalizzare la poligamia come previsto, riconoscendo ufficialmente il primo caso di poligamia “legale” in Europa nel settembre del 2005». Ma in sostanza cosa è successo? Gli uccrociati sono molto precisi: «Victor de Brujin (46 anni) ha “sposato” sia Bianca (31 ani) che Mirjan (35 anni) in una cerimonia davanti a un notaio che ha registrato la loro unione civile. La notizia è stata rilanciata erroneamente un mese fa in Italia, squarciando in ogni caso il velo di ombra su tale notizia (almeno in Italia)». Ovviamente non può mancare il loro giudizio: «I nostri sospetti erano dunque fondati e occorre soltanto attendere che i media comincino a ricattare emotivamente i loro lettori parlando di “poligami infelici” e inventandosi la “poligamofobia” e la realtà olandese si diffonderà in tutto l’Occidente, trasformando le nozze gay in cose da trogloditi conservatori».
Sono basito e perplesso soprattutto sul fatto che – come dicono gli uccrociati – questa notizia «è stata rilanciata erroneamente un mese fa in Italia».
Sarei pronto ad unirmi agli uccrociati nella battaglia contro la poligamia e corro a cercare notizie più approfondite. Per fortuna sono subito rincuorato da questa lucida ricostruzione dei fatti: «La più famosa triade a maggioranza bisessuale è quella formalizzata nel settembre 2005 in Olanda da Victor de Bruijn (46 anni all’epoca), Bianca (31) e Mirjam (35). I primi due erano sposati da due anni e mezzo quando conobbero in una chat Mirjam, a quel tempo coniugata. Otto settimane dopo quest’ultima lasciò il marito e andò a vivere con la coppia. Nel triangolo le due donne facevano sesso sia fra loro che con l’uomo. Ottenuto il divorzio, Mirjam organizzò coi due nuovi compagni una vera e propria cerimonia nuziale, con scambio di anelli e abiti bianchi. Victor dichiarò che la loro era la prima unione civile a tre della storia olandese. Non era vero, ma molta stampa abboccò e presentò come un matrimonio a tre quello che era in realtà un “samenlevingscontract”, cioè un contratto di coabitazione: la legge olandese restringe infatti le unioni civili riconosciute alle coppie, dello stesso o di opposto sesso». A smentire la bufala della poligamia in Olanda è Rodoldo Casadei in un articolo uscito sul numero 32-33/2012 di Tempi (l’organo vicino al movimento cattolico di Comunione e Liberazione) e riproposto sul loro sito internet.
Insomma la notizia era stata smentita da una fonte che non ha certamente molta simpatia nei confronti del matrimonio omosessuale dieci mesi fa (in questa occasione “chapeau” a Tempi ed a Rodolfo Casadei per aver smentito questa bufala) mentre gli uccrociati scrivono che «la notizia è stata rilanciata erroneamente un mese fa in Italia»: insomma c’è da credere che gli uccrociati non leggano neanche Tempi. A posto siamo…..
Comunque è da incorniciare la chiusura dell’articolo uccrociato: «Arrivederci a fra pochi anni per il prossimo: “noi ve l’avevamo detto….”.». Avevano detto cosa? Le solite uccrazz…….con affetto il vostro Cagliostro.

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49 pensieri su “Tempi smentisce Uccr: è una bufala la notizia della poligamia in Olanda

  1. Remo

    Non per niente sono soprannominati uccretini! 🙂
    In tutti i modi dovrebbero poi tacere visto che primo la poligamia è presente anche nel racconto biblico, secondo la poligamia è riconosciuto e praticata proprio da alcune miranze cristiane, i primi a sdoganarla sono stati proprio i cristiani.

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  2. Caio

    Niente da fare, su UCCR non c’è praticamente nessuna notizia che non venga in qualche modo distorta per dire ciò che a loro fa comodo 🙂

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  3. Faggot

    Puntualuzzando che non sussistono ragioni razionali e logiche per le quali la poligamia non dovrebbe essere considerata un diritto anche nei Paesi occidentali, non essendo nella fattispecie dimostrato che arrechino danno ad alcuno o che siano in alcun modo destabilizzanti per la sicurezza nazionale, bisogna però ammettere che purtroppo la poligamia in Olanda non è legale; perlomeno non ancora.
    Mi pare di aver letto che invece sono ammesse le unioni civili fra più persone. E’ comunque meglio di niente.

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    1. Cagliostro Autore articolo

      Sulla poligamia andrei molto cauto e sono fermamente contrario. Per quanto riguarda le unioni civili tra più persone in Olanda credo che la notizia sia del tutto falsa (così come scrive Tempi) sicuramente l’avrai letto ma di castronerie ne vengono scritte parecchie.

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      1. Faggot

        Nono, o meglio sìsì. Verificando mi sono reso conto che è la stessa “castroneria” che è rimbalzata sulle testate giornalistiche di mezza europa.
        Quando ci si ritrova in situazioni simili l’unica fonte attendibile è Wikipedia, che difatti non ne fa il minimo accenno.
        Comunque capirai anche tu che tanta gente, come me, non sa distinguere la differenza fra un PACS e un contratto di coabitazione.

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        1. Cagliostro Autore articolo

          E noi siamo qui proprio per smontare le castronerie….. comunque la notizia è rimbalzata solo su blog ma mi pare che la grande stampa (Guardian, Time, Economist, NYTimes, etc.) non ne abbia parlato per niente…..

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  4. Roman Csendes

    Mi spiace, globalizzati, ma il fatto viene dal giornale conservatore euro-svizzero “Brussels Journal”, non dagli uccrociati, vostro nemico preferito e foglia di fico per l’eminenza vostra. La notizia è stata poi rirpresa in Italia da “La Stampa” e, in seguito, da altre fonti. Mi spiace molto per voi – talebanisti dell’occidentalismo – sul serio. La vostra strategia di mistificazione è così etnocentrica; così massimalista; così emotiva; così anti-dialogica; così ostile a tutto ciò che non sia “radical extreme” (targato Usa) che vi trovo bizzarri, prevedibilmente ed efficacemente sottomessi. Comunque, presentabili! Dei Marines da Disco. Puritani, a modo vostro. Una specie di “morale inversa”, che sa tanto di pietanza artificiale, come fosse un “sughetto alla newyorkese”, se gradite! E lo gradite molto! Mi incuriosisce chi mente, sapendo di farlo. Mi è, invece, pietosamente simpatico chi si sente in dovere di mentire, non sapendo, onestamente, di essere mendace. Si chiama “alienazione”. Comunque, carta canta. Solo una cosa; per favore; voi siete fideisti, non siete laici! Siete solo una volonterosa task-force di fanatici della disinfomazione; oracoli semi-professionisti, diffusori del modello radical-chic di sviluppo globale che tanto vi piace, anche perchè non avete altro con cui trastullarvi. Siete i “Rivoluzionari” figli di papà di cui parlava Pasolini (chissà, se da buoni pontefici della “verità” pubblicherete questo commento; comunque vi auguro un viaggio premio NSA, a Tampa, in Florida); “Brussels Journal”: http://www.brusselsjournal.com/node/301; “La Stampa”: http://www.lastampa.it/Page/Id/1.0.2174123351. Cheese!

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      1. Roman Csendes

        Non stai nel tema. Vedi? Non sapete discutere. Sei disinformato e ti ho beccato in pieno! Ma siete tutti così? Avete forse cominciato a….tutti dalle suore? O vi basta l’Italia di ieri sera? C’è un’espressione ungherese per indicare il vostro problema di relazione. Ma non ve la dico. Non per altro: con i dogmatici non si può discutere. Neanche un freudiano ci riuscirebbe. Spero, per voi, che tutto questo sforzo nell'”ignorare” ne valga almeno la pena….

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        1. admin

          Di quale “tema” parli? Il tuo chiacchiericcio qui sopra che abbiamo pubblicato tanto per farti dispetto? L’abbiamo fatto solo per mostrare che il FvG ci ha regalato personaggi eccelsi come Bearzot, Collovati, Gino Paoli, Manuela Di Centa, Missoni, Toni Capuozzo… Ed anche solenni pentoloni vuoti e polemici come te.

          Il tuo ungherese mi lascia del tutto indifferente. Vai in Finlandia se vuoi applicare tutto il tuo sapere, qui dalle nostre parti non serve a molto.

          Adieu!

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        2. Paolo

          Non si capisce un tubo dei tuoi commenti, ma siccome mi sa che l’intenzione è quella direi che non è grave. Ciò che è grave è che lo fai senza il minimo stile.

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    1. Cagliostro Autore articolo

      Caro Roman……cacchi vari,
      “Brussels Journal” è un giornale euro-svizzero? Prima di tutto non è un giornale (neanche online) ma un semplicissimo blog……..Di solito solo sprovveduti attingono ad una fonte come un blog.
      Alcuni “dettagli” su questo blog…… Il suo fondatore, Paul Beliën, è stato più volte interrogato dalla polizia per gli articoli scritti nel suo blog in cui si incitava alla violenza soprattutto nei confronti dei Musulmani e molte parti del “Manifesto” di Anders Behring Breivik, l’autore degli attacchi terroristici del 2011 in Norvegia, provengono da questo blog.
      La notizia è stata ripresa da “La Stampa”? E ‘sti cazzi…..hanno fatto affidamento su un blog privato ultraconservatore: hanno semplicemente sbagliato. Capita a tutti ma il fatto che anche “La Stampa” abbia riportato la notizia non significa sia vera.
      Detto questo forse te la dovresti prendere con “Tempi” e con Rodolfo Casadei che ha smentito questa bufala a cui – come giustamente ha scritto Casadei – hanno abboccato diversi giornalisti…..e gli uccrociati: io mi sono solo limitato a riportare quanto scritto.
      Pensi che siamo globalizzati? Boh, non so neanche cosa significa: mi sento solo cittadino del mondo.
      Pensi che gli uccrociati siano i nostri nemici preferiti? Ma non scherziamo, qui non abbiamo nemici e personalmente li adoro: mi fanno morire dalle risate e ridere aiuta sempre.
      Pensi che siamo “talebanisti dell’occidentalismo”? Ma prima non ci avevi definiti “globalizzati”? Boh…..mi sfugge qualcosa.
      Noi saremmo fideisti? Mi puoi definire anche “pastafariano”…..sai quanto mi importa.
      Siamo fanatici della disinformazione? Veramente di bufale un po’ ne abbiamo scoperte (e qualche mozzarella di bufala me la son pure mangiata).
      Ma certo che pubblichiamo il tuo commento: aiuta a capire di che pasta sono fatti i “difensori della verità” e poi così si possono fare due risate un po’ tutti nel leggere quello che hai scritto.

      Un consiglio: cambia spacciatore.

      Ps: si dice “cheers” (saluti) e non “cheese” (formaggio). E meno male che vuoi fare sfoggio di lingua.

