terapie riparative: la non scienza che logora e uccide — chi la supporta è un criminale complice di tali sofferenze e morti.[UPDATED per carlo di pietro]

premesso che quest articolo è in tutta risposta a un vecchio articolo di pontifex.roma , in cui si evince che svariati utenti e responsabili del sito, preferirebbero un figlio morto nel tentativo inutile di esser etero piuttosto che un figlio gay felice e libero..

il tutto nasce da questo Dio in terra, nicolosi. che praticamente se fosse possibile verrebbe santificato come “guaritore dei gay”. peccato che , nei fatti, non guarisca certamente “l omosessualità”.

ma nicolosi a chi si rifà?mica è nata con lui la terapia riparativa , ne il modello di terapia che utilizza.la teoria della “guarigione degli omosessuali” è roba vecchia.tali tecniche e teorie venivano già usate prima della seconda guerra mondiale, tra cui anche pratiche decisamente violente, come per esempio l elettroshock (che ha continuato a esser usato fino agli anni 70).seppur la tecnica si sia evoluta, gli effetti e la non scientificità son sempre rimasti gli stessi.

poi aggiungiamo il fatto che narth, exodus, livingwater e TUTTE le associazioni che pretendono di cambiare gli orientamenti sessuali si rifanno TUTTE  a nicolosi , nonchè alle medesime blande teorie e alle medesime blande fonti, nonchè ai medesimi scoragganti risultati.

perfino spritzer, che fu uno dei grandi sostenitori della terapia riparativa (cui nicolosi si ispirò) , ammette, alla fine, che è IMPOSSIBILE affermare che , anche con una grande volontà , il paziente possa cambiare orientamento sessuale.

è alquanto curioso peraltro che molti pazienti che si sono sottoposti alla terapia riparativa riferiscono che gli sia stato inaccuratamente detto che gli omosessuali sono individui soli ed infelici che non ottengono mai accettazione o soddisfazione.” (Position Statement del Board of Trustees dell’APA del 2000: http://www.psych.org/Departments/EDU/Library/APAOfficialDocumentsandRelated/PositionStatements/200001.aspx)ma

ci sono anche altre prove.bobby griffith, che venne portato al suicidio a causa delle terapie per “guarirlo”, seguite dalla visione cattolica-evangelista della madre che lo rifiutò e lo incitò a cambiare.ora la madre è uno dei maggiori esponenti delle associazioni di genitori di figli gay http:// lakeweedatarrowhead. net/1atragic.htm

un esempio di storia di chi ha subito le terapie ,uscendone purtroppo traumatizzato (ma finalmente ora con una vita serena) http://www.brianmahieu.com/my_story.html

raccolta di testimonianze di “non- ex gay”, ovvero di gente che ha subìto + danni che altro da queste terapie http://www.beyondexgay.com/

ancora testimonianze e scienza contro le terapie riparative http://jgford.homestead.com/

altro sito di testimonianze di vittime delle terapie riparative e che combatte attivamente contro di esse http://www.truthwinsout.org/

e vogliamo aggiungere l ordine degli psicologi dell emilia romagna, del lazio, della toscana, ecc(insomma, l ordine degli psicologi italiano, oltre che gli altri europei , americani ecc)?

e vogliamo aggiungere perfino l ordine degli psicologi cattolici? ma si, aggiungiamolo!

il bello è che queste associazioni e siti riferiscono esperienze vere senza l ausilio o la scusa di una religiosità che possa avvalorarne l ideologia.ergo, si parla solo di vita, di fatti.e tali persone che danno le testimonianze hanno subìto, di fatto, terapie riconducibili a quelle di nicolosi (poichè eseguite dalle associazioni legate alle sue teorie o da nicolosi stesso).

ma proseguendo,vi sono molte altre prove che avvalorano la non scientificità e la stupidità di tali associazioni :

Ministeri per gli ex-gay dei conservatori Cristiani: Alcuni ministeri di ex-gay non annunciano delle quote di successo specifiche. Pochi fanno una stima dal 30 ad oltre il 70%. Ma i loro dati dovrebbero essere considerati con sospetto perché:

Molti dei gruppi non fanno una distinzione chiara tra comportamento ed orientamento omosessuale.

Molti sembrano ignorare l’esistenza di persone con un orientamento bisessuale.

Molti dei gruppi non compiono studi rigorosi; non è il loro scopo.

Molti degli studi che vengono condotti sono di breve durata.

La maggior parte dei pazienti, se non tutti, mantiene il proprio originario orientamento bisessuale o omosessuale. Continuano ad avere sentimenti di attrazione per il proprio sesso, ma non agiscono su di essi. Entrambi i gruppi vengono generalmente registrati come fossero stati “curati”.

Exodus International: A due psichiatri fu consentito d’intervistare membri della Exodus International nel 1978. La percentuale di pazienti con un orientamento omosessuale che divennero eterosessuali era al di sotto dello 0.4%. Due dei fondatori dell’organizzazione, Michael Bussee e Gary Cooper, più tardi s’innamorarono e criticarono la loro stessa organizzazione ed altri ministeri per i gay in quanto fraudolenti. Dissero che il loro programma era “inefficace…neanche una persona fu guarita.”Nel 1979, Masters e Johnson annunciarono una quota impressionante di conversioni dal 50 al 60% che si manteneva per 5 anni dopo il trattamento. Questi risultati sono spesso citati dai fautori della terapia riparativa. Sfortunatamente, il numero non è particolarmente significativo, perché:

il 93% dei soggetti non erano omosessuali; erano bisessuali.

l’orientamento sessuale non venne misurato; solo il comportamento sessuale.

Non si sa se uno qualunque degli omosessuali fu in grado di cambiare il proprio orientamento o comportamento sessuale durante lo studio.

L’Associazione Nazionale per la Ricerca e la Terapia dell’Omosessualità (NARTH): Nel 1997, la NARTH annunciò i risultati di uno studio su 860 pazienti che sperimentarono la terapia riparativa. Lo studio non è particolarmente utile, perché non si hanno dati pubblicati sulla percentuale di persone con un orientamento omosessuale che furono in grado di cambiare il proprio orientamento in eterosessuale, anche temporaneamente.

e parliamo di spitzer!Lo studio del Dott. Spitzer: Il Dott. Robert Spitzer è un professore di psichiatria presso la Columbia University. Ha condotto uno studio su 143 ex-gay e 57 ex-lesbiche che riportarono di essere diventati “etero.” Egli comunicò le sue scoperte ad un incontro dell’Associazionedegli Psichiatri Americani, il 9 Maggio 2001. Egli concluse, come risultato di 45 minuti di intervista con ogni soggetto, che il 66% dei maschi ed il 44% delle femmine erano arrivati ad un “buon funzionamento eterosessuale”. È importante realizzare che i soggetti in questo studio non finirono con un orientamento eterosessuale; quasi tutti riportarono di essere attualmente bisessuali.Sfortunatamente, sembra che vi siano gravi difetti nello studio, e nella sua presentazione nei media.La più grave mancanza è che il 43% dei soggetti furono riferiti al Dott. Spitzer dai ministeri dei conservatori Cristiani. Un altro 23% venne riferito dall’Associazione Nazionale per la Ricerca e la Terapia dell’Omosessualità (NARTH). Questi individui sembrano essere stati selezionati da un numero molto più ampio di bisessuali ed omosessuali in terapia. Come disse David Elliot, portavoce per la Task Force Nazionale Gay e Lesbica: “Il campione è terribile, totalmente contaminato, totalmente non-rappresentativo della comunità gay e lesbica.”Nessuna risorsa d’informazione che siamo stati in grado di trovare descriveva l’originario orientamento sessuale dei soggetti. Sospettiamo che la maggior parte o tutti avevano un orientamento bisessuale e compivano almeno alcune attività omosessuali. Dopo la terapia, sospettiamo che rimangano bisessualie .

la cosa appare alla fine coerente con questi blandi metodi , considerando che spitzer ha detto chiaramente che è impossibile pensare che si possa cambiare orientamento sessuale di una persona, seppur fortemente motivata.(come ho già scritto).e non finisce qui, perchè se perfino spitzer si è ravveduto, indovinate un pò cosa ha fatto uno dei fondatori di EXODUS INTERNATIONAL?i gay, più che “guarire”, non fanno altro che riconfermarsi gay. Lo dichiara con un sorriso uno dei fondatori della già citata Exodus International, Michael Bussee, in un’intervista realizzata da un altro ex-ex-gay, Daniel Gonzales, divenuto ora un famoso militante del movimento GLBT americano: “scopriamo” (ahah) così che la terapia riparativa non solo non fa del bene alle persone, ma anzi rischia di danneggiarli.

di seguito l’intervista in Italiano.

Il mio nome è Michael Bussee e sono uno dei fondatori originali di Exodus International, ed ora uno dei suoi più rumorosi critici.

“Venir fuori come ex-ex-gay”

Formammo Exodus e questi ministeri si tennero in contatto l’un l’altro ed eravamo invitati a parlare in giro per la nazione. Ho finito per incontrare ed innamorarmi di un altro dei volontari di Exodus, un tipo di nome “Gary Cooper”, anch’esso sposato e con figli; e fummo immediatamente attratti l’uno dall’altro e pensai: “Un momento… Questa cosa degli ex-gay non sta funzionando granché!”Ma non potevamo dichiarare i nostri sentimenti l’uno all’altro. Io e lui viaggiammo come ex-gay – passati omosessuali – un po’ come hanno fatto oggi qui a Coachella Valley, finché la tensione interna fu così forte che non potevamo trattenerla, non potevamo dire di essere ex-gay, perché entrambi realizzammo che ci eravamo innamorati l’uno dell’altro.E dunque decidemmo che entrambi avevamo la responsabilità di smettere di chiamarci “ex-gay” e di lasciare il ministero e lo facemmo nel 1979.

“E questo come… Sono sicuro che è stato molto doloroso…”

È stato estremamente doloroso andarsene perché Gary aveva tre figli al tempo, era sposato, amava sua moglie, io avevo mia figlia, lei aveva solo tre anni al tempo, amavo mia moglie, amavo mia figlia, e sapevamo quel che significasse: avremmo dovuto lasciare la chiesa, fummo allontanati dalla chiesa, perdemmo tutti i nostri amici… La chiesa era il nostro gruppo di supporto e fondamentalmente perdemmo chiunque. Mia sorella mi chiamò e mi disse che avrebbe pregato Dio per rendermi infelice per il resto della mia vita. Quindi Gary ed io ci dicemmo “Ok, non vogliamo più avere a che fare con la chiesa. Andremo a vivere insieme.” E tenemmo una cerimonia di impegno, ci scambiammo gli anelli, organizzammo ciò che era all’incirca la nostra cerimonia di matrimonio, e lui ed io abbiamo semplicemente vissuto in tranquillità e siamo rimasti fuori da tutta la controversia “ex-gay” fondamentalmente fino al 1990-91. Ci saremmo sentiti molto costretti a parlare pubblicamente di che sapevamo fosse vero riguardo il movimento della terapia ripartiva.

“Quale fu il cataclisma che vi fece parlare pubblicamente?”

Il cataclisma fu che Gary si ammalò e ci fu un tempo precedentemente che la cosa non aveva neanche un nome. Gary aveva contratto l’AIDS e in quel periodo era abbastanza malato ed eravamo seduti sul divano un giorno, a casa nostra; Gary ed io stavamo guardando la tv e comparve Lou Sheldon. Lou Sheldon è il capo della Coalizione dei Valori delle Famiglie Tradizionali… Un venditore d’odio anti-gay di destra, nella mia opinione, con un’agenda politica realmente anti-gay.La gente che intervistava Lou Sheldon diceva “Se sei contro gli omosessuali e pensi che possano cambiare, puoi indirizzarci verso qualche associazione che li stia cambiando con successo?”E lui disse: “Oh sì, c’è un’organizzazione tremendamente di successo chiamata ‘Exodus’.”E Gary si girò per guardarmi e disse: “Possiamo continuare a tacere adesso? Non dovremmo dire qualcosa?”Ed io dissi: “Sei pronto per dire qualcosa?” E penso che siccome realizzasse di stare per morire, sentiva una responsabilità. Entrambi la sentivamo.Quindi chiamammo un amico e lui mise su una piccola conferenza stampa e noi semplicemente venimmo fuori come ex-ex-gay, dicendo che non pensavamo che il movimento della terapia ripartiva funzionasse e che in realtà nuoceva alle persone… E pensammo che fosse la fine della cosa, non realizzammo che avendo avuto una conferenza stampa, tutto si sarebbe espanso. Ricevemmo telefonate da tutto il Paese, l’Advocate [celebre rivista GLBT statunitense, n.d.tycooko] ci chiamò, e Montel Williams, ed il Joan Rivers Show, e tutti questi programmi ci chiamano e vogliono che dibattiamo con le persone del movimento degli ex-gay per raccontare la nostra storia, e così iniziammo a farlo, e lo facemmo fino a quando Gary ci lasciò nel 1991.Fummo intervistati per un film che uscì per un’esposizione, era un documentario sul movimento degli ex-gay chiamato “Una nazione al cospetto di Dio” che intervistò gente da entrambi i lati; di sicuro prese una posizione completa sulla terapia riparativa.Penso che imbarazzò profondamente Exodus e li fece arrabbiare un bel po’ che io e Gary stavamo parlando pubblicamente, e provarono a discreditarci e a dire “Gary e Mike non aiutarono a far partire Exodus.”, “Stanno mentendo riguardo i propri ruoli”, “Probabilmente furono infedeli l’un l’altro durante la propria relazione, probabilmente si sono imbrogliati a vicenda, altrimenti come ha fatto Gary a prendere l’AIDS?.” Sai, questa roba odiosa…Quindi decisi di non voler avere nulla a che fare con loro, e dal 1991 sono rimasto abbastanza in silenzio riguardo tutto questo…e poi ho sentito che Exodus e la NARTH si erano fuse e che stavano venendo praticamente dietro casa mia [letteralmente: “alla mia porta sul retro”], io vivo sul lato del fiume e questa cosa è solo ad un’ora di distanza, ed ho pensato: “Ho bisogno di parlare pubblicamente di nuovo.” Quindi sono passati quindici anni dal film e un totale di trent’anni da quando tutto è cominciato e ho sentito che era ora.
continuando, in questo sito cristiano si dimostra, nuovamente, la falsità delle terapie riparative. ma guarda un pò.

http://www.religioustolerance.org/hom_exod.htm

in quest altro, c è un piccolo elenco di vittime, tra cui anche bobby griffith http://whatstheharm.net/reparativetherapy.html

e via via le testimonianze continuano  ancora oggi!

“A cinque anni gli imposero la terapia riparativa, suicida a trentotto”

Kirk Murphy aveva solo cinque anni quando i genitori cominciarono a preoccuparsi della sua “effeminatezza”. Accettarono di sottoporlo al “Sissy Boy Experiment”, un programma riparativo sperimentale dell’Università della California, nel corso del quale fu anche sottoposto a violenze fisiche da parte del padre, che era stato in tal modo istruito dai ricercatori. Il suo caso, negli anni seguenti, fu citato dai sostenitori delle terapie riparative come un esempio di successo. Kirk Murphy, ha reso ora noto una trasmissione della CNN, Anderson Cooper 360°, si è invece suicidato a 38 anni, dopo aver avuto una vita infelice, caratterizzata da forti momenti di depressione, e dopo aver comunque manifestato un orientamento omosessuale, ‘celato’ per paura delle percosse del padre. Leader di quell’esperimento fu lo psicologo George A. Rekers, un pastore battista co-fondatore del Family Research Council, che lo scorso anno fu sorpreso al ritorno da una vacanza in Europa in compagnia di un giovane prostituto (cfr. Ultimissima del 5 maggio 2010). Ancora oggi Rekers difende le sue cure anti-gay: “l’ho sempre fatto a fin di bene”.

nicolosi, a suo carico, che prove ha? di tolve, uno che in 20 anni dicono sia “guarito” e invece non è così? le statistiche inesistenti di pazienti “guariti” del narth, irrintracciabili e inverificabili ?no, nicolosi ha solo le sue blande teorie freudiane che generalizzano nel peggiore dei modi, perfino allontanandosi da ciò che lo stesso freud (da cui dice di prender spunto) ha affermato.evitiamo di tenerci le fette di bibbia davanti agli occhi, signori miei.consigliare a qualcuno, o peggio forzarlo, a seguire una terapie scientifica quanto l elettroshock, vuol dire solo pensare a far godere il proprio ego soddisfando la propria ideologia senza curarsi della persona che  rischierà la sua serenità, la salute fisica e psicologica,nonchè la vita.sarebbe come consigliare un aborto a un bambino.abortireste mai vostro figlio DOPO averlo messo al mondo?

