I misteri veri…

Un minuto di silenzio ed una standing ovation. Carletto non ha dato seguito alle minacce dei giorni scorsi: non ho visto altre pubblicazioni copia-incollate da documenti risalenti ad oltre un secolo addietro. E per svecchiare il suo “repertorio” da giornalista cabarettista decide di copiaincollare un brano scritto in tempi decisamente più recenti. Interessante notare anche chi ha scritto il brano originale, riproposto quest’oggi da Carletto.

Veniamo ai fatti.

A cavallo del territorio delle provincie di Matera e di Potenza vi è una bizzarra “arcidiocesi” che attualmente conta circa 53mila fedeli (praticamente un quartiere di una grande città). Nel limitato territorio individuato dalle due provincie indicate qui sopra, almeno 4 diverse diocesi si contendono lo spazio ed i fedeli. In particolare quella di Acerenza lambisce il comune di Potenza (oltre che quello di Pignola, tanto caro a Carletto ed a suo padre). Si tratta di una “arcidiocesi” davvero piccola, che deve quindi “lottare” per mantenere la sua indipendenza, visto il ridottissimo numero di fedeli e dunque di sacerdoti.

http://www.diocesiacerenza.it/diocesi.html

http://it.wikipedia.org/wiki/Arcidiocesi_di_Acerenza

Nella chiesa principale di questa “arcidiocesi” è conservato un bastone che, stanti le affermazioni contenute in un recente articolo Pontifesso, sfiderebbe le leggi della scienza. Non è dato conoscere quali studi scientifici recenti si siano occupati di questo bastone. L’articolo infatti si conclude con una frase sibillina, senza fornire ulteriori dettagli:

Sono stati condotti studi tecnici da esperti ed il fenomeno non è “fisicamente o scientificamente spiegabile”.

Qual’è dunque il fenomeno misterioso che vede coinvolto questo bastone? Beh secondo le parole dell’estensore dell’articolo l’oggetto sarebbe dotato di moto proprio. Si sposta, si solleva, fluttua nell’incavo dove si trova.

Le prove di questo fenomeno? Beh un atto notarile (non è dato sapere la data dell’atto) che fa riferimento a fenomeni avvenuti nel 1779. E per chi non si accontenta, una nota lasciata da un anonimo sul registro delle visite. Nota lasciata forse dall’estensore stesso visto che precisa:

Migliaia di persone (me compreso e compresa la mia famiglia) hanno potuto constatare che il bastone si muove ancora oggi ed è totalmente sigillato in un antichissimo altarino in pietra (unico blocco).

Ci incuriosisce questo monoblocco di pietra. Troviamo maggiori informazioni sull’altarino nel sito dell’arcidiocesi stessa.

L’antico altare in pietra, come si può vedere attraverso l’unica apertura circolare di appena 15 cm. di diametro, è una specie di sarcofago, m. 2,25 (internamente m. 1,95, profondo m. 0,60, alto m. 0,57) e alto m. 1,09; il loculo è alto cm. 69. Sul fondo del “sarcofago” è poggiato un bastone ligneo, privo di riccio, lunco cm. 145 e di circa cm. 5 di diametro. Il bastone è nodoso per la sua lunghezza eccetto i primi 10 cm. che sono lisci. Poggia su un piano accidentato e ruvido. Queste cose sono importanti a sapersi, quando si considera un fenomeno mai spiegato, e inspiegabile con le leggi della fisica, cioè il fatto che detto bastone si muove spontaneamente per cui a volte è vicino all’apertura da potersi toccare con le dita, altre è invece a metà o in fondo all’abitacolo da potersi appena vedere con l’aiuto di una torcia elettrica. L’apertura è protetta da una porticina in legno. A destra vi è un’altra poltroncina lignea, ma è finta; serve solo alla simmetria.

http://www.diocesiacerenza.it/cattedrale3.html

Si tratta dunque di un vano relativamente stretto con un piccolo foro ad una estremità. Non è chiaro come sia possibile infilare un bastone lungo circa 145 cm all’interno di un vano quando questo è profondo 60 cm. Forse l’altarino non è un blocco unico come ipotizzato dall’autore dell’articolo?

Perchè ci interessa questo brano? Beh ci interessa perchè il nome dell’autore ci è ben noto. Si tratta infatti del padre di Carletto. Il nostro interesse è poi motivato dal fatto che il contenuto dell’articolo risulta essere tutt’altro che attuale. Parole molto simili a quelle dell’articolo si leggono nel sito dell’arcidiocesi. Ma principalmente lo stesso articolo, con la stessa attribuzione, compare fin dal 2008 nel seguente sito:

http://blog.acerenza.info/2008/05/22/il-mistero-del-bastone-di-san-canio/

Curiosamente lo stesso blog dedica altro spazio a “papi” Michele:

http://blog.acerenza.info/2009/07/12/la-storia-della-lira-mostra-fotografica-di-michele-di-pietro/

Che dire, dunque? Il caro Carletto sceglie di svecchiare il suo repertorio di giornalista-cabarettista e per farci sorridere scava tra gli scritti di suo padre. Grazie, Carletto. Anche per oggi ci hai fatto ridere. 🙂

Il link all’articolo Pontifesso.

http://www.pontifex.roma.it.nyud.net/index.php/opinioni/laici/11544-il-mistero-del-bastone-di-san-canio-acerenza-che-vince-le-leggi-della-fisica-la-scienza-ha-detto-qnon-e-spiegabileq

3 pensieri su “I misteri veri…

  1. FSMosconi

    Se posso permettermi farei notare la palese fallacia Ad Ignorantiam: Sono stati condotti studi tecnici da esperti ed il fenomeno non è “fisicamente o scientificamente spiegabile”. Essere inspiegabile vuol dire essere inspiegabile, dire che è spiegabile tramite un altro metodo ad esso altrimenti non contrapposto (con tutta la buona pace della non contraddizione tra questi) è praticamente inferire qualcosa senza alcuna causa. Ad Ignorantiam appunto.

    Faccio inoltre notare l’altra stranezza:
    Migliaia di persone (me compreso e compresa la mia famiglia) hanno potuto constatare che il bastone si muove ancora oggi ed è totalmente sigillato in un antichissimo altarino in pietra (unico blocco). Dove sono allora le firme di tante millantate persone: che il registro sia davvero tanto bistrattato? Perché un tale assembramento di gente non è stato notato tanto che di tale evento risulta, da quel che ho capito, solo in questa nota?

    Non per fare il guastafeste o per pensar male apposta: ma mi sa che qui gatta ci cova. Senza pensare a situazioni boccaccesche, per quanto il collegamento risulti naturale.

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      1. faunita

        Ma soprattutto: se Madjugorije è una manifestazione di quel burlone di zio Sat (Satana), perché i gay guariti a Medjugorije (dall’omosessualità e pure -a lor dire – dall’AIDS, anche se altrove ammettono di dover combattere con l’epatite e di essere costretti ad assumere il “cocktail” farmaceutico) sono invece esaltati come portatori di speranza, modelli da seguire, ecc. ecc. ecc.?

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