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  5. Caffe

    Finalmente se ne è fatto vivo uno, Roman Csendes, oggi, ha abbandonato per un attimo il suo Monte Olimpo, frequentato da divinità del calibro di Casarin, Agnoletto e, buon ultimo, Grillo, per scendere tra noi a sciorinarci la solita trita e triste tiritera sui mali di un certo tipo di globalismo di marca statunitense del quale noi saremmo gli utili idioti propagatori. Orfani di Stalin, buone letture e materia grigia, costoro usano scaricare, a suon di invettive e non solo, su quelli diversi e, probabilmente migliori di loro, tutta la la loro frustrazione, frutto di una mediocrità della quale sono inconsciamente consapevoli. Roman Csends ha il solo pregio di esprimersi in un italiano appena decente, per il resto, a parte il “chi ha scritto cosa”, già rintuzzato da par suo dal valido Cagliostro, nelle parole di Csendes si percepisce un vuoto disperato e disperante che mi ricorda l’agghiacciante, impersonale, gergo delle Brigate Rosse: lui è incapace di vedere la storia e la società sotto una prospettiva diversa da quella inculcata nella sua mente dai quei “maestri” del tipo che qui ho citato: etnocentrici, massimalisti, talebani dell’occidente ed altre decine di definizioni, delle quali questo sacerdote del suo ombelico, ci ha gratificato, dimostrano solo una sua conoscenza approssimativa, inquinata da mille pregiudizi ed un atteggiamento sprezzante verso tutti i fermenti vivi che stanno cercando faticosamente di far lievitare una forma nuova di civiltà nel corpo febbricitante della nostra società. E’ ovvio che lui vi si opponga, di un mondo liberato da pregiudizi, discriminazioni e conflitti, lui non saprebbe che ruolo svolgere. Non rivendico di certo, come sembra convinto il nostro interlocutore, la perfezione di ogni nostro gesto, di cazzate, io personalmente, ne faccio tutti i giorni, ma noi, almeno, noi ci stiamo provando, a dare un piccolo contributo per migliorare questo schifo di pianeta; tu, a parte il sopracciglio alzato e l’aria schifata, che altro cazzo fai o proponi? Concludendo, sono io a commiserarti, povero Roman, tu non lo sai, ma non hai dentro nulla di diverso da quello rivendicato orgogliosamente dai nostalgici di Benito, solo che loro hanno il coraggio di dirlo: è inutile che nascondi il tuo orbace dietro paroloni rutilanti quanto privi di significato, accà nisciù n’ è’ fess, tu sei quello che sei, mi dispiace tanto per te.

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  6. Roman Csendes

    Mah, guarda…..come tutti gli “anti”: più turpiloquio che contenuti! Sei un formalista, un sanbabilino. Non so neanche perché ti rispondo. Comunque; ok è un Blog e allora? E’ ovvio che ci si stava riferendo ad un medium del genere; il contesto riguardava materiale derivato da qualcosa di pubblicato in Rete, di seguito utilizzato come “fonte primaria”. Dunque? Perché, secondo te è la prima volta a capitare che un giornale riprenda (dal tuo punto di vista; fazioso ed autoritario) un blog – quindi inattendibile per te [!] – come fonte? Per il Gossip è la norma, se non lo sai. Se devo sapere le ultime sciocchezze su Beckham vado a chiedere delucidazioni al Dipartimento di Stato Usa? Se è per questo, nel mondo dell’informazione si fa anche di peggio; si censura, come fate voi, informazioni “non gradite”, di ben altro livello. Oppure, si dice di scoprire alcune “bufale”, e ciò è vero; ma discriminandole, mettendo cioè in rilievo quelle che comodano e “silenziando” il resto. Guarda che è macroscopico il vostro modo; siete evidentemente parziali. Si chiama “scelta di campo”. Per questo non siete laici, te l’ho detto, e gli uccrociati svelano questa vostra rancorosità e tendenza alla dicotomizzazione. Ossia: la ricerca paranoica di un nemico; qualcosa, cioè, che vi dia un’identità. Quindi la vostra identità è semplicemente conflittuale; come quelli di Columbine, per intenderci. Siete dei “carismatici”, ma fingendo il contrario, anche se il vostro vessillo sarebbe tutto “nell’interiorità” (buh!). Sia come sia, anche questo è un caso palese di disinformazione. Non so che letture “frequenti”, forse di natura occultistica o, nel tuo caso, “paranormale”. Fatto sta che tu non hai spiegato (perché non lo sai) quale, secondo te, per una notizia come questa, si sarebbe potuto parlare di “fonte attendibile”. Ad esempio: un Blog sionista? Ti sarebbe andato bene? Un Blog statunitense, Radical? Bene anche quello? Io trovo del tutto razionale che una notizia così “sciocca”(gossiping), di valore culturale nullo, venga estratta da una fonte a basso costo di consultazione (e mantenimento), e ripresa, con ironia (quella che voi e i vostri “nemici preferiti” dell’UCCR non conoscete) su supporti cartacei. Leggendo l’articolo, tra l’altro, si capisce che l’evento è una semplice, per quanto grottesca, provocazione. Tuttavia il fatto è reale, almeno dal punto di vista della tecnica formale, non è stato un matrimonio ovviamente, ma un’“unione civile”. E dove starebbe il fatto impossibile? Il “Guardian” doveva andare forse in Olanda a verificare? Ma scherzi? Sei solo un polemista allora, e privo di metodo. Trovo risibile poi, che tu abbia la pretenziosità di spicciartela facile, dicendo che “quelli della Stampa si sono sbagliati”. Eh, troppo comodo. E non avranno, invece, più appoggi di vossia/te in loco, per decidere se detta notizia avesse qualche fondamento? La Stampa, inoltre, non pare proprio l’agenzia ufficiale dei vostri “beneamati” ciellini. Inoltre, non constato alcun nesso causale tra “testata conservatrice” e “notizia falsa”. L’ennesimo errore metodologico (tu usi la diffamazione come controdimostrazione) in cui incorre chi, come te, è fazioso. Anche il “Corriere” è conservatore, almeno dal mio punto di vista, ma le notizie date, ad esempio, sul caso “Assange” erano corrette, anche quando provenivano da commenti (anche solo parziali) nati in Rete. Un po’ incomplete forse, ma non tanto più del “Guardian”. Poi, sul talebanismo, capisco la tua confusione, capisco il tuo boccheggiare. Traduco allora, così ci arrivi: siete talebani perché siete intolleranti ed avete un’idea di come “il mondo dovrebbe andare” (io non ce l’ho, guarda caso); siete globalisti, per dirla alla Bauman, perché siete discriminatori ed ideologici. Siete etnocentrici perché (e si vede lontano un miglio) non prendete in considerazione fonti dell’Est Europa, o russe o cinesi, o extra-occidentali, per gli argomenti che volete sostenere. Infatti, nelle vostre pseudo-argomentazioni proponete un modello di sviluppo reazionario, autoritario e classista tipicamente delle “nostre” parti: l’Occidente preme per la Globalizzazione. Il “talebanismo” l’ho tirato in ballo per spiegarvi che rifiutate il confronto dialogico almeno quanto lo rifiutano gli “integralisti religiosi” tipici, se non di più. Il Globalismo, per dirla alla Assange, è la vostra fede, perchè senza gli Usa (America-mondo), con i loro pseudo-valori, le mode, la rete che, come ha detto l’australiano, “è la più grande macchina spionistica del mondo”(vedi Facebook) voi non esistereste. Voi avete sviluppato valori e modelli solo americani. E, sai che ti dico, si tratta comunque di una ben misera esistenza. Siete solo vittime della “tolleranza repressiva” del sistema e ve lo meritate.

    Un consiglio: esci dall’Italia, prova ad andare a Beograd, oppure anche a Budapest. Non necessariamente per la cultura. Ti assicuro che quel “tappo” ideologico che ti affligge salterebbe verso l’esterno del tuo essere come una piletta proiettata fuori da un lavandino.

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    1. Cagliostro Autore articolo