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UPDATE 17 MARZO 2012

continuiamo l argomento vista la cocciutaggine di persone quali carlo di pietro nel voler porre dei copia incolla superficiali, incompleti e che ignorano gran parte dei loro stessi contenuti.

ecco dunque l articolo scabroso di oggi, pretestuoso come pochi :

http://www.pontifex.roma.it/index.php/editoriale/esteri/11012-dallomosessualita-si-puo-guarire-numerose-ricerche-mediche-ufficiali-lo-testimoniano-ma-sono-occultate

In foto il dott. Robert Spitzer, docente di psichiatria presso la Columbia University di New York; dopo essere stato alla testa del movimento che era riuscito a cancellare l’omosessualità dall’elenco dei “disordini mentali” nel DSM-III (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders), nel 2001 ha cambiato clamorosamente posizione, affermando che “é possibile che alcuni individui fortemente motivati possano cambiare il loro orientamento sessuale da omosessuale a eterosessuale”. Robert Spitzer è ritenuto the most influential psychiatrist of the 20th“.

ancora spitzer.

a parte il fatto che l ho gia smentito più in alto, per quanto riguarda il suo studio estremamente parziale e superficiale…. è classico, nonchè ridicolo , che esso venga usato come paladino per curare l omosessualità.

questo perchè lo stesso spitzer è contro qualsiasi terapia per cambiare orientamento sessuale, ed è contro la visione dell omosessualità come malattia o come qualcosa da cui si può “guarire”. nondimeno, spitzer la ritiene , in ogni caso, un orientamento sessuale al pari dell eterosessualità.

veniamo alle sue dichiarazioni ufficiali , che “qualcuno” volutamente dimentica (sfruttando in modo ignobile la figura di spitzer, il quale è profondamente amareggiato per questo, parole sue).

fortunatamente qui http://www.truthwinsout.org/in-dr-robert-spitzers-own-words/ si ha un bel sunto di quanto afferma:

Despite his differences with scientists, Spitzer made it clear that he did not want his study used to justify discrimination. He also strongly emphasized the fact that he did not think most gay people could become heterosexual and that change was extremely rare.

traduzione: nonostante le differenze con altri scienziati, spitzer ha messo in chiaro che NON voleva che il suo studio fosse usato per giustificare la discriminazione. ha inoltre SOTTOLINEATO il fatto che NON CREDE che la maggior parte dei gay possa diventare eterosessuale, e che i casi di cambiamento siano ESTREMAMENTE RARI.

“Although I suspect change occurs, I suspect it’ very rare. Is it 1 percent, 2 percent? I don’t think it’ 10 percent.” (New York Times, Feb. 2007)

traduzione: nonostante io sospetti che sia possibile un cambiamento, sospetto che sia molto raro. 1-2 percento? non credo che possa essere il 10%.

“Unfortunately, Focus on the Family has once again reported findings of my study out of context to support their fight against gay rights. Although a third of the subjects in my study reported having serious thoughts of suicide related to their homosexuality, not one of them, blamed the gay rights movement’ advocating a “born gay’ theory of homosexuality as the cause of their suicidal thinking.” (June 20, 2006 letter sent to Focus on the Family after the group tried to use his study to justify the group’ suggestion that lesbian teenagers were more likely to commit suicide because gay activists told them they could not change.)

traduzione: sfortunatamente, focus on the family ha nuovamente riportato i risultati del mio studio fuori dal suo contesto per supportare la lotta contro i diritti gay. nonostante un terzo dei soggetti del mio studio riportasse seri pensieri suicidi legati alla loro omosessualità. NESSUNO di loro ha mai attribuito ciò alla teoria che l omosessualità sia innata(promossa dai movimenti dei diritti gay).

“I understand that you are publicizing my statement that sexual orientation can be changed. I ask that you do not do this unless you also add my belief that such change is probably extremely rare.” (July 19, 2006, Spitzer wrote a letter to Focus on the Family’ James Dobson asking him to stop exaggerating his study on the group’ website.)

traduzione: so che state pubblicizzando i miei dati riguardo al fatto che l orientamento sessuale può cambiare. vi chiedo di NON farlo a meno che non aggiungiate il mio pensiero che tale cambiamento è ESTREMAMENTE RARO.

“In advance of NARTH’ press conference in New Orleans, I want to express hope that my research will not be exaggerated or used as a wedge to deny gay people equal rights. My research shows that some homosexuals can change their orientation but I believe that such change is rare. In many cases, attempts to change sexual orientation can be harmful. In the spirit of research and solid science I hope that all sides in this debate stick to the facts.” (In August 2006, NARTH was preparing to picket the American Psychological Association’ annual meeting in New Orleans. Dr. Spitzer, aware that the group had misused his work in the past to support its political agenda, sent NARTH a letter August 10, 2006.)

traduzione: a proposito della conferenza stampa del NARTH in new orleans, voglio esprimere la speranza che la mia ricerca NON VENGA ASSOLUTIZZATA, o usata come scusa per NEGARE I MEDESIMI DIRITTI ALLE PERSONE GAY. la mia ricerca indica che alcuni omosessuali possono cambiare orientamento sessuale, ma ritengo che tale cambiamento sia RARO. in svariati casi, tentare di cambiare l orientamento sessuale può essere DANNOSO. nello spirito della ricerca e della solida scienza spero che ambo le parti in questo dibattito si basino sui fatti.

“I did anticipate, and in my presentation warn, that it would be a mistake to interpret the study as implying that any highly motivated homosexual could change if they were really motivated to do so. I suspect that the vast majority of gay people — even if they wanted to — would be unable to make substantial changes in sexual attraction and fantasy and enjoyment of heterosexual functioning that many of my subjects reported.” (Anything But Straight; Wayne Besen; Haworth Press, 2003; pg. 240.)

traduzione:ho anticipato, e nella mia presentazione ho avvertito, che sarebbe UN ERRORE INTERPRETARE LO STUDIO COME SE INDICASSE CHE UNA PERSONA OMOSESSUALE FORTEMENTE MOTIVATA POTREBBE CAMBIARE.ritengo che LA VASTA MAGGIORANZA delle persone gay (ANCHE SE VOLESSERO) sarebbero comunque INCAPACI di tali sostanziali cambiamenti nell attrazione sessuale , nelle fantasie sessuali, e nell “apprezzare” i “comportamenti” eterosessuali che alcuni dei miei soggetti riportarono.

tornando comunque allo studio di spitzer, sulla famigerata 66% e 44%…

many researchers pointed to methodological flaws in the study. These included:

  • Using subjects provided by anti-gay lobby groups
  • His weak methodology centered on calling these handpicked subjects on the telephone to report if they had become heterosexual
  • Not accounting for bisexuality
  • Not including the vast majority of people who leave ex-gay programs dissatisfied
  • Not using physical tests to measure the veracity of his subjects’ statements or their sexual attractions.

traduzione:molti ricercatori hanno puntualizzato le falle metodologiche dello studio.queste includono: usare soggetti provenienti da lobbies anty gay – debolissima metodologia dell intervista telefonica per chiedere se sono diventati eterosessuali- nessuna considerazione della bisessualità – non include la larga maggioranza di persone che hanno lasciato il programma ex-gay , insoddisfatti – non usa nessun test fisico per valutare la veridicità delle affermazioni dei soggetti o delle loro attrazioni sessuali.

cioè, rendiamoci conto: un INTERVISTA TELEFONICA , presa come fosse una scoperta scientifica.

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di pietro poi fa un polpettone strano sull omosessualità egodistonica, arrivando alla superficiale conclusione che :

In pratica se una persona è gay, anche se la si cura, la terapia stessa deve essere sempre finalizzata a farla rimanere gay

un analisi più ridicola non si poteva fare.a parte il fatto che il lavoro dello psicologo in caso di confusione sull orientamento sessuale , è di FAR COMPRENDERE AL PAZIENTE il proprio orientamento sessuale, NON DI IMPORGLIELO.

IMPORRE UN ORIENTAMENTO SESSUALE è una blasfemia scientifica, altro che “morale ed etica naturale”. con queste pretese, di pietro mi cade estremamente in basso.

del resto, anche essere mancini, un tempo, e sempre secondo la visione CATTOLICA, era un abominio , perchè la sinistra era “la mano del diavolo”. con svariate ricerche si è scoperto che IMPORRE A UN MANCINO DI USARE LA DESTRA(o viceversa) , può causare danni psicologici a causa dell emisfero destro e sinistro che entrano in contrasto tra loro.

la medesima teoria, alla fine è giunta anche studiando l ORIENTAMENTO SESSUALE. non l omosessualità o l eterosessualità. l ORIENTAMENTO SESSUALE. imporne uno è una violenza psicologica.

del resto, imporre a un etero di diventare gay, secondo voi, che cos è? curiosamente, NESSUNO si adopera per fare ciò, nel nome della civiltà. invece no, “certe persone” pretendono pure di imporre l eterosessualità agli omosessuali.

pensate, io sono mancino e omosessuale da sempre. fossi nato negli anni d oro in cui di pietro e volpe si sarebbero grogiolati come un ape sul miele, sarei finito al rogo quando ancora ero minorenne. mentre fino a qualche decennio fa, mi sarei sorbito una bella dose di elettroshock e una permanenza no limit in manicomio.

eh, si vede che l europa ora si è distaccata da questi metodi sacri e giusti…

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Oggi, grazie anche alla ricerca del dott. Joseph Nicolosi, sappiamo che l’omosessualità non è affatto innata ma può essere modificata da una precisa scelta personale. E per di più, dagli Stati Uniti arriva l’ennesimo studio che dimostra come dall’omosessualità si possa guarire.

grazie alla “ricerca” di nicolosi, non siamo arrivati a un bel niente.

nicolosi ciarla di un misto di teorie freudiane per di più macchiando inesorabilmente le stesse teorie di freud, che MAI ha considerato l omosessualità una patologia curabile, con la fede e le ideologie personali.

non serve ripetere che nicolosi, fino ad oggi , non ha mostrato nemmeno UN EVIDENZA SCIENTIFICA alle associazioni internazionali di psicologia, psichiatria,pediatria e medicina. NEMMENO UNA.

gli stessi ex gay di cui si fa vanto, vedi di tolve, non sono mai guariti!

e quando tali enti nazionali cercano di inoltrarsi nella sua AZIENDA(perchè tale va considerata, visto che si fa PAGARE), per verificare fonti, metodologie etc, narth,exodus e via discorrendo non permettono ad essi di verificare. insomma danno solo quello che pare a loro, come se avessero da nascondere qualcosa.

ciònonostante, la maggior parte di chi si rivolge a loro non guarisce, e di fatto alla fine condanna tali false terapie, con testimonianze video , riprese a telecamera nascosta, registrazioni e via dicendo.

non è un caso che le associazioni di ex-ex gay siano molto , molto maggiori e molto, molto più fondate delle stesse associazioni di “ex gay”.

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ma vediamo il sublime studio che dovrebbe toglierci ogni dubbio:

Col titolo «Religiously-mediated sexual orientation change» (Cambiamento dell’orientamento sessuale causato da fattori religiosi), la ricerca è stata pubblicata dal prestigioso “Journal of Sex and Maritai Therapy” [12].

Gli autori, Stanton L. Jones e Mark A. Yarhouse, hanno seguito per sette anni un campione costituito da 61 individui omosessuali, sia maschi sia femmine, sottoposti volontariamente ad una terapia basata sull’influenza della religione e dei valori morali.

Ecco i risultati: il 23% è diventato eterosessuale; il 30% ha abbandonato l’orientamento omosessuale scegliendo tuttavia una vita di continenza; il 20% ha scelto di non cambiare, interrompendo quindi la terapia. Nel 27% dei casi non si sono avuti riscontri scientificamente valutabili.

basta fare una ricerchina veloce per capire come sia stato svolto questo “studio”…perchè si sa, le associazioni quali narth e simili, si guardano bene dal mettere certe informazioni che contraddirebbero quanto sostengono.altre volte addiritura falsificano i risultati(ne ho le prove riguardo la narth).

To be included in the study participants had to be at least 18 years old, involved with Exodus due to same-sex attractions, and “involved in the change process for less than three years” at the start of the study (p. 126). Jones and Yarhouse claim this is a prospective study, involving 98 participants at the start of the change process (pp. 39, 366).

traduzione: per essere inclusi nello studio i partecipanti dovevano avere almeno 18 anni, ed essere partecipanti a EXODUS (simil narth) a causa dell attrazione per lo stesso sesso, e “partecipanti al processo di cambiamento per meno di tre anni” dall inizio dello studio.

j e y dichiarano che questo sia uno studio possibile con 98 partecipanti (non 61) all inizio del “processo di cambiamento”.

First, technically the study is not prospective because 41 individuals were involved in the Exodus program for one to three years prior to the study (p. 121). This is important in that the authors claim these participants demonstrated higher levels of change than those who were in the change process for less than one year (p.276). In other words, the participants that relied on recollection for their original condition (a retrospective appraisal) reported the most change. The difference in change may have been influenced by the prospective or retrospective component, not whether change actually occurred.

traduzione: primo, tecnicamente lo studio non è “possibile” perchè ben 41 soggetti erano inseriti nel programma di exodus da uno a 3 anni PRIMA dello studio. e gli autori dichiarano che questi partecipanti dimostravano alti livelli di cambiamento rispetto a quelli che entravano nel processo di cambiamento da meno di un anno.

in altre parole, i partecipanti che fecero un analisi retrospettiva (un auto analisi basata sulla memoria della loro condizione originale) riportarono il maggior cambiamento.

la differenza nel cambiamento può esser stata influenzata dalla componente prospettiva o retrospettiva, non dal fatto che il cambiamento sia attualmente avvenuto.

Second, the claim that participants were at the start of their change process is misleading. Jones and Yarhouse report 54 of the participants had previously taken “concrete steps” to change their orientation through non-Exodus programs: 21 for three to five years, 18 for 5.5 to 12 years, and 15 individuals for 13 years or more (p. 150). To be clear, on page 126 the authors assert that to be included in the study participants had to be “involved in the change process for less than three years” but on page 150 they indicate 54 individuals, more than 50 percent, did not meet this criteria. Additionally, 49 of the 98 participants previously attempted to change their sexual orientation through other religious-ministry organizations (p. 151), while 56 previously used professional therapy in an effort to achieve the goal (p. 150). Suggesting the individuals in this study are “starting the change process” is incorrect. Perhaps this was their first attempt with Exodus ministries but that is not the same as “starting the change process.” Nonetheless, when reporting the results the authors frequently, incorrectly, and misleadingly portray the individuals as being in the “change process” for either less than one year or three to four years at most (see pp. 232, 276, 353 for examples).

traduzione:secondo, la dichiarazione che i partecipanti erano all INIZIO del processo di cambiamento è fuorviante.

j e y riportano che 54 dei partecipanti fecero “passi concreti” per cambiare orientamento sessuale mediante programmi non provenienti da exodus: 21 dai 3 ai 5 anni, 18 dai 5 ai 12 ANNI, e 15 dai 13 ANNI IN POI. 

per essere chiari, a pagina 126 gli autori dichiarano che i partecipanti allo studio “devono esser partecipanti al processo di cambiamento per MENO DI TRE ANNI” dall inizio dello studio, ma a pag 150 indicano 54 soggetti , PIù DEL 50%, che NON incontrano tali criteri. inoltre , 49 dei 98 partecipanti tentò di cambiare il proprio orientamento sessuale con altri enti religiosi, mentre 56 utilizzarono aiuti in ambito psicologico. sostenere quindi che i soggetti “INIZIANO il processo di cambiamento” è falso. inoltre, quando è il momento di proporre i risultati , gli autori , frequentemente, erroneamente, e in modo fuorviante, che i soggetti sono stati inseriti nel “processo di cambiamento” da meno di un anno o da tre a 5 anni AL MASSIMO (vedere pag 232 , 276, 353 per esempi).