      Adoro il torpiloquio…….
      ti risponderò ma più che altro per chiarire come funziona (o dovrebbe funzionare) il processo informativo.
      Quanto leggiamo o vediamo nei normali media di solito viene da agenzia di stampa internazionali (Reuters, Associated Press) o nazionali (Ansa, Agi, AdnKronos, etc.): queste sono considerate “fonti primarie”. I giornali o i telegiornali spesso riprendono ciò che le agenzie di stampa forniscono e quindi diventano “fonti secondarie”. I giornali o i telegiornali diventano “fonti primarie” nel momento in cui forniscono direttamente il pezzo senza che sia stato fornito da altre fonti: nel caso in cui un quotidiano intervista qualcuno o inviano un loro giornalista sul luogo della notizia diventano “fonti primarie”. Detto ciò, a volte si assiste ad un “cortocircuito informativo” come quando i giornali riprendono fonti inattendibili o che – come in questo caso – dovrebbero essere controllate o verificate. Per quale motivo La Stampa avrebbe dovuto controllare quanto scritto da “Brussels Journal”? Per un semplice motivo: Brussels Journal (come Pontilex, Uccr, etc.) è un semplice blog e quindi non deve sottostare a quel processo di verifica delle notizie a cui dovrebbero essere sottoposte le grandi agenzie di stampa. Infatti dici bene che riprendere da finti inattendibili è la norma per quanto riguarda il “gossip” ed infatti la notizia della poligamia in Olanda è puro gossip al pari della morte di Paul McCartney o dell’avvistamento degli ufo sul Colosseo: ovviamente tra gossip ed informazione la differenza è notevole.
      Per il resto non mi è chiaro – in base a quello che scrivi – cosa andremmo a censurare. Ma tu pensi che nel blog Uccr uno potrebbe scrivere un commento come il tuo?
      Secondo te io (parlo per me) scopro alcune bufale e “silenzio” il resto e quindi sono parziale? Ovvio che faccio questo come qualsiasi altra fonte molto più importante di me: si chiama “gate-keeping” (ossia scelta delle notizie). Ogni giorno spulciando le notizie scelgo ciò di cui scrivere. Se vuoi saperlo i miei criteri sono due: la pubblicazione di notizie che magari non troveranno spazio sui media nazionali (cattolici in calo in Canada) oppure la critica di quanto proviene dal mondo cattolico. Perché lo faccio? Perché io sono un laicista, sono di sinistra, sono ovviamente schierato, non sono mica un’agenzia di stampa che deve “informare”: io devo criticare, cosa ben diversa. Ovvio che faccio una scelta di campo: lo fanno tutti nella selezione delle notizie. Poi – e la sfida è questa – devi provare a smentire ciò che scrivo nella “scelta di campo” che ho fatto. Hai ragione: io non sono laico, sono laicista.
      Gli uccrociati svelano questa nostra “rancorosità” (si dice rancore)? E dove? Noi – più che altro – smontiamo le loro uccrazzate (e non solo le loro).
      Mi chiedi se altri blog (citi sionisti, statunitensi, radicali, etc.) mi sarebbero andati bene? Assolutamente no: l’ho già specificato. Sono blog e non agenzie di stampa ed un blog di per sé non può essere una fonte primaria (a meno che la notizia non sia verificata). Se io su questo blog scrivessi che il papa è in verità un robot ovviamente non sarei ripreso da nessun altro media e se qualcuno lo facesse (senza almeno verificare) farebbe un colossale errore. Per quanto riguarda “La Stampa” – se vogliamo essere precisi – l’articolo è stato ripreso in un blog (quello di Tosatti) all’interno del sito de La Stampa: credo che il blogger all’interno di un giornale abbia un’autonomia maggiore per quello che scrive ma – automaticamente – un’attendibilità inferiore.
      Secondo te la “notizia” della poligamia in Olanda è stata ripresa con “ironia”? Io non ho notato nessuna ironia e non l’ha notata neanche Tempi che – se pur molto di parte – ha doluto smentire questa cazzata.
      Per te il fatto è reale perché c’è stata una unione civile a tre? Dici una cazzata: si trattava solo di un normale contratto di coabitazione come spiegato benissimo da Tempi.
      Mi chiedi se – nel caso in cui il Guardian avesse voluto dare questa notizia avrebbe dovuto verificarla? Ma certo: questa è la differenza tra il Guardian e il Sunday People ad esempio. Il Guardian avrebbe chiesto al proprio corrispondente in Belgio (credo ne abbiano uno) o avrebbero chiesto info ad un’agenzia di stampa internazionale o belga. Infatti il Guardian (o New York Times, Economist, Time, The Times, etc.) non hanno dato questa notizia per il semplice fatto che non c’è una notizia.
      Secondo te La Stampa avrebbe in loco più appoggi di me per stabilire che la notizia avesse qualche fondamento. Prima di tutto – come detto – La Stampa ha dato questa notizia all’interno di un blog (quello di Tosatti) e quindi il controllo di per sé è inferiore e – secondo – se avessero fonti più solide di un blog come “Brussels Journal” avrebbero dovute citarle ma io non leggo niente.
      Secondo te non esiste alcun nesso causale tra “testata conservatrice” e “notizia falsa”? Concordo in toto: in questo caso “Tempi” ha scritto più che bene. E Uccr che – seppur poteva verificare facilmente – ha scritto l’ennesima minchiata (non dico cazzata perché non mi piace ripetermi).
      Secondo te io avrei un’idea di come il mondo dovrebbe andare? Un po’ sì o almeno provo a farmi un’idea ed ogni tanto la cambio anche (raramente).
      Non prendo in considerazioni fonti dell’Est Europa, russe o cinesi? Il mio limite è di parlare (molto bene) solo inglese: prendo in considerazione 41 fonti tra italiane ed inglesi. Se ti pare poco……
      Siamo discriminatori? E chi discrimineremmo? Siamo ideologici? Nel mio caso sì: l’ho già detto.
      Proponiamo “un modello di sviluppo reazionario, autoritario e classista”? Non penso di essermi mai spinto a così tanto: citami qualche articolo magari…..
      Secondo te rifiutiamo il confronto? A me sembra che ti sto dedicando 10 minuti del mio tempo per replicarti. Se rifiutassi il confronto avrei potuto semplicemente censurare il tuo commento come fanno gli uccrociati di solito (e non solo loro).
      Senza la rete non esisteremmo? Forse hai ragione ma la rete esiste e proviamo a farne buon uso. Lascia perdere il sistema americano perché non sai neanche cosa faccio fuori da questo blog…..
      Poi inutile che mi citi Budapest, Beograd, etc. Mi sono spinto ben oltre e quando arrivavo in Ungheria sentivo già aria di casa quindi mi sa che di latte ne devi bere ancora un bel poco se vuoi parlare di estero con me.

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  7. Faggot

    Apro questa piccola, anche se un po’ datata, parentesi: http://www.uaar.it/news/2007/12/28/spagna-sdogana-poliamor/

    per dire che a me piace pensare che la società civile progredisce ad una velocità di gran lunga superiore a quella delle leggi che la regolamentano.
    E comunque, caro Cagliostro, quello che i tuoi amici uccrociati forse cercano di dirti è che quando la popolazione italiana sarà favorevole, a maggioranza, alle unioni poligamiche, del tuo essere fermamente contrario non gliene fregherà più niente a nessuno.

    P.S: mi sono appena reso conto di aver postato il commento precedente con un indirizzo mail fasullo, che utilizzo per altri scopi. Sono sempre io, scusate per l’errore.

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    1. Caffe

      Non entro nel merito del tuo commento, Faggot, non mi interessa granché l’argomento della poligamia, considerando che io , a stento e non sempre, riesco a farmi sopportare al massimo, da una donna alla volta, voglio solo che tu mi tolga una curiosità e ti chiedo di perdonarmi, ma lo sanno tutti che io sono stupido, sarà per questo che non riesco a capire e quindi ti chiedo: cosa se ne fa una persona onesta di un indirizzo e-mail fasullo? Perché tu sei una persona onesta, nevvero?

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      1. Cagliostro Autore articolo

        Scusami Caffe ma non credo che questo sia molto attinente. Tutti gli indirizzi e-mail (anche quelli che riportano nome e cognome) sono di per sé fasulli perché non si può stabilire se il nome è vero. Gli unici indirizzi e-mail “veri” sono quelli di posta elettronica certificata ma è difficile che un privato ce l’abbia. Quindi non c’è nessunissima differenza tra l’indirizzo e-mail mariorossi@….. e topolino@…… In entrambi i casi non è possibile risalire alla persona originale. Anche io nei miei contatti in questo blog uso un indirizzo email ([email protected]) e ti dirò una cosa: non sono veramente il Conte Cagliostro.

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      2. admin

        Credo di essere d’accordo con il Conte Cagliostro. Io ho almeno una dozzina di indirizzi email. Alcuni derivano dal lavoro che svolgo. Altri vengono creati automaticamente quando attivo determinati servizi (per esempio la linea ADSL, la telefonia VOIP, per fare due esempi). Poi ci sono miei vecchi indirizzi (ne avevo su Tiscali, su yahoo) creati nel remoto passato ed ora non più usati oppure creati solo per prova.

        Penso sia normale avere più di un indirizzo email: non pensare ad una email come ad un “fermo posta”… Non è uno strumento per “nascondere” qualcosa. 😀

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    2. admin

      Puoi verificare?

      Ho modificato l’indirizzo email e di riflesso è cambiato il tuo “gravatar” (cioè il disegnino che c’è a fianco del tuo nickname).

      Rispondi
      1. Caffe

        Mi scuso con Cagliostro ed Admin, io per indirizzo fasullo, avevo compreso che trattavasi di indirizzo puramente di fantasia il quale si può prestare ad usi poco limpidi: la spiegazione che mi avete data, chiarisce tutto e quindi mi scuso anche con Faggot; comunque anche io ho due indirizzi e-mail che, cambiando gestore di telefonia, posso utilizzare solo accedendo al sito Telecom; non potendo utilizzare un normale client di posta elettronica (non ho ancora capito perché), mi sono subito affrettato ad avvertire tutti i miei abituali corrispondenti (voi compresi), della variazione e non ho mai più utilizzato quelli Telecom, tuttora, in parte, operativi, beata ignoranza.

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        1. admin

          Beh in alcuni casi si usa un indirizzo “di fantasia” per tutelare la propria privacy. Io ho un paio di indirizzi “di fantasia” che uso per iscrivermi alle mailing list (ad esempio) in modo da evitare che manovre involontarie di terzi possano disseminare la mia identità. Ritengo non ci sia nulla di strano. Fondamentale ovviamente non usare questi indirizzi per impersonare altri… 🙂

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    3. Cagliostro Autore articolo

      Gentile Faggot,
      permettimi una piccola riflessione.
      Sono d’accordissimo con te che la società progredisce più velocemente delle sue leggi: non a caso la società italiana è a favore di alcuni provvedimenti cosiddetti etici (matrimonio coppie omosessuali, testamento biologico, divorzio breve, etc.) ma il nostro Parlamento rimane sordo a tali istanze. Affermo che la società italiana è favore su questi temi perché spesso sono state condotte ricerche in merito (qui e nel mio blog le ho riportate).
      Ora secondo te quando la popolazione italiana sarà favorevole a maggioranza alla poligamia del mio pensiero contrario non importerà niente a nessuno. Hai più che ragione ma permettimi di correggerti qual “quando” in un “se”: se la popolazione italiana sarà favorevole alla poligamia….. Io – come nessuno – non ho la palla di vetro e non posso prevedere cosa accadrà alla società italiana tra 10, 50, 100 anni…..
      La società si evolve e la nostra società negli ultimi 50 anni si è evoluta in una maniera tale che il recente passato sembra preistoria. Fammi divertire un po’ e fammi dire alcune “consuetudini” e leggi:
      1) Matrimoni combinati (ossia le famiglie decidevano chi dovevano sposare i loro figli).
      2) Matrimoni tra consanguinei (cugini di primo o secondo grado).
      3) Precedenza nel matrimonio del fratello maggiore (il fratello minore poteva sposarsi solo ed esclusivamente dopo il fratello maggiore).
      4) Matrimoni “bilanciati” (nel caso una famiglia avesse avuto un figlio ed una figlia ed il figlio avesse sposato una ragazza, la famiglia di questa ragazza doveva trovare un marito per la figlia dell’altra famiglia).
      5) Omicidio d’onore (nel caso una donna – e solo la donna – avesse tradito il marito e questo l’avesse uccisa sarebbe stato condannato ad una pena molto lieve).
      Sto parlando per te di un paese arabo? Assolutamente no, sto descrivendo l’Italia (meridionale per i primi quattro punto) degli anni Sessanta più o meno. Il quinto punto faceva parte addirittura del codice penale. Preistoria secondo te……no, recente storia.
      Quindi hai ragione che la società si evolve e non sapremo mai come potrà farlo e sicuramente se andassi in un Paese dalle forti tradizioni poligamiche il mio pensiero varrebbe meno di niente.
      Capitolo poligamia. Credo che in questa sede siamo d’accordo col fatto che una società debba essere “aperta” ma cosa intendiamo con società aperta? Una società che guardi ai bisogni o agli interessi della maggioranza? No, sarebbe una dittatura. Per me aperta si intende una società che protegge la maggior parte delle necessità e dei bisogni “rilevanti”. Ora le coppie omosessuali sono rilevanti nella società italiana? Sì, ci sono vari studi (scusate ma non ripeto i dati) sul fenomeno delle famiglie arcobaleno e stiamo parlando di una realtà che riguarda centinaia di migliaia di famiglie formate da persone dello stesso sesso con figli. La poligamia è rilevante nella società italiana? Non mi pare tranne sparuti casi.
      Ora potresti obiettarmi che in futuro potrebbe anche diventare rilevante: vero. Cosa faremmo in quel caso? Ovviamente si aprirebbe un dibattito con i vari pro e contro e considerando anche – a prescindere dal parere della maggioranza – cosa afferma la nostra Costituzione.
      Ora i cattolici vorrebbero vietare i matrimoni omosessuali agitando lo “spauracchio” dell’apertura al matrimonio poligamico (che se avverrà, avverrà quando io non ci sarò già più e ti assicuro che sono molto giovane). Anche se (e non è così) la maggioranza degli italiani fosse favorevole al divieto dei matrimoni omosessuali (ed è il contrario) si potrebbe farlo e prevederlo per legge? No, sarebbe una legge anticostituzionale (sent. Corte costituzionale 138/2010) e bisognerebbe cambiare l’articolo 3 della Costituzione: non molto facile, te lo assicuro.

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  8. Roman Csendes

    Mah, non sei convincente Conte Abulafia, nella tua millantata “neutralità”, e se hai la bontà di seguirmi, ti dirò il perché. Tanto per cominciare, “rancorosità” si può dire! Partiamo dal discorso, fondamentale, delle “fonti primarie”; è a tutti noto, mica lo insegni. Tuttavia (guarda caso) tali Agenzie non si riducono al tuo educatissimo e corretto elenco. Tu hai messo in agenda quelle che il mercato della Penisola – e quindi tu – seguite, anzi riverite. Ma, internazionalmente parlando, la lista è incompleta, considerati i differenziati mercati di compratori europei: Germania; Austria e, ovviamente, Russia (e CSI; ancora esistente, ma tu non lo sai); Francia e Paesi dell’ex-Yugoslavija; questi sono solo alcuni fra gli esempi possibili. Mi trovavo in Grecia, nel terribile 1999, i giornali greci, sull’ingiusto (e criminale) bombardamento di Beograd, riprendevano fonti russe e francesi, ovviamente. Altre che “bombardamenti umanitari” e ossimori da Terzo Reich. Un orizzonte così ristretto è il vero problema di chi non conosce “la macchina” multinazionale dell’informazione. Oppure, ed è il tuo caso, forse la conosce, ma solo per scegliere “cosa va di più”. Un problema metodologico, quello del confronto tra fonti di aree culturali differenti, che tu non senti affatto. Perché le “fonti primarie”, giovane apprendista Cagliostro, sono almeno quattro, non due: Ap (privata; ma, di fatto “prona” agli interessi nazionali americani e “intelligentata”, come è ragionevole che sia – USA); Reuters (anzi, Thompson-Reuters; in gran parte statale e funzionante allo stesso modo, nazionalistico, della AP – Uk); AFP (statale – Francia); Itar-TASS (statale – Russia). Il fatto che le testate della “terra dei papi” riprendano solo gli anglo-americani deriva da particolari rapporti intercorrenti fra l’ANSA e la Reuters, anzitutto. Non certamente da “innocenti” ragioni di solo mercato, perché se così fosse, converrebbe di più comprare notizie da fonti francesi, che comunque sono date da supporti bilingui. Converrebbe, altresì, perché la Francia è un paese confinante; e qui devo scendere nel banale: evidentemente, converrebbe molto per l’”affinità monetaria” che ci lega e per l’infinità di giornalisti e scrittori italiani, quindi “fonti potenziali”, presenti in Francia in pianta stabile. Un’autentica marea. Insomma, se fosse la “bruta“ economia a guidare le scelte, non potremmo che privilegiare la “fonti primaria” francese. Ma, signori, non è così, ovviamente. In altri termini, come può dirti qualsiasi giornalista dell’Ansa (o di Rai 2; è lei che me ne ha parlato e non me la sento di citarla), esiste un contratto che lega la nostra agenzia con l’agenzia Internazionale britannica; in tal modo è d’uso comprare notizie da loro, anche se la ripresa, ed il controllo “sul territorio” di quanto asserito da fonti francesi costerebbero meno. Sic et simpliciter: tutto quello che pubblica, o dice, l’Agenzia Reuters è considerata “attendibile”, per definizione, dal compratore italiano. Parla anche di questo, per favore, dài, visto che dici di essere competente e professionale. Fai attenzione che (ti do la buona fede, non lo sapevi) le agenzie russe e francesi sono “ovunque”, con il loro personale mobile, presente in ogni area “calda” del globo. Sono Agenzie Internazionali a tutti gli effetti, non locali (cosa che si capisce facilmente leggendo Le Monde, o seguendo il Network RT), al pari di quelle del blocco anglo-americano. Quindi, non offendermi, per favore, sostenendo che se vai ad Est ti senti a casa tua, perché ciò dovrebbe risultare dall’abitudine che hai nel classificare le Agenzie internazionali. Per te, al contrario, la “verità” viene dal duo Uk/Usa; e, quando dici che sei in contatto con”41 fonti tra italiane ed inglesi” forse non ti rendi conto del fatto che confermi (rimarchi) le tue simpatie partigiane ed il tuo fazioso senso di appartenenza. E questo, giovanotto, “non per ragioni tecniche”, tu riveli che, per te, esistono Agenzie di seria “A” (Usa/Uk) e “Z” (le altre). E quanto ti sbagli! L’AFP è un colosso, e fornisce il mercato globale di notizie di prima mano, della stessa quantità, indipendenza e varietà della concorrente britannica. Se non ci credi, vai su Wiki (ma sarebbe meglio per te comprare una monografia sull’argomento). Senza contare (si vede che non è il tuo settore) che l’AFP, quando si chiamava Havas è nata ben prima di tutte le altre agenzie di stampa internazionali. Correva l’anno 1835. E fu un ex-dipendente di Monsieur Havas, tale mr. Julius Reuters (nato tedesco, poi naturalizzato britannico per meriti “propagandistici”; esiste anche un film di Hollywood su di lui) ad “esportare” il modello francese dell’Agenzia internazionale con sede centralizzata (nel caso della Havas, Parigi) nel Regno Unito. Oggi, tutte queste agenzie internazionali hanno HQ dislocati per aree (sudamericana; euro-africana; ecc.) Tranne la ITAR-Tass, ovviamente, che ha mantenuto la sede centrale a Mosca, come ai tempi dell’URSS. Sono stati gli anglo-americani a copiare i francesi e non viceversa! L’AFP è poco citata, ebbene va detto che siamo i soli a ignorarla. Ma questo è solo un appunto. Da “open-minded” (e non lo sei; sei un docile suddito) tu mi avresti citato, come fonte primaria la ITAR-TASS, che è tradotta in inglese da diversi anni. Oppure, non ti sarebbe sfuggito il prestigioso sito di Russia Today, che aggiorna in rete le notizie del Network televisivo che porta lo stesso nome – RT. Molto spesso, le agenzie franco-russe sono concordanti, soprattutto per vicende che accadono nell’Africa ex-francese, in Medio Oriente e nei Balcani. Tu, all’italiana, ne fai una questione di “gate-keeping”, io, che non sono un occidentalista (si dice anche “etnocentrico”, che è quello che sei tu; siete voi) noto che ti trovi a “casa” con gli anglo-americani e “completamente sconfermato nelle tue pretese” con AFP e ITAR-TASS. E si vede!
    Poi. “Contratto di coabitazione” Vs “Unione civile”. Ma che importanza ha? E’ Gossip. Non lo hai capito? Non è vero che solo gli UCCRociati sono dei fanatici, poiché anche voi lo siete; altrimenti avreste fatto notare, come scherzo, quanto divertente sia stato il siparietto kitsch messo in atto dei fantastici, ridicoli, burleschi tre. Tra l’altro, molto spesso, così si comportavano i giornalisti del PCI negli anni Settanta: con distacco ed ironia “sbugiardavano” i cattolici, ma, al contempo, analizzavano la “provocatorietà” gratuita insita in molta illogicità merceologica. Un signorotto in cerca di notorietà e due modelle (o quello che sono) cercano di finire davanti ai riflettori. Boh! E ci riescono! Ma è una semplice Boutade. Che i baciapile ci cadano, e si sentano minacciati da questi fantasmi culturali, posso capirlo, ahimè capisco altrettanto bene voi, purtroppo – mono-fissati con l’anti-cattolicesmio – ispirazione che, immediatamente sentita la chiamata alle armi, vi muove contro l’oscurantismo del “depistaggio papista”. Un laico non avrebbe mai dato questo risalto alla smentita, anzi. Più che smentito avrebbe messo in farsa qualsiasi interesse a rendere “culturale” un set-up così macroscopicamente triviale. Semplicemente, la simpatica “l’orgietta” si evidenzia come prodotto di advertising; vera auto-promozione allo stato puro. Per fare cosa lo si può anche non capire, ma questo conta poco nella disinformazione. “Gatto dopo otto anni torna a casa!”. Ci imbastiresti un pamphlet settecentesco? Io no davvero. Stringhe “vuote, di senso” ma non di suggestività, evidentemente. Altro argomento. Bravo! Hai ammesso che non sei un laico e sei stato così corretto (mi congratulo) da ammettere che sei un “laicista”. Perfetto! Cioè: sei un ideologo della laicità, senza essere laico! Per capirci, sei “altro” da laico, lo hai ammesso tu stesso. Questo corrisponde al concetto marxista di “ideologia”. Si declina così: “sono un ideologo della povertà, ma ho la jaguar e lo yacht”; si vabbè, ma è quello che fanno i vostri “nemici” stregoni, non credi? Come lo Stregone in bianco del Vaticano. Vedi che siete, entrambi, fideisti, “carismatici”? Solo che gli altri hanno il coraggio di ammetterlo, mentre voi vi concentrate come un anti-partito (imitatori della DC dei tempi dimenticati), abbarbicato sull’isola dell’“identità conflittuale”. Sorvolo, per pietà, sul discorso del controllo della veridicità, che fai tu (Guardian, ecc., ridicolo!). Da anni non vale alcun protocollo in tal senso, e, guarda caso, proprio una delle emittenti più colpite da forti scandali e dall’accusa di promuovere narrazioni infondate, questa è proprio, e di recente (fine 2012) la BBC, legata a doppio filo alla Reuters. Nessuno controlla più alcunchè. Il sistema vigente è quello neo-taylorista della tecnofilìa dei “prodotti” gloriosi e della “censura di mercato” (“non fare ciò che non può essere venduto; non pubblicare mai ciò che, pur essendo vero, non risulterebbe popolare”). In un giornale italiano ho sentito dire: “ehi, un po’ di serietà ragazzi, non facciamo mica cultura qui, facciamo profitto!”. Guarda che i giochi sono questi! Poi, certo, c’è il “mestiere” del gate-keeper, di cui hai disinvoltamente parlato. Ma, per l’amor del caso, io ti sto parlando di tutt’altro, ossia, di un modello di disinformazione. Il solo a garantire, in Occidente, costanti profitti. Tanto, chi denuncia per un “falso”, chi lo farebbe me lo dici? Per un fatto accaduto in Angola, o a Zagreb? La strumentalizzazione, la decontestualizzazione, l’iperbole; “l’animale immaginario” è il senso commerciale più profondo del Gossip. L’interpolazione di piccoli, eccitanti fatti, è il suo “spirito” autentico, tanto per citare Max Weber. Quindi, lo pseudo-fatto, da cui si è partiti, inteso in questo modo, foss’anche definito come “unione civile” piuttosto che come “contratto di coabitazione”, non cambierebbe di una virgola il suo valore strumentale e l’intento commerciale che lo ha formalizzato e diffuso. Sono due cose diverse, certo, ma come “vicenda virtuale” la teatralizzazione ha centrato in pieno il suo obiettivo: quello di diventare un “casus belli”. Ti risparmio le tristi, clamorose “topiche” in cui è incappata l’agenzia del Regno Unito. Le famigerate, inesistenti, “Fosse di Timisoara” (Romania; bufala del 1990; smascherata dal governo francese di allora) e l’assurdo (ma ha innescato una guerra, vedi un po’ tu!) genocidio virtuale (mai accaduto; eppure egualmente descritto da Ap/Reuters) di Račak (Yug; Kosovo, bufala del 1999; ancor oggi sostenuta dagli anglo-americani; per niente dai franco-russi),
    Per concludere, perchè ti accuso (e accuso tutti voi) di agire da promotori del modello americano? Semplice. Perché, se tu non avessi sposato la causa (e mi ripeto) avresti detto: “seguo 50 fonti, tutte in lingua inglese, di sei diverse provenienze socio-culturali: italia; Uk; Usa; Fra; Rus; China”. Ma tu non mi hai risposto così, perché non lo puoi fare e non sapresti come farlo, perché non ci hai neppure pensato. Perché non è il tuo mondo. Per definirti non è tanto importante quello che dici (account – per auto-definizione), ma quello che tralasci, quello che non fai. Appari convinto che il mondo debba dotarsi di un modello preferenziale, quello etico e più giusto, cioè anglo-americano. E vorresti che i valori di quella super-agenzia di distribuzione simbolica (com’è nota nella mass-mediologia) che si chiama America-mondo (valori americani fatti per i mercati stranieri), inondassero i renitenti, cioè coloro che hanno l’arroganza di mostrare di non aver bisogno della giusta modernità Usa. Invece! Insistere sul mondo dei giovani, promuovere la lotta per il lavoro, prospettare la rinascita di un sindacato autentico dei lavoratori, volere la rinascita della lotta per il sociale, non solo per il rivendicazionismo civile di principio (in favore poi, di una ristrettissima elite); tutto ciò non vi dice nulla. E, sapete che vi dico, avete ragione! Per “scelta”, come dici tu, non ti piacciono (interpreto io) le culture etniche, insensibili al vostro zelo pedagogico, al vostro fervore maniacale. Serbi o russi, per te, con chi lavoreresti meglio? Ma che te ne importa? Indipendenti, come hanno mostrato di essere, dalle “smorfie” americane e dalla tendenza, comune a tutti voi, alla semplificazione ideologica, non risultano interessanti per nessuno. Un esempio di miopia “all’americana”. Visto che siete liberisti ed “aperti” perché non avete divulgato il fatto che molti attivisti gay parigini erano scettici sul passaggio “senza cosultazione” in Parlamento delle leggi del “matrimonio per tutti” di Holland? Perché avreste dovuto dire due cose, che non vi piace sentire: primo, che non tutti i gay francesi, come ad esempio il gruppo “Homovox”, vogliono farsi rappresentare da un gruppo internazionale (di base “utopica” statunitense), noto come LGBT; secondo, avreste dovuto riconoscere, a malincuore, che i 500.000 e più che hanno sfilato a Parigi in quei democratici giorni non l’hanno fatto perchè “cristianucci e tradizionalisti” (o banalità “teologiche” del genere), ma perché referendari, cioè giacobini e laici. Ci sono questioni anche più complesse poi, che riguardano l’equilibrio di poteri all’interno dei gruppi gay, e al fatto che non tutti i gruppi gay francesi riconoscono l’importanza politica e civile del “matrimonio per tutti”; che ognuno la pensi come crede, io do l’indirizzo del sito: http://www.homovox.com/#/> suite/4 “Hollanda non scipparci i referendum, consultaci”. Ma nessuno parli, per favore, per gli altri, soprattutto se vivono in altre nazioni, sennò diventiamo tutti texani e ci facciamo evangelici. Ovvio che se si fosse andati ad un referendum le possibilità di vincere per i “via col vento” LGBT non erano così certe. Ma questa è la democrazia a base maggioritaria, e non “metafisica” (a “furor di popolo mediatico”; cioè inesistente). Il consulto; questo conosciuto, che voi, come altri come voi, non sentite come prioritario; poichè bisogna educare, bisogna imporre, gli altri non sono “elevati” come noi; vero?. Tutto torna; perché non siete laici, mentre lo sono i gay francesi referendari. Il laicismo in Italia non sapete cosa sia; anche da questo si comprende fino a che punto siete contrari ai flussi informativi internazionali, eccetto quelli ad indirizzo ed impostazione anglosassone. Obama è buono, Putin è cattivissimo. Domanda: e se un domani una guerra fosse condotta da Obama la considerereste buona o cattiva?