In the opening chapter Jones and Yarhouse honestly and correctly state this study cannot establish if long-term, permanent and enduring change occurs because that would require a long-term study (p. 17). Contrarily, they later suggest the results demonstrate sexual orientation is changeable (pp. 42, 325), evidenced by 11 “Success: Conversion” cases out of the original 98. The conclusion is unwarranted because: 1) they acknowledge multiple anecdotal cases from previous “ex-gay” success stories who later recanted their “conversion” to heterosexuality (pp. 63-64, 72); 2) they freely acknowledge that people in ex-gay programs declare they are heterosexual even if they experience exclusive and powerful homosexual attractions (p. 220); 3) they admit that one of their 11 “Success: Conversion” cases recanted his claim of change, confessing his homosexual attraction was unchanged after the book manuscript neared completion (p. 285; Jones and Yarhouse did not remove his “success” from their data); and 4) the only way to determine if change actually occurred is through a long-term study, which this is not.

traduzione: nel capitolo di apertura , gli autori onestamente e correttamente indicano che NON è POSSIBILE STABILIRE SE IL CAMBIAMENTO PERMANENTE,DURATURO E A LUNGO TERMINE SIA POSSIBILE, PERCHè CIò RICHIEDEREBBE UNO STUDIO A LUNGO TERMINE.(pag 17)

contrariamente però, in seguito affermano che l orientamento sessuale si può cambiare.(pag 42,325) in base a 11 (UNIDICI) “successi” (su 98!!!).

la conclusione è totalmente arbitraria , in quanto : 1- riconoscono molteplici casi di “ex gay” considerati successi, che però in seguito dichiararono di non esser affatto diventati eterosessuali (pag 63-64,72) 2- sanno benissimo che gli “ex gay” dei programmi quali exodus e simili si dichiarano etero anche se hanno pulsioni omosessuali. (pag 220) 3- ammettono che uno degli undici “successi” dello studio alla fine disse di non esser mai diventato eterosessuale, poco prima del completamento del manoscritto ( pag  285) . e ciònonostante, NON LO RIMOSSERO DALL ELENCO DEI “SUCCESSI”. 4- l unico modo per stabilire un cambiamento di orientamento sessuale,  è mediante uno studio a lungo termine, e non è questo il caso.

The authors suggest the results presented in Tables 7.4 through 7.6 (pp. 239-240) present a “modest portrait of positive progress” in the change process (p. 246). Yet, there is no change based on the data presented in Table 7.4: at both the start and end of the study nine participants declare themselves heterosexual while 51 declare themselves homosexual. Jones and Yarhouse state there is “no indication of significant change” based on the data presented in Table 7.5 (p. 248) and no statistically significant change in Table 7.6 (p. 249). Nonetheless Jones and Yarhouse declare the results represented in these three tables to be “positive progress.” Simply put, their conclusion is not based on the evidence: progress requires positive change.

traduzione: gli autori affermano che i risultati presenti nelle tabelle da 7.4 a 7.6 (pag 239-240) presentano un “modesta immagine di progresso” nel processo di cambiamento (pag 246). eppure , non c è alcun cambiamento in base ai dati presentati nella tabella 7.4 : sia all inizio che alla fine dello studio, 9 partecipanti si dichiarano eterosessuali, mentre 51 si dichiarano omosessuali. j e y affermano che “non c è indicazione di un significativo cambiamento” basandosi sui dati presentati nella tabella 7.5 (pag 248), e non c è un significativo cambiamento statistico in queste 3 tabelle per esser definito “modesta immagine di progresso”. semplicemente, le loro conclusioni non si basano sui fatti : il progresso richiede un cambiamento positivo (e non vi è).

When one examines the statements of the “Success: Conversion” participants it is once again clear that Jones and Yarhouse’s claim of change is unfounded. In addition to the “Success: Conversion” male who recanted his success, another male admits to still having “unwanted sexual attraction to men” (p. 297), while a third admits to continuing homoerotic dreams (p. 298).

traduzione: quando uno esamina le conclusioni dei partecipanti del “success: conversion”, appare nuovamente chiaro che la pretesa di j e y di cambiamento è INFONDATA.

ad aggiungersi al soggetto del “success: conversion”  citato prima che alla fine negò di aver subìto alcun cambiamento, un altro maschio ammette di avere “un attrazione sessuale non voluta verso gli uomini” (pag 297), mentre un altro ammette di di continuare ad avere sogni e pensieri omosessuali (pag 298).

Meanwhile, the authors report 23 percent of the participants achieved success in changing their sexual orientation by embracing chastity. However, once again the actual desires and longings of the individuals remain homosexual. One “Success: Chastity” female relinquished her goal of getting rid of homosexual feelings and longings (p. 302), a “Success: Chastity” male admits to continued same-sex attractions (p. 303), while another male still fantasizes to the point of orgasm about being with a man and admits continued homosexual feelings and longings (p. 304). While Jones and Yarhouse acknowledge these individuals did not experience a “strong movement toward heterosexual attraction” (p. 291), they nonetheless consider them “successes.”

traduzione: nel frattempo, gli autori riportano un successo del 23% nel cambiare l orientamento sessuale abbracciando la castità. tuttavia, ancora una volta i desideri o comunque l orientamento sessuale dei soggetti resta omosessuale.

una donna del “success: chastity” ha ABBANDONATO l obiettivo di cancellare i desideri etc omosessuali (pag 302), mentre un altro maschio ha ancora fantasie omosessuali e ammette di continuare ad avere desiderio e sentimenti omosessuali (pag 304). nonostante j e y sostengano che questi soggetti non abbiano ottenuto un “forte cambiamento verso l attrazione eterosessuale” (pag 291), continuano senza alcun senso a considerarli come dei “successi”.

The comments and data indicate these “successful” participants, whether classified as “Success: Conversion” or “Success: Chastity,” retain same-sex attraction, desire and arousal. Thus, using Jones and Yarhouse’s definition (p. 209), the participants continue to have a homosexual orientation. Jones and Yarhouse suggest the continued presence of homosexual desires, attraction and arousal does not negate successful change because a person successfully treated for depression can still be expected to become depressed from time to time (pp. 193-194).

traduzione: i commenti e i dati indicano che questi partecipanti indicanti come “successi”, nonostante siano classificati come “conversione” o “castità”, rimangono con l attrazione per lo stesso sesso, desideri e simili. inoltre, usando la definizione di j e y (pag 209) , i partecipanti continuano ad avere un orientamento omosessuale. j e y affermano poi che la continua presenza di desideri , attrazione et simila omosessuali, non nega il successo del cambiamento, perchè “una persona trattata con successo per depressione, può ancora aspettarsi di diventare depressa di tanto in tanto”.

The authors confess a change from homosexual orientation does not coincide with a change to heterosexual orientation (p. 263) and accept asexuality as a functional opposite of homosexuality. Based on the depression analogy it appears that Jones and Yarhouse would declare a person “healed” from depression if they ceased to have any and all emotions, for the person would no longer be intensely and persistently sad. I suspect the psychological community would define success in other ways. Likewise, as the opposite of depression is not a lack of all emotions, the opposite of homosexuality is not a lack of all sexual desires: being “healed” of a homosexual orientation is not evidenced by self-imposed behavioral celibacy; repression is not conversion.

traduzione: gli autori confessano che un cambiamento dall orientamento omosessuale, non coincide con il cambiamento A un orientamento eterosessuale (pag 263), e accettano l ASESSUALITà come un opposto funzionale dell omosessualità. basandosi sull analogia della depressione sopracitata, viene curioso pensare che essi considererebbero quindi “guarita” una persona affetta da depressione  anche se ESSA CESSASSE DI AVERE ALCUNE O TUTTE LE EMOZIONI, con l obiettivo che la persona non sia più intensamente e persistentemente depressa.sospetto che la comunità psicologica definirebbe questo “successo” in un altro modo.

c è quindi da aggiungere che come l opposto della depressione NON è una mancanza delle emozioni, l opposto dell omosessualità NON è una mancanza di tutti i desideri sessuali e psicologici. essere “guariti” da un orientamento omosessuale non è in alcun modo definibile mediante un imposizione del comportamento casto. REPRESSIONE NON è CONVERSIONE.

Despite explicitly stating that this study cannot demonstrate whether long-lasting change is possible, despite admitting that individuals in ex-gay ministries misreport their condition, despite knowing that previous testimonies of change were untrue, despite knowing that one of their own “Success: Conversion” participants later recanted his proclaimed “conversion” to heterosexuality, and despite the fact that “Success: Conversion” and “Success: Chastity” participants retain a homosexual orientation (using Jones and Yarhouse’s own definition), the authors claim that homosexual orientation is changeable! Clearly their conclusion is not consistent with the evidence: a continued homosexual orientation is not evidence of “healing” from homosexuality.

così , nonostante l esplicito fatto che questo studio non può dimostrare se un cambiamento a lungo termine sia possibile, nonostante sia ammesso che i soggetti dei centri ex gay RIPORTINO in modo SBAGLIATO(metodologicamente parlando) la propria condizione,  nonostante si sappia che le precedenti testimonianze di cambiamento erano FALSE, nonostante si sappia che uno dei loro stessi “successi” ha in seguito proclamato di non esser mai stato etero, nonostante il fatto che i soggetti del “success conversion” e del “success chastity” rimangano OMOSESSUALI , gli autori dichiarano che l orientamento sessuale si può cambiare!! chiaramente, le loro conclusioni non sono in linea con i fatti . un orientamento sessuale continuo nel tempo, non è una prova di “guarigione” dall omosessualità.

The American Psychological Association and American Psychiatric Association regard attempts to change sexual orientation as “potentially” harmful or risky. However, Jones and Yarhouse misrepresent the American Psychological Association as saying that such involvement “would be” harmful (p. 353) or “is highly likely” to be harmful (p. 365). Likewise, the authors state they are examining whether the change process is “always” harmful (p. 19), “potentially” harmful (p. 77), or “likely to be harmful” (p. 77). They conclude there is “no evidence” such attempts are harmful (pp. 296, 332), it is not harmful “in and of itself” (p. 359), there is “no meaningful” evidence for it being harmful (p. 363), there is “little evidence” for harm (p. 365), and it is “not harmful on average” (p. 367), the latter being a far cry from there being no evidence it is harmful!

traduzione: la american psychological association e la american psychiatric association dichiararono che cambiare l orientamento sessuale è “potenzialmente”  dannoso o rischioso.tuttavia, j e y riportano ERRONEAMENTE la american psychological association affermando che tali processi “potrebbero essere” dannosi (pag 353), o che “sono altamente portati” a essere dannosi (pag 365). inoltre gli autori dichiarano che stanno esaminando se il processo di cambiamento sia “sempre dannoso” (pag 19) , “potenzialmente dannoso” (pag 77), o “portato a essere dannoso” (pag 77). concludono che “non ci sono prove” che tali processi siano dannosi (pag 296,332) DI PER Sè, non c è nessuna prova evidente che essi siano dannosi(pag 363), C è UNA PICCOLA EVIDENZA DI DANNO (PAG 365) E non è dannoso in generale(pag 367).

The participants themselves refute the authors’ assertion that change therapy is not harmful. One participant says these groups are not “healthy or necessarily beneficial” (p. 301), another reports his faith is “taking a beating” (p. 313), a third feels “hopeless”, “helpless”, “empty”, “frustrated”, “hurt”, and “very alone” (p. 314, all after 3 years in the Exodus program), a fourth bemoans he spent so many years trying to change that he has missed out on other goals in his life (p. 316), and a fifth claims involvement in the therapy made life “more difficult” (p. 317). One wonders what would have to be the reports of the participants for Jones and Yarhouse to declare the ministry harmful? However, they do recognize that the 23 participants (of an original 98) who dropped out of the program may have been harmed, but they cannot be sure of such a conclusion (p. 354). Nonetheless, dismissing this possibility and ignoring the statements of the participants that remained in the program, Jones and Yarhouse confidently declare the change process is not harmful. Once again, their conclusion is not based on the evidence: those who declare they are hurt by the process are evidence of harm.

traduzione: GLI STESSI PARTECIPANTI rifiutano la teoria degli autori secondo cui il processo non sia dannoso.un partecipante afferma che “questi gruppi non sono necessari o benefici” (pag 301), un altro afferma che la sua fede si sta spezzando (pag 313), un alto ancora afferma di sentirsi “senza speranza”, “senza aiuto”, “vuoto”, “ferito” e “molto solo” (pag. 314 e DOPO 3 ANNI NEL PROGRAMMA EXODUS), un altro poi afferma di aver passato così tanto tempo a cercare di cambiare, al punto da aver perso tutti i suoi alti obiettivi di vita (pag 316) , e un altro ancora afferma che la terapia ha reso la sua vita molto più difficile (pag 317) . ci sarebbe da chiedersi di cos altro dovrebbero aver bisogno per dimostrare che tale processo è dannoso.

comunque, riconoscono che 23 partecipanti (degli originali 98) , che hanno rigettato il programma POTREBBERO ESSER STATI FERITI/DANNEGGIATI, ma non possono esser sicuri di tale conclusione (pag 354). nondimeno, scartando questi fatti e ignorando quelli dichiarati poco sopra dagli stessi partecipanti, j e y affermano che il processo non è dannoso. nuovamente, le loro conclusioni non si basano sui fatti: coloro che affermano di esser stati danneggiati dal processo, indicano che tale processo è dannoso.

Jones and Yarhouse recognize that individuals who enter ex-gay ministries are vulnerable (p. 64). Thus, it is disappointing to have the authors draw unwarranted conclusions that are in direct opposition to their own decree as to what the study can and cannot indicate. While their book will be likely and erringly used to convince some homosexual Christians or their families that change is possible, the results demonstrate nothing of the kind. How many lives must be broken before the authors realize the actual damage caused by these ministries outweighs any potential good?

traduzione: j e y riconoscono che i soggetti che entrano nelle aziende ex gay sono VULNERABILI (pag 64). insomma, è deludente che gli autori scrivano conclusioni infondate che sono in diretto contrasto con il loro ordine come con ciò che lo studio può e non può indicare.

mentre il loro libro verrà probabilmente usato per convincere qualche omosessuale cristiano o la sua famiglia che il cambiamento è possibile, i risultati non mostrano niente di tutto ciò. quante vite devono esser spezzate prima che gli autori realizzino l attuale danno causato da queste aziende ?

The evidence indicates that while a person can change his or her behavior, sexual orientation cannot be changed. Homosexuality is not a disorder or illness that requires healing. Contrary to the conclusions of Jones and Yarhouse, the data from the current study adds additional support to this conclusion.

traduzione: i fatti di questo studio indicano che mentre una persona può cambiare il suo comportamento sessuale, l orientamento sessuale non può essere cambiato.

l omosessualità non è un disordine o una malattia che necessita di una cura.

contrariamente alle conclusioni di j e y , i dati di questo studio supportano QUESTA conclusione.

fonte: http://www.exgaywatch.com/wp/2007/11/a-critique-of-jones-and-yarhouses-ex-gays-part-2/

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torniamo alla conclusione di di pietro:

I dati rilevati combaciano, sostanzialmente, con quelli di un precedente studio condotto nel 2000 dal dott. Robert Spitzer, famoso psichiatra della Columbia University di New York, e presentato nel convegno annuale dell’American Psychiatric Association nel 2001 [13].

Lavorando con 200 individui, il dott. Spitzer aveva ottenuto un cambiamento di orientamento sessuale nel 66% dei maschi e nel 44% delle femmine.

forse si dimentica che la metodologia dello “studio” del dottor spitzer fu un INDAGINE TELEFONICA. ha la stessa valenza di un indagine della telecom che ti chiama a casa per chiederti se vorresti un router nuovo.

inoltre ho gia citato le problematiche che caratterizzano lo studio di spitzer. e in ogni caso, non serve sottolineare che lo stesso spitzer è contro qualsivoglia terapia di conversione!

di pietro, un consiglio spassionato: LEGGI , PRIMA DI INCOLLARE. INFORMATI, CRISTO SANTO. se no sembrerai SEMPRE uno scolaretto che per la tesi copia e incolla quello che gli fa comodo, per poi non sapere NULLA quando gli vengono chiesti dall insegnante dettagli importanti su quanto riportato.

 

che dire…ridicoli.

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UPDATE

ricevo su pontifex una solenne risposta dall autore carlo di pietro, a seguito di una mia critica alquanto contenuta (quella completa qui presente sembra che sia stata bloccata e perciò non messa sul sito…chissà)….

FRANCESCO TI CHIEDO LA GENTILEZZA DI NON FARE ILLAZIONI E DI NON ATTACCARE LA MIA PERSONA SOLO PERCHE’ SEI GAY E NON VUOI CHE LA GIUSTA INFORMAZIONE VENGA DIRAMATA.

1- io non faccio alcuna illazione e non attacco nessuno. ma se asserisci che l omosessualità è una patologia dalla quale si può guarire , asserisci che è dimostrato scientificamente e riporti 1)un dottore che in realtà smentisce quanto affermi e 2) un paio di ricerche che non solo non dimostrano un bel niente, ma contraddicono quanto affermi, è mia premura e dovere segnalarti che hai fatto un analisi pretestuosa e superficiale, inserendo ricerche/informazioni o volutamente senza i dettagli scomodi , o ignorando i contenuti delle stesse. si chiama onestà intellettuale, e quand essa non viene rispettata, divento molto competitivo.

2- non provare nemmeno a fare la vittima violentata dal gay di turno.tu riporti affermazioni e ricerche asserendo che sono INCONFUTABILI, ergo io ti porto le prove che sono CONFUTABILISSIME, mediante le stesse ricerche e affermazioni , ma soprattutto mediante dettagli delle stesse che hai palesemente ignorato. analizzare le fonti nella loro interezza, di pietro, non è “attaccare la tua persona”. è pura e semplice intelligenza. al contrario, citare ricerche a caso , per il solo fatto che sostengono l omsoessualità come patologia che si può guarire, e il tutto senza riportare fonti, dati e dettagli SOSTANZIALI, si chiama SUPERFICIALITà.

3- la “giusta informazione” sarebbe un analisi non superficiale delle fonti.la mia , infatti, è una GIUSTA INFORMAZIONE, poichè io , al contrario tuo, ho riportato e analizzato la ricerca PER INTERO, mostrandone le chiare falle scientifiche, nonchè i motivi per cui nessuno le considera come scientificamente valide (altro che censura mediatica).

TI STAI ESPRIMENDO IN MANIERA MOLTO SUPERFICIALE.

SEI TU CHE SCOPIAZZI SENZA COGNIZIONE DI CAUSA E VUOI CONFUTARE UN MIO ARTICOLO, PER ALTRO ASSERENDO CHE IO NON CONTROLLI LE FONTI.

io scopiazzare? io ho riportato un analisi estremamente precisa della stessa ricerca che tu non hai assolutamente riportato se non con un nome , una statistica e il tuo personalissimo pensiero che sia “inconfutabile”.

io ho tradotto parola per parola tali confutazioni, e ho analizzato il tutto in modo coerente e preciso, con dati statistiche citazioni addiritura delle pagine del documento ufficiale della ricerca. questo è superficiale? oibò. e tu che invece riporti ricerche a caso senza dettagli, dati e informazioni sostanziali, con una tua personalissima interpretazione? questo cos è ? onestà? per favore, suvvia, siamo seri.

IL MIO MESTIERE LO CONOSCO E NON TI CONSENTO DI ESPRIMERE GIUDIZI

COSI’ ARDITI NEI MIEI RIGUARDI, IN QUANTO MI OFFENDI NELL’INTELLIGEN ZA E NELLA PROFESSIONALITA ‘.

io possiedo il diritto di critica, e visto che io non ti ho offeso, ma ho opportunamente riportato le falle enormi che contrastano e smentiscono il tuo superficiale articolo, non ho espresso alcun giudizio. che tu abbia fatto un analisi superficiale di tale ricerca, è un affermazione sacrosanta: citi spitzer , lo stesso che NEGA le tue ideologie, affibiandogliele  nonostante abbia ripetuto più volte sia alla narth che a focus on the family che stavano abusando del suo studio, del contesto e della sua professionalità. citi una ricerca asserendo che è inconfutabile e assolutamente veritiera, nonostante le PROVE e la stessa ricerca all interno mostrino che in realtà riporta dati FALSI e decisamente contrari a quanto sostieni.

a me dispiace, ma questa è superficialità di analisi e non c è difesa che tenga. io ho riportato le tue stesse fonti, solo che IO LE HO ANALIZZATE. tu no. molto semplice.

NON PER FORNIRE GIUSTIFICAZIONI O PER DOVERMI DIFENDERE DALLE TUA ACCUSE, MA PRECISO E SOTTOLIENO SOTTO LA MIA RESPONSABILITA’ , CHE QUANTO HO SCRITTO E’ FONTE CERTA E ALTAMENTE ACCREDITATA.

ho ampiamente dimostrato il contrario, quindi quanto stai affermando è estremamente falso. non ho proposto teorie, di pietro. ho smentito la fonte e la credibilità della stessa, mediante la stessa fonte. con prove e fatti, con il documento ufficiale. puoi affermare quello che vuoi, ma io ho provato che quanto affermi è falso.

HO CONSULTATO ANCHE SU CARTACEO VARI TESTI ED HO RITROVATO I MEDESIMI RISULTATI

per esempio? fonti? io personalmente sospetto  che i “vari testi” che hai ricercato siano quelli di narth, gruppi religiosi , e simili. sospetto fortemente che tu non sia andato a cercare le fonti presso siti di psicologia e psichiatria, ne sui siti ufficiali di tali materie. altrimenti non avresti fatto un copia e incolla così scialbo omettendo dati estremamente importanti che riguardano le fonti citate.

ripeto: io sono andato direttamente alla radice della fonte, all origine, al TESTO ORIGINALE, per quanto riguarda la ricerca. mentre per spitzer ho riportato parole SUE, ovvero sono andato direttamente alla fonte, ovvero spitzer.

quindi, ribadisco, io ho dimostrato che affermi il falso pubblicando dati meramente superficiali, ignorando oltre il 90% dei contenuti.

IL PROFESSOR SPITZER, IL PIU’ IMPORTANTE STUDIOSO DI PATOLOGIE PSICHICHE, UNIVERSALMENTE RICONOSCIUTO COME IL PIU’ INFLUENTE STUDIOSO E TEORIZZATORE DI DIAGNOSTICA PSICHIATRICA, E’ PUNTO DI RIFERIMENTO DI TUTTI GLI STUDI MEDICO / PSICHIATRICI ATTUALI.

IL PROFESSOR SPITZER – HO COPIA E VIDEO DEL SUO INTERVENTO – GIUNSE ALLA CONCLUSIONE TESTUALE:

“IL 66% DEI SOGGETTI DI SESSO MASCHILE ED IL 44% DEI SOGGETTI DI SESSO FEMMINILE HANNO RAGGIUNTO UN OTTIMO E BUON FUNZIONAMENTO ETEROSESSUALE”

“LA SCIENZA HA DIMOSTRATO CHE SU 200 CASI DI OMOSESSUALI UNA ELEVATA PERCENTUALE HA PROTESO PER L’ETEROSESSUALI TA'” (questa mi sembra la traduzione).

è curioso che non citi che lo stesso studio riporta la frase “only 11 percent of the men and 37 percent of the women reported a complete absence of homosexual indicators, including same-sex attraction.” ….il che sta a significare che quel 66% e 44% si è ridotto un bel pò.

la prima traduzione proviene si dalla ricerca di spitzer, così come quella che ho citato io.

ma la seconda, beh…quella no, mi dispiace. questo perchè spitzer, nella sua stessa ricerca, afferma lui stesso che il campione di soggetti è stato estremamente difficile da trovare, al punto da aver accettato soggetti (oltre il 50%) dai centri di conversione dell omosessualità (narth e co), minando in malomodo la scientificitò della ricerca nonchè l imparzialità. e non serve ripetere che si trattava di una ricerca basata su un SONDAGGIO TELEFONICO, VERO? ma questi “dettagli” non vale la pena inserirli, quando si tratta di indicare i gay come malati, no?

tornando alla seconda frase, lo stesso spitzer alla fine della ricerca, spiega che sebbene il cambiamento possa avvenire per alcuni, si tratta di una cosa estremamente rara(ripete in seguito che sostiene si possa trattare dell 1% e non di più), e che sarebbe ESTREMAMENTE SBAGLIATO affermare che una persona possa cambiare orientamento sessuale se motivata a farlo. infatti , come ho dimsotrato, spitzer stesso afferma che anche se un omosessuale fosse fortemente motivato a cambiare orientamento, nella stragrande maggioranza dei casi non potrà farlo, e anzi, è più probabile che ne conseguino dei danni psicologici (spitzer è CONTRO la terapia riparativa).

SPITZER DIMOSTRO’ CHE LA GUARIGIONE ERA POSSIBILE, TUTTAVIA ALCUNI SOGGETTI MANIFESTAVANO COMPORTAMENTI DI TIPO BISESSUALE. LA PERCENTUALE NON E’ NOTA E NON E’ INFLUENTE AI FINI DELLA RICERCA MEDICA, ASSERI’.

asserì? dove? fonti? boooh. e quindi che vuol dire questa frase? si CONFERMA CHE dei soggetti erano bisessuali, che la percentuale non è nota , e poi si afferma che “non è influente”? la bisessualità è un orientamento sessuale, eh.  è proprio tale mancanza che mina ulteriormente la credibilità e scientificità di tale ricerca. ignorare la bisessualità in uno studio dell orientamento sessuale, è una mancanza assai grave.

OLTRE AI SUOI 200 CASI, LO STESSO SPITZER ANALIZZO’ STUDI E RICHERCHE FONITI DA NUMEROSI CENTRI DI TERAPIE RIPARATIVE, FRA CUI ANCHE LA NOTA NARTH.

QUESTO E’ QUANTO DI APPRENDE DALL’INTERVENTO NELL’AMBITO DELLA CONFERENZA. INTERVENTO DURATO QUASI UN’ORA.

QUESTO E’ IL COMPNEDIO REALIZZATO AL TERMINE DELL’INTERVENTO:

«Can Some Gay Men and Lesbians Change Their Sexual Orientation? 200 Participants Reporting a Change from Homosexual to Heterosexual Orientation», New Orleans, 2001

tò, che cosa curiosa, perchè io ho le testuali parole di spitzer in riferimento alla conferenza annuale di new orleans della narth:

“In advance of NARTH’ press conference in New Orleans, I want to express hope that my research will not be exaggerated or used as a wedge to deny gay people equal rights. My research shows that some homosexuals can change their orientation but I believe that such change is rare. In many cases, attempts to change sexual orientation can be harmful. In the spirit of research and solid science I hope that all sides in this debate stick to the facts.” (In August 2006, NARTH was preparing to picket the American Psychological Association’ annual meeting in New Orleans. Dr. Spitzer, aware that the group had misused his work in the past to support its political agenda, sent NARTH a letter August 10, 2006.)

spitzer, caro di pietro, capì anche prima(vedi parole sue citate in alto) , che focus on the family e la narth ABUSARONO della sua ricerca traendone, come stai facendo tu, un significato totalmente distorto e fuori dal suo contesto.

SONO SEMPRE STATO MOLTO EDUCATO E CIVILE CON TE, MA TI ESORTO A NON ATTACARE PIU’ LA MIA PROFESSIONALITA ‘ ED A METTERE IN DISCUSSIONE LE MIE RICERCHE.

finchè continuerai a proporre ricerche superficiali spacciandole per verità assoluta, io sarò qui a confutartele, di pietro. e se non ci sarò io , ci sarà qualcun altro.

io non attacco in alcun modo la tua professionalità. sei tu stesso che denigri la stessa con analisi superficiali. io non ho fatto altro che mostrare le parti mancanti (che sono MOLTE) della tua analisi. ergo, ti ho semplicemente corretto, evidenziando il fatto che pubblicare una ricerca in modo superficiale e attribuendogli allo stesso tempo il lusso dell inconfutabilità, è un comportamento intellettualmente disonesto.

NON SI ATTACCA LA PERSONA PER DIFENDERE DELLE PROPRIE IDEOLOGIE INDIFENDIBILI

vorrei le prove che dimostrino che ho attaccato “la persona”. inoltre, dove avrei “difeso le mie ideologie”? io ho riportato le sue medesime fonti, analizzandole concretamente, e ho riportato le parole di spitzer nonchè la sua posizione ufficiale da sempre. non ho messo teorie mie, non ho inserito nessuna mia ideologia. mi sono attenuto ai fatti. tu no.

quindi sei tu, di pietro che riporti analisi superficiali per difendere delle proprie ideologie indifiendibili.

SE NON TI FIDI, PUOI CONTATTARE IL PROF. CANTELMI, CHE BEN CONOSCE QUESTI STUDI SUPER AFFIDABILI E SUPER ACCREDITATI, MA OSTEGGIATI E CENSURATI DAI FACOLTOSI AMBIENTI GAY STATUNITENSI.

cantelmi? mi risulta che cantelmi era proprio contro le terapie riparative. avevamo anche delle belle prove. admin, potresti darmi una manina per conferma? perchè sono si sicuro che cantelmi non condivida il pensiero pontifesso, ma non ricordo la fonte delle prove.


CERCA DI MODERARTI E TIENI A FRENO I TUOI IMPULSI. GRAZIE.

i miei “impulsi” sono l intelligenza e l onestà intellettuale. una dote che sarebbe gradita osservare maggiormente anche da persone come te, quando si ostinano a indicare l omosessualità come patologia curabile senza alcuna evidenza scientifica, ma con qualche scopiazzata di ricerche incomplete e che in realtà si contraddicono da sole.

di pietro, io ho una così grande pazienza da riuscire a prendere le fonti che tu ignori (ironico, considerando che le usi per sostenere la tua ideologia) e riesco a usarle contro di te ( in senso lato). questo perchè , se tu ti prendessi la briga di verificare le tue fonti in maniera attenta, diresti “uhm, questa ricerca è assai balenga; non posso spacciarla come inconfutabile con tutte queste contraddizioni”. invece, accecato dalla tua ideologia personale, trovi qualcosa contro i gay, lo copi, infarcisci con adulazioni e idolatrie varie, e poi lo pubblichi come fosse parola di un dio.

io non faccio niente di male a correggerti dimostrandoti che hai eseguito un analisi superficiale e poco attenta. non lo faccio nemmeno con cattiveria. nemmeno il professore corregge l alunno per cattiveria o perchè gli vuole male. lo corregge perchè sbaglia.

non che io voglia ergermi a professore, ma fino a prova contraria, rimane il fatto che IO HO ANALIZZATO LE FONTI E LE RICERCHE CHE TU HAI COPIATO e incollato,NELLA LORO INTEREZZA. mentre TU no.

quindi , di pietro, gentilmente ti richiedo:fai analisi più approfondire.per ora, come ho dimostrato, non lo hai fatto. e francamente non lo dico con cattiveria, anzi . me ne rammarico e basta, perchè se da una parte si riesce a discutere civilmente con te, dall altra ci sono questi casi di assoluta cecità dovuta a una grossa superficialità.

mi auguro di vedere citazioni un pelo più studiate, la prossima volta…

ciao ciao.

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UPDATE 28 aprile 2012

 

è giunta infine la smentita: la smentita ufficiale dell esimio dottor spitzer che tanto carlo di pietro, lorena, bruno volpe, lux, casini , CIELO e via discorrendo bramavano.

non che prima le cose fossero tanto diverse, visto che ,come HO DIMOSTRATO , spitzer non supportava in alcun modo la terapia riparativa e non sosteneva in alcun modo il concetto dell omosessualità come contronatura e malattia (checchè su pontifex ci si divertisse ad affermare falsamente il contrario).

ma veniamo dunque ai fatti:

iniziamo con una lettera dello stesso spitzer

“I believe I owe the gay community an apology for my study making unproven claims of the efficacy of reparative therapy. I also apologize to any gay person who wasted time and energy undergoing some form of reparative therapy because they believed that I had proven that reparative therapy works with some “highly motivated” individuals.