    Cagliò, non mi stai antipatico, ma sei giovane, arrogante, e, ormai, indottrinato. Probabilmente senza il “diavolo” anche tu non potresti vivere. Eh, per voi “anti” la demonizzazione dell’altro è una pratica di realizzazione politica, sostituisce la vecchia “prassi” e il concetto di egemonia gramsciano. Al contrario, fra cinque anni diventerai un focolarino; e porterai i tuoi figli a vedere l’Esorcista IV.

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    1. Caffe

      Logorroico, torrenziale, demenziale: la prima impressione che ho avuto di lei, Roman è, se possibile, peggiorata dall’ultima volta che ci ha esposto le sue strampalate opinioni circa l’obiettività della stampa “non allineata”: questa volta tira in ballo addirittura, tra le altre di paesi notoriamente democratici, l’agenzia di stampa ex sovietica Tass che, solo gli ebeti non lo sanno, è sempre e solo stata un diffusore delle veline di regime e strumento di propaganda anti occidentale. Fosse solo questo, pazienza, tutto (o quasi) è opinabile, e lei ha il diritto di pensare quel che vuole, ma quando sono arrivato a leggere: ” sull’ingiusto (e criminale) bombardamento di Beograd, riprendevano fonti russe e francesi, ovviamente. Altre che “bombardamenti umanitari” e ossimori da Terzo Reich.”
      Lo devo dire, mi sono cascate le braccia: lei omette, considerandolo evidentemente un dettaglio trascurabile, che i serbi stavano da anni perpetrando indisturbati, un autentico genocidio nel Kosovo, provato da innumerevoli testimonianze, rese anche al Tribunale Internazionale, quello che ha condannato Milosevic, tribunale totalmente inviso, le comunico, agli stessi americani; se non le bastasse, questo genocidio è stato a posteriori confermato dal ritrovamento di centinaia di fosse comuni piene di cadaveri di mussulmani kosovari massacrati dai serbi: mi dica. sono stati gli alleati, informatissimo Roman, a seppellirveli per montare l’ennesimo complotto demogiudoplutocratico ? Guarda caso, chi è che si oppone al tardivo quanto sacrosanto intervento della Nato raccontando balle clamorose? Qui lei è in ottima compagnia: da Santoro, memorabile la sua trasmissione da Belgrado sotto le bombe (che, lungi dal produrre massacri indiscriminati, hanno colpito solo centrali elettriche e la sede della tv serba), ai leghisti (con le mani in pasta in certii affari poco chiari intrapresi con il loro amico Slobodan Milošević )oltre ai vari movimenti antagonisti, nati dalle ceneri del comunismo, sempre attivi quando i morti sono di mano americana o israeliana, ma silenti o, peggio ancora, plaudenti ,quando i colpiti sono gli americani e i loro alleati, chiunque sia il killer, dovunque nel mondo. Questa sua frase, esimio Roman, mi è bastata per classificarla ed interrompere la lettura del suo illeggibile trattato di deontologia del c’avemo ragione noi, scritto in stile supercazzola; io sarò pure servo degli americani, anche se qualcosina gliela contesterei anche io, ma lei è semplicemente un essere detestabile, perché cinico e impestato da una ideologia malata che da valore ai morti solo in base alla loro ostilità verso l’occidente, oltretutto, lei poi, viene qui ad insultare le nostre intelligenze mettendo in risalto l’obiettività della stampa russa rispetto a quella occidentale: ci faccia caso, miope signor Roman, gli scandali, nel malvagio impero americano, vengono sempre alla luce, prima o poi, vedi il più recente datagate, in Russia, delle malefatte di Putin, non mi risulta che abbiano mai riempito le prime pagine dei giornali e quando qualcuno ci ha provato, non è sopravvissuto tanto a lungo da poterlo raccontare ai suoi nipoti. In Cina, poi, dalla quale lei ci invita a prendere lezioni di giornalismo, mi dica, Roman, cosa dicono stampa e tv, del Tibet, da loro invaso quasi sessantacinque anni fa, cosa dicono dei tibetani che si immolano bruciandosi vivi, per la loro indipendenza? E del lento genocidio degli Uiguri, una minoranza mussulmana cinese, lei ha notizie da quelle fonti che lei predilige, quelle cioè “libere” dall’influenza dell’ ’imperialismo del diavolo americano? Come direbbe il grande Totò: ma mi faccia il piacere!

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    2. Cagliostro Autore articolo