Robert Spitzer. M.D.
Emeritus Professor of Psychiatry,
Columbia University”

traduzione: ritengo di dovere alla comunità gay delle SCUSE per il mio studio,il quale fa infondate affermazioni circa l efficacia della terapia riparativa. inoltre mi SCUSO per qualunque persona che abbia sprecato il suo tempo ed energie sottoponendosi a qualche forma di terapia riparativa, perchè pensavano che io avessi provato l efficacia di quest ultima su individui “fortemente motivati”.

ma la smentita ufficiale di spitzer riguardo la sua ricerca appare qui:

 American Prospect article:

“In retrospect, I have to admit I think the critiques [of my study] are largely correct,” Dr. Spitzer told the American Prospect in an article by Gabriel Arana titled, My So Called Ex-Gay Life. “The findings can be considered evidence for what those who have undergone ex-gay therapy say about it, but nothing more.”

He said he spoke with the editor of the Archives of Sexual Behavior about writing a retraction, but the editor declined. (Repeated attempts to contact the journal went unanswered.)

 

Traduzione: “ripensandoci, devo ammettere che penso che le critiche al mio studio(quello famoso del 2001 che piace tanto a pontifex e compagnia), sono largamente corrette” “le ricerche possono esser considerate delle prove per quello che dicono coloro che si sono sottoposti alla terapia riparativa, ma niente di più”

spitzer ha detto che ha parlato con l editore di “archives of sexual behavior”(dove appunto era pubblicato malamente il suo studio del 2001), richiedendo una ritrattazione, ma l editore RIFIUTò(e ripetuti tentativi di contattate il giornale rimasero senza risposta).

 

Spitzer said that he was proud of having been instrumental in removing homosexuality from the list of mental disorders. Now 80 and retired, he was afraid that the 2001 study would tarnish his legacy and perhaps hurt others. He said that failed attempts to rid oneself of homosexual attractions “can be quite harmful.” He has, though, no doubts about the 1973 fight over the classification of homosexuality.

“Had there been no Bob Spitzer, homosexuality would still have eventually been removed from the list of psychiatric disorders,” he said. “But it wouldn’t have happened in 1973.”

 

traduzione:spitzer afferma che era FIERO per  esser stato strumento per la rimozione dell omosessualità dalla lista dei disordini mentali. ora ottantenne e in pensione, temeva che il suo studio del 2001 avrebbe oscurato il suo lascito e magari che avrebbe causato danni ad altri. ha detto che i tentativi falliti di liberare qualcuno dall attrazione omosessuale “possono essere particolarmente dannosi”. non ha dubbi, comunque, a proposito della lotta del 1973 per la classificazione dell omosessualità . “se non ci fosse stato un Bob Spitzer, l omosessualità sarebbe stata comunque rimossa dalla lista dei disordini psichiatrici” “ma non sarebbe avvenuto nel 1973”.      

 

è alquanto evidente che il pilastro su cui si reggeva la stragrande maggioranza delle associazioni per “curare i gay” sia definitivamente crollato.

e benchè pontifex e simili continuino a pubblicare per la stragrande maggioranza testimonianze anonime, e mai ufficializzate , o in RARISSIMI casi, video di persone reali che rimangono non ufficializzate ne tantomeno spesso rappresentative (vari dei video, come per esempio l ultima signora di oggi, non sono “guariti dall omosessualità”, ma sono CASTI , ed essere casti non è sinonimo di eterosessuale e non è il contrario di omosessuale).

la fantasticherie di tali gruppi rimangono, ancora, criminali e complici della sofferenza e della morte di giovani che sono stati sottoposti a tali violenze psicologiche.

ma del resto, a “queste persone” interessa puramente l odio nei confronti di una categoria che ideologicamente pretendono di condannare e giudicare.

non gli interessa se questa loro ideologia porta soggetti, anche minorenni, alla depressione, alla tristezza, e al SUICIDIO.

del resto, con utenti come loren e bruno volpe che pretendono il carcere per gli omosessuali che vivono liberamente la propria vita senza considerarsi malati mentali, cosa ci si può aspettare?

l ho gia detto e lo ripeto: sostenere queste fasulle terapie , che non hanno nulla di scientifico ne men che meno fondato, vuol dire rendersi complici della sofferenza altrui che talvolta si traduce, purtroppo, in morte prematura.

e portare qualcuno alla morte in questo modo è come un aborto lento e doloroso di un figlio gia nato. e il tutto solo per un ideologia che vale più della vita del figlio.

e allora a quel punto , i fatti sono questi: chi supporta la terapia riparativa, è un assassino quanto chi, praticandola, ha portato il paziente alla morte.

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prossimamente nuovi update

114 pensieri su “terapie riparative: la non scienza che logora e uccide — chi la supporta è un criminale complice di tali sofferenze e morti.[UPDATED per carlo di pietro]

  1. admin

    Francesco grazie per la pletora impressionante di testimonianze e di racconti, per la documentazione e per il mastodontico lavoro… Ma tu credi che gli amici Pontifessi prenderanno mai in considerazione il tuo punto di vista?
    Il tuo magnifico lavoro è indirizzato a tutto il resto del mondo. A tutti coloro i quali sono disposti a ragionare piuttosto che seguire le “fette di bibbia” come dici tu.

    Grazie!

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    1. francesco t

      ti dirò che all inizio questo era un COMMENTO di risposta alla signorina lalli.
      ma dato che era davvero troppo lungo, ho preferito farne un articolo.
      non tanto per far cambiare idea, ma per dimostrare l errore, ergo, per confutarli.

      ed è quello che fa pontilex alla fine: critica e allo stesso tempo confuta quello che dice pontifex.

      del resto dimostrare che i pontifessi si inventano le parole(vedi articolo più recente) è un chiaro esempio di confutazione che ho decisamente apprezzato.
      sai cosa? quasi quasi farei un articolo in cui prendo le definizioni di imbecille, bastardo, ecc , le modifico come pare a me, e le attribuisco ai pontifessi rendendole legittime.

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  2. diego

    i tentativi di Francesco di far ragionare i pontifessi sono encomiabili. Ma loro non lo faranno mai, loro al posto del cervello hanno la loro personale bibbia. Porteranno testimonianze di persone che sono cambiate, ma:

    i gay cambiati rimangono gay, le loro pulsioni sessuali vengono mortificate, ma reprimere le pulsioni sessuali è impossibile, quindi si sfogano con il sesso eterosessuale, che sarà insoddisfacente;

    siccome si consederano ex-gay è permesso loro far sesso con altri gay, purchè si pentano, visto che la carne è debole

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  3. S_Raffaele

    Sai Francesco, a mia opinione, ci sono tutti gli elementi per qualcosa di più importante: ci sono link, ci sono riferimenti e ci sono dati. Magari si può pensar di metter su qualcosa di fruibile direttamente a tutti, mentre lascerei perdere i pontifessi come giustamente dice l’admin. Per quelle le teorie riparative servono sul serio, ma per sanare i loro problemi relazionali col mondo basati sulla paura

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  4. markino

    In un altro articolo letto su Pontifess i pontifessi incitavano i genitori a mandare i loro bambini/ragazzi sospettati di omosessualità in qualche “centro di cura”, potete immaginare quanto sia dannoso per un adolescente, già abbastanza angosciato per la propria situazione, dover subire un tale trattamento da parte della propria famiglia?Io sono gay e ho avuto la fortuna di avere una famiglia fantastica, sono sicuro che se mi avessero costretto a “curarmi” (odio questa parola), oggi non sarei la persona felice e serena che sono!Quand’è che la gente cambierà? (domanda assolutamente retorica!)

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    1. Oscar Wilde

      Quand’è che la gente cambierà?
      Non lo farà.
      ma quando faccio, come te, questo pensiero, mi consolo col fatto che per ogni persona come loro, ce n’è una come me a bilanciare le cose.
      E sempre ci sarà! 🙂

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    2. faunita

      A parte che, stando ai resoconti, le terapie “riparative” tipo quelle proposte da Di Tolve (che però in certe interviste afferma di avere ancora pulsioni per il proprio sesso… Per dire!) sul modello Narth non sono nemmeno “confezionate” sul modello della psicoterapia classica (peraltro alla Chiesa cattolica alquanto sgradita per non dir di peggio!!!) ma consistono in incontri di gruppo, con preghiere/invocazioni del tipo “Dio guariscimi”, conferenze e sermoni, ecc.

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      1. admin

        Faunita, ho ricevuto la tua mail… purtroppo questa notte sono “al lavoro” (eh già anche gli admin migliori lavorano ogni tanto) 😉 … A domani! 🙂

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  5. Virginia Lalli

    Cari pontilessi,
    ho letto il bellissimo libro: “Ero gay” di Luca Di Tolve.
    “Parola di Francesco” che poi sarebbe la vera realtà a differenza della Bibbia (tutte fandonie per creduloni) scrive sui suicidi a causa della terapia riparativa ma vi sono suicidi anche tra persone omosessuali.
    Luca ora è felice e sereno (penso come tutti nei limiti dell’esistenza umana). Prima non lo era veramente e non tornerebbe indietro.
    Non si è curato bensì ha rielaborato ferite del suo vissuto, liberandosene ha potuto riespandere la sua identità.
    Cmq ci sono molti post di persone omosessuali sul forum di gruppolot, in molti c’è una prospettiva di fede. E’ una scelta aderirivi che parte spontaneamente da ciascuno.
    La Chiesa giustamente pensa alla salvezza delle anime per la vita eterna ed è suo dovere ammonire. L’omosessualità è un adulterio e quindi la violazione di uno dei dieci comandamenti quindi un peccato. Però se ritenete che la “partita della vita” si gioca solo in questa vita terrena e solo su questa terra e siete felici così, buon per voi.

    Rispondi
    1. admin

      Ben tornata Virginia. Attendiamo sempre chiarimenti sulla tua occupazione. Grazie.
      Ed attendiamo sempre chiarimenti sulla tua competenza in ambito bioetico (ti ricordo che hai confuso uno zigote con un feto).

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      1. paolo

        Cosa c’è di nuovo riguardo l’occupazione della Signorina Lalli? Mi sembrava fosse assodato che sia avvocato, no? E questa cosa dello zigote e del feto?
        Per favore, admin, tipregotipregotiprego indicami dove, che me la sono persa….

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          1. admin

            Buona notte anche a te Paolo. Ora manca solo il passaggio di Carletto (versione vecchia o versione nuova? boh) attorno alle 2 di notte e poi la giornata è conclusa. 😆

    2. Sandro Storri

      appunto, buon per noi, l’hai detto Virginia. allora, visto che la pensi cosi’, perche continui a scassarci la minchia con le tue teorie deliranti, oltretutto senza un minimo di fondamento scientifico?

      Rispondi
    3. Francesco t

      Oh cara palli , la mia dOlce , ignorante e ipocrita lalli. Senza offesa ma è così visto che ignori le prove mostrate e ti contraddici da sola.

      Ok vuoi la rispostina?

      1: Luca di tolve non è etero. Ergo è dimostrazione del fallimento della non terapia.

      2:il fatto che ci siano suicidi tra omosessuali è ciò che ho detto : suicidi a causa della non terapia, e alla depressione e mancanza di autoaccettazione generati da essa.si cosa voleva dire maldestramente ma sarebbe stato ininfluente. I gay non si suicidano a causa del loro orientamento sessuale ma alla societàe alla cultura che li circonda.

      3: nessuno mette in dubbio che quella povera anima di Luca ora sia felice.del resto prima passava il tempo a scopare qui e la (motivo per cui alla fine a causa del sesso promiscuo e forse non protetto ha preso l HIV) , era un soggetto confuso e autodistruttivo socialmente e affettivamente. Ora ha cambiato abitudini per fortuna. Peccato che dica di esser guarito quando ciò è falso . Peccato che si usi lui come esempio per curare i gay quando lui non era ne un uomo medio ne è un gay guarito, ergo è il peggior soggetto che si possa presentare a favore di una terapia.

      4: ah beh meno male che c è il gruppo lot con i suoi tanti post! Diamine son sicuro che siano validi scientificamente e statisticamente ! Mi dica lalli ma lei ha letto l inattendiblità che ho dimostrato di quei gruppi faziosi?perché lei sa che lot è collegato direttamente alla matti e co vero? Certo è che se lei mi viene a cercare di difender le terapie dicendo : ma ci sono tanti post! ” allora siamo messi male. Anche sul sito truthwinsout ecc ci son tanti post che raccontano i danni delle non terapie di nuvoloso e co , ma tali danni e tali persone sono statisticamente riconosciuti e verificati dagli enti nazionali di psicologia e medicina, ma tu guarda!

      6: l adulterio è il tradire il compagno quindi l omosessualità con l adulterio centra come i cavoli a merenda. Se invece intende la pratica Dell omosessualità come peccato paragonabile all adulterio son fatti suoi
      Molto criticabili anche dal punto di vista teologico ma di certo è un ideologia personale. Che non puó imporre e che non può usare per danneggiare gli altri come fa pontifex.

      7:io non ho il suo punto di vista ma una cosa l ho dimostrata : che le terapie nicolosiane sono false non scientifiche e inefficaci nonché ideologiche e prive di fondamento scientifico. Intanto ho dimostrato che lei non ha opzioni valide ma solo superficiali che confutano ciò che lei stessa cerca di difendere.
      Non si preoccupi ,io credo in dio e in una vita dopo la morte. Ma non credo nel dio ideologico dei Pontifessi. Se ciò secondo voi mi porterà ad ardere per l eternità non mi interessa , son vostre fantasie. Il dio cristiano nei confronti di molti atteggiamenti Pontifessi aveva e hai ti da ridire. Detto ciò eviterei se fossi in lei di fare ipocrisia gratuita e deviare i discorsi per la duecentesima volta. Se smetterà di difendere e pubblicizzare false terapie che hanno ucciso dei minori , e se smetterà di professare ideologie che hanno portato di nuovo dei giovani al suicidio , buon per lei. Se continuerà sarà solo complice di chi fa soffrire dei giovani. Se vuol continuare qualcuno ben più in alto di noi valuterà la cosa.

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    4. Gianfranco Giampietro

      Sorvolo volentieri su tutte le cazzate riguardo per esempio il fatto che “l’omosessualità è un adulterio” (dal punto di vista del significato della parola è una affermazione priva di senso… scommetto che ci sono alcune coppie gay in cui i due uomini o donne sono più fedeli tra loro di quanto non lo siano alcune coppie eterosessuali… la fedeltà non è determinata dall’inclinazione sessuale, ma dal puro e semplice amore che, per quanto possa sorprendere la Lalli, ha molte più forme di quante lei possa accettare), mentre vorrei precisare un punto diverso. Io non credo che a questo mondo vi sia una sola persona che viva la propria affettività e sessualità in modo identico ad un’altra. Io stesso sono eterosessuale, ma questo non significa che io viva per forza i miei sentimenti e la mia sensibilità in maniera identica a qualunque essere umano su questo pianeta. Per il semplice fatto che non credo nel fatto che una singola persona possa essere totalmente identica ad un’altra.

      Premesso questo, allo stesso modo io non credo che vi sia una omosessualità di tipo “universale”, ma semplicemente ci sono milioni di individui che nella storia dell’umanità hanno vissuto e percepito questo fenomeno in modo privato e personale, in maniera differente da caso a caso. Mi viene quindi logico pensare che vi sia l’omosessuale convinto e felice, come vi sia anche chi possa essere indeciso tra omosessualità ed eterosessualità, cioè casi che oscillano tra la bisessualità o chissà cos’altro. Può per esempio capitare di provare una determinata attrazione fisica per una determinata persona dello stesso sesso per una chissà quale affinità di tipo “spirituale”, e magari rendersi conto di non provare questa cosa nei confronti di nessun’altra persona dello stesso sesso. La stessa persona può magari un giorno scoprire di provare attrazione per una persona del sesso opposto e vivere felicemente il resto della propria vita come eterosessuale e catalogare la propria passata omosessualità come una fase passata della propria vita. Oppure può accadere l’esatto opposto (se non sbaglio sarebbe il caso di Alessandro Cecchi Paone)
      Insomma io penso che i casi siano infiniti come infiniti sono i casi di “ghost” (è in questi giorni che sto vedendo la serie giapponese di Ghost in the Shell che tratta spesso il problema della varietà individuale) o semplicemente di “individualità umana”. Infiniti individui generano la possibilità di vivere o sentire qualcosa in infiniti modi diversi. Ed è proprio questa varietà della vita che infastidisce tantissimo gli ideologisti integralisti soprattutto di matrice religiosa, i quali vorrebbero un mondo universalmente uniformato (se necessario anche con la minaccia e l’esecuzione dell’inferno o di un divino sterminio di massa) e omologato all’ideologia o religione di turno.

      Io penso che a questo mondo i casi siano infiniti, come anche le soluzioni o le presunte “terapie”. Chi è perfettamente conscio e felice della propria affettività di inclinazione omosessuale non ha bisogno di nessuna “terapia”, perchè si sente benissimo realizzato così com’è. Al contrario vi possono essere casi di persone “confuse” che non hanno ancora ben chiarito la propria “sessualità”. Queste ultime persone potrebbero avere bisogno di un supporto “psicologico”, prima di tutto da parte dei cari vicini che dovrebbero mostrare comprensione e supporto. In secondo luogo per le persone più “confuse” potrebbe essere utile un supporto professionale da parte di uno psicoterapeuta. Ma parliamo di un aiuto psicoterapeutico che non sfocia nell’improfessionale mania di una “terapia” di tipo “induttivo” (dettata più dall’ideologia che dalla professionalità) che miri a convertire a forza il paziente in “questo” o “quello” con slogan del tipo “eterosessuale è figo mentre omosessuale significa sfigato e forever alone” (o viceversa)… Una cosa che rimprovero spesso alla “psicologia” è che quest’ultima dovrebbe avere una funzione “socratica” simile alla vera filosofia (cioè quella non speculativa e sofistica), ovvero essere MAIEUTICA: aiutare il paziente a trovare dentro di sè la propria vera natura, ciò che egli effettivamente desidera davvero, e non ciò che la società o lo stesso psicologo ritiene migliore per lui. Cosa che spesso non avviene a causa di “professionisti” assai poco professionali.

      Riguardo al fatto che la religione della Lalli non conceda vita eterna, ma solo fiamme e castigo eterno a chi non ama “secondo le regole”, le ricordo che esistono un sacco di altre religioni che non vedono negativamente l’inevitabile fenomeno della “varietà” e che mai potrebbero pensare che amare ed essere pure ricambiati possa essere sbagliato o meritevole di castigo, qualunque sia la forma di tale amore. E nella mia brutalità aggiungo anche che spesso queste altre religioni sono anche culturalmente molto migliori e più spiritualmente elevate di quella della Lalli, anche già per il solo fatto he producono individualità ben più colte a mentalmente aperte di quelle della Lalli o del ben peggiore Volpe. Nessun problema quindi… quando le porte di un dio bigotto e cattivo si chiudono, si aprono quelle di altre forme di spiritualità ben più comprensive e illuminate. Distinti saluti Lalli.

      p.s. minchia, l’ho scritto io questo papiro? nemmeno me ne sono accorto… ero probabilmente “posseduto” ):-D

      Rispondi
      1. marione

        Enorme rispetto per Gianfranco. Condivido il 100% di quello che dici, soprattutto sulla parte della opportunità del supporto psicologico ed eventualmente psicoterapeutico nel caso dei confusi.

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    5. StevenY2J

      Ho una domanda per Virginia, che sostiene questo genere di terapie.

      Premetto che la mia idea é questa. Le terapie di “cura dell’omosessualità” secondo me non servono a nulla però se una persona vive a disagio la propria omosessualità la mia idea di libertà mi spinge a ritenere che debba avere la possibilità di provare queste “terapie” ad una sola condizione: che la persona sia MAGGIORENNE. Una persona maggiorenne e capace d’intendere e di volere é libera di fare qualsiasi cosa (anche a danno della propria salute): se vuole provare una terapia di cura dell’omosessualità (o di “cura dei capelli neri” o di “cura degli occhi azzurri”) sono emeritamente cavoli e fatti suoi. Queste terapie, però, dovrebbero essere vietate (e sanzionate penalmente) se praticate nei confronti di minori, in quanto configurano una vera e propria violenza a suo danno (spesso sono i genitori “cattolici” a spingere verso queste terapie incolpevoli adolescenti).

      Detto questo, la mia domanda per Virginia (o per chiunque altro voglia provare a rispondere) é la seguente: perché queste “terapie” sono infarcite di religione? Se si trattasse davvero di terapie mediche o, comunque, psicologiche, la religione non dovrebbe avere alcun ruolo. Dovrebbe, al più, essere un sostegno personale e privato del singolo paziente, non uno “strumento” dello “psicologo”.

      Se queste terapie funzionassero soltanto con farmaci e consulti psicologici, potrei anche concedere loro il beneficio del dubbio, ma tutta questa religione di cui sono imbevute mi dà l’idea del lavaggio del cervello. Mi sembra un condizionamento, come quello dei testimoni di Geova o di Scientology o di altre sette e pseudo-sette. Per questo, le vieterei per i minorenni. Se, invece, qualcuno ha altre idee e mi vuole svelare l’arcano, sono tutt’orecchi.

      Rispondi
    6. Andrea Laforgia

      Molti omosessuali si suicidano perché vivono in una società in cui vige l’omofobia, l’intolleranza verso il “diverso”, in cui la cultura del machismo porta a denigrare chi macho non è, o lo è in maniera differente. Facciamo una scommessa? Facciamo tacere chi dice scempiaggini circa possibili cure dell’omosessualità, rendiamo la società più aperta e comprensiva, e poi vediamo quanti omosessuali si suicidano per il fatto di esserlo. Scommettiamo che le morti diminuirebbero?
      Il fatto che molte persone che si definiscono omosessuali abbiano in realtà le idee confuse, e non trovato la propria identità sessuale, non vuol dire che l’omosessualità non esista.
      Aspetto che Di Tolve scriva il libro “Mi sono sbagliato, sono ancora gay”, dal momento che, da quel che mi risulta, ha ANCORA pulsioni omosessuali, che però, guarda un po’, reprime. Bel concetto di felicità.

      Is homosexuality a mental disorder?

      No, lesbian, gay, and bisexual orientations are not disorders. Research has found no inherent association between any of these sexual orientations and psychopathology. Both heterosexual behavior and homosexual behavior are normal aspects of human sexuality. Both have been documented in many different cultures and historical eras. Despite the persistence of stereotypes that portray lesbian, gay, and bisexual people as disturbed, several decades of research and clinical experience have led all mainstream medical and mental health organizations in this country to conclude that these orientations represent normal forms of human experience. Lesbian, gay, and bisexual relationships are normal forms of human bonding. Therefore, these mainstream organizations long ago abandoned classifications of homosexuality as a mental disorder. (American Psychological Association)

      Rispondi
      1. Andrea Laforgia

        What about therapy intended to change sexual orientation from gay to straight?

        All major national mental health organizations have officially expressed concerns about therapies promoted to modify sexual orientation. To date, there has been no scientifically adequate research to show that therapy aimed at changing sexual orientation (sometimes called reparative or conversion therapy) is safe or effective. Furthermore, it seems likely that the promotion of change therapies reinforces stereotypes and contributes to a negative climate for lesbian, gay, and bisexual persons. This appears to be especially likely for lesbian, gay, and bisexual individuals who grow up in more conservative religious settings.

        Helpful responses of a therapist treating an individual who is troubled about her or his same-sex attractions include helping that person actively cope with social prejudices against homosexuality, successfully resolve issues associated with and resulting from internal conflicts, and actively lead a happy and satisfying life. Mental health professional organizations call on their members to respect a person’s (client’s) right to self-determination; be sensitive to the client’s race, culture, ethnicity, age, gender, gender identity, sexual orientation, religion, socioeconomic status, language, and disability status when working with that client; and eliminate biases based on these factors. (American Psychological Association)

        Rispondi
        1. francesco Autore articolo

          da qui notare la falsità dell articoletto pubblicato da volpe (seppur non sia di suo stampo) :
          In realtà, in questo documento, si legge: «Attualmente, non ci sono risultati scientifici scientificamente rigorosi che determinino sia l’attuale efficacia che la pericolosità dei trattamenti riparativi» (32).

          falso: afferma che non vi sono prove scientifiche riguardo il fatto che sia SICURA O FUNZIONANTE!!
          che sia dannosa e non funzionante invece, di prove ce ne sono e sono appunto presentate dal documento.

          Rispondi
          1. admin

            Francesco trovo poi ridicolo costruire un intero articolo (quello Pontifesso, ovviamente) sulle parole di Nicolosi e su quanto asseriscono le persone che circondano (e condividono le idee) di Nicolosi… Le fonti di quell’articolo sono davvero imbarazzanti.

        1. Sandro Storri

          gli errori ortografici sono tipici dei cattolici integralisti. e’ perche’ sono prima di tutto ignoranti semianalfabeti.

          Rispondi
          1. Gianfranco Giampietro

            L’ho notato anche io, inoltre io me li immagino continuamente preda di impulsi compulsivi che li portano a battere ferocemente e rapidamente sulla tastiera del computer per la foga delle opinioni integraliste che intendono esprimere il più velocemente possibile…

    1. Holtjar

      Insomma, Lalli, se consideriamo che queste sono alcune delle regole di base per trattare l’argomento “traduzione dal latino” e che tu non le conosci, permetterai che il mio dubbio sul fatto che tu di traduzione non ne sappia assolutamente un cazzo sia del tutto fondato.

      Rispondi
      1. admin

        Fai come la Lalli? Commenti a casaccio, replicando a messaggi del tutto slegati dal tuo ragionamento? 😉

        Volevo sostituire “cazzo” con “tubazzo” poi ho preferito lasciare la tua espressione, ruspante e verace, che ben si contrappone all’artificiale sofisticazione dell’avvocato.

        Rispondi
        1. Holtjar

          No admin, non commento a casaccio, questo è un dialogo. Chi segue attentamente i suoi “statements” sa di cosa parlo, o comunque lo sa lei e mi basta.

          Rispondi
    2. Sandro

      Cara Virginia, la sessualità è pura estrinsecazione del proprio io compatibilmente con antani e con l’accettazione della propria persona, nel senso più intimistico del termine, senza che con questo io voglia fare della psicanalisi, per carità, ma trascurare l’aspetto sessuale significa trascurare l’ontologia e l’eziologia di molte straffalate che si prendono e anche trascurare un po’ l’escatologia del sesso

      Sei d’accordo?

      Rispondi
      1. admin

        Virginia è un incubo (oppure un sogno, dipende dai punti di vista) del passato… Approdò sul nostro sito perchè la citammo espressamente per via del fatto che le sue opere venivano citate dai cari amici Pontifessi. Dopo qualche tentativo di dialogo e qualche divertente siparietto è tornata da dove è tornata. Senza ovviamente rispondere alle nostre domande. Il classico esempio di monologo Pontifesso: arriva qui, sparge le sue affermazioni, non accetta critiche, non risponde quasi mai alle domande, poi sparisce.

        Rispondi
    3. Andrea Laforgia

      “Credersi” … hahahahahahahah….
      Senti, Bruno Lalli Volpe, essere eterosessuali significa vivere l’eterosessualità: non si può definire il proprio orientamento sessuale, se non si fa, appunto, sesso. Per la stessa ragione, essere omosessuali significa vivere la propria omosessualità.

      Rispondi
      1. admin

        Andrea, drammaticamente la Lalli esiste per davvero… e gli indirizzi IP testimoniano che si tratta di una persona diversa (e molto lontana) da Brunello… 😀

        Rispondi
  6. Virginia Lalli

    Non ho confuso nulla. Entrambi sono persone ed essere umani. E a voi cosa cambia dal momento che entrambi possono essere abortiti arbitrariamente?
    Prima fornisci tu chiarimenti circa la tua legittimazione a trattare di bioetica Admin.

    Rispondi
    1. admin

      Io non tratto argomenti di bioetica. Tu sei venuta a parlare di feti congelati quando si tratta di zigoti. Dal punto di vista scientifico si tratta di profonde differenze. Se tu fai confusione tra zigoti e feti, mi pare lecito domandarsi da dove deriva la tua preparazione.

      Rispondi
    1. admin

      Virginia preoccupati delle tue lacune piuttosto che dello Spirito Santo (e di me, che dovrei essere l’ultima tua preoccupazione).

      Rispondi
    2. Sandro Storri

      no Virginia, sei tu che devi capire che esiste un principio che si chiama “liberta’ di scelta etica”, principio che tu ignori completamente. per te questo concetto e’ come un ipercubo a 10 dimensioni per un aborigeno australiano. Rimani nel tuo oscurantismo e nella tua intollerante omofobia. Qui c’e’ gente che ha da fare e che non ha tempo da perdere con soggetti come te.

      Rispondi
    3. Francesco t

      Io prego che tu possa un giorno imparare a PENSARE e a vedere i volti dei giovani morti a causa di ciò che inutilmente cerchi di difendere. Fossi in te mi farei un esame di coscienza… Soprattutto se segui l ideologia Pontifessa che mette la vita e la felicità di un figlio dopo la propria ideologia personale.amen.

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    4. Sandro

      Magari se invece di pregare lo Spirito Santo, scrivessi frasi comprensibili ed evitassi strafalcioni ti si capirebbe meglio. Se preghi allo stesso modo lo Spirito Santo, chissà che capisce. Forse è meglio che eviti di pregare per noi se preghi allo stesso modo in cui scrivi.

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      1. Groucho

        Spero anch’io tu possa essere illuminata dall’alto ma essendo buono d’animo ti consiglio di evitare temporali e cavi elettrici

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  7. admin

    Francesco ho visto la sbrodolata di Carletto ed ho evitato accuratamente di commentarla, principalmente perchè ero letteralmente sconvolto dalla pervicacia con cui eSSo insiste a ritornare su argomenti che ha dimostrato più volte di non conoscere. Inoltre ero certo del fatto che avresti argomentato adeguatamente la tua risposta alle Pontifesserie odierne sulle teorie riparative. Quindi grazie.

    Rispondi
    1. StevenY2J

      Io il mio solito commento sull’articolo di Di Pietro l’ho lasciato, esprimendo, più o meno, gli stessi concetti di Francesco anche se non avevo tutti i suoi dati e documenti a disposizione.

      Sono andato più che altro ad intuito perché mi lascia moooooolto perplesso che, per “guarire” da una “malattia”, io abbia necessità di rivolgermi ad un gruppo (cattolico, protestante, evangelico, TdG, quello che é…) di preghiera (???)
      A me questo sa tanto di lavaggio del cervello.

      Se una persona mi dice che può guarirmi dalla mia malattia di avere i capelli neri e mi spiega che, con poche sedute di preghiera, i miei capelli cambierebbero finalmente colore, non mi fiderei troppo. Il mio cervello direbbe “mmh… c’é qualcosa che non va…”

      Purtroppo, il sistema commento + controllo di Pontifex ha tempi biblici (forse l’hanno messo apposta, così sono ancor meno “secolarizzati”) e impedisce un confronto “botta e risposta” degno di questo nome.

      Buon week end a tutti

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    2. francesco Autore articolo

      perchè admin non hai letto l accusa che mi viene mossa in grassetto . che ora aggiungo per completezza.

      sarò un 23enne, ma sono uno che si informa, e che non cita uno studio solo perchè mi da ragione ignorandone il contenuto, come viene sempre fatto su pontifex.
      non a caso, ho fortemente criticato degli studi che riguardavano la geneticità dell omosessualità, benchè sia un sostenitore di tale teoria. per esempio, asserire che si diventa gay per danni cerebrali causati dallo stress materno è ridicolo.

      si chiama onestà intellettuale. c è chi ce l ha e chi no.
      e chi non ce l ha, beh, non ha mai molte argomentazioni, a parte il copia incolla superficiale….chi vuol intendere intenda.