      Ammazza che ricerchina che hai fatto……
      Forse non hai letto quello che ho scritto: io non millanto nessuna neutralità. Sono di sinistra, agnostico, anticlericale, antifascista, laicista, pro-choice sull’aborto, a favore della legalizzazione delle droghe leggere, per il matrimonio e l’adozione da parte delle coppie omosessuali, a favore dell’adozione da parte dei single, per il divorzio breve, per il testamento biologico, sono iscritto ad un partito internazionale. L’ultima cosa che sono è quella di essere neutrale: ho un mio campo e ci sto tanto bene.
      Bella la lezioncina sulle agenzie di stampa: pensi che potevo mettermi a citarle tutte? Ed in ogni caso cosa c’entra? Qualcuna delle tante agenzie di stampa che hai citato ha confermato che in Olanda esiste la poligamia? Se sì riportalo altrimenti tutto quello che hai detto è attinente come quello che mangerò questa sera (mozzarella di bufala, insalata e vino per chi fosse interessato).
      Secondo te il termine “rancorosità” si può dire? Il Treccani ed il Garzanti non citano questa parola.
      Non avrò problemi ad annoverare le altre agenzie tra le mie fonti ma la sostanza non cambia di una virgola: qualcuno di queste agenzie ha detto della poligamia in Olanda? No…..e allora di che parliamo?
      Secondo te non c’è alcuna differenza tra contratto di coabitazione ed unione civile? Ammazza che grande preparazione giuridica. Il contratto di coabitazione è previsto anche in Italia ma di certo non lo è l’unione civile.
      Per te è solo gossip? No mio caro, il gossip riguarda le notizie frivole (il calciatore che si mette con la velina) mentre qui siamo nel campo delle notizie false: cosa ben diversa. Insomma gli uccrociati non hanno fatto gossip ma hanno detto una bufala, una cazzata, una minchiata, una stronzata, una cavolata: ti è chiara la differenza?
      Secondo te nelle notizie nessuno controlla alcunché? Forse i tuoi amici uccrociati ed altri della stessa pasta. Ti assicuro che io controllo ed in passato ho sbugiardato anche Avvenire su notizie inesatte pubblicate riprendendo alcune sentenze della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo: per quanto riguarda Tempi dovremmo dedicare un capitolo a parte.
      Noi promuoveremmo il modello americano? Non so a che ti riferisci. Plaudo all’America che approva i matrimoni omosessuali e critico l’America delle lobby delle armi o della pena di morte.
      Per il resto non capisco perché citi alcuni temi (lavoro per i giovani, lotta per il sociale, etc.): siamo un semplicissimo blog fatto da blogger animati dalla passione per la scrittura e per la critica. Poi nel privato ciascuno di noi si adopera per quello che può: tu che fai ad esempio visto che parli tanto? In ogni caso ti faccio notare che – a differenza dei tuoi amici – l’omosessualità non è l’unico tema di cui scriviamo: ci siamo occupati anche di mafia, condanne all’Italia per i diritti umani (tranne noi nessuno ha pubblicato la notizia della condanna di Human Rights Watch all’Italia per i respingimenti marittimi), situazione dei Cpt, etc. Resto di sapere – caro mio – cosa fai per migliorare la società o per combattere in quello che credi?
      Ora vai coi matrimoni omosessuali in Francia? Gettiamo la maschera: evviva! Per quanto riguarda i matrimoni omosessuali in Francia ti rispondo con molta semplicità. Tu scrivi che molti attivisti gay parigini erano scettici sul matrimonio gay e citi sigle come homovox: prima di tutto sono sigle nate ad hoc e spesso nascondono piccoli gruppi come ha rilevato Le Monde. Poi perché avrei dovuto scrivere che ci sono state proteste contro i matrimoni gay in Francia? La notizia era sulle pagine di tutti i giornali: al limite scrivo di cose che altri media non parlano ma se la notizia è sulle pagine di tutti i giornali non ne ha senso (infatti mica abbiamo annunciato della decisione della Corte Suprema sul Doma…..lo avevan scritto tutti!!!). Te l’ho già spiegato: inutile per me in un blog pubblicare notizie pubblicate già da altri media italiani (mica posso pensare di competere col Corriere o Repubblica). Poi – se ti va – apriti un tuo blog e scrivici quello che ti pare: vedrai le risate che ci faremo.
      Referendum sul matrimonio gay? Ma non diciamo cavolate…….il matrimonio gay era nel programma elettorale di Hollande ed i francesi lo hanno eletto: era suo dovere portare a compimento quel punto del suo programma elettorale.
      Come mai ti preoccupi dei 500mila (e non mi va di verificare i numeri che hanno sfilato a Parigi e creato molti danni alla città) ma non applichi lo stesso discorso ai 100mila che hanno sfilato al recente Gay Pride di Palermo chiedendo il matrimonio per le coppie omosessuali? Di quelli fai finta di niente? Bella ipocrisia. Purtroppo (o per fortuna) in democrazia sovrano è il parlamento e non la folla. Strano poi che tu (e quelli come te) parliate del matrimonio gay in Francia (accusando il “socialista” Hollande) ma siate in silenzio (o quasi) sui matrimoni gay che stanno approvando in Uk: forse perché in quel caso il provvedimento è portato avanti da un governo conservatore e non socialista?
      Secondo te fra cinque anni diventerò un focolarino? Mi conosco e ne dubito fortemente visto che sin da bambino ho sempre avuto l’allergia alla religione. Per il resto hai ragione: sono giovane (ma a differenza dei tuoi amici uccrociati non considero la vecchiaia un difetto o qualcosa di cui vergognarsi come rimarcavano sempre – con tantissima diseducazione – nei confronti di Margherita Hack), arrogante ed anche indottrinato e son pure contento di esserlo. E ti dirò anche un’altra cosa: sono pure antipatico e stronzo.

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  9. Caffe

    Concordo in parte con il commento di Cagliostro, a parte il passaggio nel quale lui è possibilista riguardo al fatto che un eventuale avvento della poligamia, nel caso che in Italia fosse legalizzato il matrimonio omosessuale, anche se in un futuro molto remoto, possa avvenire, per me, invece, questa eventualità è del tutto fuori questione; per almeno due ottimi motivi:
    La poligamia non appartiene alla nostra cultura, non più di quanto lo sia il sacrificio umano per motivi religiosi, devotamente praticato ed accettato di buon grado, anche dalle vittime, nelle civiltà precolombiane del Sud America; la poligamia, insomma, sarebbe per noi un’ involuzione culturale e la storia ci insegna che, questi tipo di accidenti, è molto raro, se non impossibile, che si verifichi, a meno di rivoluzioni condotte da una parte considerevole di un popolo, come nel caso dell’Iran, ripiombato nel medioevo, a seguito della presa del potere da parte di fanatici religiosi; in Italia in molte sacrestie, forse sognano l’avvento di un Khomeini italiano, ma a mio avviso, qui da noi, non c’è trippa per i gatti. Un’altro motivo è che la pratica della poligamia non è compatibile con il grado di emancipazione e consapevolezza di se stesse delle donne italiane, che va, oltretutto e fortunatamente, vieppiù aumentando nel corso degli anni: quale donna oggi, in Italia, aspirerebbe a far parte di un harem, rinunciando così del tutto alla sua personalità, dignità e autonomia, anche economica, in coabitazione con altre donne, in cambio di pane e tetto sicuro forniti graziosamente da una specie di sultano italiota? Le olgettine non fanno testo, quella si chiama prostituzione, non certo poligamia e, se vogliamo dirla tutta, anche il matrimonio legale o benedetto da un prete, per certi aspetti, ha molto in comune con la tanto esecrata pratica della prostituzione, se le premesse sono quelle tanto care al cattolico medio italiano.
    Quello che rode veramente ai cattolici, è che tutto quello che va contro i loro sacri precetti e, dico io, ai loro atavici pregiudizi, venga autorizzato dalle leggi di uno stato laico e sovrano; ed ecco che, dalle gerarchie clericali e dai loro reggipanza mediatici, partono gli anatemi e le panzane per terrorizzare i loro sempre più pochi fedeli. Per finire, dai pulpiti italici si tuona da sempre contro la sempre più scandalosa mollezza dei nostri costumi, sintomo evidente dell’avvento dell’anticristo in persona; è vero che molti individui, a prescindere dal sesso, tendono ad allacciare una rete di relazioni sentimental/sessuali, contemporaneamente, con una numero ragguardevole di individui dell’altro o dello stesso sesso; ma questo è un fenomeno che, seppur sintomo, a mio avviso, di una certa patologia del comportamento, nessuna legge, in uno stato civile, può proibire od imporre: infischiandosene dei tuoni clericali, essa esiste da sempre e basta, l’anticristo, poverino, lui non c’entra niente e neanche la poligamia, un residuo tribale che appartiene ad altri ordinamenti sociali molto diversi dal nostro, ha niente a che vedere con le aspirazioni degli italiani; ma questo, i cattolici sacri romani, non lo capiranno mai: peggio per loro.

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    1. Caio

      Chiedo scusa, non mi va di fare l’avvocato del diavolo, ma quel tipo di poligamia che ha descritto è la poliginia (1 uomo con più donne) tipica del mondo arabo, una donna occidentale desiderosa di sposare due uomini (ovviamente si presuppone un accordo tra tutti e 3) sarebbe davvero uno scenario inconcepibile?

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      1. Caffe

        A te, piacerebbe essere uno di quei due,uomini? A me, per, le stesse considerazioni fatte per le donne, non piacerebbe, e a te?

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    2. Cagliostro Autore articolo

      Caffe, una piccola precisazione a cui però tengo. Non sostengo affatto come scrivi che nel caso si approvasse in Italia il matrimonio omosessuale sarebbe probabile l’avvento della poligamia: penso completamente il contrario ed anzi penso che il matrimonio omosessuale sarebbe un freno a fenomeni come la poligamia (avevo scritto anche un articolo e se vuoi lo riprendo).
      Per il resto concordo in tutto e per tutto con quanto tu scrivi solo che non mi va (ma se vuoi solo per pigrizia, ignavia, etc.) prevedere come possa cambiare la società italiana tra 50, 100, 200 anni quindi escludo il fenomeno poligamia al 99% ma permettimi quell’1% di dubbio.

      Rispondi
      1. Caffe

        Scusami Cagliostro, forse mi sono espresso male, non intendevo certo affermare che tu fossi favorevole alla poligamia, ma solo che, non tu, non avendo la palla di vetro, non potevi escludere che la cosa si possa effettivamente verificare, in un futuro remoto; per questo ho usato il termine “possibilista”; anche io, per fare un esempio, penso che c’è la possibilità che un giorno possano reintrodurre la pena di morte in Italia; inutile puntualizzare che questa mia frase, non significa che io approvi l’adozione di questa barbarie.
        Saluti.

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  10. Marcoz

    Non comprendo la necessità di tanto discutere.
    Il caso è semplice: L’UCCR ha riportato una notizia non corretta. E può capitare.
    Quando gli è stato fatto notare il disguido, non hanno rettificato la sostanza l’articolo, che continua a mantenere la chiusa del “ve l’avevamo detto”.
    E questo non va bene.

    Rispondi
  11. Roman Csendes

    Cagliò sei semplicemente un giovane curvaiolo. Un “figlio della lupa” come tanti. Eppure, nel tuo dogmatismo, ignori e sentenzi sul mondo “fisico” dei giovani come se ne sapessi più di tutti, facendo poi finta di non capire la mia risposta. Tanto è il desiderio di prevalere. Ho notato che l’ultimo intervento è stato meno “ragionato” del precedente. Solo pecrhè ti ho scoperto: tu non sei un laico, ma un fanatico reazionario, un “utopista” di stampo americano (cultura radical-chic – Esat-Coast). Ti sei arrabbiato e mi hai fatto piacere. Non hai adeguatamente commentato il discorso referendario, centrale in quello che ho scritto, perchè è la vera motivazione per ogni “liberal” che si rispetti. Ma tu ne sei fuori. Certo che la coabitazione è diversa dall’unione civile, ma non hai capito il punto. Mi ha divertito poi il tuo sprorloquio da “crociato”, tutti i tuoi valori espressi con esaltazione! Capirai l’originalità! Mi sembri un imitatore di Ignazio di Loyola. Sei forse il figlio di un militare, forse parente di uno dei Marò, a Voi tanto cari? Hai solo dimostrato quanto, con te, la scuola italliana abbia fallito. Mi dai lezioni semantiche? Che luminare. Buon per te. “Rancorosità” in rete lo usano in tanti, ma apprezzo il tuo appunto. Tutti i valori che tu hai elencato io li leggo così: 1. non sono un marxista (perchè Marx non lo capisco e non lo approvo); 2. non sono stato comunista (peccato!); 3. non sono europeista; 4. non mi frega del dibattito nazionale in Francia, perchè non lo conosco e non gli do importanza, essendo io un globalista (una cosa così grossa, [!!!] – miei colleghi francesi me ne hanno parlato, sono “infuriati” per la questione referendaria non per il “privato” – il nocciolo della discussione francese è stato sottovalutato, miscompreso e poco sentito in Italia;, dove si va a “cordate” e dicotomie banali). Hai cercato di liquidare la questione solo perchè confuta la tua “fede” conflittuale (sigle “ad hoc”!, Eh come ti sbagli – non capisci la “francesità” eh, non la capisci per niente, ah, ah) vedendo un fronte unitario, laddove non lo è affatto, ma lo sembra dal punto di vista di Berlusconia. Tu sei un figlio del Vaticano, io sono un figlio della Guerra Fredda, non possiamo pensarla allo stesso modo); 4. non mi sono accorto (tu, cioè) che i “falsi” non vengono mai corretti (ti ho fatto dei casi clamorosi e tui li hai ignorati! Ridicolo!); 5. sono, come Toto Cotugno, un italiano!. Tu non sai cosa sia il referendarismo, e poi, per favore, non puoi smetterla di parlare per tutti, con il tipico tono dei predicatore “che insegna”, cioè “americano”?. Concludo docendo che di fronte ad una giovene staffetta SS così entusiasta (come lo sono i tuoi “nemici indimenticabili”, cattolici) non mi metto certo a disturbare oltre. Ti lascio alla tua visione del mondo, con le tue certezze, mediatiche. Ti lascio alla tua “grande Berlino”. Noto che bacchetti tutti quanti in questa sede. La “Scuola di Francoforte”, che non hai studiato perchè non è americana, ti definirebbe una “personalità autoritara”. Non autorevole, bada, autoritaria! Come la Petacci vostra. Non sei di sinistra – credimi – sei ciò che è diventato il PD, da PCI che era: Demacratic Party. Ti voglio aiutare: tu sei un “radical d’assalto”. Spero solo che ti decorino. Ultima cosa, bambino: quando ci sarà un altro Cermis non osare criticarci sopraI! Sono logorroico; sì, perchè voi ignorate la cultura framco-europea, che è l’architrave del nostrro essere repubblicani. E tu, con questi limiti culturali, hai il coraggio di fare il blogger? Ma impara qualcosa almeno da gente che ne sa più di te. Ho terminato la mia pazienza: avete ragione, avete sempre ragione. Degni figli di Hard-Core!
    Viszlát!!!!

    Ah, si, cari “pilotati dai media”: non c’è stato nessun genocidio perpetrato dai Serbi in Kosovo! Se non mi credete leggete il pù importante libro uscito sulle menzogne mediatiche del 1999: “Menzogne di Guerra”, di J. Elsasser (c’è su Ebay). Competente, preparato, riprende le misurazioni della “Commmiione Ranta” (poi, costretta dalla Germania a mentire; e questo e arrivato ai media) sull’inventato eccidio di chi ho scritto in precedenza. La stessa Helana Ranta, nel 2001, ha dichiarato: “mi hanno costretta a mentire”. Non ci credete ancora? Leggete Aldo Bernardini, ah scusate, è un marxista! Che non l’ha bevuta, a differenza di voi! Educati propagandisti filo-Usa. Accidenti, che “bassi europei” che siiete! Che ingnoranti sulle questioni balcaniche! Sepeggia razsimo, eh “Caffè”? Che fanatici, ragazzi. Vi lascio ai vostri credi e alla vostra stagione immacolata.

    Rispondi
    1. Cagliostro Autore articolo

      Ora sarei un curvaiolo? Che sarebbe? Un frequentatore della curva da stadio? Ti dirò…..non sono mai andato allo stadio in Italia e seguo quasi per niente il calcio.
      Ora sarei “figlio della lupa”? Boh……sono nato sull’Aspromonte, lì ci sono i lupi ma non so se posso definirmi “figlio della lupa”.
      Secondo te il mio ultimo intervento è stato meno “ragionato” del precedente? Hai ragione: considerando lo spessore dei tuoi interventi non attivo più di una decina di neuroni (il minimo sindacale).
      Secondo te mi avresti fatto arrabbiare? Caro mio…..ho risposto al tuo commento dopo essere stato invitato a cena da amici che mi hanno viziato con mozzarelle di bufale, formaggi e Chianti…..ero in un’estasi tale che figurati se mi arrabbio per un commento incomprensibile.
      Secondo te i giornali quando pubblicano articoli sbagliati non correggono mai l’errore? Accidenti…..si vede che le conosci bene le leggi sulla stampa: se non pubblicano la rettifica può scattare anche una denuncia.
      Secondo te io non ho capito il tuo punto? No e secondo me qui nessuno capisce un accidenti di quello che scrivi e per una ragione molto semplice: scrivi malissimo e con un linguaggio incomprensibile. Il modo in cui scrivi offre l’immagine di una persona con seri problemi mentali.
      Caro mio, la Costituzione francese permette al presidente della Repubblica di indire il referendum su progetti di legge (in Italia il referendum non abrogativo di leggi se non sbaglio è ammissibile solo in caso di modifica costituzionale): Hollande – molto semplicemente – non ha ritenuto opportuno farlo. Per te ha fatto male, per me ha fatto bene: tu ti tieni il tuo punto di vista ed io mi tengo il mio.
      Comunque meno male che ci hai detto cosa ti hanno detto i tuoi “colleghi francesi” (non so perché ma questa dei “miei colleghi francesi mi hanno detto” mi sembra una di quelle frasi tipo “mio cugino mi ha detto……e via con le peggiori scemenze”). Peccato che – da un referendum (lo trovi facilmente) – la maggioranza dei francesi fosse stanca di tutte quelle manifestazioni contro i matrimoni gay.
      La scuola italiana ha fallito con me? Forse hai ragione ma sino a prova contraria le persone capiscono ciò che io scrivo mentre considerano incomprensibile il tuo testo e ti assicuro che a scuola non credo ci si possa giustificare su un termine sbagliato come “rancorosità” dicendo che “in rete lo usano in tanti”: in rete tanti scaricano anche file musicali ma se ti beccano mi sa che non vale come giustificazione.
      Per il resto – con sommo dispiacere dei tuoi amici uccrociati – non sei riuscito a smentire il nocciolo di questo articolo: i tuoi amici uccrociati hanno scritto una minchiata. Fattene una ragione.

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    2. Caffe

      Inutile polemizzare con lei, Roman, lei vede quello che gli pare e se quello che vede gli da noia, lo etichetta subito come frutto di un informazione asservita al solito complotto amerikano per dominare il mondo: non c’è stata pulizia etnica in Kosovo? Povero Roman, pallone gonfiato a forza di scorregge, per quanto mi riguarda, mi sono stufato di assecondare la lucida follia di un pazzoide della sua risma, della stessa razza di quelli che negano l’olocausto degli ebrei, salvo poi scoprire che certe riprese video, nei campi di sterminio, oltre che dagli americani, furono eseguite anche dai soldati dell’armata rossa; lei detesta i cori ma non le viene mai il dubbio che, quando sono in pochi a sostenere certe panzane, forse il coglione, è proprio uno come lei, che se le beve? E’ evidente il suo meccanismo mentale alla Santoro: quando un fatto qualsiasi scuote le sue ferree convinzioni, frutto di pregiudizi ormai irrimediabilmente incrostanti la sua logora psiche, lei non si ferma a ragionarci sopra, lei si scatena in una ricerca spasmodica e febbrile, scartando tutte le fonti, anche autorevoli, che ripetono la stessa cosa così fastidiosa, fino a quando, da qualche parte, trova qualche “fonte obiettiva” che rimetta in ordine il suo sconclusionatissimo universo; lei finge di non sapere, che, girando e rigirando, si possono trovare tranquillamente fonti che asseriscono che, effettivamente, gli elefanti volano, lei non è un furbo che ha capito tutto, lei è semplicemente patetico. Noto che, a parte il “falso” genocidio kosovaro, tutte le altre mie argomentazioni, nel precedente commento, specialmente riguardo l’informazione russa e cinese, non hanno avuto nessun cenno di risposta da parte sua, si vede che lei c’ha il genocidio selettivo: vede, signor Roman, da ragazzo io guardavo con simpatia ai movimenti antagonisti di allora, come Lotta Continua, che io, figlio del proletariato più povero, consideravo una ventata di aria pulita, una speranza di cambiamento, nel mondo ingiusto e conformista di allora; le premesse erano sacrosante, ma drammaticamente errate le analisi sociali e geo strategiche, molto simili alle sue, Roman, sia detto per inciso; se aggiungiamo la mediocrità intellettuale dei loro leaders e mescoliamo bene, dopo un certo numero di anni, ci ritroviamo tra i piedi un brodo di sedicenti organizzazioni no global, che, attualmente, si limitano a fare un po di casino ai G8 – G20, ad impedire i lavori nei cantieri delle ferrovie e a rompere i coglioni su questo blog: ogni riferimento alla sua persona, egregio Roman, è del tutto volontario. Purtroppo, quel sogno partorì, tra le altre aberrazioni, anche nuclei di lotta armata, come le Brigate Rosse, le velleità delle quali, signor Roman, sono le stesse che intravvedo in lei, non a caso, la prima volta che ho commentato un dei sui profluvi di cazzate, ho accennato che lei, nel modo di scrivere, mi ricordava tanto i proclami deliranti di quel movimento clandestino che si firmava con la stella a cinque punte. Ho la netta sensazione, signor Roman, che lei, di quell’incubo, sia ancora prigioniero. Personalmente, non me ne frega nulla del suo onanismo cerebrale, però, se posso permettermi di darle un consiglio, le sue seghe mentali, se le vada a fare da un’altra parte.