      Rispondi
        1. francesco Autore articolo

          admin, ti ricordo che io sono andato a ripescare TUTTE quelle ricerche dalla fonte, analizzandole e confutandole generalmente sulla base delle conoscenze scientifiche attuali. alcune invece le ho parzialmente condivise. quell articolo (su pontifex) è quello in cui si “voleva provare che l omosessualità è una patologia mediante tali ricerche”. peccato che oltre il 50% di esse definivano l omosessualità come innata.
          e se non l avessi fatto scoprire io, sarebbero ancora li a pensare che siano tutte ricerche sull omosessualità come patologia, INCONFUTABILI.

          che ci vogliamo fà… boh, per me nella ia vita passata dovevo essere un avvocato, un diplomatico, o un criminologo, non so….vista la mia caratteristica voglia di ricercare la verità. XD

          comunque, ti chiedo , admin: per caso abbiamo ancora l articolo in cui cantelmi si distanzia dal pensiero di pontifex? ricordo che avevamo qualcosa del genere, e visto che di pietro ha citato cantelmi non ho potuto fare a meno di ricordarmelo…

          Rispondi
          1. admin

            Francesco credo che il seguente articolo su Cantelmi (e sull’associazione degli psichiatri e psicologi cattolici) racchiuda tutte le informazioni utili a capire la posizione ufficiale.

            http://pontilex.org/2010/10/gli-psicologi-e-gli-psichiatri-cattolici/

            Tengo a precisare che abbiamo segnalato in almeno due occasioni (nell’ottobre 2010 e nel febbraio 2011) i nostri articoli alla AIPPC e direttamente all’indirizzo attraverso cui contattare Cantelmi. In nessun caso abbiamo ricevuto dichiarazioni di smentita, quindi le frasi che abbiamo riportato sono da ritenersi assolutamente legittime.

          2. StevenY2J

            Beh, ma Di Pietro ha ragione, che diamine. E su, Francesco!!!
            Pretendi di citare delle fonti.
            Pretendi addirittura che quando si cita una ricerca scientifica, la si citi senza omissioni.
            Hai indicato addirittura le parti mancanti che erano state opportunamente censurate e occultate per sostenere che si può “guarire” dall’omosessualità.
            Certe cose non si fanno.

            ovviamente, sono ironico.
            Ti faccio davvero i complimenti per i tuoi interventi precisi e documentati su Pontifex. La reazione di Di Pietro é quella di chi si rende conto di essere con le spalle al muro e non sa bene come replicare con altre argomentazioni
            EPIC WIN

          3. admin

            Francesco hai letto la “testimonianza” di oggi? 😀

            Tratto dalla biblioteca di una chiesa evangelica (tanto per dimostrare che tra i cattolici queste teorie non hanno molto spazio, per fortuna)…

            Un uomo dalla fede robusta, desideroso di esercitare un ministero pastorale nella sua comunità, eppure intrappolato in una pratica omosessuale occulta e irriducibile… La moglie, che lo perdona continuamente e copre il suo peccato, ma è sempre più abbattuta e spaventata… Il loro pastore, un crociato impegnato contro l’omosessualità, furioso e sconvolto quando gli viene confidato il segreto. Questi tre cristiani sapevano di essere oppressi da una forma di schiavitù; ciascuno di essi bramava la liberazione. Attraverso una porta chiamata “Liberazione”, intravidero la libertà, che si delineò insieme con un nuovo e potente ministero. Lentamente, Dio mostrò a loro la via per giungere a quella porta. Ma la chiesa che cosa penserà? Man mano che Don Baker racconta la loro storia vera, accompagniamo questi cristiani nella faticosa conquista della consacrazione, della compassione… e della libertà.

  8. StevenY2J

    Tra parentesi, proprio stamattina ho letto un altro commento su Pontifex (non di Carlo di Pietro) dove si afferma, in buona sostanza, che siccome Pontifex non é un sito di medicina, é giusto estrapolare parti di una ricerca e “nasconderne” altre. Tutto per tirare l’acqua al proprio mulino. Informazione, questa sconosciuta…

    Rispondi
    1. admin

      Il fatto che APPARENTEMENTE provenga da una persona diversa da Carletto non è automaticamente garanzia del fatto che provenga REALMENTE da una persona diversa da Carletto. In passato abbiamo assistito più volte a dialoghi che sembravano monologhi… 😉

      Rispondi
      1. StevenY2J

        Si, questo é vero, però il punto non é questo. Il punto é che esistono persone (e sono tante in realtà) che, pur di sostenere una tesi, fanno a brandelli qualunque ricerca scientifica.
        Ecco perché, anche in politica, ti diranno sempre tutto e il contrario di tutto. E’ lo stesso discorso No-TAV Si-TAV (indovinate un po’ da che parte stiamo io, la mia falce e il mio martello?). Nessuno ti dirà mai un dato oggettivo.
        Io di medicina/psicologia non sono molto esperto e in questi giorni ho pochissimo tempo per leggere tutti i post di Carlo, di Francesco, di Alessandro e degli altri utenti. Conosco qualcosina di diritto é so per certo che:
        1. L’OMOSESSUALITA’ E’ LEGALE
        2. LA PEDOFILIA E’ UN REATO
        Tutto il resto é fuffa e conta veramente poco (per chi é credente, per chi non lo é…)

        P.S. Consiglio per Francesco. L’avvocato é un mestieraccio. Sfrutta il tuo talento per fare il giornalista. Sei già innumerevoli spanne sopra un altro “giornalista” di nostra comune conoscenza.

        Rispondi
        1. admin

          L’avvocato é un mestieraccio … e poi: innumerevoli spanne sopra un altro “giornalista”

          E non dimenticare che stiamo parlando di un geniale “giornalista” dilettante (pubblicista, non professionista) che nel suo passato ha anche intriganti trascorsi da avvocato. Per maggiori informazioni sul passato forense del “giornalista” di Murat, puoi far riferimento a questo nostro precedente contributo, in particolare la parte in cui si parla di una interrogazione parlamentare…

          http://pontilex.org/2011/09/venticinque-anni-e-non-sentirli/

          Rispondi
        2. Faggot79

          Che la pedofilia sia un reato non è dimostrazione del fatto che sia sbagliata. Non dimentichiamoci che la legge ha condotto i neri alla schiavitù e gli ebrei nei campi di sterminio.
          A dirla tutta la condizione pedofila non si può nemmeno definire dannosa se il pedofilo non è sessualmente attivo.

          Rispondi
    2. admin

      Ecco il commento del genio… 😀

      Tu non hai confutato niente, hai solo aggiunto dei particolari in più che non modificano le affermazioni, che ci sono e sono vere.

      Si può dire che hai fatto un approfondimento , ma questo non è un sito di medicina, non a caso esistono le note.

      Quindi non è Di Pietro che ha pubblicato una falsità, Di Pietro ha pubblicato delle frasi riportate e non ha aggiunto giudizi.

      Se qualcuno posta questo articolo su un sito o blog di medicina, allora in quel contesto si può dire che ci sono delle nozioni non approfondite, però in questo caso è evidente che ciò che conta è la citazione.

      Anche Cummings ha dichiarato che le ricerche non possono non essere tenute in considerazione dagli psichiatri e psicologi di tutto il mondo, perché hanno prodotto risultati.

      Non so se mi sono spiegato bene. L’articolo va benissimo e non mente. Ci sono le note e un lettore che vuol approfondire va a vedere, come ho fatto io adesso nel caso di Cummings che non sapevo neanche chi era.

      Non puoi esordire dicendo che è tutto falso, che è un copia e incolla parziale e che Di Pietro dice fischi per fiaschi.

      Le dichiarazioni ci sono, sono uffciali, sono tetimoniate e quindi la situazione è perfetta.

      Se ogni persona che scrive dovesse riportare tutto il retroscena che porta alla notizia , allora si fa prima a scansionare i 50 volumi della enciclopedia TRECCANI e metterli on line.

      Non è un discorso sensato quello che fai.

      Rispondi
      1. francesco t

        gli ho gia risposto.
        è tipico degli utenti di pontifex non leggere le risposte, seppur esse contengano inconfutabili dati di fatto che smentiscono le loro teorie.

        eh si, IO posso permettermi di definire i miei dati INCONFUTABILI. perchè IO ho preso la ricerca, IO ho esposto le contraddizioni della stessa, IO ho dimostrato che gli studiosi in questione hanno mentito.
        ergo, ciò è inconfutabile, poichè vi sono le prove concrete e rintracciabili nonchè verificabili.

        non commento il delirio di di pietro a seguito dei miei interventi…
        con la pappardella tutta falsa che:
        l egodistonia è avere “un senso di colpa”
        che il pedofilo egodistonico “non è malato ma è ok”
        che spitzer promuova terapie riparative

        oi….alla lunga a me ste falsità stancano. lo ripeto una, due, tre volte che è falso, ma se poi di pietro fa il disonesto e continua ad affermare cose non vere , io che ci posso fare…

        Rispondi
          1. francesco t

            più che altro è dimostrazione di non avere valide argomentazioni a supporto della propria tesi.

            se non altro, è indice che il mio è un buon lavoro. completo, pulito , e inconfutabile.

            avrei dovuto fare l avvocato, accidenti. o il politico hahaha XD

  9. AlbertoB

    Io rimango sempre basito quando leggo e vedo l’impegno che ci mettono questi sporchi individui (Di Pietro e compagnia cantante , lerci fino al midollo , scorretti , ignoranti e superficiali) nel diffondere la loro MERDA ideologica.
    Curare???? Terapie riparative???? Ma , dico io , che cosa stracazzo c’è da curare?
    Cosa c’è da curare in una coppia di persone perbene , rispettose della legge , che esercitano il semplice e umano diritto di scegliere chi amare , esticazzi se appartengono allo stesso “genere” o meno?
    Poi ditemi un po’ , chi è che parla di “curare” e di “terapie psicologiche”? Un tizio che era/è in cura da uno psichiatra e che di medicina in generale ne sa quanto me di astronomia e di teoria dei quanti? Uno che nel suo curriculum vitae si definisce “demonologo”? Ah beh allora…
    Ecco , io farei invece delle belle sedute di “terapie riparative” a questa feccia omofoba e illiberale : prima un paio di mesi di scarpate nel culo (metaforiche ovviamente eh , prima che mi si accusi di minacce fisiche) ogni 15 minuti per 24 ore al giorno , poi una bella dose di vita reale comprensiva di un lavoro ONESTO e SERIO che li tenga occupati per 8/10 ore al giorno come tutte le persone decenti su questo pianeta. Già , perchè occorre ricordare che queste “persone” un lavoro non ce l’hanno , cazzeggiano alle spalle di genitori o di chi per essi e di conseguenza hanno troppo tempo da dedicare alle loro stronzate.
    Lasciamo poi perdere il fatto di farsi una famiglia : le tare genetiche sono per definizione ereditarie , non vorrei che nascessero dei figli uguali ai padri.

    Rispondi
    1. Faggot79

      Sì, però evitiamo cortesemente di far passare lo stato disoccupazionale come una scelta. Non è rispettoso nei confronti di chi non trova lavoro.

      Rispondi
  10. Alessandro M.

    Ciao, Francesco. È da un po’ che leggo il tuo blog, in pratica da quando ho avuto la fortuna di imbattermi in quel sito di pii e morigerati uomini che è Pontifex.

    Ma non pensavo tu fossi il Francesco che commentava direttamente lì.

    Negli ultimi due giorni abbiamo “battagliato” insieme contro l’eccellentissimo Dott. Di Pietro (il mio nome su Pontifex è lo stesso che ho qui), e spero anche tu ti sia divertito come me a vedere il poveretto che, messo alle strette, non riusciva a fare altro che continuare a copiaincollare il suo stesso “””””””articolo”””””””.

    Faceva quasi tenerezza!

    È una fortuna che esistano gay come te che sanno farsi una risata e rispondere a tono. Ma penso sempre a quelli che, per colpa Dark Fox, Charles Of Stone e compagnia, non potranno vivere serenamente la loro condizione ancora per molto tempo. Per fortuna nessuno dei miei amici gay e lesbiche rientra in quest’ultima categoria.

    Dovessi aver bisogno di una mano (qualche ricerca, qualche traduzione, ecc), sia di quà che di là, sarò felice di aiutare: ho studiato ricerca sociale (quindi so leggere ed interpretare perfettamente le note metodologiche di uno studio: campionamento, strumenti utilizzati, validità del gruppo di controllo, ecc) la mia compagna è psicologa.

    A presto… and keep up the good work!

    Rispondi
  11. Alessandro M.

    Ah, vuoi ridere?

    Ho avut modo di discutere con lui (per quanto sia possibile discutere con Charles Of Stone) per un un altro “””””””””””””””””””””articolo”””””””””””””””””””””””, quello nel quale lui canta le lodi di Rick Adolf Santorum.

    http://www.pontifex.roma.it/index.php/editoriale/esteri/10980-perche-sarebbe-positiva-una-vittoria-di-santorum-alle-primarie-i-vescovi-lo-appoggino

    In estrema sintesi: un altro utente (che potrebbe anche essere sempre lui) mi ha detto che un precedente commento di CDP avrebbe dovuto essere inteso con ironia.

    Io ho ribattuto facendo copia e incolla dal dizionario Hoepli della definizione di “ironia”, e dicendo che non vedevo nulla di tutto questo nel commento di CDP.

    Risposta di CDP: “Inutile mettersi a fare scopiazza e incollazza dal dizionario”

    Alché, riferendomi all’articolo su Spitzer con chilometriche parti malamente copiate ed incollate da Wikipedia, gli rispondo “Dott. Di Pietro, non se ne abbia a male, ma sentirsi accusare di fare “scopiazza e incollazza” da lei è qualcosa, in questo caso si, di piuttosto ironico”

    La sua risposta: “Adesso capisco la tua provenienza, chi ti manda il diffamatore represso?”

    Sul momento non ho capito.

    Ma oggi mi sono imbattuto in questo tuo post: http://pontilex.org/2012/03/labisso-piu-profondo/

    Ed ho capito… CDP pensa che io… sia te! O, al massimo, che io sia un tuo “alleato” nella lotta contro quel covo di vipere tardo-medievali. In questo secondo caso… avrebbe ragione!

    Rispondi
    1. admin

      Alessandro, tecnicamente parlando il post “L’abisso più profondo” l’ho scritto io, non Francesco (a cui va comunque la mia più profonda gratitudine per il tempo che ci dedica e per la pazienza con cui segue le Pontifesserie più urticanti e nauseabonde). CDP ha la malatissima convinzione di essere vittima di un complotto che coinvolge la massoneria, gli omosessuali, gli ebrei, i comunisti. E sicuramente dimentico qualcuno… 😉

      Anche se si sente vittima di questo complotto, ritiene che i suoi nemici siano due, massimo tre. Quindi io sono il capofila di tutti i comunisti, di tutti i massoni, di tutti gli omosessuali, di tutti gli ebrei. Interessante teoria, non è vero? 😉

      Rispondi
    2. francesco Autore articolo

      personalmente, io non mi sento per niente rappresentato nel termine “diffamatore represso”. di pietro stesso, come volpe, mi definisce “francesco il gay dichiarato”.

      fino a prova contraria, poi , non ho nulla di represso e di certo non sono diffamatore.

      comunque io avevo fatto un articolo sempre basato sull argomento trattato da admin in quel suo articolo. avevo aggiunto però le fonti scientifiche dirette in modo da contraddire le superficialità di di pietro.
      ora non ricordo il link, ma se cerchi tra i miei articoli lo trovi sicuro.