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  12. Leo

    Caspita, che botta e risposta! Allora, con rispetto, vorrei dire la mia. Mi sembra che il modo con cui si sono fatti ritrarre i tre bontenponi è volutamente ambiguo. Partendo dalle due lei: ancelle in bianco cerimoniale, che baciano, con devozione, il cinghialino al centro. Come se tutti facessero parte, effettivamente, di una festosa cerimonia ufficiale. Non fa pensare di certo alla prima comunione. Hanno inscenato una foto matrimoniale, che desse cioè l’impressione di un contratto, un’unione, con i contraenti in bella posa. Il perché lo sanno loro, il fotografo e il Blog che ha pubblicato la foto, ma non è difficile fare ipotesi. Stando a quello che ho letto qui (applausi per aver riportato il fatto per quello che era, sconfiggendo gli ipocriti) la legge di quel paese non consente unioni civili o, diciamo così, matrimoni ‘X più due’. Penso, allora, che abbiano fatto il massimo possibile: cioè la coabitazione. Non è assurdo pensare che, se fosse stato possibile contrarre un matrimonio a tre, l’avrebbero fatto. La poliginia è vietata? Sì, allora non si sposano, ma vogliono comunque attirare l’attenzione, suggerendo, con l’inganno, che ci sia stata una cerimonia. Ad uso e consumo dei moralisti, per essi oscenamente autentica. Un falso, come ha giustamente detto Cagliostro. Scenetta terminata, si suppone, con il fatidico, triplo sì-sì-sì. Che furbata. Geniale. Al punto che i cattolici che avete citato ci sono cascati e pure scandalizzati, finendo per dare alla circostanza una sorta di pubblicità involontaria. Che è quello che volevano i tre porcellini! Tutto questo per qualche soldo in banca in più e non c’è niente di male. Quanto alla poligamia io sono favorevole. Perché no, se c’è volontarietà. Poi, mi ha colpito il collerico personaggio che ha tormentato la discussione. Non so come avete fatto a tollerarlo. Forse è un serbo (con un cognome ungherese, molto…che ne so), scrivo questo perchè la sua ostilità nei confronti degli Usa e il discorso, inaccettabile, sul Kosovo li ho sentiti, entrambi, viscerali, sanguigni ed esagerati, almeno per chi serbo non è. Ritengo, e non voglio fare l’avvocato del diavolo, di aver capito un po’ di quello che ha biascicato. Ha accusato noi giovani italiani di essere filo-americani; ed è vero. Sia in Parlamento che fuori. Non so voi, ma io lo sono. Amo gli Usa, la loro musica, il loro cinema, la loro tecnologia, tutto. Ha accusato il nostro paese, se ho ben capito, di non possedere un’autentica cultura laica europea, “alla francese” (Francia che è tradizionalmente molto critica con gli Usa, al punto da contrapporglisi, com’è accaduto per il ‘no’ francese alla Seconda guerra del Golfo) ed è probabilmente vero anche questo. Con tutto il rispetto, non mi sembra proprio che noi giovani siamo repubblicani come i parigini. A volte è meglio così. Altre volte, se i nostri governanti ci prendono in giro noi subiamo, non assaltiamo la Bastiglia (niente “banlieue” da noi), non abbiamo le organizzazioni politiche adeguate per farlo. Tremiamo (io stesso sono così) di fronte all’autorità, davanti all’ipotesi ‘manganello’ siamo passivi ed impotenti. Come Caffè ha ben espresso, non ci piace il confronto duro, provando istintivamente repulsione per esso e una paura molto forte di passare per terroristi, di essere delinquenti per il solo fatto di manifestare pacificamente, in Piazza. Almeno, è ciò che vedo. Abbiamo solo paura della polizia. Il tono del pazzoide era alterato (le argomentazioni, lasciamo correre), certo, il personaggio odioso, tanto da sapere di muffa, ma che l’Italia sia una colonia americana non lo scopriamo certo dalle cariatidi. Basta chiederlo a chi vive nei pressi di una delle loro basi giganti, come Aviano (10.000 soldati, come i civili della vicina città). Si tratta di capire solo se può piacere o no. A me piace. Mi sento protetto. Ho riso, riso. Mi ha ricordato il vecchio Cossutta, uno nato vecchio. Quando penso alla crisi economica che mi porta ad essere un disoccupato abbastanza disperato (che brutti insulti, Caffè, ed eri in LC?) non c’è niente di male ad essere un po’ critici (non so se socialisti) verso il capitalismo attuale. Poi, in un’altro commento, questa volta ottimo, ho letto una cosa che non so se è così sicura (ma non sono un esperto, ho solo guardato la tele di tanto in tanto), almeno non è certa per tutti i giornalisti che parlano, che so, di politica estera. Come, in passato, ha fatto il vecchio Remondino, molto scettico circa l’attendibilità della stampa. Allora, ho letto che, siccome si può denunciare un giornale, in quanto mendace, questo diritto (dei privati o del pubblico) costringerebbe automaticamente la stampa italiana (e forse, internazionale) ad essere più responsabile, più sensibile nel riportare i fatti in maniera corretta, cioè rispondenti al vero. Ma quale paura possono avere i giornali delle denunce? Non mi sembra un’argomentazione, ma forse sono io che sbaglio.

    Rispondi
    1. Cagliostro Autore articolo

      Caro Leo, visto che “fuoco e fiamme” eh?
      Certo che puoi dire la tua. Che i tre soggetti (che ben definisci “buontemponi”) sarebbero stati contenti di sposarsi a tre credo sia indubbio. Allo stesso tempo questa storia significa che quei Paesi in cui è stato approvato il matrimonio omosessuale poi sono rimasti sordi ad altre istanze come la poligamia ed al momento non ci sono segni che in futuro sarà legalizzata.
      Per quanto riguarda l’attendibilità della stampa ricordo che il direttore di Associated Press per l’area Europa disse di dubitare sempre di ciò che si legge o si vede sui media: e non parliamo di un grillino ma di un dirigente di una delle agenzie di stampa più importanti al mondo. Poi questo non significa che ci siano solo scemenze ma ovviamente qualche cacchiata si trova (ed ogni tanto ci divertiamo a smascherarle). Poi bisogna vedere cosa intendi per giornale mendace (ossia che scrive menzogne). Questo può riguardare principalmente la diffamazione a mezzo stampa o la calunnia o l’ingiuria ma ci dev’essere anche un interesse per poter denunciare. Nel senso che se un giornale scrive che in Olanda è stato celebrato un matrimonio poligamico e questa è una scemenza non so chi possa sentirsi offeso da questa menzogna (il governo olandese forse) ma di certo un lettore qualsiasi non può denunciare la cosa. Poi la paura per i giornali nasce principalmente da risarcimenti che alle volte sono abbastanza consistenti.

      Rispondi
    2. Caffe

      Gentile signor Leo, dopo aver letto il suo intervento, mi sento di doverle qualche precisazione, anche per rispondere a Roman, che, se sostengo una qualche tesi, non sempre lo faccio perché l’ho letto sul giornale, come lui pensa, non sono giovanissimo, ho molto girato e conosciuto un mucchio di gente, di qualche argomento, oso dire, io posso tranquillamente parlarne a ragion veduta, per esperienza personale, cioè e non per sentito dire. Tornando a me, signor Leo, io non sono mai stato un aderente o militante di Lotta Continua, provavo solo simpatia per quel tipo di movimenti e a quei tempi, ero troppo giovane, povero, arrabbiato ed ignorante per capire che dietro le loro apparentemente sacrosante lotte a favore della classi operaie e subalterne, si nascondevano velleità demolitrici dell’ordinamento democratico italiano; insomma, ad un certo punto capii che, essendo noi, da poco usciti, a fatica, dalla trappola fascista, costoro combattevano il pur detestabile, sotto molti aspetti, regime democristiano, al solo scopo di infilare la nostra nazione sotto l’ala protettrice sovietica. Solo anni dopo, andando a risiedere per un certo numero di anni a Trieste, al confine con l’odierna Slovenia, ho avuto esperienza diretta di cosa significasse vivere in un regime comunista, seppure “morbido” e “non allineato” come quello yugoslavo, e quali conseguenze ebbe il suo disfacimento a seguito della morte di Tito: ero lì, quando, vicino Gorizia, qualche cannonata finì entro i nostri confini. Alla Slovenia andò relativamente bene, la sua secessione da Belgrado si risolse in una breve guerra vittoriosa e non provocò tragedie come quelle di Sarajevo o del Kosovo, le quali, per Roman sarebbero delle invenzioni della stampa asservita agli americani, però io ho udito con le mie orecchie, da gente che in quei luoghi ci era stata, qualcosina che non collima con le sue tesi, non voglio aver ragione a tutti i costi, ma nella ex Yugoslavia furono perpetrati autentici massacri, anche a danno dei Serbi, questo lo devo ammettere, Roman, sfila la testa dalla sabbia e fattene una ragione. Tornando ai movimenti antagonisti degli anni settanta, io, fino ad un certo punto, mi ero bevuto tutte le loro minchiate ideologiche, fondamentalmente anti americane; così non mi sono perso un corteo, uno sciopero ed occupazione scolastica, che questi movimenti organizzavano, nella scia di quel sessantotto che, in Italia, ridestò tante coscienze ed alimentò tante speranze ma fu presto tradito dalla degenerazione di queste manifestazioni di dissenso e protesta, in una vera lotta armata che, di fatto, diede al regime democristiano, il modo di mettere a tacere anche le istanze di modernizzazione e giustizia sociale, pacificamente portate avanti dai movimenti non violenti. Passata la sbornia “gruppettara”, negli anni successivi ho continuato a studiare, a guardarmi intorno e dire e fare colossali stronzate, anche se, come Roman, pensavo di aver capito tutto già a venti anni. Tuttora, alla mia non più verde età, continuo a studiare, guardarmi intorno e a fare e dire stronzate, sempre meno, man mano che invecchio, ma sono convinto che, al momento del trapasso, non rinuncerò al piacere di dire la mia ultima, solenne stronzata. Mentre crescevo, ad un certo punto, mi sono imbattuto nei radicali: di qui l’amore per gli USA, per il loro pragmatismo, per il culto della legalità ed il rispetto per le Istituzioni, tutte le mie scelte successive, fatte alla luce di queste premesse, non mi hanno mai tradito e posso dire, senza arrossire, di avere oggi la coscienza pulita, nonostante gli errori che io, come tutti, quasi quotidianamente commetto. Non sono Alice nel paese delle meraviglie, lo so che il nostro mondo non è perfetto e non mi illudo nemmeno che gli USA rappresentino una sorta di paradiso in terra, io ne ho preso atto da tempo, lo accetto e faccio del mio meglio per migliorare, nel mio piccolo, questo pianeta; quanto ai “brutti insulti”, signor Leo, non ho capito bene cosa lei intenda, anche perché, in un altro passo del suo intervento, lei ha scritto: ” Non so come avete fatto a tollerarlo” con ciò ammettendo implicitamente che il signor Roman, qui, non ha ricevuto insulti così pesanti, come, in effetti, si sarebbe meritato: detto tra noi, gentile signor Leo, il tizio non ci ha risparmiato numerose ed assortite contumelie, ma non è stato questo a farmi incavolare: se un po ho trasceso, è perché mi sono trovato di fronte al desolante cinismo di un uomo che chiude volutamente gli occhi di fronte ai massacri, per assecondare i suoi folli pregiudizi, nonostante ciò, non credo di aver esagerato con costui, le assicuro che, da buon ex borgataro romano, se avessi voluto maltrattarlo seriamente, beh, avrei ben saputo usare molto più ferocia di quella effettivamente espressa.

      Rispondi
  13. Paola

    Ciao, ho letto questo tuo articolo e l’ho trovato molto interessante.
    Ora, mi è capitato di leggere degli articoli di UCCR e mi erano sembrati ben documentati, ma ammetto di non essere un’esperta di “sbufalamenti”.
    Quindi volevo chiederti, UCCR è solito pubblicare sempre bufale, come in questo caso? O il problema è che interpretano le cose a modo loro?
    Lo chiedo perché sono cristiana, ma non mi piace l’idea di informarmi su un sito se vengo a sapere che pubblica articoli falsi.

    Rispondi
    1. admin

      Domanda difficile… UCCR pubblica solo bufale? No, probabilmente no. Di sicuro pubblica notizie usando un “taglio” molto biased. Credo si possa affermare con sicurezza che quanto detto da Mons. Lombardi sull’ormai estinto sito Pontifex.Roma … “non autorevole, fonte inadeguata per comprendere le posizioni della Chiesa Cattolica su argomenti complessi”

      Rispondi
      1. Paola

        Capisco, ti ringrazio. Insomma sembra un sito da prendere molto con le pinze, verificando tutto. O, ancor meglio, è preferibile evitarlo.

        Rispondi

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