      Rispondi
  12. Piero

    Credo che ci vorrebbe da tutte le parti la volontà di agire in favore della ricerca scientifica anzichè della propaganda politica, invece da un aparte abbiamo le potenti lobbies gay che ha fatto rimuovere l’omosessualità dal DMS senza alcuna prova, perseguitando pure chi tentasse di indagare con metodo scientifico sugli aspetti che potrebbero giustificare l’omosessualità tra le parafilie, nonchè coniare il termine politico omofobo che scientificamente non esiste come fobia, dall’altra parte abbiamo questi comportamenti estremisti scientifico/religiosi che cercano di portare acqua al loro mulino.
    Io ho due amici ex omosessuali che grazie alla terapia Nicolisi sono guariti ed ora uno è felicemente sposato con due figli e l’altro è fidanzato, tuttavia credo che sappiamo talmente poco della psiche umana che allo stato delle conoscenze attuali non sia possibile trarre alcuna soluzione chiara e definitiva: alla fine anche la terapia Nicolisi riscuote percentuali di successo in linea con le altre psicoterapie.

    Rispondi
    1. admin

      Piero dal Veneto… Tu hai due amici omosessuali che grazie alle terapie di Nicolosi fingono di essere felicemente sposati.
      Tu Piero sei stato in camera loro per verificare lo svolgimento dei rapporti sessuali?
      Parli (anzi straparli) di lobbies omosessuali: la tua ignoranza risulta evidente dai termini che usi.

      Ti rispondo con le parole che ci ha riportato Giux.

      http://pontilex.org/2012/04/lettera-aperta-a-un-omosessuale-che-vuole-guarire-dalla-sua-omosessualita/

      Rispondi
        1. admin

          Pao tranquill@: la saggezza popolare tanto cara agli amici Pontifessi ci insegna:

          Veneziani gran signori, Padovani gran dottori, Vicentini mangia-gatti, Veronesi tutti matti.

          Ecco, questo Piero è tutto matto. 😉

          Rispondi
    2. francesco t

      piero, o porti delle prove concrete o rimani l ennesimo anonimo che si mette al di sopra dell organizzazione MONDIALE della sanità e di tutte le associazioni nazionali e internazionali di psicologia, pediatria e psichiatria.

      oltretutto è evidente che l articolo non l hai letto.
      qui non c è spazio per le chiacchiere da bar , piero. o fatti o niente.

      Rispondi
    3. Faggot79

      Ciao Piero.
      I tuoi due amici meritano tutta la stima e il rispetto di questo mondo per aver scelto di reprimere le loro naturali inclinazioni sessuali e vivere una vita eterosessuale, per conformarsi coerentemente alle proprie personali credenze religiose.
      Tuttavia tu, loro e tutti gli altri sostenitori del NARTH e delle impropriamente dette “terapie riparative”, dovete comprendere che in un Paese civile le libertà di ognuno terminano dove cominciano quelle altrui. Spacciare e pretendere di imporre semplici credenze religiose come verità assolute e inoppugnabili esula da questo principio.

      Rispondi
    1. francesco t

      non avevamo dubbi, considerando che lui stesso afferma che i soggetti del suo studio li ha largamente “prelevati” da narth e compagnia per “disperazione” dovuta alla mancanza di soggetti.
      considerando poi che lui stesso critica narth e compagnia, e considerando che la sua ricerca consisteva in una intervista telefonica, era solo questione di tempo. grazie del link, un giorno vedrò di inoltrarlo nell articolo.

      Rispondi
  13. admin

    pontifex e simili continuino a pubblicare per la stragrande maggioranza testimonianze anonime, e mai ufficializzate

    Beh noi abbiamo le testimonianze di Ganimede oltre che la fantabiografia di Cidipippino, tutto materiale mai smentito quindi assolutamente e certamente vero! 😉

    Rispondi
  14. faunita

    Due sono gli aspetti che trovo curiosi se non discutibili nelle presunte “terapie riparative”:
    1. Il fatto che il trattamento (a carattere più o meno psicoterapeutico) debba per forza essere associato a preghiere ed altre pratiche religiose (in un sito, non ricordo quale, lessi che tale approccio era definito cristoterapia) a supporto e conferma della terapia medica vera e propria. In altre parole, i “semplici” colloqui con uno psicoterapeuta non funzionerebbero se non associati a supporti di tipo “soprannaturale”: non è un rapporto tra il paziente (più o meno motivato) ed il terapeuta (dialogo, confronto, consiglio, ascolto, scambio…), ma un rapporto a tre, ove uno dei tre (Dio) non è presente….e non è dato avere il “suo” parere…. Insomma, la cura vera e propria non la farebbe lo psicoterapeuta, ma Dio. Equivale ad ammettere che o interviene una forza “soprannaturale” o non avrà luogo alcun cambiamento?

    2) Alcuni pazienti “guariti” ammettono di provare ancora “impulsi” per il loro stesso sesso ma di riuscire in qualche modo a “reprimerli”. In altre parole, nulla è cambiato. Il desiderio rimane ma subentrano fattori “repressivi” che impongono di soffocarlo ed ignorarlo. Come il desiderio venga compensato, come la persona faccia fronte al proprio bisogno non è spiegato, ma nella mia ignoranza presumo che un bisogno non possa essere schiacciato ed ignorato per sempre, ma in qualche modo la persona si attrezzi per farvi fronte, magari in modo distorto (classico esempio: ti abbuffi fino a perdere il respiro per non pensare che sei triste, sei giù, sei insoddisfatto, ecc.). Al di là di ciò, quale efficacia può avere una terapia che non “cura” la problematica vera o presunta (il desiderio per il proprio stesso sesso) ma, ricorrendo peraltro a stereotipi vecchi, a principi religiosi, a critiche personali e spesso distruttive (“tu sei sbagliato” “DEVI cambiare” “è peccato, andrai all’inferno”), insegna a “reprimere” ovvero soffocare, ignorare, disprezzare le proprie pulsioni??

    Rispondi
    1. admin

      La “cristoterapia” mi ha aperto scenari inaspettati ed orizzonti inesplorati! Grazie 🙂

      Per il tipo di “cura” delle terapie “riparative”: un poco come curare la meningite con il paracetamolo. La febbre magari si abbassa……

      Rispondi
      1. StevenY2J

        Io ho sempre sostenuto che queste “terapie” sono un lavaggio del cervello, nei fatti. Una terapia medico-scientifica non necessita di un ineliminabile “corredo religioso”.
        Se devi curare un tumore, il medico ti prescriverà delle cure mediche. Poi, al massimo, se uno é credente può affiancare le preghiere alla sua divinità, ma é vero che:
        1. guariscono anche gli atei e non soltanto i credenti
        2. (purtroppo) non guariscono anche persone fortemente credenti
        3. se non ti sottoponi a cure mediche, difficilmente la preghiera é sufficiente a guarire

        Per le “cure” contro l’omosessualità, invece, la preghiera non é solo un corredo ma é INDISPENSABILE. Ovvero:
        – non guarisci se non hai fede.
        Questo non vale per nessun’altra malattia. Come mai? Forse perché l’omosessualità non é una malattia e queste terapie non fanno altro che tirar fuori un “senso di colpa”?
        Peraltro, le persone di queste “testimonianze” non erano soltanto omosessuali ma hanno condotto una vita “border line”, fatta di sesso sfrenato, alcool e droghe. Lo stesso Di Tolve ha contratto l’AIDS. In questi casi, la religione offre un aiuto molto forte a livello psicologico per due ragioni:
        1. ti dà la speranza di poter uscir fuori dai tuoi problemi (droga, alcool…)
        2. ti mette in contatto con persone che – finché rimani nei loro dettami – ti rimangono “incollate” addosso e danno un senso alla vita di persone spesso tristemente sole.
        Il plagio funziona, del resto, con persone che hanno bisogno di affetto, riconoscimento, conferme, sostegno… e il santone o il gruppo di turno approfitta di questa fragilità.
        Alcune sette lo fanno per scopi materialistici e ti dicono “spogliati di tutti i tuoi beni superflui come il denaro (e dalli a noi) e noi non ti lasceremo mai solo, ti daremo sostegno.”
        Altre lo fanno per ragioni più “immateriali” (e spesso per scopi a detta loro benefici) e ti dicono: “non ti lasceremo mai solo, ti daremo sostegno e ti faremo sentire amato ed accettato, però tu non devi più assecondare la tua natura omosessuale.”
        Il plagio porta le persone a troncare tutti i rapporti affettivi, amicali e familiari precedenti. Cosa vuol dire? Che queste persone erano “malate” di legami familiari e sono “guarite”? Ovviamente no.
        Lo stesso discorso vale per l’omosessualità. Il plagio ti spinge a reprimere la tua omosessualità ma questi gruppi e sette potrebbero spingerti a reprimere, con l’aiuto di Dio, anche il fatto di bere coca cola o di ascoltare musica techno o di guidare l’automobile. Non si tratta di “guarigioni” ma di “comportamenti indotti”, in senso repressivo o commissivo.
        Poi, siccome una persona dev’essere libera di agire come meglio crede, ben venga anche la frequentazione di questi gruppi se lo ritiene opportuno… però andrebbe introdotto per legge un DIVIETO ASSOLUTO PER I MINORENNI con pene severe per i gruppi che pretendono di “curare” l’omosessualità o altre malattie dei minori e per psicologi e psicoterapeuti che indirizzano i minori a tali pratiche.

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    2. francesco Autore articolo

      notare che nell ultimo video della lesbica “guarita”, alla domanda “provi ancora attrazione per le persone dello stesso sesso” , lei risponde, dopo un attimo di spaesamento : “io al momento non sento il bisogno di un rapporto con un uomo o con una donna” , affermando anche “io vivo da celibe” .
      insomma, ha evidentemente e palesemente deviato l argomento, confermando che non è diventata etero, ma si è solo repressa rimanendo casta.

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      1. faunita

        Mah… al di là di qualsiasi “terapia riparativa” (io aspetto ancora una terapia che mi guarisca dal vizio di mangiarmi le pellicine, mi curi la miopie e l’avversione per il cibo crudo, per dire.. qualcuno può indirizzare la Vs. umile servitrice ad un “curatore” competente? ) nulla è più normale nell’essere umano (che è “zoòn polytikòn” alias “creatura socievole”) del desiderio di vivere con altri della sua specie… insomma, di avere una relazione. Fisica, psichica, morale, ecc.
        Se una persona, che sia gay o etero, lesbica guarita o omosessuale “egodistonico” (per citare i ns. amici non secolarizzati e dilettissimi), poeta saccente o divino prasseneta [ah, Verlaine, gaio poeta!] pur “convertita” al “bene” (sposati, fa’ un sacco di figli ecc) non desidera avere accanto un partner, vien da pensare che la terapia non abbia funzionato per un bel niente! Capperi, credevo (sventurata che sono!) che ogni “lesbica guarita” non desiderasse altro che un marito cui obbedire e al quale regalare dozzine di frugoli cicciottelli e passasse il resto della vita (o così si legge nelle recensioni ed interviste che magnificano le guarigioni) a divulgare le terapie riparative e sperare di non avere i “corsi mensili” per restare nuovamente incinta….!

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        1. Faggot79

          Beh se le sedicenti “terapie riparative” guariscono i gay perlomeno dal desiderio di essere uguali agli etero, forse qualche effetto positivo ce l’hanno sul serio.

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          1. francesco t

            a te ti fa schifo l idea che i gay si sposino o abbiano figli, perchè lo concepisci come uno scimmiottamento dell etero.
            questo tuo problema è una visione prettamente tua personale e di certo non vuol dire che sia la verità , considerando che la genitorialità e l amore non sono etero DOC, ma sono UMANI , punto.

            gradirei tu non facessi questo tipo di umorismo nero , perchè come ben sai della gente è morta per queste terapie, anche dei minorenni.
            quindi evita, grazie.

  15. Silvio

    Io mi sono sottoposto alla terapia e dopo due anni ho smesso di essere omosessuale, quantomeno nella mia testa. Mi ha molto aiutato anche la sincerità delle mie amiche (lesbiche)… quando ho parlato loro dei miei dubbi e del fatto che avevo letto praticamente la storia della mia vita in un libro scritto da un Guru che guariva l’omosessualità, ci sono rimaste secce… ma mi hanno subito sostenuto e mi hanno chiesto di leggerne qualcosina anche loro… alla fine dei fatti ammettevano che la loro vita era stata la stessa: avevamo dei padri e dei fratelli che non ci avevano soddisfatti nelle nostre esigenze affettive… e i nostri fratelli non facevano che rafforzare questa visione negativa della mascolinità. Loro alla fine ammisero che negli altri uomini rivedevano loro, l’odiosa immagine di un non-padre, che trattatava male le loro madri; e nelle loro madri una visione di debolezza (una mia amica chiama ancora sua madre “cogliona”). La distanza emotiva, la sensibilità, il non trovare mai qualcuno che ci capisse… ci chiudevamo in noi stessi e ci amavamo, io con i ragazzi, loro le une con le altre perché in fondo questo era meglio di quello che avevamo vissuto nella nostra infanzia. Abbiamo perdonato i nostri genitori, e abbiamo smesso di piangerci addosso… tutto d’un tratto non ci veniva più voglia di combattere per “i più deboli” (cioè i gay)… per noi adesso erano qualcos’altro, qualcosa di triste, per cui provare compassione più che altro. Io adesso sono fidanzato con una ragazza dolcissima, che non credevo potesse esistere… un altra mia amica invece ha continuato questo percorso (e le faccio i mei aguri)… un’altra ancora è schizzata di brutto (dopo aver lette certe cose ti viene ‘na rabbia incredibile per i tuoi genitori)… si è ritirata spiritualmente ad Amsterdam (xD)… non so perché cerchiate di affossare le terapie ripetitive. Alcune volte mi viene da pensare che dietro quelli come te vi siano dei profondi narcisisti… un pò insicuri di se stessi e parecchi incazzati con il modo perchè in fondo non si accettano. Per me dovremmo essere tutti liberi di fare quello che vogliamo, sposarci con chi ci pare; o affrontare i fantasmi del passato, buttarsi alle spalle il vittimismo, la paura dell’altro e cominciare a crescere. In bocca al lupo, ciao!

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        1. admin

          Fastidio? Cosa ti fa pensare che io possa provare “fastidio” per quello che è il tuo percorso?
          Sei in “carne ed ossa” e non menti: questo è quello che sostieni. Per ora sappiamo solo che il tuo indirizzo email funziona correttamente.

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    1. francesco Autore articolo

      guardi,le sue cialtronerie che vedono i gay e le lesbiche come poveri cristi da compatire perchè hanno unicamente padri cattivi cattivi e madri penose (una teoria che porta a colpevolizzare i genitori IN OGNI CASO, si parli di figli lesbiche o gay, di padri o madri), è quello che è : cialtroneria di teorie che non hanno nulla di scientifico e concreto. fatta quindi premessa dei suoi luoghi comuni, e che le terapie riparative hanno portato e tutt oggi portano a danni psicologici tremendi tra cui il suicidio (casualmente solo poco tempo fa, purtroppo, si è suicidata la ragazzina trans leelah alcorn, che testimoniò proprio di esser stata sottoposta a inutili e ridicole terapie riparative)… lei parla di me come se mi conoscesse…. ma molte volte mi son state lanciate accuse di “narcisismo,insicurezza, e che non mi accetto” dai promotori delle terapie riparative. io invece sono fidanzato e felice, vivo la mia vita a testa alta e lotto anche contro chi usa tali pratiche criminali per “curare i gay” in particolar modo minorenni. gli unici che mi danno disagio e incazzatura sono quelli che cercano di promuovere cure per ciò che sono e sono sempre stato, o che lottano contro il mio futuro e vita. non ho comunque timore a dire che chi pratica le terapie riparative e le promuove, ha le mani sporche di sangue ed è un criminale. i fatti esposti in questo articolo sono fatti.

      ps: chi pratica terapie riparative in italia è contro il codice deontologico se esercita la professione di psicologo/psichiatra, e compie una truffa e un abuso di professione se non è abilitato. saluti.

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  16. Silvio

    ps: il mio terapeuta era religioso… io no. Non è vero che la preghiera è indispensabile. Ma aiuta a resistere alle tentazioni (dicono).

    Rispondi
    1. francesco Autore articolo

      nessuno ha detto che è “indispensabile”. ma la religione è sempre il comune denominatore in queste pratiche criminali. perchè di fatto la scienza ha ben poco da offrire in supporto ad esse. saluti, e non “cada in tentazione”.

      Rispondi

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